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HUNDEFUTTER MODEL


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^'V'^

mi preoccupi.... inizi ad affascinare un pò tutti

Anch'io sono affascinato un po' da tutti.

E...questa emozione, di sentirsi approvati ed accettati da un gruppo che approvi e stimi, ha addirittura un nome in Giappone. Nella nostra cultura individualista e votata al successo individuale non ha un nome, ce ne occupiamo poco come ci occupiamo poco della neve che semplicemente chiamiamo neve, mentre gli eskimesi hanno 26 termini differenti per riferirsi ad essa, in base alle sue diverse composizioni, caratteristiche fisiche, compattezza ecc.

In Giappone questa sensazione di approvare ed essere approvati la chiamano Amae.

E' una bella sensazione, di cui gli umani hanno tanto bisogno e che porta con se anche la debolezza di unirsi ad una setta quando si attraversa un periodo difficile.

E mentre ti ringrazio per il tuo messaggio e ti garantisco che non ci sia nulla di cui preoccuparti, e che la cosa è reciproca, mi chiedo: quanti termini abbiamo, non dialettali o volgari, non ridicoli e latini, non biblici, nella nostra cultura, per riferirci al sesso?

Quante emozioni e sensazioni sono legate ai nostri ricordi sessuali o ai nostri sogni, quante diverse situazioni e condizioni, gradi di coinvolgimento e di connessione, rimangono senza un nome, e, quindi, senza poter essere trasformate in parole--> pensieri--> azioni--> abitudini--> modi di essere --> "destino".

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capitansomaro

Anch'io sono affascinato un po' da tutti.

E...questa emozione, di sentirsi approvati ed accettati da un gruppo che approvi e stimi, ha addirittura un nome in Giappone. Nella nostra cultura individualista e votata al successo individuale non ha un nome, ce ne occupiamo poco come ci occupiamo poco della neve che semplicemente chiamiamo neve, mentre gli eskimesi hanno 26 termini differenti per riferirsi ad essa, in base alle sue diverse composizioni, caratteristiche fisiche, compattezza ecc.

In Giappone questa sensazione di approvare ed essere approvati la chiamano Amae.

E' una bella sensazione, di cui gli umani hanno tanto bisogno e che porta con se anche la debolezza di unirsi ad una setta quando si attraversa un periodo difficile.

E mentre ti ringrazio per il tuo messaggio e ti garantisco che non ci sia nulla di cui preoccuparti, e che la cosa è reciproca, mi chiedo: quanti termini abbiamo, non dialettali o volgari, non ridicoli e latini, non biblici, nella nostra cultura, per riferirci al sesso?

Quante emozioni e sensazioni sono legate ai nostri ricordi sessuali o ai nostri sogni, quante diverse situazioni e condizioni, gradi di coinvolgimento e di connessione, rimangono senza un nome, e, quindi, senza poter essere trasformate in parole--> pensieri--> azioni--> abitudini--> modi di essere --> "destino".

bè...dalle nostre parti, e non siamo giapponesi, si dice "agape"; anche i norvegesi chiamano la neve in un sacco di modi e io non so dirti quante parole indicano il sesso, ma potrei farti una lunghissima lista per la bernarda e per il batacchio. eppure davanti ad una bellezza che mi solletica l'istinto sessuale, mi ritrovo ogni volta poche scelte:

1) il silenzio ammirato

2) la verbalizzazione scolastica e banale

3) la confusione espressiva e caotica del "tutto"

ho affinato nel tempo la modalità "3". il sesso è un canale comunicativo adulto, maturo, totale. io sento che ci devo includere tutto dentro: il silenzio (1) è troppo poco e le frasette(2) mi confinerebbero negli spazi striminziti e rachitici di un film porno.

in quei momenti, le emozioni e le sensazioni si condensano in un linguaggio senza grammatica, comprensibile solo a chi possiede quel vocabolario... non credo sia possibile parlarne fuori contesto, ma se intendi quel che dico non è affatto necessario condividere un dizionario perche "tutto" ci è chiaro.

nb riconosco i tuoi "schemi"....ahhh...gli schemi: una delle mie passioni!... magari poi ne parliamo in privato.

Modificato da capitansomaro
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Ragob

Leggerò tutto stasera appena torno, grazie mille... E preparati alle mille e una domande che tutti sicuramente avranno :D

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koram

strano sono cose che se ho il frame alto mi vengono naturali! il cervello mi mette in ordine tutte le informazioni... e sbam! come fare a farlo anche con il frame basso? bastano gli esercizi? o forse un po piu di meditazione per organizzare le idee?

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^'V'^
Inviato (modificato)

strano sono cose che se ho il frame alto mi vengono naturali! il cervello mi mette in ordine tutte le informazioni... e sbam! come fare a farlo anche con il frame basso? bastano gli esercizi? o forse un po piu di meditazione per organizzare le idee?

Noti qualche affinità con la seduzione?

Sedurre, capire le esigenze altrui (o i pericoli potenziali) e anche combattere, predare, sono abilità affinate nel corso di milioni di anni.

Siamo ancora qui a scriverne perché i nostri avi sono stati capaci di sopravvivere e riprodursi anche grazie a queste abilità, ed è tutto dentro di noi.

Però è una caratteristica molto più femminile, quella di cui parliamo, che maschile.

Le donne hanno 16 aree nel cervello preposte alla comunicazione mentre noi ne abbiamo 4-6, inoltre mentre la nostra intelligenza emotiva si esprime meglio nell'area della gestione delle emozioni, per loro si esprime meglio nell'area del riconoscimento delle emozioni.

Quindi abbiamo da fare due cose:

1- cercare di coprire almeno in parte il gap che abbiamo nei confronti delle femmine, senza perdere i vantaggi che già abbiamo.

Questo lo facciamo allenandoci a riconoscere le espressioni, il linguaggio del corpo, allenandoci ad ascoltare, ad ascoltare bene il tono e la tensione nella voce, a guardare oltre che vedere, ecc. E anche sintonizzando i due emisferi cerebrali mediante rilassamento, meditazione ecc.

2- sopperire con le conoscenze teoriche ai numerosi arrotondamenti in eccesso delle sensazioni.

Sì, spesso le donne sono più intuitive, ma spessissimo danno etichette sbagliate a pelle.

Perché le sensazioni viscerali sono fatte per arrotondare in eccesso.

faccio un esempio:

la ragazza mi sta parlando, mi chiede cos'abbia fatto ieri sera.

Le dico che ho visto un film con mia madre. E' la verità.

Lei sente che sto mentendo. e diventa diffidente.

cos'è successo?

E' successo che mentre dicevo mia madre ho avuto un piccolo scarico tensionale, per esempio un aggiustamento della posizione, o mi sono grattato il naso, o ho cambiato lievemente tono di voce.

Lei non sa perché, non ha studiato la teoria, ma istintivamente qualcosa le dice di non fidarsi.

Il vero motivo per cui ho avuto tensione è che la parola "madre" non è neutra per me, non ci sono mai andato d'accordo e stare a vedere un film con lei è stato fastidioso e tensiogeno.

E perché allora i suoi campanelli d'allarme sono scattati a vuoto?

Perché nel corso dell'evoluzione, per le donne, è stato più funzionale ai fini della sicurezza allontanarsi da una persona che stava mentendo 10 volte su 10, anche se magari 7 volte era solo un falso allarme.

Nel corso dell'evoluzione, per le donne, è stato più funzionale ai fini della sopravvivenza della specie accudire il bambino che mostrava segni di sofferenza, anche se 6 volte su 10 si trattava solo di sovrastimolazione. ( noi siamo abituati alle luci, ai suoni, alle sensazioni fisiche, tattili, ma per i bambini piccoli è tutto nuovo e a volte sono sovrastimolati ).

E' a questo punto che, dopo aver reimparato ad ascoltare le nostre sensazioni, ci viene in aiuto la teoria, le nozioni, le conoscenze.

La ragazza avrebbe potuto accorgersi che qualcosa in me non andava grazie alle sue sensazioni. E queste servono per puntare il faro su quello che va analizzato.

Poi, però, grazie agli studi e alle nozioni, avrebbe potuto constatare che lo scarico tensionale era avvenuto un secondo dopo che avevo detto "madre".

A quel punto avrebbe potuto chiedermi "vai d'accordo con tua madre?"

E io avrei risposto che è stata dura stare seduti accanto a guardare un film, che come al solito abbiamo finito per discutere, ecc.

Allora lei si sarebbe potuta tranquillizzare sull'idea che stessi mentendo.

Invece, non conoscendo le nozioni, la teoria, la ragazza finisce per limitarsi a credere che io stia mentendo.

A quel punto la sua immaginazione corre a me che infilo banconote nei costumi in un locale di lap dance e mi affronta dicendo che non crede ad una parola di quel che ho detto.

Io reagisco incavolato perché so di aver ragione, e la discussione finisce su un piano relazionale e non di contenuto.

Questo è il motivo per cui le sensazioni vanno benissimo per salvarsi la vita, ma sono un lavoro grossolano, non fino.

La conoscenza unita ad esse ci può aprire molte porte.

Modificato da ^'V'^
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koram

ok ok ok ok! sono entusiasta! V dove prendi queste informazioni? che libri consigli! sono queste le cose che mi interessano veramente, è per cose come queste che sono su questo forum

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saimon

ok ok ok ok! sono entusiasta! V dove prendi queste informazioni? che libri consigli! sono queste le cose che mi interessano veramente, è per cose come queste che sono su questo forum

sono d'accordo, per fortuna che ogni tanto sbarcano utenti come te, se no sarebbe solo un forum di vanterie e di personcine che cercano magie...

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Ragob

^ vanterie sopratutto XD comunque sembrate contenti del file postato dal nostro amico, stasera lo leggo anche io

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stanford

Ho approfondito la lettura di questo argomento dopo una prima lettura veramente superficiale.

La chiave a quanto ho capito sta nel leggere le persone. La cosa interessante, è che ora che ci rifletto, IO non ho mai saputo leggere gli altri, nè mai mi è interessato farlo. Mentre è abbastanza semplice cogliere gli stati d'animo, ciò su cui si basa questo modello è materia ostica.

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^'V'^
Inviato (modificato)

ok ok ok ok! sono entusiasta! V dove prendi queste informazioni? che libri consigli! sono queste le cose che mi interessano veramente, è per cose come queste che sono su questo forum

Ho scritto che son 13 anni che studio argomenti simili, in realtà ricordando il taglio di capelli da pazzo che avevo quando frequentai il primo corso di comunicazione non verbale direi che avevo 17 anni, quindi 16 anni fa.

Ho, nel frattempo, frequentato così tante persone esperte, corsi, letto così tanti libri, internet ecc, in ultimo anche gli studi universitari di psicologia, che a questo punto citare tutte le fonti sarebbe difficile e lunghissimo, però tu mi chiedi anche quali libri possa consigliarti, quindi direi che per iniziare ce ne sono alcuni ben fatti:

http://www.ilgiardin...con_i_piedi.php

Ce ne sono moltissimi sulla CNV, ma questo secondo me è molto digeribile e, avendo i capitoli divisi per segnali, si può leggere un capitolo alla volta poi uscire sul campo e concentrarsi su quel particolare segnale.

http://www.deastore....8889382196.html

Ne ha scritti molti, lui è lo scienziato che ha ispirato la serie "Lie to me" questo è un buon libro per iniziare a muoversi nella lettura delle microespressioni facciali.

http://www.ilgiardin...ai-pensando.php

Credo sia unico nel suo genere, parla di molti dettagli che gli altri non trattano. Lo consiglio sicuramente.

http://www.ibs.it/co...lia-potere.html

Fondamentale

http://www.ibs.it/co...za-emotiva.html

Questo dà un po' di basi su molti concetti, è la versione digeribile e divulgativa de "il cervello emotivo" di Le Doux che è un po' più complicato ma dice fondamentalmente le stesse cose.

Sul piano del cervello femminile e delle differenze fra i sessi...

http://www.macrolibr...e-economica.php

Interessante in quanto molto onesto, lei era una militante femminista che ha studiato per 20 anni il cervello di uomini e donne per dimostrare che fossero uguali e le differenze non biologiche ma culturali (la teoria femminista si basa su questa assurdità) e alla fine si è ricreduta ed ha scritto un libro sulla differenza del cervello delle donne.

http://www.ilgiardin...e-da-venere.php

E' un classico, l'autore ne ha scritti diversi sull'onda del successo di questo, ma sicuramente questo è il fondamentale.

http://www.macrolibr...a_ovulandia.php

Questo è il libro che andrebbe letto dopo il precedente. Perché il precedente è interessante e fornisce spunti validi, ma sembra scritto da un marito con la moglie che corregge le bozze, questo libro invece pur non approfondendo le dinamiche come il precedente ha un taglio molto più biologico e privo di speculazioni psicologiche.

http://www.ibs.it/co...gli-uomini.html

Questo aiuta a comprendere differenti desideri e relativa motivazione.

Ci sarebbero poi tutta la serie di libri di Allan Pease sulle differenze, sono carini e si leggono in fretta, ma non serve assolutamente leggerli tutti.

http://www.macrolibr...allan_pease.php

Tra i corsi, molto interessanti quelli sulla psicologia analogica, l'ipnosi dinamica e la CNV di Benemeglio, io sono stato allievo di un suo allievo

http://www.istitutop...a_analogica.asp

E anche, riguardo alle sensazioni viscerali:

http://www.movimento...zione-primitiva

Ora... ho volutamente evitato i fiumi d'inchiostro spesi su argomenti simili dal fronte PNL, perché secondo me è giusto che uno si faccia un'idea di sensazioni e di conoscenze prima di scoprire le stesse schematizzate, rese formule matematiche e con nomi in inglese.

Se no poi può essere portato a pensare che tutto questo sia PNL, che sarebbe come dire che l'unità di misura della bilancia del fruttivendolo è i pomodori.

Sul fronte PNL, comunque, un librino per comprendere alcuni meccanismi della comunicazione e dell'ascolto dell'altro:

http://www.ilgiardin...a_di_fronte.php

Anche se, dovendo trattare di comunicazione, sarebbe sempre meglio prima leggersi qualcosa di Watzlavick, a partire da

http://www.ibs.it/co...unicazione.html

Un testo universitario di Psicologia Sociale sarebbe ottimo, anche uno di Psicologia dello Sviluppo, che ormai da alcuni anni non è più psicologia dell'età evolutiva poiché considera lo sviluppo durante tutto l'arco di vita.

Potrei scriverne centinaia, ma la cosa migliore sarebbe leggerne anche solo tre e applicarli sul campo, studiare capitolo per capitolo e cercare riscotri nella vita reale, fino a render automatiche le abilità spiegate.

Se no, se dev'essere solo una lettura, è molto meglio un romanzo di Coelho.

Nessuno di questi libri o corsi è migliore di un durature, reale e sincero interesse verso le persone, le loro paure, bisogni, debolezze, i loro motivi di gioia, e un'attenta osservazione acritica delle stesse e delle dinamiche intercorrenti fra esse.

Non a caso un parrucchiere che non ha mai letto nessuno di questi libri potrà stupirci azzeccando i bisogni e le preoccupazioni di una cliente appena conosciuta.

Personalmente, essendo 14 anni che faccio il buttafuori, ho dovuto passare molte ore in piedi, fermo, a guardare la gente divertirsi, socializzare, cercare il coraggio di parlarsi, litigare, ecc.

E lo stesso faccio quando leggo un libro o scrivo seduto al tavolino di un bar, osservo le persone, "sento" il legno del tavolo sotto il loro gomito, "sento" la scomodità del portafogli nella tasca dietro i pantaloni, e questo mi dice che non lavora da seduto, quindi anche se ha la giacca e la cravatta non è probabilmente un rappresentante, a cosa starà pensando? Farsi domande dopo essersi immedesimati è il modo migliore per interpellare l'inconscio a filtrare i milioni di bit di informazioni in ingresso da quella persona.

Ma...è un gioco, dev'essere preso con la spontaneità e la naturalezza di un gioco e non con la seriosità di uno spettacolo di mentalismo (seriosità che serve solo per suggestionare il pubblico).

Modificato da ^'V'^
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