Argomentare, essere convincenti: come?

[DaddyLove [Partecipante] 286]

Se tu avessi voglia di seguirli, ti suggerirei degli esercizi. Ma solo se ne hai voglia perchè a scrivere cosa che non farai, mi prende male, perdo tempo e annoiamo tutti.

A me interessa, io li seguirei...

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

beh.....magari interessa a qualcun altro.....

facciamo così: parlo a valanga, prima degli esericizi, descrivendo un quadro generale, nel quale inserire, magari in un post successivo, gli esercizi.

la comunicazione efficace è quella che non dimentica mai il suo obiettivo. Si comunica per ottenere qualcosa e, considerando che la logica ha la funzione di un guardiano all'ingresso del castello, aggirare il censore della razionalità per parlare direttamente con il capo dentro il castello (l'inconscio) è la strategia da usare per comunicare in maniera efficace. Quindi: numero uno: bisogna aggirare la logica.

Quindi abbandonare l'idea dello scontro frontale, con tutto l'esercito delle ideee, della forza del calcolo e del ragionamento, dei dati oggettivi da sparare come cannonate e pensare di utilizzare una comunicazione efficace, riuscendo ad ottenere quel che si vuole, magari scavalcando il muro di cinta, come un agente segreto.

La comunicazione efficace ha dei suoi "temi classici" e ad essi bisogna far riferimento. Sono sempre quelli di evocare immagini positive, che allentino le tensioni e che facciano "stare bene".

Poi si debbono saper padroneggiare le "storie isomorfe", cioè le metafore, che veicolano i concetti indirettamente e gentilemnte, lasciando a chi ascolta il compito di stabilire relazioni e significati, utili al discorso.

Poi si deve saper parlare alla parte emozionale di una persona, utilizzando un vocabolario basato più sui sensi che sui dati.

Aggiungo infine, senza comunque completare le possibilità, che bisogna saper parlare fra le righe, rendendo il discorso denso di significati sfumati (...un ossimoro)

Ovvio che bisogna saper governare questo stile e renderlo armonioso per renderlo nel complesso sinfonico.

In che modo? semplice!!! imparando a raccontare storie. Quanti di noi sanno raccontare storie? Pensate che sia una abilità non migliorabile, un talento genetico, un dono naturale?

Di sicuro è così, ma con l'esercizio si diventa bravissimi, al punto da saper racontare storie e quindi parlare!

MIstery dice di rimorchiare non so quante donne al giorno per quanti giorni, per far sì che il processo diventi automatico e inconscio.

L'esercizio è: racconta tre storie al giorno per cento giorni e poi vedi che differenza. Il cervello, la bocca, l'apparato fonatorio nel complesso, deve imparare a produrre storie, a parlare. E' un po' come la palestra per il cervello, i pesi per la fantasia, la panca orizzontale per la creatività.

certo. c'è un modo per esercitarsi, delle schede specifiche e, come in palestra, prima di fare un petto che vai al mare l'estate e fai vedere il canale di suez, devi parlare parlare parlare...sbagliare sbaglaire sbagliare....ma la palestra esiste. basta prendere la tessera e impegnarsi nel frequentare. i risultati sono incredibili.

Ha più successo un uomo che sa raccontare una storia che uno che va al mare con due tette che pare Stallone.

Le strategie da adottare e gli esercizi da praticare sono diversi e il massimo si ottiene quando lavorano tutti in simultanea.

[Kharma Kid [Partecipante] 238]

interessa anche a me, e mi metterei a seguire il programma.

tra l'altro capitano, ricordo che tu fossi interessato anche ai feedback di altri (ricordo un tuo 3d sul TA, che purtroppo non conosco)...

capisco che scrivere tanta roba tutta di colpo, quando poi magari nessuno segue o ascolta è snervante e non si può pretendere nemmeno una cosa del genere...

ma se hai tempo, voglia e disponibilità a condividere, potresti aprire uno o più 3d in un arco di tempo prolungato, in cui periodicamente lasci un pezzettino di programmino da seguire, e chi lo segue, visto che usufruisce di esso, può rilasciare feedback e miglioramenti ottenuti.

grazie comunque, sia che tu decida di farlo o meno, anche per gli ottimi 2 post di su (che evito di ringraziare).

ciao

kk

Modificato 7 Dicembre 2011 da Kharma Kid

[dr.feelgood [Partecipante] 510]

Anch'io sarei interessato a questa iniziativa.

Sai, capitansomaro, che ho sempre pensato che scrivessi in un modo tutto tuo, a volte complesso, a volte più chiaro ma sempre fluido nell'insieme e mi sono sempre chiesto se questa tua particolare abilità fosse nata dal leggere molto, o forse dallo scrivere molto.

Quindi questo è il tuo segreto!

[Mr. Change [Partecipante] 33]

Il post si è popolato, bene!

Allora Capitan somaro, spero che tu sia dei nostri, e che tu possa darci suggerimenti o addirittura un programma di miglioramento da seguire, se puoi!

Aiuteresti me, e non solo

Aspettiamo nuove pillole e suggerimenti concreti

[Kharma Kid [Partecipante] 238]

a me piace molto la presenza e come ascolta e parla johnny depp, ma credo che il miglior story telling in assoluto sia quello di matt damon....ne vidi un bel po' di spezzoni sub ita su rai5 e su you tube, ed è proprio un narratore divino...pure le cose più semplici e banali le rende divertenti da scompisciarti.

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

L'argomento è vastissimo e tocca aspetti di natura differente eppure convergenti nello stesso punto finale: Il saper parlare.

Se vado a braccio, non ne esco più e non arrivo da nessuna parte. Tocca andare per gradi, avere pazienza tutti, avere costanza nel fare gli esercizi. Via via che sorgono dubbi, magari estendiamo l'aspetto non chiaro e ci confrontiamo. Cercherò di evitare i commenti personali e l'autocelebrazione, per non spezzare il ritmo della discussione. Non vi sto a dire come sono arrivato a questo, anche se dietro c'è un "lavoro" enorme, che, come premesso, da diverse direzioni e filoni, poi si focalizza in questo aspetto del saper parlare.

Ci sarebbero varie premesse da fare, ma per arrivare agli esercizi credo che minimo vada detto prima cos'è una storia, quando una storia è tale, e se c'è uno schema di base dietro una storia.

Poi, in seguito, parlerei degli esercizi.

Cosa rende una storia essenzialmente una storia?

Quello che sto per dire non riguarda l’arte dello scrivere una storia ma l’arte di raccontarla.

C’è una semplice schema da tenere in mente per aiutarsi nel rendere tutte le storie delle storie da raccontare. Se hai uno schema migliore, allora usa quello, ma questo che sto per scrivere l’ho trovato utile per capire la natura del "raccontare storie"; come molte delle cose che si capiscono col passar del tempo, ho riconosciuto a posteriori le strutture, che avevo già intuito, ma mai razionalizzato, fin quando non mi sono state fatte osservare.

Tutto ciò che riguarda le storia è che esiste una formula inconscia della quale, in genere, non siamo consapevoli. Noi sappiamo riconoscere una storia quando la sentiamo e sappiamo anche quando un’altra storia non ci interessa, dopo poche parole. Ma non pensiamo mai ai perchè e ai percome.

Se dicessi per esempio, “Stavo camminando in mezzo alla foresta e andai a casa.”

E’ una storia?

Be, no!

Forse è l’inizio o una possibilità di inizio ma non lo è davvero per come è stata presentata. C’è qualcosa che manca.

Qual è il punto successivo?

Aggiungo e rifinisco con un altro pezzo.

“Stavo camminando in mezzo alla foresta e improvvisamente saltò fuori un piccolo coniglio bianco. Poi decisi di andamene a casa.”

E’ una storia?

Be, sì, è un po’ di più della storia iniziale anche se manca ancora qualcosa.

Allora provo così.

“Stavo camminando attraverso la foresta quando improvvisamente saltò fuori un piccolo coniglio bianco che mi disse,

“per piacere, Signore, difendimi dal cane da caccia!”

Decisi che non potevo lasciarlo lì impaurito così lo presi e gli dissi,

“Non ti preoccupare coniglietto, ti proteggerò”.

Improvvisamente sbucò fuori il cane da caccia. Era un piccolo bassotto e come lo vidi, mi misi a ridere, e dissi “cagnolino! se darai fastidio al mio amico coniglio ti prenderò a claci nel sedere”. Il cane, con la coda fra le gambe, scappò via di corsa. Allora me ne tornai a casa col coniglio e da quel momento iniziò la nostra amicizia.”

E' una storia? Certo, è una cagata di storia, ma si può riconoscere l’essenza di una storia al suo interno.

Si sente che è completa. Il nostro inconscio riconosce che tutte le cose che rendono una storia tale sono state dette in ordine.

Qual è quest’ordine?

1) si inizia con una routine (stavo camminando in una foresta)

2) si interrompe la routine (all'improvviso salta fuori un conigletto)

3) si stabilisce un legame emotivo con uno dei personaggi (il coniglio aveva paura, io decido di aiutarlo)

4) reincorporare (qui non l'ho fatto, ma è un dettaglio, apparentemente scollegato e detto all'inizio, che poi viene ricollegato nel finale, stabilendo significati improvvisi e di effetto)

..vabbè..poi continuiamo

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

a me piace molto la presenza e come ascolta e parla johnny depp, ma credo che il miglior story telling in assoluto sia quello di matt damon....ne vidi un bel po' di spezzoni sub ita su rai5 e su you tube, ed è proprio un narratore divino...pure le cose più semplici e banali le rende divertenti da scompisciarti.

ho studiato e ristudiato gli ultimi minuti del film "smoke". E' incredibile!!!!! una storia semplice, che ti spacca!!!

c'è harvey keitel che racconta una storia a william Hurt, e poi, la stessa storia viene raccontata con le immagini, ma senza parole e con la musica di tom waits. sono, per me, fra i più bei 15 minuti di tutti i film che ho visto o storie che ho sentito.

Inoltre, è un ESEMPIO da avere bene a mente per memorizzare lo schema che dicevo di sopra.

purtroppo su youtube non si trova il pezzo del racconto, ma solo la continuazione del film, tramite immagini e musica. Se avete intenzione di vedere l'ESEMPIO, scaricate il film e non vedete i filmati su youtube. vedendo su youtube il pezzo solo della continuazione(che poi sareb il finale del film), se dovesse capitare poi di sentire il racconto, si perderebbe l'incredibile magia ipnotica della storia.

Modificato 8 Dicembre 2011 da capitansomaro

[capitansomaro [Partecipante] 1272]

ho studiato e ristudiato gli ultimi minuti del film "smoke". E' incredibile!!!!! una storia semplice, che ti spacca!!!

c'è harvey keitel che racconta una storia a william Hurt, e poi, la stessa storia viene raccontata con le immagini, ma senza parole e con la musica di tom waits. sono, per me, fra i più bei 15 minuti di tutti i film che ho visto o storie che ho sentito.

Inoltre, è un ESEMPIO da avere bene a mente per memorizzare lo schema che dicevo di sopra.

purtroppo su youtube non si trova il pezzo del racconto, ma solo la continuazione del film, tramite immagini e musica. Se avete intenzione di vedere l'ESEMPIO, scaricate il film e non vedete i filmati su youtube. vedendo su youtube il pezzo solo della continuazione(che poi sareb il finale del film), se dovesse capitare poi di sentire il racconto, si perderebbe l'incredibile magia ipnotica della storia.

TROVATOOOOOOO!!!! clamoroso!....vi consegno 9 minuti di come si racconta una storia. c'è tutto quello di cui ho parlato oltre l'immensa maestria di Harvey Keitel.

e poi, SUBITO DOPO, il gran finale musicale

http://www.youtube.com/watch?v=Ijq9RkX4VVs&feature=related

(ogni volta che vivo in sequenza questi 15 minuti, mi commuovo come una vergine che vede arrivare il suo principe azzurro)

[Mr. Change [Partecipante] 33]

Ho visto entrambi i filmati, la storia è un fatto in sè semplice, ma cmq ben raccontata.

Probabilmente la vera abilità è riuscire a raccontare fatti ed episodi anche banali riuscendo a dare una qualche emozione in chi ascolta, senza perdere l'attenzione del nostro interlocutore

Modificato 8 Dicembre 2011 da Mr. Change