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Suscitare emozioni in una donna


theCaptain

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Tyler85

ahah si in effetti tra i 2 esempi c'è una grossa differenza :p una mia risposta tipo sarebbe stata "bleah,io li odio". stop. spesso con donne che conosci l'essere taciturno,per i fatti tuoi,crea quell'aria di mistero e superiorità,le spinge ad avvicinarti a te,spesso ho riscontrato questo. ma nel caso in cui devi approcciare,se sei così non vai da nessuna parte!

Modificato da Tyler85
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GiacBar

ahah si in effetti tra i 2 esempi c'è una grossa differenza :p una mia risposta tipo sarebbe stata "bleah,io li odio". stop. spesso con donne che conosci l'essere taciturno,per i fatti tuoi,crea quell'aria di mistero e superiorità,le spinge ad avvicinarti a te,spesso ho riscontrato questo. ma nel caso in cui devi approcciare,se sei così non vai da nessuna parte!

Compatibilmente con la tua personalità, meglio tendere più verso il divertente-scherzoso che verso il silenzioso-tenebroso.

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alphabeta

bravo giacbar , grandi esempi :)

tyler85 , secondo me per suscitare emozioni bisogna , regola numero uno , non fare i bravi ragazzi pallosi

ieri sera ero ad un bar con vari amici e loro amiche - una di queste hb (mai vista prima) si era fiondata a sedersi vicino a me (hehe look ,peacocking , attitudine alfa , iniziano a funzionare alla grande amici :cool2: )

un altro mio amico che era affianco attacca subito a " conquistarla " - iniza a parlare di cose assurde , pallosissime , " ma stavi al mio liceo ? " le chiede se è religiosa !!:blink: lei " no non sono religiosa " le donne non ne possono più di questi bravi ragazzi !!!!

cerco di fermarlo in tutti i modi ma non c'è verso - fortunatamente gli altri ragazzi attaccano a parlare di girare un film porno , a chi ce l'ha più lungo e porcate del genere...e come si divertivano le hb ;)

allora la vedi la differenza ? dargli emozioni significa farle divertire , oppure le dici che la sera prima siete andati in un posto dove di solito fanno messe nere - vogliono emozioni , mistero !!!

sti bravi ragazzi sono la morte dell'erotismo !

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Francesco_R

bravo giacbar , grandi esempi :)

tyler85 , secondo me per suscitare emozioni bisogna , regola numero uno , non fare i bravi ragazzi pallosi

ieri sera ero ad un bar con vari amici e loro amiche - una di queste hb (mai vista prima) si era fiondata a sedersi vicino a me (hehe look ,peacocking , attitudine alfa , iniziano a funzionare alla grande amici :cool2: )

un altro mio amico che era affianco attacca subito a " conquistarla " - iniza a parlare di cose assurde , pallosissime , " ma stavi al mio liceo ? " le chiede se è religiosa !!:blink: lei " no non sono religiosa " le donne non ne possono più di questi bravi ragazzi !!!!

cerco di fermarlo in tutti i modi ma non c'è verso - fortunatamente gli altri ragazzi attaccano a parlare di girare un film porno , a chi ce l'ha più lungo e porcate del genere...e come si divertivano le hb ;)

allora la vedi la differenza ? dargli emozioni significa farle divertire , oppure le dici che la sera prima siete andati in un posto dove di solito fanno messe nere - vogliono emozioni , mistero !!!

sti bravi ragazzi sono la morte dell'erotismo ! ( Ringrazia il cristo della loro esistenza )

Già è un argomento che interessa molto anche a me, ho provato qualche cosina in qualche sargiata di alcuni sabati fà. Devo dire, che è stato tutto molto meccanico e di certo le HB non morivano ai miei piedi, vuoi che eravamo in discoteca vuoi l'altro stress sociale fatto sta che non sono riuscito a trasmettere gran chè.. Penso che alla base di tutto ci voglia un profondo cambiamento in noi. Una soluzione a mio avviso è : la confidenza che hai con l amico che conosci da 20 anni, devi darla e farla sentire anche HB che conosci da 2 minuti. Sotto raga :) cmq su questo Franco insegna qualcosina.

Modificato da Francesco_R
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Tyler85

Compatibilmente con la tua personalità, meglio tendere più verso il divertente-scherzoso che verso il silenzioso-tenebroso.

io tendenzialmente sono molto scherzoso,ho sempre la battuta sottile pronta,e le ragazze ridono parecchio di solito. quello che volevo dire è che non sono il tipo che "tiene il gioco",che inizia a raccontare aneddoti,che fa il giullare al centro del gruppo. tendenzialmente preferisco il poco ma buono. come detto su però se devi approcciare ti porta poco lontano questo ;)

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Tyler85

bravo giacbar , grandi esempi :)

tyler85 , secondo me per suscitare emozioni bisogna , regola numero uno , non fare i bravi ragazzi pallosi

ieri sera ero ad un bar con vari amici e loro amiche - una di queste hb (mai vista prima) si era fiondata a sedersi vicino a me (hehe look ,peacocking , attitudine alfa , iniziano a funzionare alla grande amici :cool2: )

un altro mio amico che era affianco attacca subito a " conquistarla " - iniza a parlare di cose assurde , pallosissime , " ma stavi al mio liceo ? " le chiede se è religiosa !!:blink: lei " no non sono religiosa " le donne non ne possono più di questi bravi ragazzi !!!!

cerco di fermarlo in tutti i modi ma non c'è verso - fortunatamente gli altri ragazzi attaccano a parlare di girare un film porno , a chi ce l'ha più lungo e porcate del genere...e come si divertivano le hb ;)

allora la vedi la differenza ? dargli emozioni significa farle divertire , oppure le dici che la sera prima siete andati in un posto dove di solito fanno messe nere - vogliono emozioni , mistero !!!

sti bravi ragazzi sono la morte dell'erotismo !

come esempio è chiarissimo,ma al momento in cui ti trovi a parlare faccia a faccia con la hb non puoi uscirgli il discorso del film porno :p

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capitansomaro

non c'è un'unica tecnica, ma un insieme di tecniche. quel che ti ha detto all'inizio giacbar è il cappello del discorso. comunicare è trasmettere, ed è una discorso così ampio che anche se la seduzione risulta vastissima nella somma delle sue competenze e abilità, copre solo una parte della comunicazione.

ci sarebbero tantissime cose da dire quindi e, soprattutto, da sapere. ma come spesso hai già senitto dire, se non provi, non capisci e non impari. non puoi palare emozionando spontaneamente se non senti dentro le emozioni. le devi riconscere, le devi saper pilotare, le devi poter descrivere. devi innanizitutto sentirle in te, non recitarle. ma le chiacchiere stanne a zero, se veramente ti interessa, devi farti il culo. sennò qua possiamo continuare a parlare all'infinito senza cavare un ragno dal buco (emozione di paura?)

secondo me serve un annetto per iniziare a capire di cosa parlo. un anno di esercizi per interiorizzare e per parlare poi spontaneamente in maniera espressiva. non è affatto facile, ma con costanza e perseveranza, ottieni due scopi e il secondo, collaterale, ma è quel che ti interessa, è sentire dentro le proprie emozioni e saperle descrivere.

betty erickson, la moglie di milton, aveva ideato un esercizio di autoipnosi chiamato del 4-3-2-1, che non è un conto alla rovescia, ma l'osservazione di quattro sensazione esterne e una interna, tre esterne e due interna e via via fino alla fine del una esterna e quattro interne. cercati su internet questa cosa, che poi sarebbe una sorta di Training Autogeno ridottissimo. se proprio ti interessa questo discorso, va direttamente, senza scorciatoie, alla radice della mia idea. Il training autogeno. impari a "sentirti" le tensioni, le ansie, i dolori e poi, allentandoli, senti emergere le emozioni. per esercizio, sei obbligato a ripeterti alcune frasi, visualizzando immagini e capirai anche le emozioni che ti suscitano, creando delle àncore mentali, dei riflessi condizionti, proprio come i cani di Pavlov.

mi rendo conto che sto parlando un'altra lingua rispetto alla tua richiesta iniziale, ma se impari a descrivere le tue emozioni in questo modo ( ce ne sono altri di modi?) alla fine ti viene spontaneo visualizzare un'immagine e descriverla usando i cinque sensi e, se la stessa immagine ti procura emozione perchè la senti dentro, anche chi ascolta le tue parole ne verrà emozionato, perchè l'emozione è una alfabeto universale fra gli umani, che non ha bisogno di grammatica, ma soltanto di essere percepita. tutto il resto lo fa l'inconscio.

oh?...l'hai chiesto tu. non ho detto che è facile, ma dico che è possibile. basta volerlo e basta impegnarsi. certo, se molli dopo un mese, pensarai che sono tutte cavolate, ma è un esecizio, si chiama "training" apposta!

io so descriverti molto bene le sensazioni e le emozioni di una corsa in campagna, in compagnia della mia sola ombra, in mezzo agli alberi, col freschetto che ti gela il sudore, nonostante il sole che acceca, e gli uccelletti che fanno fri fri, ma non sarebbe poi così emozionante come tema seduttivo. potrei parlarti di sesso, per farti un esempio, ma serve intimità, rapport e sesso opposto fra i due che si parlano.

c'è anche un altro aspetto inseparabile da quel poco che ho detto. devi avere una buona autostima, che ti permetta di espremirti per come senti dentro, perchè senti che "sei" così e perchè desideri esprimerlo.

...insomma, e conlcudo, non esiste la pillola magica. il culo sì.

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saimon

non c'è un'unica tecnica, ma un insieme di tecniche. quel che ti ha detto all'inizio giacbar è il cappello del discorso. comunicare è trasmettere, ed è una discorso così ampio che anche se la seduzione risulta vastissima nella somma delle sue competenze e abilità, copre solo una parte della comunicazione.

ci sarebbero tantissime cose da dire quindi e, soprattutto, da sapere. ma come spesso hai già senitto dire, se non provi, non capisci e non impari. non puoi palare emozionando spontaneamente se non senti dentro le emozioni. le devi riconscere, le devi saper pilotare, le devi poter descrivere. devi innanizitutto sentirle in te, non recitarle. ma le chiacchiere stanne a zero, se veramente ti interessa, devi farti il culo. sennò qua possiamo continuare a parlare all'infinito senza cavare un ragno dal buco (emozione di paura?)

secondo me serve un annetto per iniziare a capire di cosa parlo. un anno di esercizi per interiorizzare e per parlare poi spontaneamente in maniera espressiva. non è affatto facile, ma con costanza e perseveranza, ottieni due scopi e il secondo, collaterale, ma è quel che ti interessa, è sentire dentro le proprie emozioni e saperle descrivere.

betty erickson, la moglie di milton, aveva ideato un esercizio di autoipnosi chiamato del 4-3-2-1, che non è un conto alla rovescia, ma l'osservazione di quattro sensazione esterne e una interna, tre esterne e due interna e via via fino alla fine del una esterna e quattro interne. cercati su internet questa cosa, che poi sarebbe una sorta di Training Autogeno ridottissimo. se proprio ti interessa questo discorso, va direttamente, senza scorciatoie, alla radice della mia idea. Il training autogeno. impari a "sentirti" le tensioni, le ansie, i dolori e poi, allentandoli, senti emergere le emozioni. per esercizio, sei obbligato a ripeterti alcune frasi, visualizzando immagini e capirai anche le emozioni che ti suscitano, creando delle àncore mentali, dei riflessi condizionti, proprio come i cani di Pavlov.

mi rendo conto che sto parlando un'altra lingua rispetto alla tua richiesta iniziale, ma se impari a descrivere le tue emozioni in questo modo ( ce ne sono altri di modi?) alla fine ti viene spontaneo visualizzare un'immagine e descriverla usando i cinque sensi e, se la stessa immagine ti procura emozione perchè la senti dentro, anche chi ascolta le tue parole ne verrà emozionato, perchè l'emozione è una alfabeto universale fra gli umani, che non ha bisogno di grammatica, ma soltanto di essere percepita. tutto il resto lo fa l'inconscio.

oh?...l'hai chiesto tu. non ho detto che è facile, ma dico che è possibile. basta volerlo e basta impegnarsi. certo, se molli dopo un mese, pensarai che sono tutte cavolate, ma è un esecizio, si chiama "training" apposta!

io so descriverti molto bene le sensazioni e le emozioni di una corsa in campagna, in compagnia della mia sola ombra, in mezzo agli alberi, col freschetto che ti gela il sudore, nonostante il sole che acceca, e gli uccelletti che fanno fri fri, ma non sarebbe poi così emozionante come tema seduttivo. potrei parlarti di sesso, per farti un esempio, ma serve intimità, rapport e sesso opposto fra i due che si parlano.

c'è anche un altro aspetto inseparabile da quel poco che ho detto. devi avere una buona autostima, che ti permetta di espremirti per come senti dentro, perchè senti che "sei" così e perchè desideri esprimerlo.

...insomma, e conlcudo, non esiste la pillola magica. il culo sì.

capitano caro, ormai mi limito a leggere con attenzione solo i post di alcune persone e tu sei tra quelle. Parli sempre della comunicazione in un modo totalmente affascinante e spero che tu lo sia altrettanto nella vita di tutti i giorni e non sia solo uno bravo a scrivere.

Tornando al post dimmi una cosa l'esercizio corrisponde a questo. Ti faccio un esempio con il mio stato ora, appena tornato dalla vacanza nel mio paesino di merda.

emozione: tristezza

immagine: mare in burrasca con cielo grigio

comunicazione dell'emozione: volete sapere come mi sento? Mi sento come uno di quei bambini che vuole andare al mare dopo un sonnellino pomeridiano tutto carico e sorridente che però resta subito deluso quando la madre gli mostra il cielo pieno di nuvoloni e grigio. Mi sento come quel bambino che nonostante ciò non perdo la speranza e corre sulla riva del mare, si fa bagnare i piedi dalle gelide ed impenetrabili acque salate restando pienamente insoddisfatto di fronte alla visione una burrasca in acqua. Mi sento a un passo dal grande mare, ma non posso entrarci.

dovrebbe essere una cosa del genere?

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capitansomaro

capitano caro, ormai mi limito a leggere con attenzione solo i post di alcune persone e tu sei tra quelle. Parli sempre della comunicazione in un modo totalmente affascinante e spero che tu lo sia altrettanto nella vita di tutti i giorni e non sia solo uno bravo a scrivere.

Tornando al post dimmi una cosa l'esercizio corrisponde a questo. Ti faccio un esempio con il mio stato ora, appena tornato dalla vacanza nel mio paesino di merda.

emozione: tristezza

immagine: mare in burrasca con cielo grigio

comunicazione dell'emozione: volete sapere come mi sento? Mi sento come uno di quei bambini che vuole andare al mare dopo un sonnellino pomeridiano tutto carico e sorridente che però resta subito deluso quando la madre gli mostra il cielo pieno di nuvoloni e grigio. Mi sento come quel bambino che nonostante ciò non perdo la speranza e corre sulla riva del mare, si fa bagnare i piedi dalle gelide ed impenetrabili acque salate restando pienamente insoddisfatto di fronte alla visione una burrasca in acqua. Mi sento a un passo dal grande mare, ma non posso entrarci.

dovrebbe essere una cosa del genere?

sì, direi proprio di sì.

entrando un po' nel tecnico, si deve far uso dei "connettori" (e, mentre, via via, a causa di, come quando, sempre più, X causa Y etcetc...) , delle metafore e l'optimum lo si raggiunge quando incapsuli tutto come se fosse il discorso di un altro....ma io so che tu sai tutte queste cose. e poi, nella comunicazione efficace e emozionale, le emozioni descritte devono essere le sue, devono risvegliare le sue. quindi andrebbe un po' "letta" la persona che hai di fronte e capita la situazione, andrebbero amplificate prorpio quelle emozioni, se già presenti, altrimenti rievocate, pilotate e infine ingigantite.

tutto parte, rbadisco, dal sentirlo dentro di se.

comunque saimon, stai un bel pezzo avanti!

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Bill Hicks

Concordo,anche io i leggo di piu' di tutti i post di capitan.

Capitan, qual'è il "libro" che più di tutto ti ha fatto capire molte cose (più sicurezza e tutto) e che ti piace di più (non deve essere necessariamente un romanzo,anche un libro tipo "le nostre zonee erronee)?

Modificato da Bill Hicks
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