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Imparare a non pensare!


Gianluca-20

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Gianluca-20

strano...io pratico da venti anni il Training Autogeno e non smetto mai di impararlo.

inoltre il TA non serve per eliminare i pensieri, ma, tramite i pensieri, per rilassare il corpo e la mente.

l'autostima è un concetto vasto ed esteso, che con la riduzione dei pensieri non c'entra niente....c'è poco da fare, non ne sai nulla.

il cd di McKenna non è un esempio training autogeno. quello di MKenna è, per come lui la definisce, "programmazione mentale". Schultz invece, il padre del TA, aborrisce l'ausilio di qualsiasi supporto esterno.

parla solo di quel che sai, nell'interesse delle persone che chiedono consiglio

capitan mi puoi consigliare allora qualcosa per imparare il training autogeno?

P.S. Me l' aspettavo che intervenivi :D

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TheItalianBull

le persone mature riconoscono subito la spocchia e la tua fortuna qua dentro è che si può dire tutto quel che ci pare. leggo e me ne frego delle cose che scrivi, questione di punti di vista differenti. per me è fondamentale essere obiettivi e comprendere, ne va del mio equilibrio; dal tuo, fatto di approssimazioni e scopiazzature senza nessuna critica spacciate per verità assolute, non mi interessa nulla. le uniche persone con le quali non voglio entrare in contatto empatico sono le spocchiose e tu sei una di quelle...persone...detto così non faccio onore al reale significato di persona e di personalità, intesa come nucleo centrale del carattere, ma per il rispetto che porto al concetto di "persona" e di "personalità" non ci spreco neanche due parole per non correre il rischio di lasciartele massacrare con le tue repliche piene di niente (è un ossimoro, segnatelo).

aggiungo qualcosa, come adesso, quando lo scempio delle cose che dici è un'offesa allo studio e all'impegno degli altri e quando pieno e tronfio di esperienza e conoscenza consigli malissimo; il fatto è che lo fai molto più spesso di quante volte invece ti ho tirato le orecchie.

la spocchia non ha età e la tua non c'entra nulla col fatto che sei più piccolo di me.

adesso puoi rispondere con se fosse un shit-test oppure scrivere che non hai tempo per queste polemiche, come nei manualetti che leggi di continuo. meglio sarebbe una pausa di riflessione, senza replica e ciao.

Il tempo per replicarti ce l'ho, stai tranquillo wink1.gif

Sono un atteggiato si, è verissimo! Ma non ho affatto la presunzione di sapere ogni cosa. Ci sono campi in cui sono meno ferrato e sono, invece, più esperto di altri in determinati campi, è un dato di fatto...ma non c'è niente di male, non mi rende una persona migliore, ne il contrario; mi fa piacere semplicemente condividere non quel che so, ma le mie idee con gli altri. Io non spaccio nulla per verità assolute, il fatto che tu dica che io lo faccia è invece spacciare una convinzione per una verità. Sono sicuro che tu abbia qualcosa da insegnarmi, così come sono sicuro che io ho qualcosa da insegnarti. Non ho la presunzione di giudicare le persone da quello che scrivono su un forum, tantomeno scrivo concetti complicati con terminologie elevate per atteggiarmi a persona colta. I manualetti che leggo? Tu cosa sai di cosa leggo io?! e sopratutto chi ti dice che "Il Metodo Mystery" sia un libro inferiore a "La repubblica" di Platone, perchè le persone colte dicono così?!

Ultima cosa: il nozionismo è importante ma io preferisco farmi la mia cultura guardando le persone negli occhi anzichè starmene a casa a rimembrare...

Tiziano Terzani disse parlando del suo viaggio in Cina: "I miei colleghi la domenica magari andavano a cena dall'ambasciatore, parlavano con il segretario del partito...io invece andavo ai mercati e scrivevo di grilli ma alla fine secondo me ho capito più io della Cina..."

Detto questo finiamola qua, non credo che agli altri utenti interessino le nostre frecciatine e neanche che questo discorso ci porterà da qualche parte

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capitansomaro

premesso che l'obiettivo del TA non è quello di "non pensare" e che fare streching non mi rende un esperto di yoga e che leggere siddharta non mi rivela il buddsimo, posso però assicurarti che la pratica del TA ritiene continua applicazione. non è un caso se nel suo nome è presente la parola "allenamento".

leggere un libro serve a saperne qualcosa, ma nella pratica, se non applichi, leggere non serve proprio a niente.

per non commettere errori di base che potrebbero rallentare la fase di apprendimento ed inibire il circuito dell'esaltazione a seguito della iniziale mancanza dei primi e concreti risultati, meglio sarebbe inizare con un corso, dove un esperto ti pilotasse. se lo trovi e se hai intezione di frequentarlo, diffida da quelli che l'hanno organizzato con troppe lezioni. E' una cosa che va fatta da soli, che deve essere autonoma e indipendente. qualsiasi forma di legame ad un gruppo considerala con sospetto.

il libro che trovi in ogni posto, dalla libreria volante nella sagra di paese al pc di migliaia di utenti interconnessi via emule è:

"il libro del training autogeno", di gisele eberleiin, pochi euro, meno di dieci in genere. ma te lo sconsiglio totalmente, troppo superficiale e veloce e, senza approfondimenti, non riesce a mostrare la potenza del TA.

il libro di riferimento, l'opera magna, è proprio del padre del TA (shultz), due volumi:

ma anche questo te lo sconsiglio. E' un trattato di medicina, sovrabbondante ed esaustivo, ma troppe oltre la necessità di chi vuole solo praticare.

(anche questo lo trovi sul mulo)

il libro che invece ti consiglio è:

"manuale del training autogeno"di Hoffmann, che non trovi sul mulo, ma in libreria a meno di venti euro. secondo me ha il gusto equilibrio fra informazioni di base, di natura medica, e nozioni pratiche, per applicare il metodo.

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Gianluca-20

premesso che l'obiettivo del TA non è quello di "non pensare" e che fare streching non mi rende un esperto di yoga e che leggere siddharta non mi rivela il buddsimo, posso però assicurarti che la pratica del TA ritiene continua applicazione. non è un caso se nel suo nome è presente la parola "allenamento".

leggere un libro serve a saperne qualcosa, ma nella pratica, se non applichi, leggere non serve proprio a niente.

per non commettere errori di base che potrebbero rallentare la fase di apprendimento ed inibire il circuito dell'esaltazione a seguito della iniziale mancanza dei primi e concreti risultati, meglio sarebbe inizare con un corso, dove un esperto ti pilotasse. se lo trovi e se hai intezione di frequentarlo, diffida da quelli che l'hanno organizzato con troppe lezioni. E' una cosa che va fatta da soli, che deve essere autonoma e indipendente. qualsiasi forma di legame ad un gruppo considerala con sospetto.

il libro che trovi in ogni posto, dalla libreria volante nella sagra di paese al pc di migliaia di utenti interconnessi via emule è:

"il libro del training autogeno", di gisele eberleiin, pochi euro, meno di dieci in genere. ma te lo sconsiglio totalmente, troppo superficiale e veloce e, senza approfondimenti, non riesce a mostrare la potenza del TA.

il libro di riferimento, l'opera magna, è proprio del padre del TA (shultz), due volumi:

ma anche questo te lo sconsiglio. E' un trattato di medicina, sovrabbondante ed esaustivo, ma troppe oltre la necessità di chi vuole solo praticare.

(anche questo lo trovi sul mulo)

il libro che invece ti consiglio è:

"manuale del training autogeno"di Hoffmann, che non trovi sul mulo, ma in libreria a meno di venti euro. secondo me ha il gusto equilibrio fra informazioni di base, di natura medica, e nozioni pratiche, per applicare il metodo.

La possibilità di frequentare un corso purtroppo non c'è l'ho per problemi logistici, secondo te è possibile apprendere il metodo attraverso un libro? Con una pratica costante dopo quanto tempo potrò vedere i primi risultati?

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capitansomaro

La possibilità di frequentare un corso purtroppo non c'è l'ho per problemi logistici, secondo te è possibile apprendere il metodo attraverso un libro? Con una pratica costante dopo quanto tempo potrò vedere i primi risultati?

mi vien da sorridere per l'impegno che ci metto nello scriverti, quando di sopra il maestrino di vita, con tre parole ha liquidato la questione e poi con l'aggiunta di una paio di rispostine, di story telling, amog destruction, una citazioncina e un po' di confusione, se n'è andato da qualche altra parte a dispensare perle di saggezza, contribuendo nettamente ad innalzare la qualità delle risposte che girano nel forum.

Ad ogni modo, esci dallo schema dell'ottenere un risultato perchè attivi la "legge dell'effetto inverso", sensibilizzando la tua coscienza sul risultato, ma allontanando il tuo inconscio dall'obiettivo. devi voler desiderare di riuscirci, ma senza l'affanno della conferma tramite risultato.

detto questo, puoi "sentire" qualcosa già dalla prima volta; puoi non sentire nulla per settimane e poi all'improvviso "sentire", come il fondo di un secchio che si sfonda; puoi sentire ogni giorno poco di più, in un crescendo continuo. E' davvero soggettivo. Io per esempio ho sentito qualcosa subito e poi sempre più, giorno dopo giorno. poi c'è stato uno stallo, dove non avvertivo miglioramenti; poi, infine, come se avessi superato una soglia, ho sentito che continuavo a sentire sempre più....non è una cosa che provi una volta e via, se va bene continui, sennò smetti perchè non è per te.

Sì, con la giusta predisposizione d'animo, con pazienza e perseveranza, puoi riuscire anche da solo, con un libro. l'importante è che inizi bene, e che non hai fretta, per non portarti appresso e consolidare gli errori che inizialmente, per inesperienza, si commettono, creando però delle àncore che poi in seguito potrebbero limitare i risultati del tuo allenamento.

il consiglio è non aspettarsi nulla, ma rendere possibile, permettere, che qualcosa accada.

baci

ps se mai tu dovessi iniziare, prima documentati, leggi, indaga. inizia così la'utosuggestione.

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Maximilian2

il modo più semplice per non pensare è riempire la propria vita di cose da fare. più sei occupato, meno pensi. se fai sport, non pensi. se sei coi tuoi amici non pensi. questo è il mio sistema per evitare le pippe inutili...

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TheItalianBull

mi vien da sorridere per l'impegno che ci metto nello scriverti, quando di sopra il maestrino di vita, con tre parole ha liquidato la questione e poi con l'aggiunta di una paio di rispostine, di story telling, amog destruction, una citazioncina e un po' di confusione, se n'è andato da qualche altra parte a dispensare perle di saggezza, contribuendo nettamente ad innalzare la qualità delle risposte che girano nel forum.

Certo che non intervengo, sei tu l'esperto di Training autogeno...il mio intervento sarebbe superfluo wink1.gif

Ad ogni modo io credo che i pensieri non se ne andranno mai, e meno male...pensa senza ansie e paure come sarebbe banale anche il semplice approcciare una ragazza, e come invece è una girandola di emozioni proprio grazie al connubbio fra quelle positive e quelle negative. Il modo migliore per contrastare i pensieri (se li intendiamo come pippe mentali) è affrontarle di petto. Faccio un esempio: tutti all'inizio del proprio percorso hanno ansia d'approccio, nessuno nasce senza di questa. Il punto è che non devi trovare il modo per fartela passare e poi aprire i set quando questa non ci sarà più (siamo sempre la: non esiste la pillola magica), ma invece apirire il set con tutta l'ansia e la paura che hai addosso. Andrà male, non è un problema, hai un feedback in più e fa solo esperienza. Pian piano con l'abitudine ci si fa il callo ad affrontare ogni situazione con tutte le paure e i pensieri annessi e connessi, e pian piano questi se ne andranno anche.

"Noi siamo quello che facciamo ripetutamente" diceva Aristotele

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capitansomaro

qualcuno, tempo fa, commentando qualcosa che avevo scritto qui nel forum, mi chiese se avevo letto "il potere dell'adesso". non mi ricordo chi fosse, ma non credo fossi tu, visto che poi la cosa mi incuriosì e lessi proprio quel libro che mi avevano consigliato. non puoi essere tu perchè quel libro parla proprio dell'imparare a non pensare.

E' tosto, mistico, ascetico. in certi passaggi banale e in molti altri ostico. Vale la pena leggerlo, fosse solo perchè è l'unica cosa che mi pare venir fuori dal forum per imparare a non pensare.

Adesso ti faccio una sorpresa.

Modificato da capitansomaro
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TheItalianBull

Secondo me però io e te stiamo facendo confusione un pò sul cosa si intende per non pensare...e sopratutto relativo a quale ambito ambito...

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