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Più è alto il numero di persone e più tendo a non interagire...


Jonathan

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Jonathan

Uno dei miei principali problemi nella vita (e dico nella vita perchè non per forza è un problema con le donne) è quello di non riuscire ad interagire con gruppi che presentano un elevato numero di persone.

Ma andiamo con ordine.

Quando sono a parlare con una persona singola, sia essa una persona con cui ho un rapporto d'amicizia solidificata, o che sia comunque una persona aperta, e in particolar modo se appena conosciuta, riesco a trovare tanti argomenti di cui parlare ed a creare empatia.

Questo mi succede facilmente anche con le ragazze, dato che esse sono tendenzialmente più sensibili di noi maschi.

Credo che ciò accada in quanto sono una persona estremamente introspettiva e quindi interessante dal lato psicologico e le persone prendono facilmente confidenza con me. Inoltre riesco ad ascoltare molto bene gli altri, e capisco più o meno sempre quando un argomento è di troppo o quando l'interlocutore perde interesse nella conversazione e simili.

Insomma, non ho problemi, se c'è un minimo di sintonia, a dialogare con una persona singola.

Il problema si forma, spesso anche se non sempre, quando c'è un maggiore numero di persone, ovvero quando si è all'interno di un gruppo. Lì il discorso diventa evidentemente meno personale, e si parla e scherza più di cazzate e altre cose...insomma sappiamo tutti com'è.

In questi casi, ovviamente dipende anche da frame, momento, numero e tipo di persone ed altri fattori inerenti, varie volte succede che ho poche interazioni col gruppo (semmai di nuovo tendo o a parlare con i più conosciuti o comunque a ricercare le persone singole) anche se ripeto, non è da vedersi come un caso clinico, dato che certe volte sono comunque abbastanza sciolto.

In ogni caso però la tendenza è molto da beta (io di alpha sento di avere davvero poco), stare un po' più in disparte e parlare con qualcheduno, ma non essere parte vera e integrante del gruppo.

Ovviamente è un po' una semplificazione quella che ho fatto (può anche capitare il giorno in cui mi ritrovo alpha perchè è la serata giusta e mi trovo parecchio bene con le persone che ho di fronte, in particolar modo se nel gruppo non c'è un vero alpha...) dato che i ruoli sociali e le situazioni cambiano sempre in base a tante situazioni.

Quello che mi piacerebbe ottenere è la capacità di divertirmi ed essere attivo in gruppi di persone, o insomma migliorare fortemente in questo ambito. Anche perchè non facendo così mi faccio notare ben poco dalle HB e inoltre se invece esco già con un'HB questa, la volte che mi vede in un circolo sociale, potrebbe non gradire il mio essere beta.

Penso che in parte, grossa parte, tutto ciò derivi dalla mia sensibilità ed introspezione (che tante volte è stata anche utile, sia negli amici che si confidano con me e si trovano bene a parlare senza timori di giudizi, sia con ragazze che apprezzavano questo lato del mio carattere, abituati a tanti uomini con cui era difficile comunicare) che fa si che poi in occasioni di gruppo io abbia poche carte in mano.

Oltretutto ho scarsa memoria e scarsa cultura (seppur non sia affatto uno stupido) e quindi mi risulta più difficile anche argomentare in gruppo di cose di mondo. Il lato simpatico ed ironico (anch'esso fondamentale nei gruppi) lo ritrovo soltanto in determinate situazioni, ovvero o quando conosco bene molte persone nel gruppo ed il gruppo non è tanto grande, o anche in serate dal frame particolarmente alto).

In sostanza, come potrei fare a migliorare dal punto di vista di interazione con gruppi di persone?

Come posso sviluppare l'ironia, la fantasia, ed avere argomenti di cui parlare senza essere innaturale?

Ringrazio in anticipo per i consigli ;)

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IlConte

Sei un introverso e non è un problema. Chi ha caratteristica di solito è migliore nel rapporto 1 a 1 e nel day game per quello che concerne il sarge.

Per completezza è giusto che tu voglia anche tentare di spostare anche un po' l'asticella verso l'estroversione e i gruppi ma ho paura che l'unico vero modo per migliorare questo è quello di farlo spesso e sforzarsi di interagire in situazioni del genere senza tener conto del disagio.

Con il tempo e la pratica migliora tutto.

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Jonathan

Il fatto è che questo problema ha due risvolti, in entrambi i casi non positivi o comunque limitanti in qualche modo.

1 - Il non accettare il fatto di essere incapace a relazionarsi il più delle volte come si vorrebbe in situazioni di gruppo, il che provoca problemi all'autostima e frame più basso. Ha però il vantaggio, se così si può dire, della ricerca del miglioramento.

2 - riuscire ad accettare questa mia scarsa capacità, ed essere così felice e soddisfatto di me stesso nonostante questa "pecca", comporterebbe di non avere lo stimolo per cercare di migliorare e diventare più sociale.

L'ideale sarebbe, ovviamente, accettarsi cercando comunque di migliorare in questo campo... ma non sono ancora così avanti... mi accontenterai già di accettare semplicemente come sono... il che farebbe si che io mi facessi molte MENO SEGHE MENTALI!

E sarebbe davvero già tanto!!!

Modificato da Jonathan
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GiorgioCatania

1 - Il non accettare il fatto di essere incapace a relazionarsi il più delle volte come si vorrebbe in situazioni di gruppo, il che provoca problemi all'autostima e frame più basso. Ha però il vantaggio, se così si può dire, della ricerca del miglioramento.

2 - riuscire ad accettare questa mia scarsa capacità, ed essere così felice e soddisfatto di me stesso nonostante questa "pecca", comporterebbe di non avere lo stimolo per cercare di migliorare e diventare più sociale.

Questi non sono risvolti del fatto che sei introverso - introverso è solo chi non tende all'apertura con gli altri, non chi è impossibilitato o comunque, in qualche modo, handicappato nel relazionarsi con gli altri; queste conclusioni sono risvolti delle tue seghe mentali e delle tue paure, e il fatto che tu le ricolleghi alla tua introversione è solo una scusa.

Non c'entra nulla l'accontentarsi di come sei, nel senso di incapace, sarebbe una rassegnazione. Sei introverso? Tutto ok! ;) Te la fai sotto relazionarti con le persone? Non va... Cerca i post di Taurus sull'autostima e sulle paure, dagli una lettura profonda, stampateli bene in fronte, ficcateli come si deve in testa e inizia a comportarti di conseguenza ;)

Oppure scegli l'altra opzione disponibile (liberissimo di farlo): continua a farti 2000 pippe mentali al giorno... scelta temeraria, considerando che rischi di rovinare quel che ti resta da vivere =@

EDIT: il fatto che ti relazioni bene nell'1 a 1 vuol dire che dai più peso ai contenuti di una discussione che alle dinamiche sociali, che in genere prevalgono nei rapporti di gruppo; anche in questo caso, non c'è problema. Il problema sorge quando non riesci a gestire le dinamiche sociali neppure quando sia necessario...

Modificato da GiorgioCatania
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Jonathan

Ecco esatto, il problema è proprio quello. Il non riuscire a gestire le dinamiche sociali (cosa che come detto accade talvolta, mentre altre volte fila tutto liscio). Insomma, dipende... però ci sono le volte in cui proprio mi odio.

Comunque non credo che sia una scusa ricollegare questo al mio carattere, anche perchè ho sempre voluto migliorare questo mio aspetto. Credo che sia una tendenza caratteriale del timido ed introverso (anche se io mi reputo principalmente introspettivo che poi è un'altra cosa) quella di faticare nelle dinamiche sociali...

in ogni caso dove posso trovare il materiale di Taurus?? Nell'Inner Game??

Grazie!

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GiorgioCatania

Ecco esatto, il problema è proprio quello. Il non riuscire a gestire le dinamiche sociali (cosa che come detto accade talvolta, mentre altre volte fila tutto liscio). Insomma, dipende... però ci sono le volte in cui proprio mi odio.

Il fatto che a volte va e che a volte non va vuol dire solo una cosa: non ce la fai, solo che a volte hai fortuna e va tutto bene... certo, è normale incontrare persone che gestiscono meglio di te le dinamiche, e tra l'altro bisogna capire che in base al contesto ci sono situazioni e situazioni, ma essere incapaci di comprendere quello che si fa è un altro discorso; da quel che scrivi credo sia questo il punto, ma magari ho solo interpretato male.

Comunque non credo che sia una scusa ricollegare questo al mio carattere, anche perchè ho sempre voluto migliorare questo mio aspetto. Credo che sia una tendenza caratteriale del timido ed introverso (anche se io mi reputo principalmente introspettivo che poi è un'altra cosa) quella di faticare nelle dinamiche sociali...

Dipende da cosa intendi per carattere, personalità ecc. Senza fare digressioni, l'introversione non è direttamente collegata alla capacità di gestire le dinamiche sociali, la timidezza si; sia ben chiaro che la timidezza è solo una forma di insicurezza, quindi una caratteristica tua solo fin quando non la modifichi.

Se vuoi fare chiarezza cerca cosa si intende con queste cose su qualche fonte (la mia è wikipedia), ma non è importante insistere su questo punto, la cosa fondamentale è invece che tu ti renda conto di un fatto: sono tutte cazzate, e dipendono da te, senza se e senza ma.

Se vuoi usare delle parole o delle altre sono affari tuoi, e se vuoi metterti a fare filosofia sulle cause di questi problemi, io non ti supporterò :)

in ogni caso dove posso trovare il materiale di Taurus?? Nell'Inner Game??

Grazie!

Si, ci dovrebbero essere i link nel post sul meglio di inner game

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Jonathan

Il fatto che a volte va e che a volte non va vuol dire solo una cosa: non ce la fai, solo che a volte hai fortuna e va tutto bene... certo, è normale incontrare persone che gestiscono meglio di te le dinamiche, e tra l'altro bisogna capire che in base al contesto ci sono situazioni e situazioni, ma essere incapaci di comprendere quello che si fa è un altro discorso; da quel che scrivi credo sia questo il punto, ma magari ho solo interpretato male.

Ecco, sono d'accordissimo su questo punto. Non tengo sicuramente le redini del gioco e non ho mai la certezza di avere il controllo di queste dinamiche. Il punto è quindi questo:

sono troppo silenzioso e troppo in disparte nelle dinamiche sociali. Non ho il controllo di interagire come una persona normalmente sociale!

Dipende da cosa intendi per carattere, personalità ecc. Senza fare digressioni, l'introversione non è direttamente collegata alla capacità di gestire le dinamiche sociali, la timidezza si; sia ben chiaro che la timidezza è solo una forma di insicurezza, quindi una caratteristica tua solo fin quando non la modifichi.

Se vuoi fare chiarezza cerca cosa si intende con queste cose su qualche fonte (la mia è wikipedia), ma non è importante insistere su questo punto, la cosa fondamentale è invece che tu ti renda conto di un fatto: sono tutte cazzate, e dipendono da te, senza se e senza ma.

Se vuoi usare delle parole o delle altre sono affari tuoi, e se vuoi metterti a fare filosofia sulle cause di questi problemi, io non ti supporterò :)

Non ha importanza la terminologia, almeno non in questo contesto. Possiamo allora semplicemente chiamarla insicurezza nelle dinamiche sociali.

Ma quindi per superare questa insicurezza, l'unica soluzione è quella di migliorare l'autostima su base solida e duratura?

Il fatto di non essere insicuro nel 1 vs 1 da cosa deriva? Perchè l'insicurezza e la non abilità nell'agire cresce col numero e la non conoscenza delle persone?

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paperoga

Mi riconosco nel meccanismo. Posso stare benissimo, agire brillantemente, dirigere l'interazione con dieci persone prese singolarmente (o a piccoli gruppi, diciamo di 3-4), ed e sentirmi a disagio con le stesse dieci persone se si trovano insieme, o diluiti in un gruppo piu' grande. Se poi devo prendere la parola davanti a una platea - e mi è successo piu' volte - non ne parliamo. Poco importa se il gruppo è piu' o meno anonimo, se è formato da donne o da uomini, se ha un atteggiamento piu' o meno amichevole.

La mia impressione è, semplicemente, che i meccanismi del dialogo, dell'attirare l'attenzione, del seguire il filo di una conversazione, siano drasticamente diversi nei due casi, e che certe doti di attenzione, di empatia, siano semplicemente inutili o dannose quando il gruppo è piu' numeroso e ci fa sentire come uno dei tanti. Credo che comunque il fattore determinante sia come "ci" vediamo noi stessi, quando (per ragioni che affondano nel nostro inconscio) ci sentiamo osservati, "sotto esame", da parte di una folla.

Io percepivo il problema quando avevo quindici anni, e lo provo adesso che ne ho 40. Quindi non posso dirmi proprio ottimista... Ho l'impressione che la timidezza e le insicurezze nella relazione face-to-face siano piu' facili da superare con l'esperienza e con i propri mezzi.

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GiorgioCatania

Il punto è quindi questo:

sono troppo silenzioso e troppo in disparte nelle dinamiche sociali. Non ho il controllo di interagire come una persona normalmente sociale!

Non saltare a conclusioni affrettate...

Non ha importanza la terminologia, almeno non in questo contesto. Possiamo allora semplicemente chiamarla insicurezza nelle dinamiche sociali.

Ma quindi per superare questa insicurezza, l'unica soluzione è quella di migliorare l'autostima su base solida e duratura?

Non credo. Ma, per molti motivi, io non te ne proporrò altre. Hai letto i post che ti ho indicato?

Il fatto di non essere insicuro nel 1 vs 1 da cosa deriva? Perchè l'insicurezza e la non abilità nell'agire cresce col numero e la non conoscenza delle persone?

Dipende da moltissimi fattori: da come sei tu, da come imposti le dinamiche 1 vs 1 ecc. Comunque, ti stai ponendo una domanda sbagliata. Non è importante il perché cresce l'insicurezza, quanto il come farla diminuire. Questa domanda alimenta solo seghe mentali.

Le domande che iniziano col "perché" sono buone solo se di carattere introspettivo, ma ci vuole molto per riuscire a porre quelle giuste, e se sei entrato da poco in questo percorso ti sconsiglio di lanciartici....

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GiorgioCatania

Le domande che iniziano col "perché" sono buone solo se di carattere introspettivo

che poi pure questa è una generalizzazione un po' troppo ampia, ma la lascio per buona...

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