Vai al contenuto

Come migliorare la propria voce


benan

Messaggi raccomandati

benan

Salve :) visto che molti utenti sembrano interessati a migliorare la qualità della loro voce parlata e la capacità di suscitare emozioni di quest'ultima, ho deciso di scrivere qualcosa sull'argomento voce.

Premetto che non sono nè un tecnico nè un foniatra, sono un cantante lirico agli inizi della carriera e in corso di diploma :) studio da circa 8 anni e nel corso di questo periodo ho imparato diverse cose riguardo alla voce. Nel corso di questi anni, migliorando come cantante mi sono accorto che la mia voce parlata migliorava tantissimo anch'essa e questo è stato possibile grazie all'»automatizzazione» da parte mia della tecnica del canto lirico applicata alla voce parlata.

Ovviamente non dovete diventare cantanti lirici per migliorare la vostra voce :D cercherò di dare dei suggerimenti nei limiti delle mie conoscenze :)

Innanzitutto vorrei chiarire che la voce non è qualcosa che esiste, ma è bensì il risultato di una serie di meccaniche che noi non possiamo controllare razionalmente. Abbiamo controllo sul fiato e sui muscoli addominali. Non vado oltre perchè l'anatomia e la foniatria non sono il mio campo ;) Comunque quando voi parlate non fate altro che muovere il fiato lungo una colonna verticale che congiunge idealmente la zona dei polmoni e del diaframma alla zona del cranio ove risiedono i famosi risuonatori.

La prima cosa che dovete tenere secondo me a mente è che voi non dovete pensare di parlare con la gola, ma di parlare col fiato. QUesto è essenziale per ottenere anche un solo minimo miglioramento. Voi la gola non potete controllarla, e se tentate di farlo arriverete solo a forzature inutili e dannose.

Pensate solo che un attore deve parlare facendosi sentire da tutto i lteatro senza microfono per 3-4 ore... un cantante lirico deve sovrastare un'orchestra per 2-3 ore di fila.... capite bene che per farlo questi qui devono trovare il modo di non affaticarsi e soprattutto di produrre suono nella maniera piu naturale possibile, anche perchè la voce è uno strumento fragilissimo che negli anni si danneggia irrimediabilmente se usata in maniera innaturale.

Al contrario imparare i principi base di emissione del fiato e di sfruttamento delle cavità di risonanza vi porterà ad avere una voce ampia, profonda, chiara e sonora. La prima cosa che va allenata è il fiato. Il fiato è la vostra benzina, senza di quello non andate da nessuna parte. A tal proposito sono utili gli esercizi di apnea fatti quotidianamente. Io all'inizio ne facevo 5-6 al giorno, in diversi momenti della giornata e registravo le condizioni in cui mi allenavo (se in quel momento ero in piedi, seudot, steso, arrabbiato, calmo, triste, allegro ecc) e i vari miglioramenti nella tenuta del fiato.

La resspirazione non deve essere di torace o di petto, ma dev'essere una respirazione bassa, sugli addominali bassi e sulla pancia. Provate a inspirare profondamente e controllate. Se notate che nell'inspirazione il vostro petto sale, così come le spalle, state sbagliando. Dev'essere una respirazione pensata verso il basso quindi è la zona di sotto che deve ampliarsi :) Una volta focalizzati i meccanismi che regolano l'ispirazione e la «tenuta» del fiato, potete passare allo step successivo.

Per ora mi fermo qui, scusate l'ampiezza e la disomogeneità del post, ma è un argomento davvero ampio e non ho mai provato a spiegarlo a qualcuno :) Se avete dubbi o domande scrivete pure....

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

apprendista

io ho provato a spiegare che volevo parlare con il fiato, anzi SUL fiato, alla mia logopedista

ma lei mi ha detto che pensandola in questi termini avrei ottenuto una voce soffiata, una voce sbagliata

qual è la differenza?

le corde vocali vanno fatte vibrare volontariamente di più per avere una voce più piena (premesso che già si respiri nel modo corretto) o è tutto un gioco di pressione e di aria?

sto imparando la respirazione diaframmatica (eseguo tutti gli esercizi sulla respirazione) e ancora non potrei fare questa domanda perchè non ho imparato a dosare bene il fiato e a respirare bene stando in piedi (non ho capito per quale motivo quando mi prendo di ansia la "sfogo" contraendo il diaframma o i muscoli addominali, ancora non ho ben capito neanche cosa effettivamente contraggo)

ma muoio dalla curiosità

lo step subito successivo qual è?

Modificato da apprendista
Link al commento
Condividi su altri siti

benan

La voce sul fiato è la voce più naturale possibile, è quella che usiamo involontariamente appena nati. Hai mai fatto caso ai neonati che ti urlano piangendo nelel orecchie per ore con voce fortissima e senza mai stancarsi? Ci riescono perchè non hanno nemmeno una delel storpiature che si acquisiscono crescendo :) è il lavoro che viene fatto nel canto in realtà è un "ritorno alle origini" mirato a eliminare tutti quei meccanismi dannosi all'emissione è che altro non sono che artefizi che noi creiamo durante il nostro sviluppo.

Quindi è un lavoro che si basa sulla psicologia e sulle sensazioni, non bisogna "fare" nulla. No ndevi fare pressione sulle corde, anzi direi il contrario: devi pensare a fare il meno possibile. Ti faccio un esempio che mi riguarda per farti capire: una volta dovevo imparare il brindisi della Traviata e ad un certo punto per il tenore si presenta un acuto assai insidioso. Spingo, spingo e niente. Alla fine riprovo pensando di essere muto, di non emettere alcun suono durante quell'acuto: mi esce un vocione indescrivibile.

Devi pensare solo a respirare bene e a tenere la gola aperta, è questo l ostep successivo. Prova a inspirare lentamente a bocca aperta, come se stessi in montagna a gustarti l'aria fresca e frizzante. Ti rendi conto che hai la gola spalancata quando senti appunto in gola una sensazione di frescura. Una volta inspirato segue una frazione di secondo di apnea e poi l'emissione, pensando di "sedersi" su questa massa di aria che abbiamo immagazzinato. C'è una forza che vuol salire e un'altra che vuol scendere come una pallina che sta sospsesa sullo zampillio di una fontanella. E' come se tu, parlando, galleggiassi su questa massa di fiato. Questo è importantissimo perchè ti da modo di amministrare a tuo piacimento il fiato a tua disposizione per modulare l'intensita, il colore o l'intenzione della voce.. e quind idi comunicare stati d'animo ed emozioni attraverso la voce.

Per approfondire il discorso ti consiglio il manuale "anatomia della voce" di Daniela Battaglia Damiani oppure "Coscienza della voce" di Rachele Maragliano Mori :)

Link al commento
Condividi su altri siti

capitansomaro

benan!!!! grande!

puoi dire ancora e diversamente cosa intendi per tenere la gola aperta?

su internet si parla sempre di un esercizio del ding-dong;king-kong etc che, dopo una settimanella, va ripetuto sforzandosi di guardare il soffitto per stirae le corde volcali. il concetto è che sollecitando le corde vocali su suoni bassi, si rinforzano le corde vocali e la voce si abbassa. E' un'emerita cazzata, vero?

ma tenere la gola aperta significa rilassarla, non fare forza, lasciarla senza contrazioni? questo intedi?

Link al commento
Condividi su altri siti

benan

Per quanto mi riguarda sì è una cazzata ;) le corde vocali non vanno stressate/stirate nè niente, se la cavano benissimo senza il nostro aiuto ;) i processi dell'emissione sono esattamente 3 fiato - passaggio del fiato nella gola aperta e rilassata - sfogo del fiato nelle cavità di risonanza.

Anche questo ultimo passaggio (la risonanza), si badi bene, è un passaggio automatico: se respiriamo correttamente senza rigidità e senza pensare di fare chissà cosa avverrà da solo. Paradossalmente il trucco per ampliare il volume della voce è pensare solo a respirare bene e per il resto fare il meno possibile: meno fate meglio è.

Un altro suggerimento registratevi... il suono corretto spesso a noi che l oeseguiamo pare brutto, ma da fuori la percezione sarà diversa.

La gola aperta deve essere totalmente rilassata: la gola si apre naturalmente nell'atto dello sbadigliare, quando sbadigliando sentite quelal frescura in gola che non è altro che aria che passa liberamente.

Quando parlate state suonando uno strumento a fiato: Se immaginate un corno che suona... il suon odel corno è dato dal fiato che passa liberamente nekla struttura dell ostrumento e trova sfogo al suo interno senza alcuna costrizione. Non deve intervenire nessuna forza volontaria in gola o peggio ancora nella mandibola (quest'ultima molto rilassata, dovete pensare quasi di non averla dato che i punti di risonanza che vi interessano sono nel cranio e nel rinofaringe)

;)

Link al commento
Condividi su altri siti

Fabio90

Grazie mille Benan !!!

Una domanda, cercando di fare come dici te ho notato che ottengo una vibrazione del petto e un po' di vibrazione nella gola, sono sulla strada giusta?

Link al commento
Condividi su altri siti

benan

Grazie mille Benan !!!

Una domanda, cercando di fare come dici te ho notato che ottengo una vibrazione del petto e un po' di vibrazione nella gola, sono sulla strada giusta?

Dipende da cosa intendi per vibrazione.. se è una vibrazione anche solo livemente dolorosa non è un buon segno... se senti la voce "ballare" nemmeno è un buon segno. Una vibrazione indolroe e quasi piacevole nel petto e nella gola è il risultato della voce che comincia a risuonare, almeno nel mio caso, quindi direi che è un buon segno.

Potresti anche provare a cantare un facile pezzo che ti piace e vedere quanta fatica fai: una caratteristica della voce quando è usata bene è che non ti stanchi

Link al commento
Condividi su altri siti

capitansomaro

Dipende da cosa intendi per vibrazione.. se è una vibrazione anche solo livemente dolorosa non è un buon segno... se senti la voce "ballare" nemmeno è un buon segno. Una vibrazione indolroe e quasi piacevole nel petto e nella gola è il risultato della voce che comincia a risuonare, almeno nel mio caso, quindi direi che è un buon segno.

Potresti anche provare a cantare un facile pezzo che ti piace e vedere quanta fatica fai: una caratteristica della voce quando è usata bene è che non ti stanchi

benan!?!?! adesso provo a cantare un pezzo e a registrarmi. dopo un anno che faccio da solo gli esercizi di roger love, presi dal libro "libera la tua voce", non ho ancora mai provato a cantare un pezzo registrandomi. vediamo che succede

Link al commento
Condividi su altri siti

Dennis

benan, i due libri che hai consigliato sono utili solo per il canto o pensi che possano essere validi anche per chi vuole migliorare nel parlato?

Mi hai chiarito anche cosa non va nella mia gola, ho sempre avvertito che mentre parlo mi stanco troppo facilmente in quella zona e la mia voce è "strozzata", nonostante abbia già da tempo modificato la respirazione per renderla più bassa.

Link al commento
Condividi su altri siti

benan

Beh Dennisil libro della damiani approfondisce in primis l'anatomia della voce, e in questo caso diciamo che il fine è unico.. il primo capitolo è sulla postura, il secondo sulla respirazione e vi sono entrambi stra-utili perche sono molto tecnici e non contengono secondo me specifiche SOLO per il canto. Anche i capitoli 3 e 4 che parlano della fonazione e della variabilità dell'intenzione della voce... il quinto parla della risonanza e il sesto dell'articolazione di vocali e consonanti.. solo il settimo parla di cose piu legate al canto.. tra l'altro accenna ad una serie di tecniche alla moda di utilità discutibile..... cmq questo libro io lo considero un manuale di tecnica adatto sia a chi è interessato al canto sia per cho è interessato alla semplice dizione.

Quello della Mori è comunque valido, ma pur affrontando discorsi e concetti generali poi vira piu specificatamente verso il canto, non a caso ho citato prima quello della damiani che mi sento di consigliare in primis

;)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...