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Signoraggio Bancario


Alebird

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Cro-Mag

Non sono d'accordo...mai letto niente riguardo il "Buon selvaggio" di Rousseau?

...e comunque non parlo affatto di anarchia, ma di una specie di inganno globale che la società è riuscita a inculcare nelle nostre menti per secoli: "il progresso e il benessere, economico o meno, dipende dalle istituzioni e dalle leggi". Come mai con le stesse leggi e istituzioni sociopolitiche alcuni sono dei falliti e altre persone dal nulla fanno grandi cose?!

ma Il benessere economico di chi? Del singolo o della società?

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TheItalianBull

Ognuno di noi è responsabile della propria vita in tutto al 100%. Se i singoli sono incompetenti allora lo sarà la società, che sostanzialmente non è altro che la somma dei singoli (parlando dell'argomento in questione)

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Cro-Mag

Ognuno di noi è responsabile della propria vita in tutto al 100%. Se i singoli sono incompetenti allora lo sarà la società, che sostanzialmente non è altro che la somma dei singoli (parlando dell'argomento in questione)

e pensi che il ruolo delle istituzioni e della giurisdizione sia irrilevante nel benessere economico?

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TheItalianBull

e pensi che il ruolo delle istituzioni e della giurisdizione sia irrilevante nel benessere economico?

Credo che sia rilevante per le persone che non hanno "una visione d'insieme"...

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Cro-Mag

Credo che sia rilevante per le persone che non hanno "una visione d'insieme"...

mah, è un discorso debole il tuo...

Se un paese economicamente funziona bene, non lo si deve al singolo in sé, ma al sistema che è alla base. Ed in esso, c'entrano le istituzioni, così come le leggi ovviamente, sennò il diritto commerciale cosa l'hanno inventato a fare?!

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TheItalianBull

Ma io non sto negando questo...il benessere economico del paese è giostrato da questi elementi; è il benessere del singolo che non deve assolutamente essere nelle mani di alcuna cosa che non sia se stesso

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  • 3 settimane dopo...
Gianluca-20

Tanto per sdrammatizzare (si fa per dire) -.-'

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tizzone

Questa storia del signoraggio non sta in piedi....i problemi credo siano altri, e lo dico essendo un liberale e credendo all'economia di mercato e alla globalizzazione.

Vivere in una società capitalista (anzi, consumista, che è la degenerazione della prima) senza regole, dove i CEO delle grandi banche d'affari decidono se paesi con i fondamentali solidi devono fallire o meno e dove con i derivati (come i futures, i CDO e i CDS) si coprono dal rischio spalmandolo su persone e stati inconsapevoli, è una follia.

Credo che il capitalismo stia regredendo, anzi, stia degenerando. Il mercato funziona a patto che ci siano regole chiare e siano fatte rispettare. E questo è compito dei governi. Quando il sistema non controlla e le banche centrali sono alla mercè non tanto degli azionisti delle banche che possiedono le loro azioni, ma dei dirigenti che - con il sistema di bonus e stock options, hanno per forza di cose ottiche di breve periodo - saccheggiano le aziende e i fondi con operazioni farlocche, allora significa che la fine è vicina.

Sapete come Goldman Sachs fa i suoi profitti? Il 90% non viene dall'attività di investimento (che sarebbe davvero meritevole e dovrebbe essere lo scopo primario di una banca d'affari) ma dalle operazioni sui propri conti....cosa significa?

La banca ha un titolo, probabilmente tossico, e lo vende a un fondo. Incassa la commissione. Contemporaneamente, sfruttando l'asimmetria informativa e le varazioni di prezzo dettati da quella vendita, compra derivati scommettendo sulla caduta di quel titolo o sulla variazione di prezzo che la stessa banca, con la vendita, ha provocato.

Insomma, vendo al cliente un'auto sfasciata con i freni difettosi e, contemporaneamene, stipulo una polizza sulla sua vita del povero e inconsapevole automobilista con me beneficiario che in caso di sinistro mi assicurerà una bella liquidazione. Che il titolo vada di merda o meno, io ci guadagno sempre. Il rischio, chiaramente, se lo prende il risparmiatore (cioè tutti noi, visto che stiamo parlando di fondi pensione, assicurazioni, fondi sovrani e tutte le entità che hanno bisogno di flussi di cassa costanti per funzionare).

Ecco, il problema non è il signoraggio. E' di corporate governance e mananging risk globale. Come si fa a conciliare gli'interessi (legittimi) di grandi Public Companies (e, quindi, dei loro azionisti) con le esigenze di stabilità del mercato?

Basterebbe che la politica desse risposte serie. Ma, purtroppo, i politici sono tutti in mano dei banchieri (basta vedere i personaggi che sono al governo con Obama, che pure aveva promesso un rinnovamento).

P.S.Se non l'avete fatto, vi consiglio di vedere INSIDE JOB, documentario che ha vinto l'oscar 2010....meglio in lingua originale per chi sa l'inglese (certi pezzi fanno morire....)

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Gianluca-20

Questa storia del signoraggio non sta in piedi....i problemi credo siano altri, e lo dico essendo un liberale e credendo all'economia di mercato e alla globalizzazione.

Vivere in una società capitalista (anzi, consumista, che è la degenerazione della prima) senza regole, dove i CEO delle grandi banche d'affari decidono se paesi con i fondamentali solidi devono fallire o meno e dove con i derivati (come i futures, i CDO e i CDS) si coprono dal rischio spalmandolo su persone e stati inconsapevoli, è una follia.

Credo che il capitalismo stia regredendo, anzi, stia degenerando. Il mercato funziona a patto che ci siano regole chiare e siano fatte rispettare. E questo è compito dei governi. Quando il sistema non controlla e le banche centrali sono alla mercè non tanto degli azionisti delle banche che possiedono le loro azioni, ma dei dirigenti che - con il sistema di bonus e stock options, hanno per forza di cose ottiche di breve periodo - saccheggiano le aziende e i fondi con operazioni farlocche, allora significa che la fine è vicina.

Sapete come Goldman Sachs fa i suoi profitti? Il 90% non viene dall'attività di investimento (che sarebbe davvero meritevole e dovrebbe essere lo scopo primario di una banca d'affari) ma dalle operazioni sui propri conti....cosa significa?

La banca ha un titolo, probabilmente tossico, e lo vende a un fondo. Incassa la commissione. Contemporaneamente, sfruttando l'asimmetria informativa e le varazioni di prezzo dettati da quella vendita, compra derivati scommettendo sulla caduta di quel titolo o sulla variazione di prezzo che la stessa banca, con la vendita, ha provocato.

Insomma, vendo al cliente un'auto sfasciata con i freni difettosi e, contemporaneamene, stipulo una polizza sulla sua vita del povero e inconsapevole automobilista con me beneficiario che in caso di sinistro mi assicurerà una bella liquidazione. Che il titolo vada di merda o meno, io ci guadagno sempre. Il rischio, chiaramente, se lo prende il risparmiatore (cioè tutti noi, visto che stiamo parlando di fondi pensione, assicurazioni, fondi sovrani e tutte le entità che hanno bisogno di flussi di cassa costanti per funzionare).

Ecco, il problema non è il signoraggio. E' di corporate governance e mananging risk globale. Come si fa a conciliare gli'interessi (legittimi) di grandi Public Companies (e, quindi, dei loro azionisti) con le esigenze di stabilità del mercato?

Basterebbe che la politica desse risposte serie. Ma, purtroppo, i politici sono tutti in mano dei banchieri (basta vedere i personaggi che sono al governo con Obama, che pure aveva promesso un rinnovamento).

P.S.Se non l'avete fatto, vi consiglio di vedere INSIDE JOB, documentario che ha vinto l'oscar 2010....meglio in lingua originale per chi sa l'inglese (certi pezzi fanno morire....)

A proposito di politica in mano ai banchieri

Che ne pensi del discorso di Nigel Farage? (mi riferisco alla posizione della Germania) mi piacerebbe sapere la tua opinione

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tizzone

A proposito di politica in mano ai banchieri

Che ne pensi del discorso di Nigel Farage? (mi riferisco alla posizione della Germania) mi piacerebbe sapere la tua opinione

Nel discorso ci sono sicuramente elementi di verità. Chiaro che la Germania (da sempre) voglia avere un ruolo di supremazia. Sopratutto ora che l'euro sta andando a puttane e viene al nodo la contraddizione della moneta unica: la BCE, alla fine della fiera, non ha poteri reali e non stampa moneta.

Però capisco il comportamento della Merkel, in un certo senso. Praticamente tutti vogliono gli eurobond tranne la Germania. Nei panni della cancelliera, io stesso avrei difficoltà a spiegare ai miei elettori che emettiamo debito per garantire, alla fine, gli italiani e gli spagnoli che (per cause diverse) se ne sono sempre sbattutti dei conti pubblici.

Poi ci sono gli interessi delle banche tedesche....chiaro che a Deutsche Bank non spiacerebbe comprarsi dei gioiellini come Generali o poter entrare di prepotenza nell'azionariato di Finmeccanica o di Mediobanca nell'ipotesi in cui andasse tutto a puttane e i pezzi pregiati dell'argenteria di famiglia dovessero essere svenduti.

Il problema però è un altro. Vero quello che dice Farage (che è ultraliberista, se non mi sbaglio), vero che la Germania ha da sempre certe mire, vero che l'Unione Europea così come è è un club di banchieri e affaristi (su questa cosa, hanno ragione i leghisti), però c'è anche dell'altro.

E' triste ammetterlo, ma se avessimo avuto tutti i fondamentali a posto, la speculazione non si sarebbe accanita così tanto sull'Italia. Le nostre banche sono fondamentalmente sane (anche se non ci metto la mano sul fuoco....vedete Unicredit che prima o poi dovrà pesantemente ricapitalizzare o la BPM, che non so come la vedo) e non sono esposte a titoli tossici come le banche tedesche o francesi (che hanno finanziato il debito greco, oltre ad essere già pesantemente inguaiate con l'affare dei subprime).

Ma la spesa pubblica è assolutamente fuori controllo. Se fossimo in una famiglia, fate conto che guadagnamo mille e spendiamo 1300. Non malaccio, direte. Purtroppo, a causa del de-rating e della bassissima crescita, su quel 300 di differenza paghiamo cifre mostruose in interessi.

Calcolate che le finanziarie servono primariamente a finanziare l'interesse sui BTP.Quindi le tasse se ne vanno solo in interessi, principalmente. Capite che un paese del genere, se fosse una azienda, dovrebbe di corsa portare i libri contabili in tribunale.

Io la vedo nera, onestamente. E anche se riuscissimo a risanare i conti (e ci vogliono misure straordinarie - e con un solo anno di legislatura non riusciranno a fare nulla - infatti spremeranno con misure d'emergenza - IVA, ICI, e qualche altra patrimoniale) non è detto che ci salveremo.

Osservo periodicamente le quotazioni dei CDS (assicurazioni sul debito) sul debito spagnolo e francese. Magari ci salviamo noi, saltano loro, e ci portano nel baratro.

Per questo, la soluzione alla crisi deve essere politica. Non può venire da misure economiche, perchè è tutto impazzito e il mercato (giustamente) dice che USA (anche se ora non se ne parla tanto) e Europa devono fallire. Gli USA stanno addirittura messi peggio di noi.

La verità è che devono decidere i cinesi e gli indiani su cosa fare del nostro cazzo di debito (nostro intendo dell'occidente). Siamo nelle loro mani.

Ci fanno fallire o ci accordano pagamenti dilazionati da qui all'eternità???

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