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Problemi seduttivi e sociali ed il frame all'interno di essi


Witcher

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Witcher

Ciao ragazzi, non scrivo un post da mesi ma questo è molto serio. forse sono arrivato ad un punto di svolta nella mia vita, ma vorrei sentire anche i vostri pareri. oggi sono tornato in italia e sono uscito con un amico carissimo a cui sono molto legato, ed e' saltato fuori, facendo una mia autoanalisi, un tasto dolente che c'è in me: il perche' non riesco davvero a legare con altre persone (all'infuori della gente di is, della mia ragazza e della sua famiglia e del circolo sociale storico che frequento da una decina d'anni quando vado in vacanza in cui sono stato introdotto da mia cugina) ed a crearmi un circolo sociale o cmq a stringere amicizia con una persona normalmente.

Di per sè già il fatto che mi pongo il problema di "fare amicizia" mi pone in condizione di bisogno. io vivo bene da solo, ma un circolo sociale è cmq sentito (circolo che non ho mai avuto dato che la mia infanzia e fino al 2010 non mi sono mai posto il problema di cambiare la mia vita dato che sono sempre stato da solo ed ho avuto un solo amico alle medie e sono stato tutti i giorni della mia vita di quando andavo a scuola, dalla prima alla quinta superiore, tranne rarissimi casi, da solo in casa oppure quando uscivo, ero deriso per il mio essere "sfigato" dal paese dove vivevo prima (nei primi 2 anni di superiori)).

In primis c'è quindi da dire che ho sempre avuto un bisogno nei confronti degli altri che mi si è sviluppato nel tempo. mi e' sempre piaciuto avere una compagnia o un amico sincero con cui passare il tempo, con cui cazzeggiare in allegria a cazzo di cane, da cui ricevere gli scherzi telefonici o da cui essere invitato a casa altrui per farsi una partita a scala 40 o alla xbox. mi è sempre piaciuto, ma come dicevo prima, fino al 2010 (data di iscrizione ad IS) non mi sono mai posto il problema ed avevo accettato la mia condizione di asociale nerd sfigato e quindi ho avuto 0 compagnie. nella compagnia della vacanza ero visto come il classico "bravo ragazzo" un po' complessato pero' (tra l'altro non mi sono fatto il bagno per 4-5 anni per via di una deformazione fisica fino ad agosto 2011, quando me ne sono sbattuto il cazzo e l'ho fatto).

Con il social circle (sc) della mia ragazza, ci stiamo conoscendo da poco e cmq ci vado piano e nn strafaccio cercando di fare amicizia a tutti i costi (non parlano la mia lingua dato che vivo in germania e quindi spesso faccio solo "presenza").

Mi sono analizzato in diverse situazioni (le piu' eclatanti) ed ecco cosa è uscito:

1) l'anno scorso ad ottobre circa, in metro attaccai bottone col ragazzo in parte a me e mi diede il suo cell con la promessa di vederci ma poi nn mi rispose;

2) settimana scorsa quando un mio compagno al corso di tedesco che frequento in germania (straniero con cui parlo in inglese che e' un famoso dj) mi ha dato il suo cell x uscire assieme ma che nn mi ha risposto ad un mio sms dove lo invitavo ad uscire.

Il perche' l'ho capito oggi parlando con questo mio amico.

1) nel primo caso, quando attaccai a parlare con il tizio sconosciuto,

mi qualificai senza che lui mi chiedesse nulla su chi ero e cosa facevo (dlv) ed in piu' mostravo un'esaltatura oltre limite (cioe' cazzo, sei uno sconosciuto... che cazzo sono pimpante??) e facevo domande per conoscerlo e conducevo il discorso imponendo il mio frame (pressione quindi);

2) nel secondo caso e' invece il mio compagno di corso che fa il dj e vocalist che se ne sta sulle sue ed e' di indole taciturna e che iniziai a parlarci ad inizio corso durante la pausa dove ero io che mi sforzavo di fare domande, chiacchierare, trovare argomenti ecc. (solo perchè era un dj immaginavo fosse un tipo figo e quindi volevo conoscerlo) e lui non mi ha MAI fatto nemmeno UNA domanda su di me (non e' interessato? eppure stava SEMPRE con me a chiacchierare e rispondeva sciallo e cazzeggiavamo).

Ora all'inizio gli dissi che avevo sta passione x il mondo da dj e che mi sarebbe piaciuto un gg vedere come sarebbe stato stare dietro il tavolo da dj (senza accennare a lui). lui fa il dj e vocalist del club piu' famoso della citta' (oltre che in altre citta come stoccarda ecc.), dove è richiesto una volta al mese, e mi mise in guest list e quindi potevo entrare gratis il venerdi' successivo. quel venerdi non ho potuto pero' andarci e non ho potuto avvisarlo dato che era una cosa scialla e non ci siamo nemmeno scambiati i numeri di telefono e quindi ci siamo visti settimana dopo e gli ho detto scusa che nn son venuto che ho avuto problemi e lui mi disse tranqui che dopo 2 ore me ne sono andato che non stavo bene (era raffreddato). i giorni dopo sciallo a chiacchierare (sempre io a condurre e tutto) e poi per 3 settimane non viene piu' al corso che frequentiamo. allora gli scrivo dopo 2 settimane e passa una mail (me l'ha data la mia prof nel mio corso) dove gli chiedo come sta e gli racconto un episodio cazzata con la mia ragazza ecc. e gli dico che ero libero x una passeggiata scialla o qualsiasi cosa nella settimana dato che avevo tempo e poi lui mi risponde qualche giorno dopo dicendomi hey bella sono sorpreso che mi abbia scritto sto così cosà blablabla si dobbiamo assolutamente vederci ecc. e quindi poi torna al corso una settimana dopo e parliamo sulla rava e la fava (sempre io a condurre) e lui cmq era felice di vedermi. poi lo reinvito per una attività cazzeggio in un pub o una passeggiata e mi da il suo cell e dice che gli andava bene. il giorno dopo nn vado pero' al corso e verso il pome lo chiamo e gli chiedo se usciva il pome x le 16.15 x una passeggiata scialla ma io nn capisco bene (dannato cell) e pero' capisco qlcs che nn può venire e qlcs su problemi familiari (boh nn ne sono sicuro vado ad intuito) e quindi dico va beh allora spero sia tutto ok se vuoi ci becchiamo doma pome se ti va così mi dici e poi gli chiedo se sarebbe venuto al corso e mi fa sì certo blabla e chiudo. il giorno dopo non è venuto. allora gli ho mandato un sms e gli ho chiesto se fosse tt ok e se gli andava una passeggiata per le 16.15 (sono un cazzone. se non viene a scuola è perchè ha problemi testa di cazzo che non sono altro. ma la calibrazione dove cazzo ce l'hai????) e non mi ha mai più risposto nè io l'ho mai più cercato. glielo ho mandato nonostante il mio istinto mi dicesse di non farlo (sono un cazzone lo so).

Ora da qua e da altri casi noto che io VOGLIO fare amicizia non tanto per una curiosità mia intrinseca nel conoscere le persone (a me piace conoscere gli altri e mi diverte parlare e sentire raccontare) ma per bisogno... e da qui nasce il bisogno di approvazione che ho verso gli altri. dal bisogno di approvazione nasce il mio desiderio di qualificarmi e quindi di IMPORRE un frame. voglio fare amicizia TROPPO velocemente e non lascio che le cose semplicemente accadono ma voglio sempre dominare la situazione in qualche modo imponendo il mio frame (è una cosa insana lo so) con io che faccio domande, io che intrattengo, io che faccio discorsi, io che qualifico e rimango ad ascoltare per minuti interi, faccio c&f, ecc. cioè è come se gli altri fossero deficienti, arrivo io, faccio lo show e bon... fatta. beh peccato che non funziona

:) io non lascio che le cose accadono scialle, cerco sempre di evitare i silenzi imbarazzanti, ho sempre qualcosa da dire, domandare, ecc... è come se in un contesto sociale non voglio rimanere emarginato e rimanere solo e quindi divento estroverso e voglio conoscere gli altri (oltre a sincero interesse nel conoscere) ma lo faccio del tipo non so... approccio, parlo del più e del meno e poi faccio domande tipo "cosa fai per divertirti?" o cmq domande da rapport per trovare punti in comune a cui collegarmi, ma lo faccio in modo mentalmente ossessivo oppure racconto storie su qualcosa (su di me spesso o cmq episodi) o ancora scollego le domande una dall'altra senza alcuna transizione logica... che ne so qualcosa tipo "che fai per divertirti? (risposta e se non trovo niente a cui collegarmi seriamente a parte qualche battuta poi passo alla prossima domanda)" oppure "tifi qualche squadra o fai qualche sport per caso?" o cose a cazzo di cane che mo non mi vengono in mente ma cmq l'idea è quella

Ora parlando di questo, il mio amico mi ha parlato di frame e metaframe e mi ha spiegato come fa lui nei contesti sociali. lui ha 3 compagnie, ha trombamiche MILF, è un figo ecc. ma mi dice che quando sta con gli altri a volte si annoia. cioè lui non forza niente, si gode la cosa. fare come faccio io dice, è forzare le cose e sembrare innaturali. mi ha detto che si parla del nulla e che la tua presenza all'interno di un social circle viene interiorizzata col tempo anche se non dici nulla... tu sei lì e fai presenza. lui è uno di quelli che parlano poco (con me si apre e parliamo a valanga ma è un'eccezione) e risponde a volte seccamente x es. "che cosa studi? io studio filosofia" (detto con non verbale e paraverbale figo), "trombi con altre (la FB)? sì." ecc. ed a volte in maniera più elaborata in modo da dare UNO SCORCIO di quello che pensa su una cosa (un'idea, un concetto, un'astrazione). mi ha detto che quindi lui parla poco e fa parlare gli altri e lascia che gli altri creino frame e lui ci entra ma cmq li stravolge. mi ha spiegato con un paio di esempi cosa intende. il primo è quello di gardaland. mettiamo che una ragazza fa "eh cazzo l'ultima volta che sono andato a gardaland c'era un mucchio di coda che palle!" (frame: gardaland, divertimento, la coda, noia, scazzo) da cui lui ha imposto un metaframe "sì ok le code sono quelle che sono ma cazzo, poi il blue tornado è una figata!!!". io per esempio di mio avrei risposto (non a questa domanda ma ad un'osservazione in generale) spesso con una storiella su di me o cmq su qualcosa, ma così mi sarei qualificato per nulla. il problema qui è sottile e coinvolge quindi l'uso dei frame nella discussione in modo da non farmi apparire come bisognoso. di fatto poi se nn lego nn me ne fotte un cazzo. io vivo bene così come sono e nn ho bisogno di loro pero' all'esterno subcomunico bisogno e quindi necessità e quindi sfigataggine.

Quello a cui sono arrivato è un'analisi del contesto anche con le ragazze in cui pero' me la cavo meglio ma che cmq correla le due cose sotto un unico problema dato che anche con le ragazze tendo a qualificarmi molto. la soluzione a tutto ciò è parlare di meno e imparare a gestire i frame e reframmarli se necessario ma non è facile. è stato un discorso pesante e devo ancora digerirlo tutto.

Oggi mentre tornavo a casa in treno, ho beccato un tizio che aveva perso il treno come me (gli unici 2 pirla in tutta la stazione ahah) ed abbiamo chiacchierato ed ho applicato all'istante gli insegnamenti appresi dalla serata ed ho notato notevoli miglioramenti: io ero molto più distratto, molto più terra terra e lo facevo parlare e parlavo poco (diciamo 80/20 per lui) e non lo qualificavo (facevo solo qualche domanda che lo faceva parlare) e dovevo fare il biglietto e quando eravamo saliti ci eravamo seduti vicini ma x farlo dovevo andare in cima al treno e lui mi fa "se vuoi ti accompagno" ed io dico "beh io devo andare lì" (non lo invito quindi) e mi alzo e me ne vado e lui mi segue fino all'inizio del treno dove faccio il biglietto, torniamo indietro e ci sediamo assieme e diciamo altre 2 cazzate e poi mi ammutolisco (avrei avuto altre domande da fare o cmq da chiacchierare ma ho voluto stare zitto per vedere cosa faceva lui) finchè nn è sceso e ci siamo salutati e nn gli ho chiesto fb nè nnt x farmi dire come andava poi con la clavicola a cui aveva fatto un incidente in skate perchè cmq mi avrebbe fatto piacere saperlo e nemmeno lui me l'ha chiesto. ci siamo solo stretti la mano (nn ci siamo nemmeno presentati) e ci siamo detti "buona fortuna per tutto" e "buonanotte". quando se ne è andato mi è dispiaciuto nn averglielo chiesto.

Intanto quando tornerò a casa e ci beccheremo io ed il dj non ho intenzione di fare finta di niente e non cagarlo. pero' mi sembra un tipo interessante e cmq è un dj che può sempre fare comodo nelle uscite serali avere l'accesso gratuito o l'annuncio da parte del vocalist ecc. (non è un'amicizia a fine di convenienza la mia, è l'unico nel mio corso che ha una età accettabile, gli altri sono vecchi di 40 e passa anni o ragazze sposate con e senza prole). voi che dite?

Un saluto,

Witcher

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Billiejoe

Mah, io ti dico, quando ero un ragazzino avevo pochi amici, poi pian piano ho imparato a farmene di nuovi. Secondo me l'errore sta nel vedere un impianto sargistico dietro all'amicizia. Io faccio amicizia interessandomi all'altro che voglio conoscere (vale anche le ragazze che voglio come amiche), in genere all'inizio parlano poco, ma pian piano generalmente si sciolgono, basta non pressarli, farli respirare, farli sentire apprezzati sinceramente, non lecchinare, e accettare anche il fatto che non tutti sono pronti ad una nuova amicizia. Diverse volte mi è successo che persone nuove si divertano a parlare all'inizio, e poi le volte dopo si facciano gli affari loro. Sono persone con una visione chiusa del circolo sociale, e non vogliono investire fatica in persone nuove.

Io le reputo persone di basso valore, ma comunque sia rispetto la loro scelta.

Io personalmente vedo la seduzione più difficile del fare amicizia, però immagino che alla fin fine entrambi siano facili, basta l'abitudine.

Le mie regole che applico sempre sono:

- sii tranquillo e interessato sinceramente, sentimenti positivi, la gente ha sempre tanti problemi per la testa

- non pressare mai, piuttosto lascia che questa persona se ne torni per gli affari suoi, se proprio proprio insiste a chiudersi, di sicuro apprezzerà il tuo gesto di lasciarle spazio, e sarà facile che dopo torni lei da te

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Witcher

Billie, io sono SINCERAMENTE interessato all'altro, non vedo alcuna tecnica o altro. ho scritto in maniera molta metodica per fare capire ai lettori cosa faccio di concreto. forse mi interesso TROPPO velocemente e devo lasciare che le cose fluiscano con più calma?

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Wilfred

Io credo che l'amicizia non sia poi così tanto distante dall'amore/seduzione,nel senso che enrtambi necessitano di un feeling che può nascere come può non nascere.Ci sono persone dotate di fascino o carisma che riescono ad ottenere l'attenzione/interesse da parte degli altri senza "spremersi" come in un certo senso sembri fare tu.Il bisogno di accettazione credo sia recondito nell'essere umano nel 90% delle persone,quindi non hai torto quando dici che "vuoi essere apprezzato" ,ma nello stesso tempo devi smussare questa tua vena "programmatrice",nel senso che da quanto si evince nel tuo post sembra quasi che provi a imporre il tuo Ego,che IMHO non è per forza sinonimo di personalità (Alla fine il tuo amico "figo" sa di esserlo,e all'interno di una conversazione di gruppo se ne sbatte di essere qualificato dagli altri etc.).Tutto questo per dirti che se da un lato non devi mutare il tuo carattere o la tua indole,dall'altro devi essere più "sciolto" in certe circostante,non cercare di essere tu quello che colma i silenzi,quello che investe nell'interazione e nella creazione del rapport...Forse a certi individui puoi sembrare invadente il tuo atteggiamento(anche se magari sei solo curioso e desideroso di fare nuove conoscenze/amicizie),perciò evita se puoi di dimostrare una sorta di DHS ogni volta che parli con qualcuno e magari prova ad investire di meno nelle interazioni (lo inizierei a fare anche col DJ),così dalle risposte altrui potrai ricevere feedback più o meno positivi e capire se può nascerne una buona amicizia.

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Billiejoe

No, basta non pressare l'altro.

Comunque ricordati sempre che NON tutti vogliono allargare il loro social circle, persone che io reputo di merda e come tale tengo lontane come la peste.

E' tutta una questione di empatia e di sentimenti piacevoli. "ciao, vi ho visti qualche volta qui a lezione, che corso fate?" "eh corso tal dei tali..." "ottimo, io faccio corso X, sapete cosa mi è successo al primo giorno di lezione... bla bla"

Se si fanno eccessivamente i cazzi loro NON sono persone che vogliono amici, almeno non in quella giornata, Poi ovviamente se sei pressante si scocciano anche se sono predisposti.

Lasciare libertà e ispirare empatia/divertimento, non c'è altro da fare.

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Witcher
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sull'invadenza confermo che l'impressione possa essere quella che dici tu e pure quella dell'imporre il proprio ego. è una questione complessa da affrontare che sto cercando di capire come muovermi dato che è una cosa che mi porto appresso da troppo tempo e non è positiva. non credo pero' che debba stravolgere totalmente la mia personalità ma solo smussarla in una certa quantità. c'è da capire ora come e dove (grazie dei tuoi consigli cmq).

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Billiejoe

Io credo che l'amicizia non sia poi così tanto distante dall'amore/seduzione,nel senso che enrtambi necessitano di un feeling che può nascere come può non nascere.Ci sono persone dotate di fascino o carisma che riescono ad ottenere l'attenzione/interesse da parte degli altri senza "spremersi" come in un certo senso sembri fare tu.Il bisogno di accettazione credo sia recondito nell'essere umano nel 90% delle persone,quindi non hai torto quando dici che "vuoi essere apprezzato" ,ma nello stesso tempo devi smussare questa tua vena "programmatrice",nel senso che da quanto si evince nel tuo post sembra quasi che provi a imporre il tuo Ego,che IMHO non è per forza sinonimo di personalità (Alla fine il tuo amico "figo" sa di esserlo,e all'interno di una conversazione di gruppo se ne sbatte di essere qualificato dagli altri etc.).Tutto questo per dirti che se da un lato non devi mutare il tuo carattere o la tua indole,dall'altro devi essere più "sciolto" in certe circostante,non cercare di essere tu quello che colma i silenzi,quello che investe nell'interazione e nella creazione del rapport...Forse a certi individui puoi sembrare invadente il tuo atteggiamento(anche se magari sei solo curioso e desideroso di fare nuove conoscenze/amicizie),perciò evita se puoi di dimostrare una sorta di DHS ogni volta che parli con qualcuno e magari prova ad investire di meno nelle interazioni (lo inizierei a fare anche col DJ),così dalle risposte altrui potrai ricevere feedback più o meno positivi e capire se può nascerne una buona amicizia.

Il discorso di non mostrare ego e di non qualificarsi è quello che io definisco "lasciare libertà al prossimo" e lasciare un senso di leggerezza. Quindi mi trovo d'accordo con te.

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Wilfred

sull'invadenza confermo che l'impressione possa essere quella che dici tu e pure quella dell'imporre il proprio ego. è una questione complessa da affrontare che sto cercando di capire come muovermi dato che è una cosa che mi porto appresso da troppo tempo. non credo pero' che debba stravolgere totalmente la mia personalità ma solo smussarla in una certa quantità. c'è da capire ora come e dove (grazie dei tuoi consigli cmq).

Figurati !

Il discorso di non mostrare ego e di non qualificarsi è quello che io definisco "lasciare libertà al prossimo" e lasciare un senso di leggerezza. Quindi mi trovo d'accordo con te.

Certo , si tratta di meccanismi spontanei che non puoi governare o controllare.
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Witcher

Il problema è anche che non riesco a distinguere ego da spontaneità. se io sono estroverso come faccio a scindere le due cose?

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capitansomaro

witcher, hai sollevato un tema vastissimo.

molte persone, sole e senza amici, si accoppiano di continuo; altre, con un sacco di amici ,"non la vedono" neanche da lontano; altri ancora hanno tante amicizie e tante donne; completo le combinazioni dicendo che poi c'è chi non ha amici e non seduce. questo mi lascia supporre che non esista una rigida relazione fra amicizia e seduzione.

secondo me, witcher, non esiste neanche una singola risposta. tutto è interconnesso. potrei parlare per ore, ma sarebbe il *mio* punto di vista e arriverei ad una *mia* visione. stai cercando un metodo, una pratica, una risposta, ma siamo tutti diversi e l'amicizia è per ciascuno di noi una serie di regole interiori da scoprire, che col tempo diventano sempre più un sentimento maturo.

però, amicizia e seduzione hanno una base comune: l'amore per la persona che hai davanti. le risposte, secondo me, vanno cercate nei mille significati dell'amore. (di male in peggio per la tua ricerca)

hai detto tante cose interessanti. ne prendo solo una, perchè mi colpisce ogni volta come un destro in faccia: il bisogno!

quando qualcuno in una relazione antepone il suo bisogno a tutto il resto, bisogno di affetto, di stima, di riconoscimento, di esercitare il potere, di sottomissione, bisogno materiale etc etc, la mia amicizia non fluisce perchè sento di essere usato nella relazione come un mezzo e non come un fine. anche qui potremmo parlarne per post infiniti.

ma io credo che te, come me, e come tutti, da qualche parte in fondo al cuore e in qualche luogo dentro il cervello sai benissimo che l'amicizia, per essere tale, si deve reggere sulla parità e la condivisione dell'anima. il *bisogno* viola l'equilibrio di parità e condivisione e le conseguenze, a volte senza troppa consapevolezza, sono il rallentamento della conoscenza incipiente, fino al suo arresto...e amici come prima.

Modificato da capitansomaro
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