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Dello studio e del lavoro.


Vincent

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LorenzoVonMatterhorn

Bel post, Vincent.

Volevo solo spezzare una lancia a favore dei disorientati... spesso non è completamente colpa loro, perchè le loro idee e aspettative seguono quella che è stata la storia dei loro genitori e zii (diciamo gli attuali cinquanta-sessantenni).

Chi mi conosce sa che considero tale generazione la peggiore che sia apparsa al mondo negli ultimi cento anni: gente boriosa che ha avuto tutto solo per circostanze favorevoli, e ora sta in cattedra piena di ricchezze rubate a debito a fare la morale.

Il punto è che per capire cosa davvero vuole comunicare Vincent, occorre partire dal presupposto che nulla sarà come è stato nei passati 30 anni: essere medi sarà PEGGIO che essere nessuno, perchè almeno i nessuno non hanno aspettative.

Non basterà sapere leggere per diventare direttore di banca, come successe ai nostri genitori (chi sapeva anche scrivere diventava dirigente della banca d'italia...).

La colpa, secondo me, della "maleducazione" in ambito scolastico-lavorativo, non è da assumersi totalmente nei genitori, loro sono cresciuti e sono stati educati con un certo modello, modello oramai superato.

"Studia, laureati, cosi ti trovi un lavoro buonissimo vicino a casa", un tempo funzionava, ora non funziona, c'è più concorrenza e molti corsi di studio non danno nemmeno sbocchi lavorativi (è pieno di corsi di laurea inutili --> li scegli? problemi tuoi, lo sapevi già da prima che ad esempio con il DAMS non c'è tanta offerta)

Il segreto è specializzarsi e dare un plusvalore, avere delle competenze che ci rendano particolari.

Io ad esempio sto studiando una quarta lingua per aumentare le mie competenze sul mercato lavorativo

Ah, scusate l'edit, ricollegandomi al discorso della casa che dipende dal lavoro..è giusto, in un mondo che va verso la globalizzazione ci sarà più spesso per gli stranieri, salvo gli ostacoli burocratici, la possibilità di venire a lavorare qui e portare le loro competenze, noi dovremo essere in grado di fare altrettanto, non solo per i lavori manuali, ma anche per quelli più intellettuali

Modificato da LorenzoVonMatterhorn
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  • 2 settimane dopo...
Rarox

[...] la storia dei loro genitori e zii (diciamo gli attuali cinquanta-sessantenni).Chi mi conosce sa che considero tale generazione la peggiore che sia apparsa al mondo negli ultimi cento anni: gente boriosa che ha avuto tutto solo per circostanze favorevoli, e ora sta in cattedra piena di ricchezze rubate a debito a fare la morale.

L'uomo del presente tende sempre a criticare la generazione passata, per poi essere a sua volta criticato da quella futura.

Morale della favola? Se entrambi nascevamo in quegli anni ci saremmo comportati allo stesso modo. L'attuale nostra generazione penserà a sopravvivere alla crisi, al presente, magari a discapito del futuro, così che le generazioni che verranno ci considereranno a loro volta i peggiori.

Essere medi sarà peggio che essere nessuno? Con questo mi trovi d'accordo.

Il segreto è specializzarsi e dare un plusvalore, avere delle competenze che ci rendano particolari.

Non potevi dire cosa più giusta. La domanda che ognuno di noi dovrebbe farsi è: "Perchè dovrebbero scegliere me invece di altri?"

Tornado al discorso di Vincent quando parla degli ingegneri... aggiungo il fatto che con la globalizzazione i nostri ingegneri italiani che (giustamente?) esigono uno stipendio come si deve, devono scontrarsi con ingegneri provenienti dai paesi in sviluppo che si accontentano di molto meno nella busta paga.

Modificato da Rarox
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dr.feelgood

La specializzazione è una prigione.

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^X^

Rarox, quello che scrivi è sostanzialmente vero, ma io ritengo che il detestare la generazione precedente per come mi sta trattando sia un mio legittimo diritto.

Certo che io avrei fatto come loro, certo che tu odierai me per gli stessi motivi, ma questo non deve essere una scusa per lasciare correre.

Sai cosa mi preoccupa? Che quando la tua generazione sarà davvero nei guai, si incazzerà di brutto con la mia... quando i veri colpevoli (quella precedente) saranno morti. E questo è parecchio ingiusto e soprattutto evitabile.

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Delir

Rarox, quello che scrivi è sostanzialmente vero, ma io ritengo che il detestare la generazione precedente per come mi sta trattando sia un mio legittimo diritto.

Certo che io avrei fatto come loro, certo che tu odierai me per gli stessi motivi, ma questo non deve essere una scusa per lasciare correre.

Sai cosa mi preoccupa? Che quando la tua generazione sarà davvero nei guai, si incazzerà di brutto con la mia... quando i veri colpevoli (quella precedente) saranno morti. E questo è parecchio ingiusto e soprattutto evitabile.

Si dovrebbero già essere incazzati, ma qui tutto ancora tace. Per arrivare allo scoppio si aspetterà proprio di stare nella merda!

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Freshman

Morale della favola? Se entrambi nascevamo in quegli anni ci saremmo comportati allo stesso modo. L'attuale nostra generazione penserà a sopravvivere alla crisi, al presente, magari a discapito del futuro, così che le generazioni che verranno ci considereranno a loro volta i peggiori.

sono d'accordissimo ;)

comunque vorrei concretizzare il discorso fatto finora:in base a questi parametri quindi le lauree da consigliare ad un giovane sono Ingegneria (tutte o quasi), Medicina, Informatica ed Economia?

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^X^

La specializzazione è una prigione.

Sul medio periodo certamente, ma quando in un mondo ci devi entrare è l'unico modo per distinguerti dai concorrenti.

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^X^

Si dovrebbero già essere incazzati, ma qui tutto ancora tace. Per arrivare allo scoppio si aspetterà proprio di stare nella merda!

Il problema è che la persona media si incazza sempre per sciocchezze, perchè è pilotata dai vari agitapopoli. Oh, niente di personale e sempre presenti esclusi... sto parlando del votante medio.

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dr.feelgood

Sul medio periodo certamente, ma quando in un mondo ci devi entrare è l'unico modo per distinguerti dai concorrenti.

Non ho esperienze lavorative ma solo qualche libro alle spalle quindi quello che dico potete benissimo dire che sia una cazzata e non mi offendo.

Per quanto ne sò io la più ti specializzi più guadagni ma allo stesso tempo diventa più difficile trovare un posto di lavoro proprio perché le mansioni che puoi fare si riducono vertiginosamente. Ma questo dopotutto non è un problema perché se sei giovane e specializzato un posto dovresti riuscire a trovarlo.

Diventa un problema quando dopo svariati anni di esperienza lavorativa rischi di essere licenziato (per un qualsiasi motivo futile o non, come assumere personale più giovane o ridurre il personale). Allora devi appoggiarti ad un sindacato.

Se poi vieni licenziato lo stesso la tua carriera è finita e se continui a cercare un lavoro adatto alle tue qualifiche probabilmente rimarrai disoccupato.

Se sfruttate la vostra specializzazione per aprire un'attività vostra e/o per raggiungere l'indipendenza economica allora ben venga ma se continuate a seguire il paradigma ormai fin troppo abusato di "più guadagno più spendo"... beh allora siete da punto accapo.

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^X^

Ripeto: hai perfettamente ragione, ma quello che dici vale se sei dentro il mercato del lavoro, non fuori...

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