Questo è un messaggio popolare. Reverie [Élite] 1537 Inviato 6 Ottobre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 6 Ottobre 2012 La cosa più difficile da fare quando decido di scrivere questo genere di post è scegliere la sezione adatta per farlo... In ogni caso, si tratta semplicemente di uno sfogo che scrissi inizialmente nel mio diario e che ho deciso di condividere con voi. Non spero di trovare consensi, piuttosto spero di far riflettere e specchiarmi nelle impressioni che ne verranno fuori. Servono a questo i forum, no? La teoria è nulla, la pratica è tutto. Facile...in teoria. Di conseguenza nulla è facile. Mi sono lasciato andare per troppo tempo, ed ora sto cercando di recuperare i cocci di una vita trascurata. Gli amici, gli interessi, i sogni, i progetti, ho sacrificato tutto in nome di un amore distorto, credendo che più grande fosse il sacrificio, più grande sarebbe stata la prova di quanto profondo fosse il mio amore. In realtà, era la prova di quanto profonda fosse la mia solitudine. Lei l'ha capito tempo fa, quando ormai non potevo offrirle nient'altro che "amore". Io l'ho capito solo quando ha avuto il coraggio di darci un taglio. E fu così che, a ben 23 anni, mi ritrovai solo in un paese di 3000 abitanti, lontano 70 km da Cagliari. Nessuna esperienza, quel pizzico di capacità sociali che avevo si era mummificato in cinque anni di non-socializzazione. Nessun vero contatto, ero il Re del "non posso, oggi esco con la mia ragazza", e a furia di ricevere questo genere di risposte tutti hanno smesso di chiedermi. Nessuna ragazza, ero già timido prima con le donne, figuriamoci ora che mi ritrovo catapultato avanti nel tempo di cinque anni, coetaneo di ragazze che hanno più esperienza di quanto io possa sognare di avere, e che percepiranno ogni mio passo falso. Ma il mio orgoglio mi impedisce di arrendermi: ho bisogno di rifarmi una vita e soprattutto di frequentare ragazze, per ricrearmi l'orgoglio maschile e dimostrare a me stesso di non dipendere da nessuno. Voglio vincere la solitudine. Mi guardo in giro e vedo persone che reputo inferiori a me fisicamente e mentalmente trombarsi una ragazza dopo l'altra. Si insinua in me l'idea che se possono farcela loro, posso farcela anch'io. Mi procuro libri, visito siti e trovo questo forum, guardo video, prendo nota da film e personaggi famosi. Imparo un paio di cose utili sul linguaggio del corpo e pnl, apprendo ad apparire un tantino più carismatico, comprendo l'utilità del mio sorriso e del frame positivo sempre e comunque, divento cultore di Erich Fromm, miglioro notevolmente il mio look, e soprattutto plasmo una mia personale filosofia di vita: tutto quello che accade può insegnarci qualcosa, quindi non esiste un fallimento se si può apprendere dai propri errori. Sono pronto per uscire fuori a giocare? Forse... Metto il naso fuori dalla stanza piena di libri sulla seduzione e sull'autostima, e quello che vedo sono zombi. Nient'altro che zombi. Un'epidemia che nemmeno in resident evil si è mai vista. Vedo ragazzi che si scazzano al bar e che si lamentano di non avere nulla da fare, ma che inventano milioni di scuse pur di non muoversi da lì. Vedo ragazzi che quando escono è per andarsene dietro il parchetto a fumare un pò d'erba, e che se l'uscita non consiste o non comprende fumare erba non escono di casa, perché "non c'è altro modo per passare il tempo in questo paese del cazzo". Vedo compagni di classe che un tempo erano le persone più simpatiche che avessi mai conosciuto, e che ora hanno il cuore infettato dal germe della frustrazione e non hanno più nemmeno la volontà di muovere i muscoli facciali per abbozzare un finto sorriso. Vedo fidanzatini che escono solo se devono andare dalla loro femmina con cui stanno da anni, che lasciano perdere tutto il resto, che piangono perché sono in crisi e non sanno nemmeno loro cos'hanno esattamente, che fanno di tutto e si mortificano purché lei non li lasci. Vedo veri e propri branchi, gruppi immutabili come fossero masse di cadaveri, i cui componenti figli di una mentalità "biddaia" (=paesana, inteso come persone chiuse nel loro acquario) diffidano di chiunque cerchi di intrufolarsi nel loro gruppo. Vedo me stesso com'ero poco tempo fa, e questo è solo il primo tipo di zombi. Quando mi rendo conto della mia situazione inizio a chiedermi a che cazzo mi sia servito imparare tecniche di sarge, di aperture di set e roba varia. Come posso mettere in pratica certe cose qua? Come posso vincere la timidezza con le newbie missions e varianti se in giro ci sono sempre le stesse persone, e se prendi un palo il mattino dopo lo sanno tutti e sei sputtanato? E così una sera parlo con mio fratello di questa situazione, degli zombi del primo tipo. Lui è più piccolo di me di quattro anni, ma sul piano sentimentale ha già passato diverse fasi che io ho saltato a piè pari. Ed è una persona molto popolare, a differenza di me. Eppure ha il mio stesso problema, è frustrato per colpa degli zombi: "nessuno ha voglia di fare un cazzo, e sono sempre buttato in casa". La mentalità biddaia imperversa anche nei paesi molto più grandi del nostro. Siamo in un'isola di zombi. Allora gli prometto che ci aiuteremo a vicenda ad uscire dal guscio del paesino zombi e che proveremo a fare qualcosa fuori insieme, qualunque cosa. Un piccolo passo in avanti. Ed è proprio durante una di queste uscite che li vedo. Vedo ragazzi e ragazze che si ammassano nelle discoteche, e non posso non chiedermi se apprezzino davvero un ambiente del genere e la musica alienante. Mi immedesimo in loro, e così facendo capisco che la discoteca è l'ultimo baluardo della ricerca di un pò di sesso, che l'ambiente e la musica alienante hanno il solo scopo di rendere più appetibile qualunque coscia piena di cellulite o qualunque mingherlino sfigato, che il senso di quest'adunata di zombi consiste nel mettersi in mostra con la scusa di ballare ed aspettare che qualcuno si faccia avanti. Vedo il cadavere in putrefazione dello spirito della seduzione e la rimpiango, e penso che dalle mie parti chi fa sesso lo fa solo perché ha pescato qualcuno sufficientemente in trance, poi chi si è visto si è visto. Vedo ragazzine di 14 anni indossare minigonne inguinali starnazzare all'ingresso della discoteca, e penso a com'ero io a 14 anni. Vedo ragazzi che in un altro ambiente non esiterei a definire "sfigati" sbavare senza ritegno su ogni coppia di gambe che gli passa vicino, e penso a quanto questi poveri stupidi trombano più di me. Vedo mie coetanee che se la tirano come se fossero donne di chissà quale livello, e con molta tristezza penso agli eventuali innamorati ingenui che magari a quell'ora stanno pensando a loro, a come conquistare il loro cuore, a come sono stati fortunati a conquistarlo credendo in una conquista definitiva, a come rimpiangono di averlo conquistato in passato e ora perso, mentre queste sculettano davanti a degli allupati aspettando che uno abbastanza carino/ben vestito/con una macchina abbastanza costosa venga a prenderle per portarle nel sedile posteriore della macchina, trombarle e mai più rivederle, con tanti saluti al romanticismo da una parte, alle tecniche di seduzione dall'altra. Vedo in tutte queste cose la mia ex, ciò che ho paura sia diventata: il secondo tipo di zombi. Dovrebbe essere una cosa naturale, lo so, ma sono comunque disgustato al punto che una bella sera, dopo aver parlato a lungo di queste cose con un mio amico, decido di crearmi un codice d'onore del seduttore-samurai. Prendo la birra che sto sorseggiando, la alzo a mò di calice, e giuro solennemente che non scenderò mai al livello di dover andare in discoteca per elemosinare un pò di sesso. In qualche modo, diventerò un artista della seduzione di livello abbastanza alto da non dover scendere a tali bassezze. Guadagnerò le mie donne in modo "leale", che mi faccia sentire soddisfatto. Ma ancora non ho afferrato bene l'idea che sta dietro il mio disgusto: in fondo, se c'è una cosa che ho imparato bene durante il mio "periodo di studio" è che le persone agiscono irrazionalmente per soddisfare i propri istinti, e che l'innamoramento e le balle varie vengono solo dopo come razionalizzazione. L'ho imparato anche sulla mia pelle, perché ora so che non amavo la mia ragazza e che continuavo a dirmi di amarla per non rimanere solo, anche se in fondo al mio cuore mi chiedevo che cazzo stessi facendo con una come lei. Credevo di averlo compreso e accettato...ma se non è così cosa mi sfugge ancora? In ogni caso, lo stesso amico presente al giuramento mi consiglia un modo per aggirare il problema delle difficoltà a fare conoscenze nel mio paese. Mi suggerisce di andare in un luogo dove le barriere sociali sono evanescenti, dove si può approciare facilmente chiunque si voglia senza timore di rimetterci la reputazione o di essere respinto: internet. Mi iscrivo su badoo, forte dei racconti di ragazze conosciute e sedotte con delle abili chattate. Quello che trovo non è molto diverso da ciò che avevo trovato in discoteca. Un puttanaio (perché ormai non ho più voglia di usare mezzi termini), stavolta virtuale. Vedo foto di ogni tipo di persone che si aggrappano ad un ultimo scoglio, alla commiserazione di chi è disperato quanto loro, e vedo ragazzi e ragazze fidanzati che tentano di evadere dalla routine con un metodo apparentemente innocente a portata di mano, il cui uso a poco a poco infrangerà il rispetto che un tempo provavano per il loro ignaro partner. Non importa chi siano, chiunque può conoscere chiunque, e scopro (anche se già sapevo) che la percentuale di chattate che finisce in flirt è altissima e che le ragazze sono velocissime a nascondere lo status "impegnata". Vedo il terzo tipo di zombi, gli zombi virtuali: le persone corrotte dall'opprimente senso di solitudine di un mondo tanto reale quanto spoglio. Ancora una volta provo un vago senso di disgusto che non riesco a definire, ma è sufficiente per spingermi a cancellare il mio neonato account. Alla discoteca aggiungo i social network, così la mia lista di bassezze che non voglio dover mai fare per avere una donna è a quota due. Gli zombi dilagano, e io mi sento solo in mezzo a loro. karien, hopeless, MagicHunter e 15 altri ha reagito a questo 18 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
hopeless [Partecipante] 37 Inviato 6 Ottobre 2012 Condividi Inviato 6 Ottobre 2012 Vedo ragazzi che si scazzano al bar e che si lamentano di non avere nulla da fare, ma che inventano milioni di scuse pur di non muoversi da lì. Vedo ragazzi che quando escono è per andarsene dietro il parchetto a fumare un pò d'erba, e che se l'uscita non consiste o non comprende fumare erba non escono di casa, perché "non c'è altro modo per passare il tempo in questo paese del cazzo". Vedo compagni di classe che un tempo erano le persone più simpatiche che avessi mai conosciuto, e che ora hanno il cuore infettato dal germe della frustrazione e non hanno più nemmeno la volontà di muovere i muscoli facciali per abbozzare un finto sorriso. Vedo fidanzatini che escono solo se devono andare dalla loro femmina con cui stanno da anni, che lasciano perdere tutto il resto, che piangono perché sono in crisi e non sanno nemmeno loro cos'hanno esattamente, che fanno di tutto e si mortificano purché lei non li lasci. Vedo veri e propri branchi, gruppi immutabili come fossero masse di cadaveri, i cui componenti figli di una mentalità "biddaia" (=paesana, inteso come persone chiuse nel loro acquario) diffidano di chiunque cerchi di intrufolarsi nel loro gruppo. quanto è vera questa parte, penso le stesse cose ogni giorno e mi sento impotente perchè per quanto io provi a dare una scossa non cambia assolutamente nulla. a differenza tua stappo lo champagne ogni volta che trovo qualcuno con cui andare in discoteca perchè la considero una "botta di vita" non c'è cosa più triste di essere uno zombie ed esserne consapevole Pitbull ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
denipr92 [Partecipante] 441 Inviato 6 Ottobre 2012 Condividi Inviato 6 Ottobre 2012 Condivido con ciò che hai detto e capisco bene come ti senti. Hai detto di vivere in un paese di 3000 abitanti, io vivevo in uno ancora più piccolo e so benissimo cosa significa: quello che fai lo sanno tutti entro la sera stessa, i pettegolezzi girano alla velocità della luce e i fatti vengono stravolti. O ti adatti alla vita o sei fuori, non esistono vie di mezzo. Vedo ragazzi che si scazzano al bar e che si lamentano di non avere nulla da fare, ma che inventano milioni di scuse pur di non muoversi da lì. Vedo ragazzi che quando escono è per andarsene dietro il parchetto a fumare un pò d'erba, e che se l'uscita non consiste o non comprende fumare erba non escono di casa, perché "non c'è altro modo per passare il tempo in questo paese del cazzo". E' il motivo per cui quando ho finito le superiori sono SCAPPATO di casa. Vuoi un consiglio? vattene il prima possibile, non ti aiuta stare lì a fare la pecora nera. Se vuoi cambiare il mondo inizia a cambiare il tuo, cambia città, frequenta persone diverse e intraprendi nuove attività. Rimanere lì e lamentarti di una realtà che ti fa schifo non porta da nessuna parte. Ho cercato più volte di far capire agli altri (gruppo sociale, amici, conoscenti, familiari) di quanto la realtà in cui mi trovassi fosse triste per me, ma nessuno mi capiva. Sembrava che fossi io problematico, che fosse sbagliato avere grandi ambizioni come quelle che io ho (andare a vivere all'estero, avviare una mia azienda e cose del genere), che forse vivo nel mondo dei sogni. Ora che vivo all'estero e ho una mia vita, sento la mancanza dei miei familiari e dei miei amici come è normale che sia.. ma posso dire FANCULO tutto quello che ho mollato, non ho mai sentito la mancanza di quella realtà così triste in cui vivevo, dove sembrava di essere persone fatte in serie (la definizion "zombie" appunto ci sta tutta), una realtà così monotona che quasi puoi prevedere il futuro, manco fossi un visionario. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Reverie [Élite] 1537 Inviato 7 Ottobre 2012 Autore Condividi Inviato 7 Ottobre 2012 Sto pensando seriamente di andare a vivere a Cagliari infatti, la limitazione ora è puramente pecuniaria Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
trout_man [Partecipante] 780 Inviato 7 Ottobre 2012 Condividi Inviato 7 Ottobre 2012 Scrivi molto bene, mi ci ritrovo in molto di cio' che hai esposto. E' verissimo il mondo degli over 20 è "zombificato" (per i ragazzini\e è normale il loro atteggiamento, molto meno il nostro visto che siamo ventenni "grandicelli"), bellissimo anche il modo in cui ha sottolineato l'ultima cesura tra il mondo diurno convenzionale della rete delle ipocrisie con il mondo notturno, altrettanto convenzionale, della rete delle finte trasgressioni in disco: si tratta dell'altra faccia della stessa moneta più intima (il buio della notte), più coperta (il frastuono della musica), più confusa (i fumi dell'alcol) in cui si copre la noia/frustrazione e si agisce così camuffati per "non-agire". Se ti posso muovere un appunto: c è forse un leggero snobismo nelle tue parole, spesso questo è indice di invidia o di frustrazione. Io fossi in te cercherei di aggirare e cavalcare il modus vivendi degli zombi, piuttosto che evitare la lotta altrimenti si rischia di rinchiudersi in una torre d'avorio e diventare, dopo il dorato isolamento, il peggiore degli zombi di ritorno. Comunque mi piacerebbe avere aggiornamenti dalle tue esperienze di seduttore-samurai Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Reverie [Élite] 1537 Inviato 7 Ottobre 2012 Autore Condividi Inviato 7 Ottobre 2012 Scrivi molto bene, mi ci ritrovo in molto di cio' che hai esposto. E' verissimo il mondo degli over 20 è "zombificato" (per i ragazzini\e è normale il loro atteggiamento, molto meno il nostro visto che siamo ventenni "grandicelli"), bellissimo anche il modo in cui ha sottolineato l'ultima cesura tra il mondo diurno convenzionale della rete delle ipocrisie con il mondo notturno, altrettanto convenzionale, della rete delle finte trasgressioni in disco: si tratta dell'altra faccia della stessa moneta più intima (il buio della notte), più coperta (il frastuono della musica), più confusa (i fumi dell'alcol) in cui si copre la noia/frustrazione e si agisce così camuffati per "non-agire". Se ti posso muovere un appunto: c è forse un leggero snobismo nelle tue parole, spesso questo è indice di invidia o di frustrazione. Io fossi in te cercherei di aggirare e cavalcare il modus vivendi degli zombi, piuttosto che evitare la lotta altrimenti si rischia di rinchiudersi in una torre d'avorio e diventare, dopo il dorato isolamento, il peggiore degli zombi di ritorno. Grazie per il tuo feedback innanzitutto, l'ho apprezzato molto. E si, hai colto nel segno, mi rendo perfettamente conto di essere invidioso e frustrato, perché non riesco ad ottenere ciò che per altri non sembra essere un problema. D'altra parte, però, non riesco ad adattarmi alla mentalità e allo stile di vita dei miei coetanei per via di un qualcosa che, come ho sottolineato in alcuni punti, non riesco a decifrare bene. Forse è una questione di orgoglio, voglio dimostrare a me stesso di poter sedurre una donna "lealmente" e ricostruirmi l'autostima maschile che ho perso (se mai l'ho avuta). Se usassi quelle che io definisco "bassezze", riuscirei probabilmente a portarmi qualcuna a letto ma non lo sentirei come un traguardo, tanto varrebbe pagare una prostituta. Per quanto riguarda la convivenza con gli zombi, beh, ormai sono diventato abbastanza bravo in questo. Chiunque mi reputa una persona socievole, di compagnia e cose del genere, mi sono dezombificato talmente tanto che ho ricevuto commenti stupefatti per come sono cambiato rispetto a quando ero fidanzato in one-itis. La frustrazione arriva quando voglio dezombificare anche loro (non certo perché sono un buon samaritano, egoisticamente lo faccio perché ho bisogno di un minimo di status sociale, sia per la seduzione che per qualunque altra cosa). Il buon esempio non basta, ci vuole una motivazione: devono sbattere il cranio sul fondo dell'abisso prima che si rendano conto che ci stanno cadendo dentro. Io ne sono la prova vivente, la capocciata mi fa ancora male. Comunque mi piacerebbe avere aggiornamenti dalle tue esperienze di seduttore-samurai Spero di potertene dare molto presto il mio percorso è appena iniziato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
wiseguy [Partecipante] 53 Inviato 7 Ottobre 2012 Condividi Inviato 7 Ottobre 2012 io se mi posso permettere ho vissuto una situazione simile alla tua quando avevo 19-20 anni..per i miei amici il tutto era incentrato nell'uscita a cercare erba , anche quando si usciva..si usciva solo per stare in compagnia per giocare coi videogame o per fumare..discorsi intelligenti zero..ragazze che non avevano un minimo di cervello..ne avevo talmente le palle piene..di fare sempre le solite cose o di ottenere cosi' poco nella vita che qualcosa doveva cambiare..(poi io non fumavo e venivo visto come uno "sfigato"..) in quel momento ho riincontrato una persona molto importante per me delle superiori..e da quel momento le cose cambiarono..all'improvviso i weekend erano diventati pieni..si usciva con gente che desiderava vedere posti nuovi diversi, viaggiare , discorsi interessanti e coinvolgenti..oddio adesso non dico che andavamo a fare baldoria ovunque ma da quando ho avuto 21 anni le cose sono cambiate..ci si trovava sempre in gruppo e sinceramente che si andasse in giro per l'italia o ci trovassimo nei vari pub della citta' o in casa , non era importante.. l'importante per me era condividere esperienze con persone alle quali tenevo ..non era importante il dove ma il con chi.. so che questo discorso esula dal sarge , ma ti volevo fornire la mia esperienza.. cerca persone di valore e con dei valori ed allora anche i luoghi e le esperienze che vivrai avranno un'altra ottica Reverie ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sircervello [Élite] 68 Inviato 8 Ottobre 2012 Condividi Inviato 8 Ottobre 2012 (modificato) La frustrazione arriva quando voglio dezombificare anche loro (non certo perché sono un buon samaritano, egoisticamente lo faccio perché ho bisogno di un minimo di status sociale, sia per la seduzione che per qualunque altra cosa). Il buon esempio non basta, ci vuole una motivazione: devono sbattere il cranio sul fondo dell'abisso prima che si rendano conto che ci stanno cadendo dentro. Io ne sono la prova vivente, la capocciata mi fa ancora male. Se ti va leggi la mia "disavventura" xD Ho vissuto la tua stessa situazione due volte e la sto ancora passando... L'anno scorso sono tornato da una vacanza all'estero in solitaria in una specie di college con tantissima voglia di vivere, conoscere gente nuova (sopratutto ragazze ) , scoprire nuovi posti e ho cercato, egoisticamente come te, di cambiare l'atteggiamento dei miei amici che dicono sempre che " qui non c'è mai niente da fare" e che "in giro non c'è mai nessuno" però appena gli proponi qualcosa di diverso da fare girano la testa dall'altra parte trovando scuse di ogni tipo oppure ridendo alla tua idea bizzarra (per loro) . Allora mi sono chiesto che cosa gli inducesse a rifiutare, senza trovare una risposta. Nel giro di 3 mesi sono ritornato a zombificarmi Arriva l'estate 2012 e riparto per lo stesso tipo di vacanza fatta l'anno scorso. Ritorno con lo stesso mindset dell'anno precendete. Inutile dire che riprovo a cambiare le loro idee e fallisco miseramente. La frustrazione dovuta a non vedere via d'uscita è alle stelle. Sto tornando lentamente nello stato di zombificazione. Sto cercando in tutti i modi di trovare un appiglio per scappare da questa situazione :S Qualche giorno fa esco con il solito gruppo di amici e in centro c'era una zona, dove stiamo spesso, piena di ragazzi della nostra età però quel giorno decidono magicamente di non stare lì per non so quale arcano motivo e ho tratto le mie conclusioni. Chi è in quella situazione di zombi non ne vuole uscire,(Anche se dice il contrario), perchè sta bene così , e sopratutto HA PAURA DI USCIRNE e si limitano a rimanere nella loro zona di confort composto dai soliti posti , dalle solite persone e dalle solite cose da fare!!! P.S. Per esperienza ti dico che è quasi impossibile cambiare la mentalità di un gruppo di "zombi" Modificato 8 Ottobre 2012 da sircervello Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
houndog [Partecipante] 2 Inviato 8 Ottobre 2012 Condividi Inviato 8 Ottobre 2012 Chi è in quella situazione di zombi non ne vuole uscire,(Anche se dice il contrario), perchè sta bene così , e sopratutto HA PAURA DI USCIRNE e si limitano a rimanere nella loro zona di confort composto dai soliti posti , dalle solite persone e dalle solite cose da fare!!! Hanno creato la loro bolla. E' difficile che escano Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Streex [Partecipante] 12 Inviato 9 Ottobre 2012 Condividi Inviato 9 Ottobre 2012 (modificato) Caro reverie, Noto con piacere che hai appreso tanto rispetto a quando sei uscito dal mondo degli zombie. Dobbiamo tutti accettare il fatto che, c'è chi preferisce andare in discoteca, chi preferisce stare sui social network, chi preferisce andare per locali..addirittura chi preferisce stare con una ragazza, magari inferiore alle proprie aspettative, solo per timore di restare ''soli'' un domani. Senza questo presupposto non possiamo andare da nessuna parte, non possiamo compiere nessun miglioramento. Una volta che abbiamo superato questo, allora possiamo sfruttare ciò per cui abbiamo un cervello così sviluppato : 1) Adattarsi a qualsiasi tipo di situazione, problema, modo di essere 2) Piegare gli eventi a nostro favore ossia non lasciare che siano queste cose a dominarci, ma sfruttarle. Il fatto che tu ti senta solo con gli zombi che ti circondano, è corretto. Non lo puoi cambiare. In natura, c'è chi si distingue e chi invece si mescola. Chi credi che faccia un passo avanti verso l'evoluzione? Gli zombie, che non riescono a distinguersi dagli altri, Oppure chi si distingue da loro e svetta, come un faro di speranza per chi vuole seguire il loro esempio? A voi la risposta. Modificato 9 Ottobre 2012 da Streex lexx ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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