la guerra dei frame

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

Per dare un inizio al discorso, copio-ncollo quanto già scritto in "questione di frame" nel post di LoveDreamer.

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mi ricordo un esempio-definizione di frame, che cito alla buona.

sei nell'autobus e vedi un uomo coi suoi figli, che schiamazzano, saltando da un posto all'altro, dando gomitate a tutti. un passeggero si scoccia e dice all'uomo "perchè non badi ai tuoi figli? stanno facendo un casino!"

il primo frame è: uomo, padre incapace, senza nessun controllo sui figli.

ma il padre risponde, triste e addolorato, "mi dispiace molto, ma la madre è morta ieri e io non ho ancora avuto il coraggio di dirglielo, e ora li sto portando dai nonni che li terranno per un po' e io cercherò di capire nel frattempo come comportarmi"

l'uomo che si era lamentato quindi gli risponde "oh, non preoccuparti. ok, lasciali fare, anzi, se hai bisogno ti do una mano".

ora, la stessa situazione, grazie ad un pezzo di informazione in più, è completamente cambiata

il potere dei frame (cornici) è il "potere del controllo dei significati" in ogni particolare interazione. la stessa interazione avrà significati totalmente differenti a seconda delle informazioni o delle cose che si assumono nelle interazioni. se cambiano le assunzioni al contorno del frame, la cornice si allarga o si restringe e così cambiano anche i significati.

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FRAME WAR

se è vero che il frame controlla i "significati", è anche vero che ognuno di noi va in giro con l'idea di cosa il mondo si suppone significhi, come se vivessimo in una bolla di realtà tutt'attorno a noi.

quando due o più persone si incontrano, le loro realtà iniziano a interagire. nel "frame war" una di queste realtà sarà la dominante.

cosa noi in realtà crederemo quando siano in un gruppo? cosa sarà vero nel gruppo? cosa succederà?

l'esempio tipico è la relazione fra venditore e cliente

il cliente che pensa "eccone un altro che mi vuole vendere qualcosa e che mi dice cosa devo comprare e cosa no"

un venditore smart direbbe "oggi è il tuo giorno fortunato e qualcosa di buono sta per accadere"

e i due frame entrano subito in competizione

se il frame del cliente vince, non sarà un cliente, si annoierà e rifiuterà ogni parola del venditore.

se il frame del venditore vincerà, ci sarà la possibilità che il cliente si entusiasmerà e che acquisterà qualcosa.

la domanda è, come si può, in realtà, iniziare a cambiare i frame?

si capisce che se qualcuno inzia in qualche modo a resistere o controbbattere, quel qualcuno inizia a combattere la battaglia dei frame. inoltre il frame che si impone non è detto che sia un beneficio per entrambi. quindi, la regola ecologica per combattere una guerra giusta è che l'intento è condurre l'interazione in modo tale che entrambi alla fine si stia meglio. quindi, se per esempio si vuole affabulare una persona, bisogna capire i frames in generale, scoprire quando qualcuno sta testando i frame che noi proponiamo e imparare poi ad imporre il proprio frame, in modo da stabilire un gioco in cui entrambi vincono e nessuno dei due ci rimette.

i frame vengono testati consciamente o incosciamente. succederà e probabilmente succederà più di una volta.

tipicamente quel che succede è che qunado incontri qualcuno per la prima volta ci saranno una serie di test l'uno al frame dell'altro, tanto per scoprire quanto si è spontanei, come si guarda al mondo, che metro di giudizio viene usato nella stessa intereazione.

poi, quando uno dei frame ha vinto, questo tende a ripetersi più facilmente durante le successive interazioni.

Le cose tendono ad andare più morbidamente per un po' perchè tutti sanno come andranno le cose.

Per la maggior parte, i frame resteranno invariati fino a quando nuovi elementi non verranno introdotti; per esempio qunado una nuova persona entra nella relazione; quando c'è una nuova esperienza che sollecita una soglia; o quando fai qualcosa fuori dal frame stabilito che rimette le cose già accadute in discussione.

E' bene conoscere le tattiche per vincere questa guerra di frame perchè se la vinci, avrai il potere di condurre tutte le interazioni nella direzione che vuoi.

le 4 tattiche principali sono:

1) mantenere il proprio frame

2) il preframing

3) il reframing

4) deframing

[Brando [Partecipante] 371]

Capitano, come al solito ti meriti una note di merito...I tuoi discorsi ed il tuo approccio alle problematiche sono sempre originali e stimolanti !!Ora però vogliamo le tecniche !!

Modificato 26 Agosto 2011 da Brando

[Gianluca-20 [Élite] 371]

Eh no capitano non fare il figo come al tuo amico brando, ora ti metti seduto davanti il tuo bel pc e inizi a parlare delle tecniche

[Newhouse [Partecipante] 6]

In effetti avresti potuto scrivere qualsiasi altro nome al posto delle 4 tecniche e sarebbe stata la stessa cosa... "Le 4 tecniche principali sono Giorgio, Francesco, Mario e Domenico". Ah bè allora...

Dai spiega un po' meglio se ti va, è un argomento interessante.

Modificato 26 Agosto 2011 da Newhouse

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

chiacchiere lunghe:

o vi mettete seduti, comodi comodi, o uscite e andate oltre.

Mantenere il frame significa semplicemente mantenere il proprio modo di vedere la realtà nonostante le obiezioni che possono essere mosse al proprio punto di vista.

La maniera per descrivere la tattica (con una metafora) è sentirsi una freccia scagliata verso il suo bersaglio, che vola lungo la sua traiettoria. Qualsiasi tentativo fatto da una persona per allontanarti dalla traiettoria, tu rimani solido e stabile nella tua strada.

Questa tattica può essere incredibilmente potente perchè molte volte le obiezioni delle persone o le loro argomentazioni non sono altro che test inconsci al frame per capire quanto sincera è la tua visione delle cose.

e se tu rimani spontaneo e sincero nei tuoi significati allora si penserà "Credo che questa debba essere la maniera giusta per questa cosa"

ho un esempio, reale e personale, che rende bene l'idea della persistenza.

Anni fa stavo con tre amici all'isola dei gabbiani, in un campeggio per patiti del windsurf, arroccati con l'attrezzatura nella parte più lontana dalle spiagge. Ci alziamo una mattina ed era calma piatta, senza un alito di vento, una increspatura sull'acqua: bonaccia. niente di niente di niente. Per chi va al mare con l'ombrellone la giornata perfetta; per noi in attesa di vento, il peggio del peggio del peggio della sfortuna. Nel camping c'era una calma tipo quella che si vede nei film quando i pistoleri puliscono la colt in attesa dei duelli o i guerrieri affilano le spade per la noia dell’attesa. noi, più pacificamente, pulivamo le tavole dal sale, preparavamo le vele e facevamo le piccole manutenzioni necessarie. tutto il campeggio impegnato in attività simili. in attesa del vento, si viveva in una sospensione del tempo.

ero così fissato che mi ero letto manuali di meteorologia e fiutavo l'aria come un segugio. guardavo i gabbiani, scrutavo l'orizzonte, osservavo le onde che creavano in lontananza le barche. tutto concorreva e dava input ai miei algoritmi per la previsione della mia carta del tempo.

ero il più piccolo del quartetto e anche la più pippa. dopo aver mangiato scatolette di tonno e anguria, nella più totale e silenziosa calma, io sentenzio che si doveva andare in spiaggia. prima di tutti! sarebbe arrivato il vento di lì a poco, ne ero certo. in quel silenzio marino, i vaffanculo si sono sentiti fino a Palau. argomentavo sincero e spiegavo perchè saremmo stati i più fighi di tutti, i primi a scendere in acqua, quelli che conoscono il mare, quelli che non seguono ma fanno per primi. "ma guardati intorno, vedi che non va nessuno? e poi? ma ti pare che mo' si alza una burrasca? ma qui c'è gente che conosce la zona… arrivi tu e dai le dritte?"

insomma, tanto ho insistito e tanto ero convinto (permanenza del frame; frame alto, come sento dire nel forum; fase up della psicosi maniaco-depressiva, come invece in seguito avrei scoperto essere quella) e tanto ero trascinante che (dalle 13 alle 16 non si poteva usare la macchina in campeggio) sotto un caldo intenso, subito dopo pranzo, senza un alito di vento, quando ho detto "sti cazzi, vado da solo!" e ho comincia a prepararmi per trasportare tutto attraversando l'intero campeggio per raggiungere la spiaggia, gli altri compari hanno cominciato a credermi e la cosa più assurda, ricordo, fu che mentre passavamo davanti a tutti gli altri che stavano in attesa, svaccati davanti alle loro tende, e che ci vedevano tutti bardati e sudati, si sprecavano le battutine e risatine. a quel punto, nè io nè uno dei compari mise mai in dubbio la verità di quel che stavamo facendo. anzi, avevamo un bel sorriso beffardo, di chi la sapeva lunga.

dopo una fatica memorabile, sudati e affannati, con le nostre enormi e improbabile vele, con le tavole ridicole per la presunzione della sfida ad onde inesistenti, arrivammo in spiaggia ed aspettammo. PERMANENZA DEL FRAME.

senza scomodare il surf, un altro esempio di permanenza del frame non è in quel che succede appena si raggiunge la compagnia di amici? arrivi, stai a mille, e vedi i tre-quattro che già aspettano con un grugno che tocca terra. dici una battuta, gonfio di entusiasmo, e la risposta collettiva è di quelle che dovrebbero smontare. inizia la guerra dei frame! se sei allegro davvero e non per posa, se ti è successo qualcosa di figo e vuoi condividere, se nulla ti smonta perchè sei in eccesso di energia al punto che assorbi il colpo dell’altro senza accusarlo, perseveri nel tuo stato d'animo ed è probabile che tiri su la truppa;

al contrario, il tuo entusiasmo scema e lascia posto al frame "scazzato", se il frame del depresso del gruppo prende il sopravvento.

Se invece ti presenti scazzato agli amici, può esserci lo stesso travaso di frame, ma in negativo. se impongo infatti la mia visione pessimistica, con perseveranza e insistenza, e nessuno contrasta per incapacità o per mancanza di un frame antagonista, la serata va via come descrive Emmett nei suoi post (citazione dotta).

per non parlare della seduzione. quando sto in alto, sto a mille, ed esco per una day2 e la tipa mi si presenta vestita nel suo frame di "timidezza-vergogna-formalità", la sovrasto, la stordisco, lo inondo di "apertura-spudoratezza-stravaganza" e nessuna delle sue resistenze, smorfie, facce, battute mi fa rallentare. in qualche modo le faccio capire che faccio così, sono così, continuo così e che se non va bene, uno dei due si alza e se ne va subito e che non temo che tutto finisca prima ancora di iniziare.

...alcune volte, sono onesto, non ci riesco e neanche me ne accorgo. a pensarci meglio, quelle volte, proprio per la permanenza del frame che vince ("timidezza-vergogna-formalità",) nei successivi Day-n, con n=2...1000, si finisce in frame Amicizia

...anche se in seguito, magari qualcosa si può recuperare lottando con il preframing, reframing e deframing.

Modificato 27 Agosto 2011 da capitansomaro

[blero [Partecipante] 22]

Bel lavoro!

Io inizio sempre a leggere in inglese Frame Games,ma dopo un po mi annoio...

Questà è una guida ben fatta. Continua così!

[Nik_! [Partecipante] 3]

Complimenti.....

Da un po di tempo ho scorperto l'importanza del frame e il reframing....(discusse spesso nei vari testi di Antony robbins)...

Il preframing posso immaginarlo....ma il deframing a cosa ti serve nello specifico ???

Grande comunque....well done!!!

[Gianluca-20 [Élite] 371]

In linea di massima ho capito qual' è il concetto, potresti darmi una definizione di reframing in modo da capire ancora meglio, magari una frase da ricordare sempre che immediatamente ci fa capire cosa vuol dire.

[fransua [Partecipante] 6]

c'è qualche manuale in italiano che tratta questo argomento?

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

un PREFRAME è una maniera per inoculare in anticipo un significato e prevenire le obiezioni che potrebbero venire in futuro.

in realtà, si dice in anticipo a cosa si dovrà fare attenzione in futuro in modo tale che, quando viene il momento, si entra nella interazione con chi ha già assunto come vero il significato impostato in precedenza

molto spesso, pensateci!!!! "mantenere il frame" e il "preframing" vanno di pari passo.

Esempi semplici mostrano come questa strategia è tanto semplice quanto potente.

esempi:

il capo chiama e dice, CON UN CERTO TONO, che fra due ore vorrà tutte le spiegazioni del caso. quel certo tono, dice già tutto sul come sarà la riunione. se lui è incazzato nel preframing, si accetta con maggior passività la sua rabbia, perchè, in qualche modo, si era già messa in preventivo

oppure, qunado dici ad un amico "sì, passo, ci vediamo dopo, ma paghi tu il caffè!" e al momento di andare insieme al bar, scherzando, si ripete all'altro quanto già preventivamente assunto...e senza obiezioni, l'amico paga.

personalmente, nel game ho anche usato il preframing per smuovere situazioni in cui ero finito in zona amicizia, con risultati alterni, ma in alcuni casi vincenti e comunque, di fatto, quel che sto per dire è un preframing:

l'amicizia, e le sue regole, era il significato della cornice di riferimento. per provare a cambiare il frame amicizia, da un certo momento in poi, ho iniziato ad ogni telefonata per fissare un momento per vedersi con la HB in questione, un gioco scherzoso in cui lei si doveva aspettare che io avrei provato a sedurla. ripetuta più volte questa idea, per lei è diventato naturale accettare il fatto che se usciva con me, doveva aspettarsi da parte mia la "seduzione". questo è stato un passaggio cruciale per spostare la relazione dall'amicizia al fatto che fosse lecito generare attrazione, usare la kino, le storie con certi contenuti...insomma tirar fuori tutto l'arsenale senza le inibizioni che invece una conoscenza pregressa, di fatto, aveva fissato fino a quel momento.

prefreming: estremamente semplice, estremamente potente.

se ci pensate, il preframing è sempre sempre sempre presente.