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Abitare coi genitori dopo i 35...


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karlsen
4 minutes ago, newpil said:

@karlsen avevo omesso di premettere " se se ne ha la possibilità economica".

Era rivolto solo a chi sceglie il rimanere a casa come scelta di comodo o per usare i soldi dell'affitto o del mutuo per aperitivi, iphone, varie ed eventuali. 

 

Be', ok. Chiaro, in quel caso parliamo di persone viziate e incapaci di prendersi le loro responsabilità.

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Riple
5 ore fa, Antidoto ha scritto:

Quindi secondo te uno che ha un genitore non più autosufficiente, è l'unico a potersene occupare, e sceglie di restare a casa a dargli conforto in prima persona, anzichè lasciarlo nelle mani di una badante per potersene andare a farsi i cazzi suoi, non è una persona che sta facendo un sacrificio e non è una persona meritevole di stima?

Condivido tutta la parte precedente del tuo post, ma su questa veramente mi cadono le palle. Spero che tu non abbia la più pallida idea di cosa stai dicendo o che tu abbia meno di 25 anni.

Nella mia scala di valori viene prima l'indipendenza, il cavarsela da soli, e poi l'aiutare il genitore anziano. 

Viverci insieme quando hai la possibilità economica di vivere per conto tuo è una scelta discutibile e che sottende altro (eccesso di sensibilità? Attaccamento morboso? Fini economici tipo la pensione?)

E non sto parlando di andarmene a fare i cazzi miei e lasciarlo morire nella merda.

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Riple
7 ore fa, karlsen ha scritto:

Puoi viverci anche a 50 anni. Se lo si fa perché così ti entrano più soldi in tasca non ci vedo niente di male, anzi. Il portafogli viene prima dell'indipendenza, perché se perdi il portafogli di indipendenza ne hai ben poca. E si finisce lentamente nella merda.

Inoltre è anche meglio badare ai genitori anziché far badare loro da sconosciuti. Loro d'altronde ti hanno fatto venire al mondo, ti hanno insegnato ad usare la forchetta, ti hanno vestito, ti hanno istruito. Perché quando saranno in difficoltà loro dovrei lavarmene le mani? Ai genitori avere i figli vicino fa sempre piacere. Per un motivo o per un altro.

Non la penso come te. L'essere adulti maturi seriamente prevede in modo netto staccarsi dai genitori. Non ci sono vie intermedie.

Quelle restano situazioni di comodo, sia economiche che affettive.

Meglio prendersi la merda in stanze fatiscenti e condomini di immigrati (che poi è da vedere se si vive male) e cavarsela da soli che restare con i genitori fino a 50 anni pur di non staccarsi.

Di solito nel primo caso, ci si fortifica, e col tempo si migliora anche economicamente.

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Antidoto
11 ore fa, Riple ha scritto:

Nella mia scala di valori viene prima l'indipendenza, il cavarsela da soli, e poi l'aiutare il genitore anziano. 

Viverci insieme quando hai la possibilità economica di vivere per conto tuo è una scelta discutibile e che sottende altro (eccesso di sensibilità? Attaccamento morboso? Fini economici tipo la pensione?)

E non sto parlando di andarmene a fare i cazzi miei e lasciarlo morire nella merda.

In situazioni croniche e in un certo senso stabili, condivido il fatto che non si possa rinunciare alla propria vita e alla propria indipendenza a tempo indeterminato per essere sempre al fianco di un familiare non autosufficiente. Ma nei momenti critici, quelli in cui un genitore che per 30 anni ti ha dato tutto si trova improvvisamente ad affrontare l'ultimo atto della sua vita o comunque un periodo gravissimo, con tutto lo smarrimento e la paura che ne consegue... beh, dovesse anche durare un anno, non può essere lasciato solo, in quei casi (se le condizioni familiari e lavorative lo consentono) si resta o si torna a casa e si fà tutto il possibile. Tutto il resto è egoismo e immaturità, il concetto di eccesso di sensibilità può valere per una donna, che è sostituibile in un giorno, non per un familiare.

E ti garantisco per esperienza personale che chi se ne sta a casa propria pur avendo tutte le possibilità di esser presente, mentre si palesa un'ora alla settimana con un'ipocrita "avete bisogno di qualcosa?" per poi passare a batter cassa quando il genitore non c'è più, all'atto pratico lo lascia morire nella merda, e i valori non sa neanche cosa siano.

Quindi più che di valori parlerei di priorità, e ognuno ha le proprie. Detto ciò, e chiusa questa parentesi, sono d'accordo che il vivere da soli sia un miglioramento, rafforza la capacità di essere e sentirsi indipendenti, di sapersela cavare e badare a sè stessi, e di conseguenza crescono l'autostima, la sicurezza, l'immagine che si ha di sè stessi e quella che si trasmette agli altri. Quindi è normale che una donna, veda una debolezza e un potenziale campanello d'allarme in chi non ha fatto questo passo oltre una certa età.

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Riple
2 ore fa, Antidoto ha scritto:

In situazioni croniche e in un certo senso stabili, condivido il fatto che non si possa rinunciare alla propria vita e alla propria indipendenza a tempo indeterminato per essere sempre al fianco di un familiare non autosufficiente. Ma nei momenti critici, quelli in cui un genitore che per 30 anni ti ha dato tutto si trova improvvisamente ad affrontare l'ultimo atto della sua vita o comunque un periodo gravissimo, con tutto lo smarrimento e la paura che ne consegue... beh, dovesse anche durare un anno, non può essere lasciato solo, in quei casi (se le condizioni familiari e lavorative lo consentono) si resta o si torna a casa e si fà tutto il possibile. Tutto il resto è egoismo e immaturità, il concetto di eccesso di sensibilità può valere per una donna, che è sostituibile in un giorno, non per un familiare.

Guarda che la penso come te. Io non mi riferisco a situazioni gravi e temporanee. A emergenze che necessitano della presenza di un familiare per un periodo più o meno breve ma comunque limitato.

Parlo di casi in cui si sceglie volontariamente di vivere a tempo indeterminato con i genitori, si diceva anche a 50 anni e oltre.

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piratadeicaraibi

Ovvio che le donne ti vorrebbero che vivi per conto tuo, vorrebbero magari anche a 200000 km dai genitori, poi che litighi con i tuoi fratelli che non fanno la loro parte quando saranno anziani, etc etc.
Se vivi solo ok, se ti piace stare a casa con i tuoi ci stai e non per questo non sei indipendente.
Se trovi una che ti ama vi comprerete casa insieme...e lei ci metterà del suo, perchè la pappa pronta capisco che piaccia alle donne!
Se state a dar retta alle donne uscite con le ossa rotte
 

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magico

Ma io neanche in situazioni di emergenze (gravi malattie ecc) considererei la possibilità di abitare con mia madre. L'assistenza agli anziani deve essere fatta da chi la fa di mestiere: badanti, infermieri, case di cura. Non è giusto che un figlio si rovini la vita, rinunci ai suoi sogni, ai suoi obiettivi, per assistere il genitore.

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ganimede
54 minuti fa, magico ha scritto:

Ma io neanche in situazioni di emergenze (gravi malattie ecc) considererei la possibilità di abitare con mia madre. L'assistenza agli anziani deve essere fatta da chi la fa di mestiere: badanti, infermieri, case di cura. Non è giusto che un figlio si rovini la vita, rinunci ai suoi sogni, ai suoi obiettivi, per assistere il genitore.

posso dirti per esperienza personale che hai pienamente ragione...

quanto all' argomento del topic non c'è una soluzione che vada bene per tutti, dipende da persona a persona...

certo andarsene a vivere in coabitazione , a meno di casi particolari, non mi pare un grosso miglioramento di qualità della vita rispetto allo strasene a casa dei genitori ottimizzando le risorse senza andare a spendere quattrini per rompersi le corna a vivere con estranei con i quali magari non si va nemmeno d' accordo...

discorso ben diverso se ci si può permettere un appartamento da soli nel qual caso credo che la qualità di vita , almeno per esperienza personale, aumenti in media in maniera esponenziale..ma bisogna avere le capacità economiche per permetterselo, cosa che molti under 40 di oggi non hanno in un paese in netto declino con lavori sempre più precari a malpagati

Modificato da ganimede
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Riple
1 ora fa, piratadeicaraibi ha scritto:

In teoria ti darei ragione, ma in pratica non è così.
Se metti una badante 24h/24h a casa lo sai quanto ti costa?.
Almeno 1500€ al mese, se gli dai la camera forse te la cavi con 800€ a metterla "in nero". Se non gli dai la camera e gli fai fare 12h al giorno sono 3000€ al mese.
Voglio vedere come fanno a vivere i genitori (se poi sono vivi entrambi) di sola pensione.
I figli devono per forza contribuire, o con la presenza o partecipando alle spese (mettici anche visite private, medicine, trasporto con ambulanza pvt in alcuni casi, etc etc).
Aggiungo che molti badanti non sanno fare il loro mestiere, spesso sono russe o dell'est sottopagate e quindi senza nessuna specializzazione.
Un badante o infermiere con attestato costa molto di più.
Per quanto riguarda le case di cure....l'anziano ti campa massimo un anno, specie se lo porti over 80 e in condizioni non ottimali come è normale che sia se ce lo porti.
Nelle case di cura non "te lo guardano" come faresti tu figlio. Se nervoso te lo sedano direttamente (esperienza vera e non è solo la mia) non come faccio io che do la Valeriana o lo calmo a parole.
Se non avessi seguito personalmente i miei genitori sia al pronto soccorso (lo schifo dell'Italia), sia nelle cure, sarebbero già entrambi morti.
Io mi sono accorto delle aritmie, delle pressioni sballate, delle analisi che ho fatto fare in pvt e sballate....quando ci doveva pensare il dottore di famiglia!, che abolirei talmente sono inutili, ci stanno solo per le ricette e spedirti dagli specialisti. Ne ho cambiati 4 su consigli degli amici che dicono: è bravissimo!.
Alla fine negli studi medici sento sempre dire nelle sale di attesa: è bravo, scrupoloso, etc. Ho capito che son tutte persone che di medicina non ci capiscono un cazzo e che elogiano solo perchè gli va a casa "a farle fesse" o perchè è gentile a prescrivere la classica analisi del sangue o antibiotico.
Senza parlare poi che in ogni famiglia c'è il fratello/sorella furbi che se ne fregano perchè hanno famiglia, perchè hanno figli, perchè abitano in altra città.
Poi però quando i genitori muoiono vengono a reclamare la loro fetta di eredità.
Giusto farsi la propria vita, non rinunciarvi per assistere i genitori, ma spesso lasciarli a: badanti, ospedali, case di cure, equivale a condannarli a morte.
Assistere un genitore richiede sacrificio (non totale, se devi andare in ferie prenderai per un mese una persona, per dire) ma vederlo in casa disabile ma sereno nel suo ambiente e che ti sorride non ha prezzo!
Il problema vero è che spesso le famiglie in queste situazioni non sono per nulla unite e che i partner rompono altamente le balle per il tempo che concedi ai genitori e magari rispetto a quello dei tuoi fratelli parenti. Iniziano diatribe per le quali....la casa di cura/istituto lava la coscienza a tutti.
 

Quanto hai descritto è uno spaccato di realtà, un figlio che si fa carico della serenità del genitore anziano e malato. E sarai stato sicuramente contento della tua scelta, in base alle alternative disponibili.

Ma capisci anche che si tratta di uno spaccato residuato del passato, quando in famiglia c'erano 4-5 figli come minimo e si divideva l'assistenza tra i figli e le nuore.

Oggi tra figli unici, espatriati, gente senza figli, nuore impegnate su instagram, da oggi ai prossimi 40-50 anni, la situazione sarà tragica, tragica, sottolineo, per gli anziani soli e anche per quelli con figli, a meno che non si faccia carico lo Stato di quello che fino ad ora è stato un compito lasciato alle famiglie, come tanti altri del resto (ad esempio i bambini piccoli accuditi dai nonni con i genitori che lavorano, perchè di asili gratis o a poca spesa neanche l'ombra ).

La società è cambiata, nessuno fa più 4-5 figli, tranne gli africani, se un ragazzo giovane figlio/a unico di oggi, dovrà farsi carico dell'assistenza continuativa in vecchiaia dei genitori,gli stai praticamente bloccando le ali, per qualsiasi sia la sua realizzazione di uomo/donna. Diverso il caso di assistenza per qualche settimana o mese, che può essere in qualche caso gestibile.

Dobbiamo per forza a livello sociale trovare soluzioni alternative, non se ne esce. Le tasse le paghiamo per un carrozzone statale enorme, ma per i servizi utili siamo ancora lontani dai paesi più sviluppati.

 

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