belzebu [Partecipante] 116 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Erano cose chi più o meno avevo elaborato anche io. Pratico un po' di meditazione ed ero arrivato più o meno alle tue stesse conclusioni. Vorrei porti anche questa riflessione per capire se è un esperienza condivisa, oppure un altro mattone da eliminare. Chiedo anche a chiunque pensi qualcosa in proposito di intervenire se ve la sentite. Riflessioni che sono sorte dopo aver letto anche il testo 6. La questione di modelli falsati dalla tv credo sia molto importante, proprio per il fatto che riproducono modelli irreali di comportamento. Presentano solo un lato apparente, mentre il lato "umano" viene nascosto nell'ombra. Credo che da qui nasca il detto "salvare le apparenze" ormai tanto in voga. Il problema a questo punto, per uno che vuole cambiare, è trovare un modello di riferimento reale sano. Cosa che è a mio avviso molto difficile. In primo luogo a causa di noi stessi e della nostra capacità di giudizio alterata dagli stessi modelli di riferimento. In secondo luogo dal fatto che ritengo che le fondamenta del mondo contemporaneo in Italia siano state fissate attorno agli anni 40/50. Persone viventi che non sono state condizionate dall'attuale modo di essere sono poche. (la mia visione non è in realtà così estrema, ma per fini riassuntivi l'ho esposta così). La maggior parte del lavoro deve quindi essere fatta in solitaria. Attraverso la meditazione o comunque l'autoosservazione, si abbattono i modelli di sola apparenza, per integrarli con figure più umane e reali con poli positivi e negativi. Qua però nasce la mi riflessione che volevo porti. L'integrazione avviene attraverso l'immaginazione. Cioè attraverso il pensiero di qualcosa che non è, ma che dovrebbe essere (il "dovrebbe essere" non fa riferimento a un mondo insistente, ma un mondo fortemente umano). E' quindi l'atto di immaginare che guida le azioni e le scelte. La ricerca di qualcosa che non c'è ma che si tenta di creare. La cosa che mi fa un po' storcere il naso, e che quindi mi spinge a chiedere il tuo/vostro parere, e che il ragionamento razionale/logico che ho seguito mi conduce sul sentiero dell'irrazionalità, facendomi dubitare di ciò che ho scritto e di ciò che faccio. Non è l'immaginazione a guidare le scelte. L'immaginazione di solito rimane tale. Crea un universo parallelo, irraggiungibile. L'impossibilità di raggiungerlo è la fonte della frustrazione, il rendersi tangibile del desiderio. Il bombardamento mediatico di persone che arrivano ad appagare questi desideri profondi con metodi per noi irrealizzabili allontana ancora di più l'immaginazione e quindi l'appagamento del desiderio. Ora arriva ciliegina sulla torta: vogliamo essere speciali! è ovvio che quello che vediamo nei film non sia facile e cosa da tutti ma diamine noi non siamo mica tutti! Potremmo metterci il cuore in pace e vivere come hanno fatto i nostri padri. Ma noi siamo speciali, noi siamo noi, ecc... Poi però vogliamo anche essere abbastanza normali da essere parte integrante del gruppo. Vogliamo essere due cose distinte ed alla fine riusciamo solo ad essere meno di mediocri, perché non riusciamo nemmeno ad essere dei buoni mediocri, troppo presi a cercare di essere qualcosa di più ma troppo di più per essere raggiungibile. Ci auto-infliggiamo un suplizio divino, siamo i compagni di Tantalo. Umano, troppo umano... Partire dalla frustrazione, riscoprire le proprie pulsioni profonde ed irrinunciabili, perseguirle ab ovo modellando persone con cui si entra in contatto nella realtà, perforando il loro velo di finzione. Questo è quello a cui sono arrivato ma aspetto l'illuminante conclusione di aivia Perdonami, ma sei non sei in grado di trovare i tuoi modelli hai bisogno di ristrutturarti. Non solo hai delle fondamenta deboli da quello che scrivi, ma se scendo nello scantinato faccio fatica a vedere i pilastri portanti con tutta la polvere che c'è nell'aria... Come fai a vedere la polvere, se non hai ancora acceso la luce? Come fa uno scantinato a diventare vecchio (per la polvere), se non ha buona fondamenta? E perché consigli la ristrutturazione e poi parli di pilastri portanti? Non lo sai che non si toccano mai i pilastri e gli archi portanti quando si ristruttura un edificio? life and light e Tony Montana ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
life and light [Partecipante] 176 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Caro belzebu, ti ringrazio della risposta. Mi ha fatto riflettere Sei sulla buona strada, ma non confondere illusione con immaginazione. L'illusione è una male, è passiva, si vive nell'illusione in modo inconsapevole perchè la si crede reale. E' legata alla prima domanda che ho fatto ad aivia, a cui mi ha risp poco sopra. L'immaginazione è un bene, è un atto creativo. Vedo che viene usata l'idea delle fondamenta e della casa. La casa o il castello non viene costruito se non si ha un idea, un immagine, se non si crea dal nulla ciò che non c'è attraverso un mero atto di volontà creativa, l'immaginazione. La mia domanda è se è applicabile a se stessi. Perchè io che decido di immaginare, non sono un bambino, ho un passato che condiziona le mie scelte di vita reale, come le mie scelte di immaginare. Se il mio passato è sbagliato, se il mio vissuto è sbagliato, anche le mie scelte future saranno sbagliate. Come posso rimediare al mio passato? e come faccio a sapere che i rimedi che scelgo sono giusti? L'unica soluzione che trovo è cambiare rotta. Rischiare nell'irrazionale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
belzebu [Partecipante] 116 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Caro belzebu, ti ringrazio della risposta. Mi ha fatto riflettere Sei sulla buona strada, ma non confondere illusione con immaginazione. L'illusione è una male, è passiva, si vive nell'illusione in modo inconsapevole perchè la si crede reale. E' legata alla prima domanda che ho fatto ad aivia, a cui mi ha risp poco sopra. L'immaginazione è un bene, è un atto creativo. Vedo che viene usata l'idea delle fondamenta e della casa. La casa o il castello non viene costruito se non si ha un idea, un immagine, se non si crea dal nulla ciò che non c'è attraverso un mero atto di volontà creativa, l'immaginazione. La mia domanda è se è applicabile a se stessi. Perchè io che decido di immaginare, non sono un bambino, ho un passato che condiziona le mie scelte di vita reale, come le mie scelte di immaginare. Se il mio passato è sbagliato, se il mio vissuto è sbagliato, anche le mie scelte future saranno sbagliate. Come posso rimediare al mio passato? e come faccio a sapere che i rimedi che scelgo sono giusti? L'unica soluzione che trovo è cambiare rotta. Rischiare nell'irrazionale. Stai attento perché si ha la certezza di essere dentro un'illusione solo a posteriori. Back Door Man ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Hypnogator [Partecipante] 211 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 belzebu voglio farti notare che hai solo cambiato la mia metafora, quella non è una risposta, è retorica. Dove sono i contenuti? Dove finirà questo discorso ambiguo sul modellamento? Non lo sai neppure tu. Sei un evangelista non voluto di Aivia... Dai prova di possedere una buona dialettica, ma come tutte le dialettiche è vuota dentro. Consiglio a life e death, l'altro utente insomma, di non affidarsi troppo a questi discorsi filosofico-esistenziali, la vita è molto più semplice, razionalizzazioni del genere danno solo più briciole ad un inconscio troppo affamato. Questa è la vera illusione. La logica afferma ciò che l'inconscio nega. Fate attenzione signori. life and light ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
belzebu [Partecipante] 116 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 (modificato) belzebu voglio farti notare che hai solo cambiato la mia metafora, quella non è una risposta, è retorica. Dove sono i contenuti? Dove finirà questo discorso ambiguo sul modellamento? Non lo sai neppure tu. Sei un evangelista non voluto di Aivia... Dai prova di possedere una buona dialettica, ma come tutte le dialettiche è vuota dentro. Io ho chiesto a te quali erano i tuoi contenuti, se leggi bene -non è difficile- ho fatto solo domande. Ti faccio un esempio facile facile. Ci siamo appena conosciuti e ti faccio una domanda tipo:"quanti anni hai?". Non puoi rispondermi gridandomi:"DOVE SONO I CONTENUTI?". Ti pare? Sei stato molto scortese. Consiglio a life e death, l'altro utente insomma, di non affidarsi troppo a questi discorsi filosofico-esistenziali, la vita è molto più semplice, razionalizzazioni del genere danno solo più briciole ad un inconscio troppo affamato. Questa è la vera illusione. La logica afferma ciò che l'inconscio nega. Fate attenzione signori. Inconscio:"Non voglio scopare quella ragazza, è grassa." Logica:"No, ora tu te la scopi. Hai capito?" Torna quando hai le idee più chiare Modificato 3 Febbraio 2014 da belzebu Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Hypnogator [Partecipante] 211 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Io ho chiesto a te quali erano i tuoi contenuti, se leggi bene -non è difficile- ho fatto solo domande. Ti faccio un esempio facile facile. Ci siamo appena conosciuti e ti faccio una domanda tipo:"quanti anni hai?". Non puoi rispondermi gridandomi:"DOVE SONO I CONTENUTI?". Ti pare? Sei stato molto scortese. Inconscio:"Non voglio scopare quella ragazza, è grassa." Logica:"No, ora tu te la scopi. Hai capito?" Torna quando hai le idee più chiare La mia ultima frase l'hai mal interpretata non è così semplice analizzare quel concetto... Continuo a dire che non sai dove finirà il discorso e un'altra volta, leggiadro come un acrobata, hai fatto un salto mortale sopra di me, hai impressionato qualcuno, ma sei rimasto sempre lì, dietro di me, non sei sparito ne andato altrove. Traduco per chi non capisce le metafore: non sai nemmeno tu la soluzione dello spin off. Aspettiamo aivia e poi ci prendiamo a spadate. belzebu ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
life and light [Partecipante] 176 Inviato 3 Febbraio 2014 Condividi Inviato 3 Febbraio 2014 Consiglio a life e death, l'altro utente insomma, di non affidarsi troppo a questi discorsi filosofico-esistenziali, la vita è molto più semplice, razionalizzazioni del genere danno solo più briciole ad un inconscio troppo affamato. Questa è la vera illusione. La logica afferma ciò che l'inconscio nega. Fate attenzione signori. Potresti avere benissimo ragione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cavaliere Nero [Lurker] 23 Inviato 4 Febbraio 2014 Condividi Inviato 4 Febbraio 2014 Questo discorso mi ha colpito, perchè non credevo affatto di essere afflitto da una simile patologia, almeno non finchè ho letto il tuo discorso Aivia. In effetti mi rendo veramente conto solo ora di aver sempre spinto la mia vita in una direzione certamente voluta, ma influenzata da fattori quali serie televisive, libri, fumetti e perchè no, videogiochi . E così mi ritrovo ad essere un giorno brillante ed aperto al mondo, il giorno seguente taciturno ed eccessivamente introspettivo, con una scarsa propensione anche al dialogo. In realtà non ho una personalità fragile, ho dovuto affrontare tante, tantissime delusioni e traumi che si sono susseguiti con una costanza impressionante, ma ne sono sempre uscito più forte e determinato di prima, ma ora il dubbio emerge con prepotenza : chi era quello che è riemerso dall'abisso ? Il mio vero Io, o l'Io che cerco da tutta la vita di imitare ? Forse il problema più grave che ci affligge oggi è il non capire dove finisce il "personaggio " ed inizia invece la nostra reale personalità e , soprattutto, le nostre più grande risorse . Sempre che a questo punto ci sia una reale personalità , e non sia invece solo ed esclusivamente il frutto di anni di condizionamenti sociali, mitigata solo dalla presenza più o meno forte dei genitori nella nostra vita . Back Door Man e ^'V'^ ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160815 Inviato 5 Febbraio 2014 Autore Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 5 Febbraio 2014 (modificato) 7- Non buttiamo il bambino con l'acqua sporca... 9 - KU, Vuoto Dovevano essere i titoli dei capitoletti 7 e 9, come da indice, ma è passato un anno ed ho cambiato idea, in un anno sono cambiato un bel po'. Non rimarranno Lost Chapters... infatti parlai e riparlai di questi due concetti nel 3d "L'automiglioramento è masturbazione", per chi fosse curioso. http://www.italianseduction.club/forum/t-30218-lautomiglioramento-e-masturbazione/ 7 - L'immagine di sé. Un approccio meno immaginato e più "sentito". L'immagine di sé è uno dei temi centrali di molte visioni dell'inner game, della psicologia, fulcro di molti esercizi nella Programmazione Neuro Linguistica. Nel modellare qualcuno vengono proposti esercizi come l'immaginare di entrare nella sua pelle come fosse un vestito finendo per vedere dai suoi occhi, l'agire come se si fosse quella persona, ecc. Abbiamo preso coscienza del fatto che spesso i modelli che scegliamo sono accattivanti pubblicità di un'auto o di una marca di computer, più che veri risolutori dei nostri problemi. Ci identifichiamo in essi, essi ottengono nello schermo quello che noi vorremmo, e allora noi immaginiamo di essere nei loro panni per modellare l'immagine di noi. Secondo altri approcci la pelle da vestire dovrebbe essere l'immaginazione di come vorremmo essere, un'immagine ideale di noi stessi costruita partendo da quello che crediamo di volere. Ma quello che crediamo di volere è fortemente condizionato e può essere addirittura controproducente nella vita reale per il conseguimento degli Oggetti Meta. Entrambi questi approcci, modellare qualcun altro che eccelle e modellare un noi stessi di successo, sono immaginati. E' come se il corpo non centrasse nulla. Come se non fossimo, il nostro corpo. Al massimo qualcuno immaginerà un corpo più magro, muscoloso, ma è sempre un'immagine. Indossare una maschera o calarsi eccessivamente in un ruolo per avere un'identità, indica una scissione tra l'io ed il corpo. Il senso di identità deve scaturire dalla percezione del corpo, non dal ruolo circostanziale, dal lavoro, dal nome che altri hanno scelto per noi senza nemmeno conoscerci, dal cognome che identifica l'antico lavoro di qualche antenato cornuto che ha mantenuto i nostri antenati credendo fossero figli suoi. Il distacco dell'identità da se stessi porta ad una sessualità prestazionale, d'immagine, dove l'importante non è più sentire la voluttà in quell'attimo magico della penetrazione, ma "fare bella figura". Questo distacco porta a credere di essere il proprio lavoro, sovrapponendo ruolo e identità, così dopo alcuni anni il poliziotto sarà poliziotto anche fuori dal servizio, ma quando girando scalzo per casa prende col mignolo del piede contro il bordo di una porta, chi è che che sente quello? Il poliziotto? No, lui. L'immagine è un termine che si oppone all'esperienza del corpo, si oppone alla percezione di sensazioni, sentimenti, coi quali l'esperienza di sé dovrebbe essere connessa. L'immagine è astratta, surreale, dipendente dai ruoli e quando percepisco me stesso come immagine e ruolo, percepirò anche l'altro allo stesso modo, e allora sarà facile anche ucciderlo perché in lui vedo solo la sua carica politica, la sua scelta religiosa, il suo ruolo di delinquente o guardia. Sarebbe diverso ucciderlo se in lui sentissi battere un cuore, se percepissi le sue emozioni, i suoi sentimenti, il suo respiro. Se ci pensi, è divertente uccidere tutte quelle immagini sullo schermo quando giochi ad un video game, ma potresti tenere per gioco un gattino sott'acqua guardandolo affogare? E' molto diverso, se lo senti. Quanti, immedesimati nel ruolo come immagine di sé finiscono in depressione da pensionamento, invece di godere pienamente della libertà e del giusto congedo? L'esperienza della realtà è possibile solo attraverso di noi, cioè attraverso il nostro corpo. Esploriamo i sensi, le sensazioni, i sentimenti, il movimento, il respiro. Quali sono le sensazioni che hai quando sei in contatto con le tue potenzialità primitive, durante momenti particolarmente "di flusso", come quando da bambino giocavi e ti divertivi, quali attività ti facevano stare bene? Quali sensazioni hai quando pratichi un'attività fisica che ti procura piacere in se stessa, quando sei in un bosco e cammini sul terreno irregolare, quando ti arrampichi su un albero? E quando sorridi fino alla pancia? E quando ti senti perfettamente centrato? E quando fai l'amore? Se costruisci un'immagine di te stesso con queste sensazioni, con questo stato, con queste percezioni, allora starai davvero modellando l'eccellenza, e ti starai reincollando alla realtà. Nel prossimo capitolo giocheremo con le storie e le avventure dei nostri modelli, con le loro abilità, ma prima, chi è che gioca in quelle storie? Tu, modellando il te stesso in una situazione di flusso in cui ti godi il percorso pur tenendo come stella polare gli Oggetti Meta. Esercizio: Ricorda i giochi che facevi da bambino, all'aperto, ricorda le sensazioni che ti piacevano di più, come correre, arrampicarti, comandare un team, eseguire la tua parte di piano, lanciare oggetti andando a segno, saltare, combattere, ballare, ricorda quella sensazione di flusso e come se non fosse stata mai inibita dalla paura, dall'ansia, dalla preoccupazione per l'immagine, trasportala intatta su un te stesso della tua età, che sta in piedi davanti a te, e che non ha tradito le tue aspirazioni da bambino, che non ha rinunciato ai superpoteri che avevi, come quello di fare amicizia in fretta con bambini sconosciuti e giocare insieme, come quello di correre come il vento... Tutte le sere, prima di dormire, per un mese... Osserva davanti a te questo te stesso, l'espressione del viso, il portamento, la postura, il modo di muoversi, danzare, senti il suo ritmo... Ricalca il suo battito, armonizzati col suo ritmo, e quando vibri con lui e in lui...entraci. E ora che ci sei dentro, ora che siete uno, ora che sei tu, in questa forma ideale, senti le sensazioni, percepisci il mondo e la realtà attraverso il tuo corpo, i tuoi sensi, vedi coi tuoi occhi, ascolta, senti cosa accade dentro di te, vivi. Per un mese, portati questo vestito anche al lavoro, quando vai a ballare, quando fai l'amore, tra poco più di 20 giorni tornerai ad essere UNO. la Fusion...sentila in pancia, non nel cervello, non immaginarla. Vivila... I sentimenti e le sensazioni fluiscono liberi, senza blocchi, in armonia col pieno godimento dei sensi...abbandonati alla voluttà, senti la carezza di un alito di vento, trova il calore di un abbraccio, senti il profumo dei fiori dopo la pioggia, percepisci il tuo respiro, senti i tamburi tribali che ritmano il tuo essere... .../... Modificato 5 Febbraio 2014 da ^'V'^ Phoenixred, lime09, Back Door Man e 21 altri ha reagito a questo 21 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ATTAR [Élite] 478 Inviato 5 Febbraio 2014 Condividi Inviato 5 Febbraio 2014 Aivia, ti voglio bene. Davvero. ^'V'^ e Victa1 ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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