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Lasciarsi andare, godersi i momenti


Mrmaker

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Mrmaker

(Con la ricerca non ho trovato nulla a riguardo, spero di non aprire un tema già toccato!)

Buonasera a tutti! Questo pensiero nasce da quei momenti sotto la doccia, quei 30 minuti di pensieri sulla vita che si contrappongono ai 5 di lavaggio vero e proprio :)

Mi sono reso conto che molto spesso faccio fatica a lasciarmi andare, a godermi quei momenti in cui dovrebbe essere la parte emozionale a prevalere; tendo a essere una persona razionale, che cerca di trovare la quadratura in ogni cosa e che deve avere sotto controllo e pianificato tutto..

Parlo di cose semplici, come quando si suona insieme in un gruppo, come quando si fa l'amore, come quando ti danno una notizia piacevole o spiacevole (si parla di qualsiasi emozione, positiva o negativa!).. in qualsiasi cosa che preveda un coinvolgimento emotivo vorrei liberare molto di piu la mia mente, sento di perdermi una buona parte delle cose e del piacere che esse offrono!

Mi piacerebbe sapere come voi vi relazionate alle cose che vi emozionano, se siete persone razionali o emotive, e dei consigli per l'uno e l'altro tipo di individuo :)

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rudolph

Io sono un tipo emotivo mi lascio sempre trasportare dalle mie emozioni anche se alcune volte soprattutto in momenti difficili vorrei reprimerle.ti consiglio di liberare la tua mente e lasciarti trasportare dalle emozioni godendoti ogni sfumatura della vita.

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antony91an

un consiglio concreto che posso darti è chiederti il perchè inibisci i tuoi sentimenti, possono essere moltissime le cause, sii sincero con te stesso e trova qual'è la credenza o le credenze che ti fanno agire in questo modo, possibilmente se son più di una scrivile. Verifica la loro veridicità, magari confrontandoti con altri, fa degli esempi opposti in qui hai realmente dimostrato almeno una volta il contrario, ed amplificale, prova piacere a ripensarci e costruisci delle nuove credenze da sostituire nel tuo cervello. Questo lavoro presuppone molta volontà, pazienza e disciplina, cambierai poco per volta sempre di più, ma cambierai in modo netto, te lo posso assicurare.

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E' una cosa che da problemi pure a me, vado troppo di mente e poco di Cuore e non mi permette di godermi anche i piccoli momenti che passo con gli amici, difatti tante volte mi ritrovo anestetizzato. Almeno per me è un processo che durerà un pò perché le mie seghe mentali sono qualcosa di improponibili, cerca di capire cosa ti ha causato questo problema e prova scardinarlo ;)

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DaddyLove

Secondo me dipende dall'inner game... e cosa c'entra? bè ora ti spiego.

Ti parlo da (futuro) ingegnere, razionalizzare ed analizzare è ciò che so fare meglio: analizzo tutte le variabili, faccio le mie ipotesi, procedo con i miei calcoli, utilizzo vari teoremi ed arrivo alla mia tesi. Ma perchè faccio questo? Lo faccio per risolvere un problema.

All'atto pratico, se per il problema non si pone, vado per inerzia senza ragionare.

Domandati perchè cerchi sempre di analizzare tutto, probabilmente penso che tu lo faccia perchè hai paura di fallire o perchè vuoi arrivare ad un obiettivo che ti manca, e non vuoi rischiare che qualcosa vada storto. Traducendo tutto ciò, lo fai per insicurezza.

Un'inner game solido ti da una tale sicurezza da farti passare queste paure, toglie l'importanza a ciò che può avvenire, perchè ogni cosa che avverrà tu la saprai affrontare, e non solo, se ti andrà storta godrai nell'affrontarla! e godrai ancora di più quando riuscirai a venirne fuori con facilità!

Le mie possono sembrare parole senza senso, ma te lo dice uno che nello stadio più solido del suo inner game, finita una LTR, anche se stava male pensava "cazzo, il dolore mi fa sentire vivo, se sto male vuol dire che ho vissuto delle belle emozioni, e lo stesso dolore è una emozione che rende meno piatta la mia vita".. Te lo dice uno che una notte rimase impantanato con la macchina nel fango con una ragazza dopo essersi imboscati, e che dopo aver chiamato i suoi amici a tirarlo fuori, ne rideva con la ragazza ed era felice di aver fatto quell'esperienza che non gli era mai capitata prima...

Ho reso l'idea? Quando tutto quello che ti può accadere non ti spaventa, non analizzi più, lo affronti e basta.

Modificato da DaddyLove
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dr.feelgood

Potrebbe esserti utile la lettura di "le vostre zone erronee", dato che magari le sopprimi per ragioni di origine sociale, e magari anche Siddharta.

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Mrmaker

Mi fa piacere che ci sia chi condivide la mia esperienza o la vive all'opposto, e chi invece ha consigli in proposito!

Credo in particolare daddylove abbia chiarito la questione, soprattutto quando parla di "rischiare che qualcosa vada storto": sta proprio lì il punto, per la maggior parte dei casi. Ovvero, il non poter avere sotto controllo tutte le varianti possibili..

Da quel che ho capito dal tuo discorso (anche se la storia della macchina impantanata ha già di suo una bella componente divertente:D), è dal momento in cui si comincia ad essere davvero consapevoli che ogni piccolo fatto della vita abbia 1000 sfaccettature diverse, e per forza non possiamo averle tutte sotto controllo, che si inizia ad avere una visione piu ampia delle cose, quindi più aperta e "ricettiva".

All'atto pratico, continuando sull'esempio di suonare uno strumento (giusto per semplificare l'idea): non pensare di poter fare facce strane mentre suoni, o fare dei movimenti che possano risultare "ridicoli", o semplicemente di sbagliare un accordo perchè non si è al 100% concentrati su ciò che fai.. dimmi se sto travisando quello che dici!

Antony91 invece, il discorso, anzi il vero "impegno" che consigli, nella pratica si traduce nell'instillare nella mente, prendendo spunto da un momento in cui ci si è completamente lasciati andare, l'immagine che si ha in quel momento? sembra assurdo come in superficie l'idea che sia meglio lasciarsi andare e godersi le cose sia ovviamente di gran lunga piu meritevole, ma in fondo sotto sotto ci spaventa l'essere completamente liberati dalle nostre credenze...credo che nel tuo esempio si possa parlare del famoso "comfort" dal quale siamo "braccati, e di essere capaci di uscirne.

(scusate sono un pò stanco e l'italiano è un pò così stasera!)

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Mrmaker

Ho mancato il tuo messaggio per pochi minuti, dr. feelgood! Comunque "le vostre zone erronee" l'avevo "rintracciato" nella rete molto tempo fa e abbandonato, un pò perchè non amo leggere a computer e un pò (mi sa soprattutto, cominciamo ad essere onesti con noi stessi:) per pigrizia..lo devo recuperare!

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DaddyLove

Da quel che ho capito dal tuo discorso (anche se la storia della macchina impantanata ha già di suo una bella componente divertente:D), è dal momento in cui si comincia ad essere davvero consapevoli che ogni piccolo fatto della vita abbia 1000 sfaccettature diverse, e per forza non possiamo averle tutte sotto controllo, che si inizia ad avere una visione piu ampia delle cose, quindi più aperta e "ricettiva".

Ma tu prova ad immaginare: uscivamo da poco, andiamo con la macchina in una di quelle zone nascoste nell'ombra della campagna, la serata va alla grande, stiamo bene, poi però è arriva l'ora di tornare... accendo la macchina, ingrano la retro.... e le ruote incominciano a girare nel fango con quel rumore di frizione.. io scendo cerco di spingerla, di mettere delle tavole sotto le ruote, ma niente, ora sono solo impantanato... sono costretto a chiamare i miei amici per farmi tirare con il cavo... ora immagina se una situazione del genere l'avesse vissuta un afc, mille scuse all'hb, si sarebbe sentito a disagio, si sarebbe vergognato, si sarebbe sotterrato in quello stesso fango, avrebbe desiderato tutto tranne che quella figura di merda... Io invece torno in macchina con un bel sorriso e la tranquillizzo che tra poco sarà a casa, e sono veramente contento di quella deviazione dalla routine... arrivano i miei amici, gestisco i soccorsi e ne esco come uno che sa affrontare quella situazione e se ne compiace pure...

La cosa sarebbe stata molto diversa per un altro....

All'atto pratico, continuando sull'esempio di suonare uno strumento (giusto per semplificare l'idea): non pensare di poter fare facce strane mentre suoni, o fare dei movimenti che possano risultare "ridicoli", o semplicemente di sbagliare un accordo perchè non si è al 100% concentrati su ciò che fai.. dimmi se sto travisando quello che dici!

Non è proprio questo che sto dicendo... Suono anche la chitarra e capisco cosa intendi... ma immagina se tu, mentre suoni, sei iper concentrato sul non steccare mai... risulterai macchinoso e basta, sembrerai un pezzo di legno con le dita... prendi tutte le note, ma quanto ti godi quella musica che tu stesso fai, e come appari all'esterno?

Invece prendi la tua chitarra e inizia a suonare così, senza pensarci, fai lo scemo mentre suoni, divertiti, lasciati trasportare da quello che suoni... Ora sarai un musicista, uno che si sta godendo le note che sta emettendo, qualunque esse siano... quasi sicuramente prenderai una nota sbagliata... e allora!? chissenefrega, magari sarà proprio quella nota che non doveva esserci a dare quell'accento in più a quella strofa...

E piano piano, abituandoti a suonare così, diventerà sempre più naturale, sempre più bello, e le note sbagliate si saranno sempre meno... e anche se una non c'era, chissenefrega...

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anneoseneca

Io una volta ero proprio un iper razionale....di quelli che cercano di considerare tutte le variabili intrinseche di un sistema...per poterne prevedere tutte le possibili conseguenze e preparare le difese. Lo facevo per insicurezza, radicata...profonda. Quando ho iniziato il 'cammino' del miglioramento, del duro lavoro...c'è stato un periodo in cui ero pure peggio...ancora più analitico e calcolatore. Finchè ho capito che nel tentativo di imbrigliarle e controllarle, vivevo le esperienze della vita a metà. Così mi sono reso conto di non aver capito proprio nulla. Le esperienze...soprattutto quelle fortemente istintive/emotive, hanno una grande forza...e la loro intensità è superiore a quella di qualsiasi altra. Cercare di contenere questo potere è inutile, dispendioso e diciamolo...brutto. Bisogna invece goderne...perchè la ricchezza che danno è grande...è una ricchezza che offrono da subito, nel preciso istante in cui si presentano... Insomma ci sono momenti, esperienze...che si possono solo vivere,punto.

Anch'io ora, come ha gia scritto qualcuno sopra, ora ho notato che il mio punto di vista è cambiato...ora vedo soprattutto il buono, il bello che ogni esperienza vissuta nella sua interezza è stata in grado di darmi...e non è la solita frase fatta....è proprio così. Anche nelle interazioni..e in generale nella vita ho notato un cambiamento radicale rispetto a qualche tempo fa. Ora infatti qualsiasi evento, circostanza, incontro è l'occasione per dimenticarmi di tutto il resto per un po'...e così si apprezzano davvero le cose. le esperienze..dalle più piccole alle più appariscenti.

E se prima ero un pianificatore, ora spesso mi auguro che capiti qualcosa di completamente inaspettato...rende tutto più bello ed entusiasmante.

Mi vien da pensare che avevano ragione quelli che dicevano che Vivere è un'arte che si impara col tempo... 8-)

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