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Come hai raggiunto la tua indipendenza (economica e non...)?


trout_man

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trout_man

Come da titolo!

Vorrei invitarvi a raccontare come a suo tempo (possibilmente non troppo anteriore al secolo XIX, leggi decimonono) avete raggiunto la vostra indipendenza economica rispetto al buono e paziente nido familiare... Ferme restando le normali precauzioni per privacy ecc ecc mi piacerebbe sapere il tipo di carriera intrapreso, la formazione avuta e perchè no le condizioni economiche di partenza.

Non si disdegnano anche progetti di indipendenza economica in itinere o progetti in corso di avvio (astenersi futuri conquistatori del mondo e cantanti da crociera con bandana :p )

Lo scopo del thread è quello di creare spunti e retrospettive su un tema che oggi giorno date le condizioni economiche è divenuto così importante e cruciale per chiunque a 20, 30, 40 (!?) voglia/debba/possa "farsi una vita propria"

PS: se possibile è bene raccogliere anche il correlato psicologico-sociale del raggiungimento della propria indipendenza economica. Tra le righe avrete sicuramente capito come io consideri l'indipendenza economica (e logistica) un passo fondamentale per la costruzione della propria immagine di sè (ero indeciso se spostarmi in Inner Game... ai mod e a voi l'ardua sentenza).

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^X^

Non sono sicuro di avere capito cosa vuoi sapere...

Io l'indipendenza economica l'ho raggiunta nel modo piu' classico e demodè: andando a lavorare!

Ho una provenienza medio borghese, e ho studiato ingegneria a Milano. Solo che a 22 anni non ce la facevo a stare chiuso nelle aule a sentire professoroni sparare cazzate sulla nascente Internet commerciale (era il 1994), e con altri 18 soci aprimmo una startup. Non ho guadagnato niente per due anni, ma ho fatto delle esperienze incredibili per un "ragazzino" che poi mi hanno aiutato moltissimo nell'ottenere il primo lavoro. Intanto, lavorando con dirigenti quaranta-cinquantenni, ho capito che erano persone normalissime e intuito come ragionassero... il mio ego iniziò a svilupparsi proprio li.

Ho finito l'università un po' in ritardo per via della società (dalla quale comunque uscii 3 anni dopo), ho scelto una tesi in cui mi diedero un budget da gestire e su tematiche che dovevo insegnare io ai docenti (ehehhe altro ego-boost) e poi servizio civile.

Il momento in cui iniziai a cercare il primo lavoro da dipendente (fine 2000) non era facilissimo: scoppio della bolla internet, crollo delle borse, pesanti disinvestimenti nel settore dove avevo studiato, blocco delle assunzioni ecc.

Passai 5 colloqui (dalla segretaria al direttore europa) in Cisco Systems, stavano preparando la lettera di assunzione ma all'ultimo momento dagli USA decisero di tagliare tutte le assunzioni. Con il senno di poi, fui fortunato!

Tutti mi dicevano di accontentarmi e essere umile, ma io onestamente sapevo benissimo di avere delle ottime carte in mano... alla fine finii in una società di consulenza.

Il primo giorno (!) arrivai in ufficio e mi chiesero se non mi dispiaceva andare in trasferta in Svizzera. Dissi di si, e nello stesso pomeriggio di fatto mi trasferii lassù. Comunque la trasferta era dal lunedi' al venerdi... però due settimane dopo conobbi una ragazza ad un party: nell'arco di 10 ore, quella che era iniziata come una ONS divenne una convivenza :) Da lunedi' a venerdi' lavoravo in Svizzera, nel weekend andavo da lei. Di fatto, due settimane dopo il mio primo stipendio non vivevo già piu' a casa dei miei.

Da loro non ho avuto alcun sostegno economico, anche se devo confessare che mio padre mi regalo' la sua vecchia auto (6 anni) quando se ne compro' lui una nuova. Ma ovviamente non posso banalizzare il fatto che mi abbiano mantenuto fino ai 28 anni e che abitando già a Milano ho potuto facilmente frequentare la migliore ingegneria d'Italia.

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Eurogianlu

partenza dal fatto di non avere nido familiare.....

marina mercantile.....

18 anni....

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resurrection joe

Ho avuto culo di entrare subito dopo la laurea in una azienda di elicotteri.

Con incoscienza ho accettato di fare un brevetto di volo a loro spese e lanciarmi in quell' esperienza..

Altri tempi.Poi mi hanno spedito in America a farmi le ossa nel settore,e passare in un altra multinazionale del settore.

Poi,conoscenze ed amicizie mi hanno permesso di entrare nella meravigliosa ed assurda industria bellica americana..(non avevo molto senso etico,lo ammetto!) Per un breve periodo lavoravamo anche per la Nasa! (E conoscevo pure gente che lavorava per la Cia e la Nsa..romanzesco!)

E soldi a palate e rotture di palle e casini vari,ma il gioco valeva la candela.

Poi ho lasciato il simpatico ambientino e sono entrato nella cool britannia degli anni 90-2000...

Ho girato quasi tutto il globo terracqueo e ho vissuto piu in hotel che a casa,mi sono dvertito ed ho guadagnato

belle cifre,oggi impensabili..poi mi sono mangiato soldi,vita,tranquillità e donne(non ho risparmiato neanche la metà),

me ne sono tornato in Italia perchè cotto e mi sono cercato una lavoro piu tranquillo

Ho rischiato la pelle varie volte nel passato e per questo cercavo di farmi pagare bene,però ne sono uscito logorato e voglioso di pace.

Rifarei tutto,ma non credo ora sarebbe più possibile in questo paese..vabbè,ora sono tranquillo(per ora..)

Modificato da resurrection joe
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Amon

E' dura per tutti, di questo periodo, riuscire a sistemarsi. Comunque ciò che paga più di ogni cosa è quanto sai fare, quanto sei veloce a imparare... insomma le reali competenze e le capacità di crescita che possiedi.

La fortuna, la qualità della formazione, la provenienza sociale e geografica... tutte cose importanti, ma a mio avviso non quanto la competenza. In questo paese la meritocrazia è meno quotata che in altri, ma è comunque l'unica base certa su cui puoi contare per arrivare dove vuoi. Naturalmente se ce l'hai, quella competenza.

E poi la determinazione, cioè quanto sei disposto a insistere e a sacrificarti per fare ciò che vuoi davvero. Molti ci arrivano quasi senza sforzi, quasi come fossero predestinati per quel preciso lavoro... altri, invece, devono sudare per anni... dipende da come sei, da chi sei.

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Foxtrot

Gran bel thread!! Seguo con molto interesse!

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trout_man

Grazie per le belle risposte, avete colto benissimo il senso del thread!!

Mi piacerebbe che questo thread raccogliesse tutte le vere "start-up" di ognuno di noi: il primo lavoro, i primi anni a mantenersi da soli, l evoluzione nella carriera ecc. ecc. Così che i tanti indecisi sul percorso formativo da intraprendere, sulle reali possibilità di lavoro con il proprio titolo, sull'esistenza di via alternative alle classiche professioni, sulla possibilità di cambiare azienda o settore lavorativo ecc. ecc. possano avere degli esempi reali e concreti.

Per ora abbiamo avuto la storia di due ingegneri, due tecnici che dalla loro competenza di nicchia hanno costruito posizioni ben retribuite e di rilievo; altro tratto comune sono le frequenti trasferte estere e il senso di "avventura pioneristica": l'evoluzione di Internet per X e la tecnologia aereonautica per joe.

Bella anche l'esperienza di Eurogianlu che da quanto ho capito ha mollato gli studi e si è imbarcato (mi farebbe piacere se ci raccontassi qualcosa in più...)

Domanda al buon 'X': come sono i primi anni nelle società di consulenza (ambiente di lavoro, formazione interna, possibilità di carriera...)? (se lo ritieni opportuno possiamo sentirci anche via PM)

Aspetto altri coraggiosi narratori ;)

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Amon

Per quel che mi riguarda: laurea in materie umanistiche, breve master in settore radiotelevisivo, attualmente inserito nel circuito della vendita, ma potrei cambiare settore alle prime avvisaglie di feedback negativi. Non puoi mai prevedere come si evolverà la tua carriera, specie se hai delle passioni ma non sai esattamente quel'è il punto di arrivo cui vuoi giungere.

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2003 diploma ITIS in informatica, vacanza in campeggio con un amico. la prossima vacanza sarà nel 2008, tutte le altre estati sono state sacrificate sull'altare del LAVORO... poi ho recuperato però ;^)

2004 corso IFTS giusto per rimandare il militare (questioni di salute e di convenienza)

2005 sei/sette mesi da INOCCUPATO (a parte tre giorni di promozione e uno di inventario...). depressione, dove c*zzo era tutto 'sto lavoro... brusco risveglio... trovo finalmente qualcosa, faccio quattro mesi di call center part-time, mi licenzio lasciando un tempo determinato che stava per essere convertito in indeterminato, per andare a lavorare per tre mesi (dic-feb) a progetto come tecnico hw/sw per le olimpiadi invernali (sapendo che era a termine, ma comunque era un passo nella direzione che volevo)

2006 fine febbraio sono di nuovo senza lavoro (come previsto), mi avvicino alla politica extraparlamentare, a giugno trovo lavoro a milano come operatore informatico e dopo un mese circa di ostello e viaggi circa-bi-settimanali in treno mi ci trasferisco, mi allontano dalla politica. non ho avuto bisogno di tanti soldi, mi pare sotto il migliaio di euro per il primo mese, poi tre mensilità per l'affitto, qualche spesuccia, credo entro i due mila il secondo, poi di 1200€ di stipendio me ne rimanevano tipo 200 se ricordo bene, l'RCA me la pagavano ancora i miei ma sinceramente non la usavo l'auto, a parte un paio di volte l'ho sempre lasciata a torino.

2007 a marzo/aprile lascio l'appartamento (avendo deciso di tornare a torino ma non avendo ancora trovato un nuovo lavoro), per un paio di mesi faccio il pendolare to-mi, per giugno trovo lavoro a torino, ritorno nella mia città. sarò comunque sempre riconoscente a Milano che mi ha accolto quando a Torino non c'era posto per me...

...

mi considero indipendente da quando ho trovato un lavoro full-time con un discreto orizzonte temporale di durata, quindi metà 2006.

i miei mi hanno aiutato in tanti modi e ancora lo fanno, ma da allora potevo farne a meno (le spese iniziali a milano me le sono finanziate con dei soldi ricevuti per un risarcimento danni.... soldi che avrei preferito dare 10 volte - senza subire il danno - anziché ricevere... va bhe...)

da quando sono tornato in casa, metà 2007, mi considero anche una stampella per i miei. mia madre uno stipendio non ce l'ha più, mio padre lavora per una piccola azienda sommersa dai debiti, gli mancano un paio d'anni alla pensione ma non è così improbabile che rimanga a spasso prima.

ora mi offrono vitto e alloggio è vero, ma potrei invertire le parti immediatamente se necessario (ovviamente facendo dei sacrifici), o potrei anche lasciare casa in un paio di giorni se ne dovessi sentire la necessità (la strategia che ri-attuerei sarebbe appoggiarmi a un ostello e trovare un appartamento in affitto a condizioni accettabili prima di divenire indesiderato all'ostello).

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  • 1 mese dopo...
Eurogianlu

no no io gli studi li ho finiti ed anzi continuati per parecchio mentre lavoravo....

dopo il nautico.... vai di imbarchi.....

ora faccio il consulente navale....

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