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C'è davvero la "famosa crisi"?


alfred

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alfred

Qualche settimana fa, Berlusconi disse che "nonostante tutto, in Italia si sta ancora bene, la crisi non si sente pesantemente e treni e ristoranti sono sempre pieni". Inutile ricordare il vespaio di polemiche che si è generato subito dopo e le conseguenti dimissioni del premier.

Personalmente ritengo che Berlusconi, in qualità di primo ministro, non potesse fare quelle affermazioni ma vorrei sapere qual è la vostra opinione in merito.

Guardandovi intorno, in particolar modo tra i giovani (fascia 18-30) potete constatare un deciso abbassamento della qualità di vita?

Io, per esperienza personale, mi guardo attorno e vedo ottime disponibilità economiche per tutti... La mia "osservazione" coinvolge circa 20 ragazzi miei conoscenti tra i 22 e i 28 anni e tra questi solo un paio hanno qualche difficoltà a sbarcare il lunario. Per il resto noto sili di vita particolarmente agiati . Non conosco una persona che non abbia una macchina personale nuova, un telefonino di ultima generazione, vestiti di marca, la possibilità di farsi vari week end all'anno all'estero.

Il bello è che la quasi totalità dei miei conoscenti non lavorano. Gli universitari hanno tutti la possibilità di affittare una stanza o addirittura comprare un appartamento a Roma o altrove quando potrebbero raggiungerla abbastanza comodamente con un'ora di treno.

Vedo insomma, in generale, un tenore di vita che stride fortemente con la situazione "catastrofica" che attanaglierebbe il nostro paese.

Nonostante una disoccupazione giovanile al 30% (e questo dato è sottostimato secondo me) noto che la generazione dei nostri genitori ha fatto quindi un bel lavoro, sfruttando al massimo le propizie condizioni di sviluppo di 30 anni fa e le favorevoli regole contributive che stanno mandando all'aria il nostro Stato, riuscendo così a garantire un alto tenore di vita ai loro figli...

Voi cosa ne pensate?

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Asprilla

Il discorso è complesso, ma direi sintetizzabile, per quanto riguarda la situazione italiana, nella frase "convento povero, frati ricchi"...

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alfred

Il discorso è complesso, ma direi sintetizzabile, per quanto riguarda la situazione italiana, nella frase "convento povero, frati ricchi"...

E da te, i giovani come stanno messi?

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^X^

Nonostante una disoccupazione giovanile al 30% (e questo dato è sottostimato secondo me) noto che la generazione dei nostri genitori ha fatto quindi un bel lavoro, sfruttando al massimo le propizie condizioni di sviluppo di 30 anni fa e le favorevoli regole contributive che stanno mandando all'aria il nostro Stato, riuscendo così a garantire un alto tenore di vita ai loro figli...

E quando i suddetti figli vogliono farsi una vita loro, e a loro volta avere figli?

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alfred

E quando i suddetti figli vogliono farsi una vita loro, e a loro volta avere figli?

La maggior parte di quelli + grandicelli si creano un appartamentino all'interno della casa dei genitori e tirano a campare, ma questo vale soprattutto per i centri più piccoli...

Per chi non dispone di una casa di proprietà il problema è serio c'è. Le manifestazioni che si stanno facendo in tutto il mondo sono un segnale di una percezione del futuro sempre + cupa.

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Asprilla

E da te, i giovani come stanno messi?

Mah... ho sempre ritenuto che la maggior parte vivesse al di sopra delle proprie possibilità, e mi sembra che in questo frangente molti si siano un attimo ridimensionati (anche se forse ancora troppo poco...).

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^X^

La maggior parte di quelli + grandicelli si creano un appartamentino all'interno della casa dei genitori e tirano a campare, ma questo vale soprattutto per i centri più piccoli...

Per chi non dispone di una casa di proprietà il problema è serio c'è. Le manifestazioni che si stanno facendo in tutto il mondo sono un segnale di una percezione del futuro sempre + cupa.

Sono d'accordo con te. Il primo caso è oggettivamente agghiacciante, io ne conosco parecchi e dopo qualche anno ti dico che sono i più depressi del pianeta (e a ragione)... stessa cosa avviene quando sono i genitori a comprare la casa ai figli, ovviamente a 100 metri, ovviamente come piace a loro (ai genitori) e ovviamente solo dopo che hanno sposato la donna che piace a loro (come sopra, conoscenze dirette!). E passano il resto della vita a fare ricatti psicologici.

Il problema grave di questa crisi è che sta riducendo fortemente i redditi e le possibilità di aumentare gli stessi redditi; quindi lo stare bene o meno dipende quasi solo dai capitali accumulati (piu' o meno lecitamente) dai genitori... ma i capitali finiscono.

Ad oggi, un reddito molto alto (e comunque sempre in diminuzione) non compensa un reddito basso che però parte con un forte capitale o con una casa: ma cosa succederà alla generazione successiva?

Infine tu hai scritto che la generazione precedente ha sfruttato appieno il welfare... io aggiungo che ha sfruttato pure quello delle persone che sarebbero venute dopo, e come ricompensa gli comprano l'iPhone. Da ghigliottina.

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rey20

io è dal 2005 che mi chiedevo come facevano a girare tutti quei soldi... poi ho capito cos'era il credito a consumo... e ora vedo i risultati...

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Vincent

La crisi esiste solo per i poveri cristi.

Gli altri non hanno la minima idea di cosa sia, visto che vivono con soldi di genitori e Nonni.

La vera crisi la proveranno i nostri figli o i nostri nipoti.

Pace all`anima loro.

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alfred

Che la maggior parte dei giovani la crisi non sa nemmeno cosa sia è un fatto assodato.. Troppo impegnati a scegliere il piano tariffario dell'iphone e a fare il pieno alla smart ricevuta in regalo per i primo esame fatto all'università...

Però resta la domanda: chi sono i poveri cristi che sentono la crisi?

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