Vai al contenuto

La ex che torna


Messaggi raccomandati

Medea

Dopo il breve mal di stomaco provato leggendo le vicende di questa ragazza...

Si afferma che spesso l'autostima dipenda dal trattamento che i genitori hanno riservato alla prole.

Talvolta anche i casi di delinquenza di un adulto hanno radici tra l'infanzia e l'adolescenza.

Questa ragazza non ci è nata psycho di suo, ma con questo non la giustifico minimamente.

Molti dei nostri comportamenti sono stati condizionati dal modo in cui siamo stati cresciuti a partire dai primi mesi di vita.

Un individuo che cresce e si sviluppa in un ambiente sgradevole, ove gli adulti si scontrano di continuo o manca uno dei genitori o viene spesso percosso, respirando un aria di paura, non ricevendo dovute cure e sicurezza farà si che segni profondamente la sua personalità in futuro.

Nel caso della tua ex: l'ha portata ad avere difficoltà a stabilire rapporti equilibrati.

In passato si parlerebbe di personalità borderline e in realtà questo termine si usa tutt'ora - ma solo per questioni di brevità - oggigiorno nello specifico s'indica una persona con un disturbo caratterizzato da un vissuto emozionale eccessivo e variabile.

Di fronte alle varie situazioni in cui questo tipo d'individuo viene messo a confronto, spesso risponde con l’irruzione improvvisa di una condotta apparentemente del tutto irrazionale.

Tra l'altro se una personalità borderline dipende da qualcuno alternativamente tende a idealizzarla e odiarla.

I primi sintomi si avvertono nella paura dell'abbandono, nell'umore che s'alterna a picchi di emozioni positive e crolli improvvisi in emozioni negative, nell'alternarsi della sfiducia totale in sé stessi e il contrario. Ciò li porta in comportamenti autodistruttivi e distruttivi nei confronti delle relazioni interpersonali.

A questo si aggiunge una disperata ricerca di attenzioni che la madre le nega.

Personale parere :

Smettila di pensarla, non sei il buon samaritano e anche se volessi non potresti cambiarla, deve partire da lei questo desiderio.

  • Mi piace! 6
Link al commento
Condividi su altri siti

via nuova

ajeje , c'è poco da dire ... vedi di tirare avanti per questa strada ! Lei prima o poi si stancherà .

Trovatene altre . Intanto un gran bravo per l'autodisciplina .

Purtroppo la cosa difficile e non tornare indietro sui propri passi e rendere il cambiamento definitivo .

Buona parte credo stia nelle motivazioni che ci spingono verso il cambiamento , tuttavia se non trombi finisce che ritorni in palla per l'ultima che te l'ha data .

Non è facile raggiungere l'indipendenza emotiva ! Una cosa che aiuta nei momenti di difficoltà è ripetersi : queste emozioni che mi spingono verso di lei non sono frutto della mia volontà , è il mio cervello che è vittima di un inganno ; ma io non ci casco .

Link al commento
Condividi su altri siti

giamino

Personale parere :

Smettila di pensarla, non sei il buon samaritano e anche se volessi non potresti cambiarla, deve partire da lei questo desiderio.

Bel post Medea, complimenti.

sono pienamente d'accordo e anche "vittima" in senso buono di una relazione con una persona così, per 8 anni:

più le davo aiuto (apparente) più lei se ne andava e diventava intrattabile;

Poi torno ad essere dolce come la prima volta che la conobbi, per qualche giorno; aveva conosciuto un altro e mi diceva "purtroppo voglio vivere una vita normale a qualunque costo, lontano dalla mia famiglia e tu purtroppo questo non me l'hai potuto dare anche se non è colpa tua, mi dispiace che starai male ma io me ne devo andare"

non fu un bel periodo,,,alcuni strascichi li porto dentro ancora a distanza di anni

Lei odiava il padre

poi va a sapere la verità...

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

alphabeta

continuo a leggere storie e non finisco mai di stupirmi

Medea , bel post sono d'accordo , penso sia così - quello che mi domando però leggendo queste storie , pensando alla mia ,è quante persone con disturbi ci sono in giro - penso che sono tante

comunque è vero , è chiaro che c'è qualcosa che non va anche in chi si mette in situazioni del genere e non riesce ad uscirne - io penso che uno dei motivi principali sia il bisogno di qualcuno vicino - per una persona con un carattere difficile o che ha avuto problemi non è facile trovare qualcuno - quindi spesso si ci attacca a chiunque , nonostante quest'altra/o si comportino da pazzi , ci facciano stare male , ci portino a volte alla rovina - è la paura di restare da soli che è più forte di tutto -

questo non può capitare , almeno non facilmente a chi ha una vita sociale aperta , con tanti amici , tente conoscenze , amicizie maschili e femminili

chi ha da perdere è sempre chi è solo , magari con una famiglia non troppo salda alle spalle -

tra l'altro nella mia esperienza : io sono arrivato a tagliare con quei pochi amici che avevo , sono arrivato a litigare con la mia famiglia -

insomma quando si diventa così dipendenti da qualcuno può essere un vero disastro - bisogna far tesoro di queste esperienze

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

ajejebrazo89

Ciao ragazzi. Allora,visto che il discorso sta prendendo una piega "psicoanalitica",ne approfitto per autopsicoanalizzarmi e per permettere a voi di psicoanalizzarmi liberamente!
Vi parlerò un pò di me...
Sono stato di certo segnato da un evento avvenuto nella mia adolescenza: all'età di 10 anni perdo il mio unico fratello in un incidente. Diciamo solo che non ho passato un'adolescenza delle migliori. Questa sofferenza che ho vissuto però, mi ha formato e me la porto dietro nelle relazioni interpersonali. Ho sviluppato una enorme empatia, ed una grande abilità nel leggere gli stati d'animo delle persone, e questo avveniva nella mia LTR (sin da subito lei si stupì di come riuscissi a capire in ogni istante in che stato d'animo si trovava). Il risvolto della medaglia di questa sofferenza è un altro però: visto che ho capito cosa significa soffrire e stare male sin da bambino, considero di poco conto il 99% dei "problemi" che la gente mi dice di avere. Sminuisco molti dei problemi che riscontro negli altri, sottovalutandoli. E questo avveniva puntualmente nella mia LTR (lei mi ripeteva spesso di quanto considerassi poco i suoi "problemi" e i suoi stati d'animo a cospetto dei miei).
Non ho mai fatto lo zerbino ne mi sono mai mostrato debole ai suoi occhi, pur non avendo mai letto nessun "manuale". Mi sono sempre sentito il premio spontaneamente, sono sempre stato una sfida per lei, fino alla fine. Solo ora leggendo alcuni manuali ho capito che non sono stati questi i problemi che hanno posto fine alla mia LTR, perchè all'inizio invece pensavo che era stato proprio il mio essere sempre indipendente e il mio farmi vedere quasi mai bisognoso che avesse permesso la fine della storia.

Anche io, come molti, ad un certo punto l'ho data per scontato...però l'effetto di darla per scontato su di me è stato diverso rispetto agli altri: non mi sono inzerbinito, anzi l'esatto opposto...forse il mio problema principale è stato il voler avere sempre ragione che è stato spesso causa di litigi stupidi.

Inoltre, essendo dotato di forte autostima, involontariamente spesso tendevo a sminuirla...le rompevo spesso le palle quando si ubriacava (a posteriori posso dire che facevo bene,visto la fine che sta facendo...) e a lei questo non andava affatto giù. Le rompevo le palle anche quando faceva un pò la buffona per attirare l'attenzione della gente e degli amici,e anche questo a lei non andava giù.
Cosa si deduce da tutto questo? Il mio errore principale era quello che volevo "plasmarla", renderla una persona migliore di quello che era ai miei occhi. Tutto questo,combinato con la sua poca autostima,ha causato un mix esplosivo che mi stupisco sia arrivato a durare 1 anno!
Ma in un anno di relazione, lei non ha mai creato problemi per la sua poca autostima,anzi! Mi riversava di attenzioni, ero il centro del suo mondo, mi dava tutta se stessa. Quindi non ho sofferto per il suo essere psyco, perchè ancora non lo era se non in forma latente visto che mostrava qualche segnale come la paura dell'abbandono e la poca autostima.
Mai potevo immaginarmi una fine del genere, e tutti i miei amici che abbiamo in comune non si capacitano di tutto quello che è successo...
E' per questo che per me è più difficile staccarmi da lei, perchè la nostra relazione (per fortuna ovviamente) non è mai arrivata al punto che dice @giamino "più le davo aiuto, più lei se ne andava e diventava intrattabile".

Ma il treno di emozioni che mi è arrivato tra capo e collo da quando ci siamo lasciati credo che avrebbe steso un toro!!! Passo un'estate di merda sommerso dai dubbi e dai sensi di colpa, torno a Torino, ci lasciamo definitivamente e poco dopo spunta la storiella con il mio ex amico...come sparare sulla croce rossa!Mi stupisco anzi di essere ancora vivo :)
Ho fatto questo excursus per spostare finalmente l'attenzione del discorso su di me, e non più su di lei!Ditemi la vostra ragazzi,ditemi cosa ne pensate di me,dei miei comportamenti,dei miei errori e datemi eventuali consigli e punti di vista diversi dai miei!D'altronde, è un sito di crescita personale per dio!!!Ogni critica e parere sarà ben accetto,anche da chi non ha letto e partecipato a tutto il post!
Ps: un grazie enorme a @medea, il tuo post è veramente perfetto. Se volessi intervenire anche su quello che ho appena scritto ne sarei contento!

Modificato da ajejebrazo89
Link al commento
Condividi su altri siti

Medea

continuo a leggere storie e non finisco mai di stupirmi

Medea , bel post sono d'accordo , penso sia così - quello che mi domando però leggendo queste storie , pensando alla mia ,è quante persone con disturbi ci sono in giro - penso che sono tante

comunque è vero , è chiaro che c'è qualcosa che non va anche in chi si mette in situazioni del genere e non riesce ad uscirne - io penso che uno dei motivi principali sia il bisogno di qualcuno vicino - per una persona con un carattere difficile o che ha avuto problemi non è facile trovare qualcuno - quindi spesso si ci attacca a chiunque , nonostante quest'altra/o si comportino da pazzi , ci facciano stare male , ci portino a volte alla rovina - è la paura di restare da soli che è più forte di tutto -

questo non può capitare , almeno non facilmente a chi ha una vita sociale aperta , con tanti amici , tente conoscenze , amicizie maschili e femminili

chi ha da perdere è sempre chi è solo , magari con una famiglia non troppo salda alle spalle -

tra l'altro nella mia esperienza : io sono arrivato a tagliare con quei pochi amici che avevo , sono arrivato a litigare con la mia famiglia -

insomma quando si diventa così dipendenti da qualcuno può essere un vero disastro - bisogna far tesoro di queste esperienze

Con l'arrivo del bambino a nessun genitore viene incluso anche il manualetto delle istruzioni completo di illustrazioni anche per gli analfabeti.

(Da un'indagine dell'UNESCO, del 2004, si è riscontrato che nel mondo v'erano 774 milioni di analfabeti.)

Quindi anche armati di buonafede è quasi impossibile -non mi risulta ancora che qualcuno abbia affermato sia possibile, nel dubbio ci inserisco un avverbio- crescere un figlio senza ch'egli venga segnato da un qualcosa.

C'è una particolar differenza fra psicosi e nevrosi e la differenza è che se lo psicotico crede che due più due faccia cinque non ci sarà alcun modo di fargli cambiare idea, al contrario, il nevrotico sa che due più due fa quattro, ma la cosa lo innervosisce: come mai fa quattro?

A questo punto, possiamo ben affermare che i primi ad avere dei disturbi sono gli psicologi che si fanno le psicopippe per comprendere come mai così e come mai colà. Anzi, per la precisione sono dei nevrotici. E, anzi -ancora una volta- dei pazzi masochisti, paradossalmente anche sadici, nevrotici.

In realtà è la razza umana a essere nevrotica e come non tutti i batteri son lì per nuocerci nemmeno tutti i "disturbi" vengono per nuocere, di fatto, se il genere umano non fosse ossessionato, curioso, voglioso, ambizioso dal capire il come e il perché, in questo momento io non ti starei scrivendo da questa ingegnosa macchina diabolica e stupenda qual è il computer.

In seguito, ogni singolo individuo è affetto da vari conflitti interiori e uno psicologo non può aiutarti realmente - solo aiutare nel far chiarezza su determinati aspetti e quindi acquisire maggiore consapevolezza- e questo perché è l'individuo che deve sviluppare maggiormente le sue capacità introspettive, di problem solving ecc ecc, ma questo non accade e tanto meglio per gli strizza cervelli.

Erikson afferma che l'essere umano è un animale sociale. E lo è, basti guardarsi Cast Away -basato su una storia vera- e come l'essere umano ha bisogno di socializzare, ha bisogno anche di quel particolare affetto, giacché ci siamo stati abituati con la presenza della madre e del padre.

Poi che uno sia schizzinoso o meno e/o si accolli a chiunque, beh, cavolacci suoi.

Siamo esseri sia sadici che masochisti che egoisti.

Che ci vuoi fare.

Come dicevo, gli psicologi servono a tutto e niente e ora come ora più a niente.

Dietro l'odio per il padre ci può stare un padre che dava amore con la formula del do ut des, o l'ha abbandonata, o un padre che l'ha molestata e poi si deve andare a vedere se solo una volta o ripetutamente e allora, ancora si deve andare a vedere se lei la considera una cosa banale o mostruosa, se ha problemi con il genere umano o solo con il genere maschile.

Ecco, gli psicologi sono gli psicopippaioli per eccellenza.

Modificato da Medea
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Scusate l'ot...

Ma cosa è la consapevolezza?

Qual'è lo strumento per acquisire maggior consapevolezza?

e la consapevolezza di se? cos'è?

Per conoscermi dovrei osservarmi.

In me c'è uno che fa è uno che osserva, chi è che osserva? e chi è che fa?

Chi è che pensa? e se c'è uno che pensa che 2 + 2 fà 4 e questo lo tormenta, che puo fare?

come si smette di desiderare?

e come faccio a non chiedermi i perché?

E chi sono io?

E..

Da dove vengo?

Chi è nato prima l'uovo o la gallina?

A...

che cosa è la REALTA'?

Se puoi aiutarmi anche in pvt..grazie

Scusate l'ot..

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Medea

Scusate l'ot...

Ma cosa è la consapevolezza?

Qual'è lo strumento per acquisire maggior consapevolezza?

e la consapevolezza di se? cos'è?

Per conoscermi dovrei osservarmi.

In me c'è uno che fa è uno che osserva, chi è che osserva? e chi è che fa?

Chi è che pensa? e se c'è uno che pensa che 2 + 2 fà 4 e questo lo tormenta, che puo fare?

come si smette di desiderare?

e come faccio a non chiedermi i perché?

E chi sono io?

E..

Da dove vengo?

Chi è nato prima l'uovo o la gallina?

A...

che cosa è la REALTA'?

Se puoi aiutarmi anche in pvt..grazie

Scusate l'ot..

Non vi sono risposte concrete a determinate domande; è come chiedere cos'è l'amore. Milioni di libri che ne parlano, che ne trattano eppure nessuno conosce la formula magica di cosa esso sia.

Non esiste più il bianco o il nero in questi casi, ma un'infinita gamma di sfumature.

Ma come non vi sono risposte concrete vi sono, tuttavia, molte vie indirette percorribili.

Ciononostante non ho la presunzione del Sapere.

Sostanzialmente nel Buddismo si afferma che per essere felici bisogna smettere di desiderare in quanto i desideri generano aspettative e se vengono delusi pervade l'essere umano con un senso di sofferenza, tristezza e varie emozioni negative.

Tuttavia anche l'atto in sé, del voler smettere di desiderare, è un desiderio in sé.

Epicuro parla di accontentarsi - non lo definirei così, però mi sfugge un termine più adatto- non nel senso di eliminare l'ambizione, bensì di rispondere ai nostri bisogni non andando a strafare, quindi, se ho bisogno di mangiare non per forza ho bisogno di un piatto particolare, con una particolar composizione quando il principale bisogno è quello di sfamarsi e quindi qualsiasi cibo va bene purché soddisfi la fame.

Seppur io sia una brutta nevrotica che non ne vuole sapere di smetterla di porsi domande, quindi sono pure masochista, eppure sono felice, almeno ho un passatempo.

Tuttavia se proprio proprio non c'è un vero scopo alla vita umana, un passatempo va pure trovato -come dicevo- e magari la pazienza andrà premiata con la Verità.

Forse dopotutto esiste la vita dopo la morte e questa non è altro che una lunga fila atta a ingolosirti al pensiero di cosa ci sia dentro il posto dove pazienti per arrivarci.

Forse poi ci trovi tutto, o niente, forse non ti piace e forse nemmeno esiste e ti scopri d'aver atteso per niente.

Sai...

Se questo fantomatico uomo con la barba bianca - ho già una mia teoria, ma così suona più divertente- esiste, beh, è un maledetto sadico: siamo il suo bellissimo spettacolo in TV e si diverte da matti nel confonderci le idee, nel farti assaporare qualcosa, ma non fartela mangiare.

Se osassi parlare di cosa per me sia la consapevolezza, qualche esperto probabilmente mi direbbe che possiedo un qualche disturbo dissociativo dalla realtà. Sembra che per ogni cosa ci sia un disturbo, insomma siamo dei complessati pieni di ogni sorta di disturbo reale e/o non reale.

( Se la realtà è frutto di ciò che il singolo individuo percepisce, allora qual è la real realtà? Ciò che ci circonda sì, ma senza interferirci con la nostra percezione. )

Modificato da Medea
  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

TheDorkKnight

Medea, ti voglio conoscere! :give_rose:

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

ajejebrazo89

Tornando in topic,voglio aggiornarvi un po' la situazione. Venerdì sera esco con la HB con cui pensa mi stia frequentando e altri amici in comune con la mia ex. Bella serata, un po' di kino, push&pull,però anche lei sembra in fissa con un suo ex a detta di altri,quindi è un po' dura ma vedremo. Il giorno dopo mi pubblicano in bacheca su facebook foto di me e l'HB che scherziamo insieme, foto abbracciati e sorridenti. La mia ex appena le vede va in escandescenza e si sfoga con un mio amico dicendogli: "un urrà per ajeje che ha così trovato il suo rimpiazzo e dunque anche la strada per la felicità.fine."con fare molto incazzato e rosicante. Ieri sera usciamo di nuovo con questo gruppo ma, sorpresa, c'era anche la mia ex!!! Mi sono sentito un po' in imbarazzo, ma lei stava malissimo, voleva forse mettermi in imbarazzo e ci è riuscita...la sua faccia era proprio di sofferenza,masochista allo stato puro!!!fatto sta che ad un certo punto della serata sparisce con un mio amico. Oggi parla con il suo coinquilino e gli dice che ad un certo punto della serata non ha resistito,è uscita fuori a fumare con il mio amico ed è scoppiata a piangere perchè le faceva malissimo vedermi flirtare e abbracciarmi con l'HB davanti ai suoi occhi...anzi io mi sono pure limitato perchè ero un po' in imbarazzo,situazione surreale davvero...
Fatto sta che oggi si è proprio sfogata con il suo coinquilino, dicendogli che ce l'ha a morte con me per le foto che sono apparse su facebook con l'HB,per le foto dell'HB con in mano la chitarra che la mia ex mi regalò,e ce l'ha con me perchè a suo dire sa di aver sbagliato con me ma non si aspettava che l'abbandonassi in questo modo,lasciandola da sola mentre stava male...a suo dire ci ha anche messo nuovamente la faccia contattandomi a natale (quando non le risposi)...a suo dire scrivermi 4 parole su facebook è metterci la faccia,boh...
Ora io mi chiedo e chiedo a voi:
1)Se sapeva di starci male perchè è venuta ieri sera visto che sapeva la situazione?Cosa ha voluto dimostrarmi venendo,e perchè si è messa a piangere?
2)Se ha qualcosa da dirmi,perchè non ha le palle di venirmele a dire in faccia?io non aspetto altro!!!
3)Secondo voi la sto mandando al manicomio (cosa che non mi dispiacerebbe e non le farebbe male)?Mi sembra lei ora in totale one itis...
Per favore,aiutatemi ancora una volta...purtroppo la situazione è parecchio incasinata e anche se tento di chiudere le porte sembra che il destino beffardo le riapra prepotentemente...

Modificato da ajejebrazo89
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...