Vai al contenuto

dove c@zzz@ va questo paese?


maxcavezzi

Messaggi raccomandati

maxcavezzi

Sono persone che già da soli non hanno da offrire nulla a loro stessi, figuriamoci agli altri. Sono al momento "morti dentro": rassegnati agli eventi, affidati chi sa a quale forza immanente che scesa dall'alto cambierà le loro vite, vivono nell'eterna frustrazione di chi si sente irrealizzato, di chi non ha obiettivi, di chi non è in grado di sapere nemmeno quello che vuole dalla vita. In fondo mi dispiace perchè sono atrofizzati dalla noia mista all'inerzia e crolleranno al minimo scombussolamento del loro unico supporto ed appiglio sociale, la famiglia... Hanno in potenza la possibilità di essere uomini e degni di tal eccezione, ma preferiscono rimanere scimmie: il mondo è pieno d'opportunità, basta saperle cogliere, innovarsi, avere fede indefettibile in se stessi, la forza di imporsi sul mondo, etc... Ma divago.

Mi sembra eccessiva la tua disamina.. ci sono sempre stati i buoni a nulla

ma nella congiuntura attuale sono finite in difficoltà anche tante persone che in situazioni

normali sarebbero pienamente occupate, magari senza troppo pretese, ma nemmeno chiuse in casa a guardare telefilm del pomeriggio.

Poi ci sono tanti che non sono in questa situazione in quanto: hanno trovato un posticino nell aziendina di famiglia senza aver dovuto dimostrare niente a nessuno, o che hanno ereditato il lavoro dal padre baby pensionato, o hanno leccato il culo a qualche onorevole per un posticino pubblico.

questa gente ha maggior valore di chi è a casa ?

Link al commento
Condividi su altri siti

Nicholas

Ore 11.15 mi collego a FB dall ufficio e pupula di stronzate pubblicate da 25/35 anni che non lavorano/non studiano/hanno perso il lavoro, a casa con mammà e babbo tutti i giorni dell' anno come fossero le vacanze estive delle superiori: passano le giornate chiusi in casa su internet (cercano anche lavoro li') a sperare che il cellulare chiami per un colloquio.

Alla stessa età una generazione prima si era tutti sistemati lavorativamente ( a parte pochi scappati di casa) e probabilmente già con qualche frugoletto a gattonare per casa.

Poi arriva il weekend e si mescolano agli altri, con i soldi di nonna un paio di drink o l' ingresso al cinema si riesce ancora pagare: la nota risparmiosità delle famiglie italiane ha fato da cuscinetto.. ma quanto può durare?

Lungi da me aprire una discussione politica sulle cause (tante,storiche/recenti) che hanno portato a questa situazione: scopo della discussione analizzare le conseguenze di questi cambiamenti sociali.

Si chiama crisi economica.

Una delle conseguenze è l'aumento dei soggetti che si collocano fuori dal mercato del lavoro rinunciando a cercarne uno.

Tante persone, però, ne sono alla disperata ricerca.

Link al commento
Condividi su altri siti

toreador

Mi sembra eccessiva la tua disamina.. ci sono sempre stati i buoni a nulla

ma nella congiuntura attuale sono finite in difficoltà anche tante persone che in situazioni

normali sarebbero pienamente occupate, magari senza troppo pretese, ma nemmeno chiuse in casa a guardare telefilm del pomeriggio.

Poi ci sono tanti che non sono in questa situazione in quanto: hanno trovato un posticino nell aziendina di famiglia senza aver dovuto dimostrare niente a nessuno, o che hanno ereditato il lavoro dal padre baby pensionato, o hanno leccato il culo a qualche onorevole per un posticino pubblico.

questa gente ha maggior valore di chi è a casa ?

Il punto focale è la differenza tra chi si lascia travolgere totalmente dagli eventi, riducendosi ad un pachiderma sociale, e chi invece, pur cosciente della sua situazione, cerca di innovarsi e di trarre beneficio anche da una situazione negativa.

Ci sono persone che non vogliono fare nulla o vogliono lavorare poco e che languono letteralmente nell'inerzia più totale: nell'esempio che ha ispirato il 3d, invece di perder tempo su FB si potrebbe, sfruttando l'immenso potenziale della rete, imparare o migliorare l'inglese, leggere libri (circolano migliaia di capolavori), espandere la propria cultura, conoscenze, how-to (seguendo magari wiki che mostrano come risolvere i piccoli problemi quotidiani -ex. come riparare un lavandino-), etc...

Una sconfitta ben gestita può dare, se ben architettata, più risultati di una vittoria.

Il valore di una persone si distingue non dai soldi, parenti, status sociale, etc... ma dalla sua forza interiore, perchè gli esseri umani, per quanto diversi, hanno in comune lo stesso obiettivo, la felicità. Ho conosciuto un barbone molto più felice dei tanti professionisti con cui lavoro tutti i giorni, eppure lui non aveva nulla e loro tutto o quasi.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...