Vai al contenuto

Abitare coi genitori dopo i 35...


Totem

Messaggi raccomandati

sebino

Questa è la storia di come la mia vita  cambiata, capovolta, sottosopra sia finita.

In peggio. 😆

Vivo in casa con una madre (79) un po' flippata, cinque figli, ex crocerossina, campagne con il contingente italiano in Libano, frana in Valtellina etc..(sta benone ma sta sempre chiusa in una stanza e poco tempo fa le è morto il gatto), un gatto che forse è il migliore al mondo uno della famiglia in più, un fratello più grande di me che fa il magazziniere a tempo indeterminato (dà dei soldi per la figlia che vive con la madre, ma io sono dell'idea che siccome ha 18 anni, dovrebbe usare quei soldi per un affitto per i cazzi suoi) e mio padre (84) cardiopatico, ma abbastanza autonomo, ed uno di quegli uomini che in carriera non stava mai fermo. La casa è molto grande.

Io 38 ad agosto, fortunatamente la natura mi ha dotato di un codice genetico per il quale ne dimostro 28/30 e di bell'aspetto. Ho vissuto da solo ed in modo indipendente dai 26 ai 34, per motivi di lavoro sono dovuto tornare tre anni e mezzo fa, e sapevo che non sarebbe stato facile. Ho aperto una p.iva per grafica 3d nel settore arredo e architettura, ma dal 2016 non sta andando affatto bene, anzi a parte casi sporadici non sta andando proprio. I miei lavori non fanno schifo ma non riesco a crescere, non c'è risposta, non c'è interesse, ed in tasca manca money(la mia impressione delle aziende).

Mi faccio da mangiare, mi pulisco la mia stanza che tengo come un gioiello, mi lavo la roba da solo, faccio i lavori in casa, porto i miei dove devono essere accompagnati, etc insomma cerco di mantenere al minimo l'impatto ambientale della mia presenza ed al contempo aiuto.

Ad aprile ho fatto l'abilitazione come agente di commercio(esame piuttosto facile, soprattutto se hai studiato bene) ma sto cercando ancora un prodotto/servizio che possa rendere stimolante questa nuovo percorso, forse si sta muovendo qualcosa.
Ho fatto tre notti in Amazon, come picker e unloader, poi ho capito che non potendo risposare di giorno, non era per me, ma come lavoro l'avrei tenuto volentieri se fosse stato di giorno.

Parlo/scrivo discretamente se non ottimamente a tratti, l'inglese, e comprendo un po' i linguaggi scandinavi, almeno lo scritto. Parlicchio il norvegese.

Da marzo 2018 ad aprile di quest'anno ho vissuto una relazione con una ragazza (36) che abita a 10' da me, ci siamo conosciuti su Tinder. Vi posso assicurare che la mancanza di uno spazio nostro (anche lei abita con i suoi nonostante contratto indeterminato per piattaforma TV italiana) ha inciso enormemente sulla fine della nostra relazione. L'estate scorsa mio padre ha avuto vari episodi di scompenso ed ha subito un intervento. Non era un bel momento. Verso febbraio credo di essere caduto in leggera depre (a causa di situazione pesante in casa) che mi ha fatto diventare aggressivo nei modi (anche perché lei faceva cose che mi davano fastidio) ma anche dipendete da lei ed ha causato il suo progressivo allontanamento. Credo che lei abbia resistito fino all'ultima goccia di sentimento. Forse in generale non era la ragazza giusta per me, forse io non conoscevo ancora alcune dinamiche, fatto sta che una delle ultime cose che mi disse fu..."penso che se potevamo vivere insieme sarebbe andata meglio...."
Ora, a distanza di tre mesi mi chiedo.."veramente avremmo avuto bisogno della convivenza per salvare la relazione"?

Comunque non sapete quante volte avrei voluto, non uno spazio per convivere con lei, bensì uno spazio mio, dove sarebbe potuta venire anche lei quando voleva, questa per me è l'inizio della convivenza per come la intendo io.

Io vorrei fare qualcosa per stare e contribuire in questo paese, ma sono sempre più sfiduciato, ogni tanto penso di andarmene. 

Ogni tanto sogno New York.

Modificato da sebino
Link al commento
Condividi su altri siti

AntonW
11 minutes ago, sebino said:

una delle ultime cose che mi disse fu..."penso che se potevamo vivere insieme sarebbe andata meglio...."

se una ti dice una frase del genere, vuoi non chiudere?
già è tanto se non hai vomitato...

😄

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Riple
5 ore fa, sebino ha scritto:

una delle ultime cose che mi disse fu..."penso che se potevamo vivere insieme sarebbe andata meglio...."

E' molto probabile che sia vero, ma non in senso letterale. Ci puoi leggere più o meno questo:  "se avessi avuto una casa tua, meglio se di proprietà, avrei avuto qualche dubbio in più prima di lasciarti andare in cerca di opportunità migliori"

Opportunismo,puro opportunismo. Ma purtroppo fa parte della vita, e lei del resto non navigava nell'oro, quindi non le si può nemmeno fare una colpa.

Pensa adesso a rafforzare economicamente l'unica vita che deve interessarti più di ogni altra, la tua. 

Le donne saranno un conseguente e felice corollario

In bocca al lupo

Link al commento
Condividi su altri siti

Rick79

Ovviamente l'idea di una casa indipendente e di proprietà fa gola, anche inconsciamente, a molte donne. Ma non bisogna vederlo solo dal punto di vista del marcio, è proprio la loro ottica che le porta, anche inconsciamente, a pensare: quest'uomo ha delle risorse per i miei figli (che siano di quell'uomo o meno non importa affatto ai suoi geni)? E la casa in generale è il patrimonio più noto, ambito e visibile, molto più di una bella macchina o bei vestiti.

Ecco perché io consiglio, per contrastare questa naturale, ed in un certo senso 'innocente', in quanto non possono che ragionare così, alcune con più malizia, ma di solito senza, tendenza femminile, di non mettere mai e poi mai la propria casa sul 'piatto'. Meglio non vivere insieme per molti motivi. Ma se si vuole vivere insieme mettere bene le cose in chiaro che la casa rimane propria, che ci siano figli, o meno, altrimenti son dolori, che già in molti hanno testato sulla propria pelle.

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

lalucebianca

Io ho amici di 35 40 45 anni che Sono indipendenti economicamente ma che ancora abitano con i genitori, per comodità alcuni, perché sono tirchi altri, perché aspettano la donna della vita anche se l'ultima volta che hanno visto una donna erano alle medie. Per motivi diversi tanti fanno questa scelta. Da donna over 30 che abita da sola, pur facendo molti sacrifici (doppio lavoro, precarietà, insomma, non una passeggiata), un tipo cosìcome loro, non lo prenderei in considerazione... Mentalità troppo diverse, approccio alla vita diverso. Quindi sì, avrei un pregiudizio nei confronti di un over trenta ancora a casa con mamma e papà. Escludo tutti i casi in cui uno sia obbligato a stare in casa per dare una mano ai genitori malati magari, ma sono casi rari. Per il resto vedo solo tanta pigrizia e tirchieria. 

  • Mi piace! 1
  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Nyne

Ho letto solo le prime 8 pagine, per cui potrei essermi persa dei pezzi: io sono andata a vivere da sola a 25 anni, dopo aver trovato un lavoro minimamente stabile che me lo permettesse nonostante gli indubbi sacrifici e nonostante avessi iniziato a lavorare come cameriera, con uno stipendio misero, molto prima.

Sì, un uomo sopra i 30 che abita ancora con i suoi non lo frequenterei a meno che: non abbia da poco perso il lavoro (può succedere a tutti di trovarsi in una situazione economicamente instabile e di dover chiedere aiuto) o abbia genitori non auto-sufficienti.

Posso dire, nella mia esperienza, che però i casi in questione sono stati veramente pochi: per lo più era gente che a casa di mammina ci stava perché ci stava bene.

Ho avuto a tal proposito una conversazione poco tempo fa con un amico di vecchia data, 36 anni, musicista, ottimo guadagno: un ragazzo di bell'aspetto che lamentava di non sapere dove portare le fighe che rimorchiava per scopare perché a casa aveva mammina e gli hotel costano.

Alla mia domanda: 'Ma scusa, guadagni bene e hai una tranquillità economica, perché non ti prendi un appartamento per i cazzi tuoi?', la risposta è stata 'E chi me lo fa fare? Mia mamma mi lava i vestiti, pulisce la casa e mi fa trovar sempre pronta la cena... perché cazzo dovrei andarmene e avere tutti questi sbatti?'

Ecco perché non frequento gente che sta ancora con mamma e papà. Non perché non capisca le situazioni (per dio, ci può stare avere difficoltà economiche), ma uno che ritiene che lavarsi le proprie mutande da solo sia troppa fatica sinceramente non fa per me.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

ciccioman333

Mah, io come tanti altri che hanno già risposto, ho vissuto e provato entrambe le "sponde" e pure io dico DIPENDE da tanti fattori cosa è meglio

Link al commento
Condividi su altri siti

Riple

Non prendiamoci in giro, almeno qui in una situazione di anonimato diciamo le cose che vediamo come stanno. 

Siamo in Italia, e la famiglia è ancora la famiglia.

Le situazioni di over 30-35-40 a casa dei genitori, o in appartamenti ricavati nei pressi della casa dei genitori, sono 9 volte su 10 situazioni di comodo.

Casi gravi di indigenza economica o di genitori gravemente ammalati e allettati sono la minima parte.

Mentre tante sono le situazioni intermedie che potrebbero essere gestite lo stesso vivendo da soli ma diventano la scusa che ci si racconta per stare più comodi.

Esempio: prendi 1000€ potresti vivere da solo in una stanza o monolocale, ma con 600€ che restano si vive più scomodi che se resti dai genitori e hai tutti i 1000 x te.

Idem con un genitore non più autosufficiente. Anche se hai ottimo stipendio la badante o la persona che fa qualche ora si fa pagare e quindi meglio restare a casa...

Sono poco diplomatico e per me chi fugge dai sacrifici che l'età adulta comporta per vivere più comodo, non è meritevole di stima. C'è sempre qualcosa che stona. Nei casi che conosco personalmente, si tratta quasi sempre di "soggetti" adagiati. Tra l'altro alla lunga vivere con genitori anziani ti trascina in un vortice di ansie e litigiosità, e sarai sempre meno adulto di chi conta solo su sé stesso.

D'altro lato conosco invece persone che fanno i salti mortali pur di non pesare su nessuno.

Modificato da Riple
  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Rick79

L'ultima parte da te descritta è molto vera, ma non credo i casi di povertà siano così rari. Mi spiego meglio, non intendo casi di dover prendere il panino col mortadella alla caritas per fare cena (anche se ci sono pure questi e non pochissimi), ma, davvero, chi cazzo te lo fa fare di prendere una miserabile stanza senza nemmeno quella riservatezza che sarebbe la PRIMA cosa che andresti cercando lasciando la casa genitoriale? Optare per un monolocale magari in un condominio affollato di immigrati, o gente che difficilmente si ha voglia di frequentare e con cui, di fatto, si sarebbe costretti alla convivenza con pareti spesse dieci centimetri?

Se uno ha la bella casetta singola dei genitori, magari a due piani, ha anche una certa privacy e lo credo bene non molli l'osso. Semmai il discorso è quello che, se hai uno stipendio relativamente sicuro, di spiccare il volo per comprarsi una casa propria adattata alle proprie esigenze, e non parlo di un monolocale del kaiser, ma della casa per la vita, magari diversa e se possibile migliore di quella materna/paterna. Ma il problema, se così si può definire, è che le case dei genitori, spesso, sono molto meglio delle case che potrebbe permettersi, partendo da zero, un normale impiegato o operaio. Intendo comprandola con il classico mutuo ultradecennale.

Link al commento
Condividi su altri siti

Riple
20 minuti fa, Rick79 ha scritto:

ma, davvero, chi cazzo te lo fa fare di prendere una miserabile stanza senza nemmeno quella riservatezza che sarebbe la PRIMA cosa che andresti cercando lasciando la casa genitoriale? Optare per un monolocale magari in un condominio affollato di immigrati, o gente che difficilmente si ha voglia di frequentare e con cui, di fatto, si sarebbe costretti alla convivenza con pareti spesse dieci centimetri?

Quindi convieni che sostanzialmente è un fatto di comodità. A cui siamo abituati e a cui è difficile rinunciare.

Però ricordiamoci anche che il carattere si forgia nella difficoltà. E stare qualche anno in condominio con i magrebini, per dirne una, sicuramente ti dà più carattere che se resti a casa con la mamma che fa la parmigiana.

E prima o poi il carattere serve. I genitori non vivono per sempre.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...