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Pattern: quesiti, considerazioni, esiti.


saimon

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saimon

Secondo il mio parere dipende in quale momento lo dici e che tipo di rapporto hai già con la ragazza.

Credo che (come hanno già detto gli altri) se tu dirai ad una ragazza incontrata da 5 minuti una cosa del genere quella scoppierà a ridere :rolleyez:.

Però, con una ragazza con la quale c'è già attrazione, farle dire "ti amo" credo sia fantastico :yourock:

ps. wow, complimenti saimon pensavo che tutte queste "frasi ad effetto" fossero indicate solo sul grande schermo :p, complimentoni! :good:

Ma dove le hai lette le basi per i pattern?

sezione riassunti fs101 e poi un pò di materiale sparso qua e là.

Si, la comunicazione da film diciamo che funziona, ma sempre in quei contesti che tendevo a sottolineare.

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  • 7 mesi dopo...
saimon

Sono stato in un pub qua vicino e aggiorno il topic con un mini-dialogo appena avuto, per mostrarvi l'evoluzione che non so come è riuscita ad avvenire in me.

Parlo con questa ragazza, la conosco ma non siamo ne amici ne niente, parliamo ogni tanto e basta, fatto sta che finisce seduta alla mia sinistra e intavolo un discorso finché mi ricordo che dipingeva.

il dialogo sara' tutto botta e risposta non mette all'inizio chi parla

- Ma tu non dipingevi l'anno scorso?

- Si, ma ormai non dipingo più, non mi viene più l'ispirazione, è dura da spiegare a uno che non sa di che parlo.

- Guarda, ognuno in fondo è un artista, molte persone molto in fondo, ma lo siamo un pò tutti. A me piace scrivere, molti mi chiedono come faccio a scrivere quello che scrivo e devo dirti che è una cosa che mi succede e basta. Poggio le dita sulla tastiera e si muovono da sole, sembra come se un flusso ininterrotto sgorgasse vicino alle unghie facendomi scrivere tutto quel che scrivo. Alle volte succede così, alle volte mi costringo, ma non è come quando mi viene naturale, non sono mai soddisfatto quando mi costringo, non so se puoi capire di cosa parlo.

- Oddio siii.. Assurdo bla bla (stesso discorso più o meno su di lei e i pennelli che prende in cu... mano)

Non è niente scritto così, ma vedendola li per lì anche senza sentire quello che dicevo avreste notato l'enorme cambiamento di BL, e l'aumento d'interesse.

Sempre con lei parlando di un ragazzo

Lei: guarda, luca è come se fosse in mezzo a un fiume, l'acqua gli scorre e non fa nulla, non si domanda da dove arriva né che ci sta a fare lì.

(la stronzetta parla per metafore? Diamogli giu di metafore!)

Io: ahah è vero è proprio così, però non è nella parte dove l'acqua scorre veloce, sarebbe troppo faticoso, è li dove l'acqua gli arriva sulle cosce e leggere leggere gli accarezza il culetto. E' fresca e si sta bene, ogni tanto s'immerge fino alla pancia, ma poi sente freddo e fa "oh ma chi me lo fa fare"

Continuato il discorsetto così, ma son felice. Mi piace parlare così, comunico meglio, ascolto di più e gli altri (le ragazze) sembrano recepire meglio, non tutte oh, un piccolo target, ma con quel piccolo target mi godo troppo l'interazione.

Capitansomaro docet.

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capitansomaro

quelle sono le situazioni in cui hai in mano una granata, hai tirato la linguetta di sicurezza e sei arrivato a contare fino a nove. se al dieci non gliela piazzi nel cranio, ti esplode in mano e te ne vai a casa spappolato, sapendo che potevi andare oltre, mooolto oltre, ma per qualche motivo non è successo.

in genere, parlo per me, quel motivo è ora:

1) non mi piaceva la tipa

2) non ero troppo coinvolto (fondamentale è ESSERE NELLO STATO CHE SI VUOLE TRASMETTERE)

3) disturbi ambientali

4) errore nel calibrare (spingere troppo: per quanto piacevole per la tipa, la mette in imbarazzo e le fa alzare e resistenze)

5) non avere tempo (affrettare e rompere il ritmo naturale spezza la magia)

6) dimenticare di "entrare" ed "uscire" di continuo (questa è sottile, ma fondamentale; ci si lascia prendere e in genere si dimentica)

...con la granata che ci hai fatto?

Modificato da capitansomaro
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saimon

quelle sono le situazioni in cui hai in mano una granata, hai tirato la linguetta di sicurezza e sei arrivato a contare fino a nove. se al dieci non gliela piazzi nel cranio, ti esplode in mano e te ne vai a casa spappolato, sapendo che potevi andare oltre, mooolto oltre, ma per qualche motivo non è successo.

in genere, parlo per me, quel motivo è ora:

1) non mi piaceva la tipa

2) non ero troppo coinvolto (fondamentale è ESSERE NELLO STATO CHE SI VUOLE TRASMETTERE)

3) disturbi ambientali

4) errore nel calibrare (spingere troppo: per quanto piacevole per la tipa, la mette in imbarazzo e le fa alzare e resistenze)

5) non avere tempo (affrettare e rompere il ritmo naturale spezza la magia)

6) dimenticare di "entrare" ed "uscire" di continuo (questa è sottile, ma fondamentale; ci si lascia prendere e in genere si dimentica)

...con la granata che ci hai fatto?

La granata l'ho mangiata, poi ho preso un pò di Malox per il bruciore di stomaco. Non sono potuto andare oltre per alcuni dei motivi che hai elencato, ma quando mi parte lo sproloquio ancora non riesco a connettermi in quel determinato stato che voglio comunicare, almeno non consapevolmente e quando le cose succedono senza saperlo non mi piace all'inizio.

Che dici di fare, quando vedo che ho sbloccato una bomba a mano e sto per tirarla mi devo ricordare dello stato da evocare o prima evoco lo stato e poi cerco di sbloccare una molotov? Quando ti forzi poi perdi efficacia, quindi suppongo la prima!

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capitansomaro

La granata l'ho mangiata, poi ho preso un pò di Malox per il bruciore di stomaco. Non sono potuto andare oltre per alcuni dei motivi che hai elencato, ma quando mi parte lo sproloquio ancora non riesco a connettermi in quel determinato stato che voglio comunicare, almeno non consapevolmente e quando le cose succedono senza saperlo non mi piace all'inizio.

Che dici di fare, quando vedo che ho sbloccato una bomba a mano e sto per tirarla mi devo ricordare dello stato da evocare o prima evoco lo stato e poi cerco di sbloccare una molotov? Quando ti forzi poi perdi efficacia, quindi suppongo la prima!

ci sono centinaia di manuali di autoaiuto, di esoterismo, di parapsicologia, di mentalismo, di ipnosi che dicono tutti la stessa cosa:

prima vai tu, e poi ti segue l'altro.

per me il problema non si pone perchè non riesco a "coinvolgere" se io stesso non sono coinvolto. mi viene tutto naturale solo se sono già preso, rapito, infatuato dalla situazione. diventa difficile in quei momento capire se viene prima l'uovo o la gallina. se sono io che seduco oppure sono sedotto.

in quelle situazioni mi sento un po' come dentro un film. non sbaglio una frase, le azzecco tutte, l'ironia e la stronzaggine diventano perfette, leggo in tempo reale le emozioni di chi ho di fronte, ho la sensazione quasi di riuscire a leggere i pensieri, sento nel silenzio di sguardi perforanti l'eco dell'anima dalle caverne interiori, la sintonia porta risuonare corpo e mente sulla stessa frequenza. quando succede, nessuno dei due può scappare dall'altro. si intravede subito la convergenza inevitabile delle traiettorie e, conoscendo il finale, conosci già alla perfezione lo svolgimento al presente, che conduce, come in una macchina del tempo, al futuro già noto. sono il primo io a stordirmi quando stordisco e quel che posso agigungere è che non sbaglio mai. nel senso che quando sento dentro il conto alla rovescia, al dieci finale ci si arriva di sicuro.

mi viene in mente la storiella dei topini di laboratorio che dicevano di aver addestrato benissimo quegli uomini in camice bianco che stavano dall'altra parte del vetro. "guarda!..basta che gli schiaccio questo bottone e loro mi danno da mangiare, per premio"

allo stesso modo, non so se sono io in quello stato d'animo che sblocco tutto e mi sciolgo diventando una granata che deflagrando investe l'altra oppure se è la sua aura che mi arriva addosso e mi dà energia per agire.

ribadisco come già scritto in tutti i messaggi precedenti....che in quelle situazioni...si diventa eccezionali. da come hai scritto, il fiume, la pittura....era fatta.

Modificato da capitansomaro
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saimon

ci sono centinaia di manuali di autoaiuto, di esoterismo, di parapsicologia, di mentalismo, di ipnosi che dicono tutti la stessa cosa:

prima vai tu, e poi ti segue l'altro.

per me il problema non si pone perchè non riesco a "coinvolgere" se io stesso non sono coinvolto. mi viene tutto naturale solo se sono già preso, rapito, infatuato dalla situazione. diventa difficile in quei momento capire se viene prima l'uovo o la gallina. se sono io che seduco oppure sono sedotto.

in quelle situazioni mi sento un po' come dentro un film. non sbaglio una frase, le azzecco tutte, l'ironia e la stronzaggine diventano perfette, leggo in tempo reale le emozioni di chi ho di fronte, ho la sensazione quasi di riuscire a leggere i pensieri, sento nel silenzio di sguardi perforanti l'eco dell'anima dalle caverne interiori, la sintonia porta risuonare corpo e mente sulla stessa frequenza. quando succede, nessuno dei due può scappare dall'altro. si intravede subito la convergenza inevitabile delle traiettorie e, conoscendo il finale, conosci già alla perfezione lo svolgimento al presente, che conduce, come in una macchina del tempo, al futuro già noto. sono il primo io a stordirmi quando stordisco e quel che posso agigungere è che non sbaglio mai. nel senso che quando sento dentro il conto alla rovescia, al dieci finale ci si arriva di sicuro.

mi viene in mente la storiella dei topini di laboratorio che dicevano di aver addestrato benissimo quegli uomini in camice bianco che stavano dall'altra parte del vetro. "guarda!..basta che gli schiaccio questo bottone e loro mi danno da mangiare, per premio"

allo stesso modo, non so se sono io in quello stato d'animo che sblocco tutto e mi sciolgo diventando una granata che deflagrando investe l'altra oppure se è la sua aura che mi arriva addosso e mi dà energia per agire.

ribadisco come già scritto in tutti i messaggi precedenti....che in quelle situazioni...si diventa eccezionali. da come hai scritto, il fiume, la pittura....era fatta.

Io sono ancora una lampadina a luce intermittente, alle volte m'illumino e mi trovo nella situazione che descrivi tu, ma poi all'improvviso mi spengo, sembra come se non passa la corrente letteralmente.

Dici, "era fatta", ma dal fiume all'era fatta non riesco ancora capire che passaggio fare, sento solo che si sta producendo qualcosa, ma devo indirzzarlo, il come non è ancora chiaro.

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Gianluca-20

Ho seguito molto attentamente la discussione, sono stato sempre affascinato da questo modo di sedurre ma ammetto che non ho mai fatto uso di pattern e simili. Qualcuno ha fatto notare l' importanza della location, io vorrei fare una domanda a saimon o per lo meno a chi ha un target di ragazze tra i 15 e 18 anni, con che tipo di ragazze usi questo modo di sedurre? Imho non è un tipo di seduzione adatto a tutte (parlo sempre di quella fascia di età), se ti metti a usarla con lo stereotipo più comune di ragazza ovvero "voglio fare la modella, sono stupida e me ne vanto" :shok: non credo ne esca molto... a me risulta molto difficile trovare una ragazza con cui parlare di qualcosa di più impegnativo.

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capitansomaro

Dici, "era fatta", ma dal fiume all'era fatta non riesco ancora capire che passaggio fare, sento solo che si sta producendo qualcosa, ma devo indirzzarlo, il come non è ancora chiaro.

in genere si dice che per capire il presente, bisogna conoscere la storia, stabilendo una relazione che suona tipo "per prevedere il presente devi conoscere il passato.

NON STO SCHERZANDO, ADESSO SEGUIMI IN QUESTO SEMPLICE PENSIERO.

ribaltando la relazione di sopra "se conosci il futuro, conosci anche lo svolgimento del presente, che istante dopo istante, converge inevitabilmente nell'evento futuro che già sai" (Teoria del punto Omega). in pratica, devi solo realizzare quel che già sai è necessario debba accadere per arrivare al finale, che già conosci in anticipo.

se ti chiedessi: racconta una storia il cui finale è te che prendi il massimo dei voti alla maturità, scommetto che più o meno scriveresti una storia simile alla mia, eppure non ti conosco!

dal fiume all'"era fatta"...era già tutto scritto perchè eri nel fiume e le parole, come la corrente che spingeva, potevano fluire lentamente o velocemente, a seconda di quello che provavate istante dopo istante. e via via che scivolando verso valle toccavate diversi argomenti, potevi aggirare con la metafora delle dolci anse del fiume ogni asperità del discorso, magari prendendola per mano, per dare forza, energia e coraggio, ad ogni brusco salto o cascatella, perchè nel fiume eravate in due a galleggiare e a stabilire un contatto vitale, per galleggiare nelle emozioni della serata. e parlando parlando, mentre vi sfioravate e guardavate negli occhi, come due naufraghi sopravvissuti, potevi descrivere il paesaggio sulle sponde, trasmettendo emozioni e iniziando ad introdurre la metafora del letto del fiume, alla fine, prima o poi. e quando iniziavi a porre la metafora negandola, ecco che ci doveva pensare e più le dicevi di non pensare alla fine del viaggio, al letto del fiume, e più si avvicinava il futuro "dell'era fatta", e più le dicevi di non pensare alla foce, al letto del fiume, per restare ancora un po' a galleggiare tranquilli, e più le insinuavi dentro la fine del viaggio, dell'acqua dentro il letto.... etc etc etc

....per una ventina di minuti di assoluto viaggio emozionale in comunue...dandole spazio nel rispondere...lasciando agire i pensieri nei silenzi messi ad arte... e con l'accortezza di "entrare" e "riuscire", ogni volta approfondendo smepre più.

se lo dici sorridendo, un misto di serietà e di gioco, e protrai la chiaccherata calibrandola....cioè, ma come posso non credere che una che mi parla di "fiume" non si finisce poi con il rotolarsi nel letto, dopo che me la sono lavorata benebene?

era fatta...

CONOSCENDO IL FUTURO, SAI ESATTAMENTE COME COMPORTARTI AL PRESENTE

Modificato da capitansomaro
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saimon

in genere si dice che per capire il presente, bisogna conoscere la storia, stabilendo una relazione che suona tipo "per prevedere il presente devi conoscere il passato.

NON STO SCHERZANDO, ADESSO SEGUIMI IN QUESTO SEMPLICE PENSIERO.

ribaltando la relazione di sopra "se conosci il futuro, conosci anche lo svolgimento del presente, che istante dopo istante, converge inevitabilmente nell'evento futuro che già sai" (Teoria del punto Omega). in pratica, devi solo realizzare quel che già sai è necessario debba accadere per arrivare al finale, che già conosci in anticipo.

se ti chiedessi: racconta una storia il cui finale è te che prendi il massimo dei voti alla maturità, scommetto che più o meno scriveresti una storia simile alla mia, eppure non ti conosco!

dal fiume all'"era fatta"...era già tutto scritto perchè eri nel fiume e le parole, come la corrente che spingeva, potevano fluire lentamente o velocemente, a seconda di quello che provavate istante dopo istante. e via via che scivolando verso valle toccavate diversi argomenti, potevi aggirare con la metafora delle dolci anse del fiume ogni asperità del discorso, magari prendendola per mano, per dare forza, energia e coraggio, ad ogni brusco salto o cascatella, perchè nel fiume eravate in due a galleggiare e a stabilire un contatto vitale, per galleggiare nelle emozioni della serata. e parlando parlando, mentre vi sfioravate e guardavate negli occhi, come due naufraghi sopravvissuti, potevi descrivere il paesaggio sulle sponde, trasmettendo emozioni e iniziando ad introdurre la metafora del letto del fiume, alla fine, prima o poi. e quando iniziavi a porre la metafora negandola, ecco che ci doveva pensare e più le dicevi di non pensare alla fine del viaggio, al letto del fiume, e più si avvicinava il futuro "dell'era fatta", e più le dicevi di non pensare alla foce, al letto del fiume, per restare ancora un po' a galleggiare tranquilli, e più le insinuavi dentro la fine del viaggio, dell'acqua dentro il letto.... etc etc etc

....per una ventina di minuti di assoluto viaggio emozionale in comunue...dandole spazio nel rispondere...lasciando agire i pensieri nei silenzi messi ad arte... e con l'accortezza di "entrare" e "riuscire", ogni volta approfondendo smepre più.

se lo dici sorridendo, un misto di serietà e di gioco, e protrai la chiaccherata calibrandola....cioè, ma come posso non credere che una che mi parla di "fiume" non si finisce poi con il rotolarsi nel letto, dopo che me la sono lavorata benebene?

era fatta...

CONOSCENDO IL FUTURO, SAI ESATTAMENTE COME COMPORTARTI AL PRESENTE

Mannaggia oh!

Quindi la struttura era così:

- Metafora generale sul fiume riferito a quel ragazzo

- Mi accorgo che le piace la storiella e mi blocco dandole l'opportunità di entrare nel discorso facendole proseguire la metafora

- Riprendo e devio il flusso della metafora, dal ragazzo si generalizza, magari osservando il panorama

- Vedo se lei è ancora lì, se è connessa allora si prende il cappio si aggancia la preda e si tira

- Dal paesaggio passo a lei che è lì, al come è bello viaggiare e vedere in due quel fiume (??? Noi che osserviamo il paesaggio ci può stare?)

- Porto la metafora in un punto come il letto del fiume (allusione) in cui si comunica subliminalmente che si vuole andare oltre(??? in questo perché c'era il "letto" del fiume, ma se parlassi di ponteggi per costruire case? Se parlassi d'altro in generale? Dovrei beccare l'allusione o cosa, come potrei spingere oltre?)

- Nego il tutto continuando a metaforizzare una volta messa in "chiaro" l'obiettivo in modo che lei mentre io parlo possa continuare a farselo tornare in mente.

E via.

(punti di domanda son da chiarire)

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saimon

Ho seguito molto attentamente la discussione, sono stato sempre affascinato da questo modo di sedurre ma ammetto che non ho mai fatto uso di pattern e simili. Qualcuno ha fatto notare l' importanza della location, io vorrei fare una domanda a saimon o per lo meno a chi ha un target di ragazze tra i 15 e 18 anni, con che tipo di ragazze usi questo modo di sedurre? Imho non è un tipo di seduzione adatto a tutte (parlo sempre di quella fascia di età), se ti metti a usarla con lo stereotipo più comune di ragazza ovvero "voglio fare la modella, sono stupida e me ne vanto" :shok: non credo ne esca molto... a me risulta molto difficile trovare una ragazza con cui parlare di qualcosa di più impegnativo.

Non è detto che non funzioni con quelle là superficiali, devi ottenere un legame più profondo. In genere puoi usare questi modi di fare dopo che le hai già baciate per sedurle del tutte, se no scappano. E' un pò come dargli un mezzo cuore metaforico, le ancori a te, ma ti ancori anche tu a loro.

In genere però con quelle superficiali non voglio niente di serio, quindi un gioco normale da player qualunque va benissimo.

Questi tipi di pattern come mi sembra avevo ribadito all'inizio del post vanno bene solo con quelle un pò più profonde, devi prima sondare il terreno, ma se queste più profonde si abbandonano alla corrente, allora è tutto in discesa...

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