dr.feelgood [Partecipante] 510 Inviato 10 Novembre 2012 Condividi Inviato 10 Novembre 2012 In pratica cos'è che bisogna fare? Frank Yang è il mio Tyler Durden reale. Devi eliminare la tua coscienza di te stesso e creare un flusso di piena espressione del tuo essere. lovedrop22 ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
night [Partecipante] 229 Inviato 10 Novembre 2012 Condividi Inviato 10 Novembre 2012 Ricordate il detto romantico " Tra genio e follia". Bene, applicatelo ( applichiamolo) e avremo una vita migliore. Non conosco questo detto...potresti gentilmente spiegarmelo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
night [Partecipante] 229 Inviato 10 Novembre 2012 Condividi Inviato 10 Novembre 2012 Frank Yang è il mio Tyler Durden reale. Devi eliminare la tua coscienza di te stesso e creare un flusso di piena espressione del tuo essere. Ma chi è questo? "Devi eliminare la tua coscienza di te stesso e creare un flusso di piena espressione del tuo essere." Più mi sforzo di capire questa frase, più mi allontano dal capirla... cosimo e BERO ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Drugo94 [Élite] 847 Inviato 11 Novembre 2012 Condividi Inviato 11 Novembre 2012 Aiutatemi mi sono perso nel mio stesso ragionamento.. Perchè non accettare di essere come siamo e cercare di essere come vogliamo essere non è sbagliato? L'automiglioramento è masturbazione. È come un diamante ricoperto di merda che si passa sopra il lucido. Ma se il diamante si toglie di dosso la merda poi puó lucidarsi..no, non ha bisogno di lucidarsi. Come capiamo quando siamo ricoperti di merda? Forse ogni volta che vogliamo cambiare siamo coperti di merda? Perchè dovremmo voler cambiare se siamo diamanti che già brillano? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pathfinder [Partecipante] 193 Inviato 11 Novembre 2012 Autore Condividi Inviato 11 Novembre 2012 Sei diamante quando sei realizzato. Quando esprimi la tua personalità al 100%, senza filtri, e non scendi a compromessi...sei diamante quando riesci a lasciarti andare, essere te stesso in ogni situazione, lasciando perdere l'illusione del controllo...in fondo cosa cambia tra l'essere bisognosi di attenzioni e bisognosi di controllo? Resti sempre Needy, disposto a scendere a compromessi. Alexis2, Tegola e MagniFico ha reagito a questo 3 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
arcadefire86 [Partecipante] 365 Inviato 12 Novembre 2012 Condividi Inviato 12 Novembre 2012 Una delle mie più grandi paure è che essere me stesso al 100% possa contemplare il non avere a che fare con le donne. Se accetto di avere dei problemi relazionali, inevitabilmente devo andare contro ciò che credevo essere me stesso e provare a cambiare, e ad interpretare diversamente la realtà rispetto a prima. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160814 Inviato 12 Novembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Novembre 2012 il diamante non era una figura a caso. Nemmeno il cesto dei mattoncini dell'EGO ah no scusate, LEGO. Il diamante ha un vertice, unico, e tante facce. Spesso credendo in un mal compreso senso di congruenza e di identità, le persone si identificano in una faccia soltanto, quella che è approvata. Programmi melodrammatici come il grande fratello hanno poi insinuato nelle menti il concetto che se uno ha tante facce è falso, se invece uno è sempre "se stesso" è una persona vera. E non importa se questo significa reagire d'impulso, essere prevedibili nelle reazioni come una macchina, chiunque abbia la padronanza di se stesso e sappia trovare il tempo di un respiro tra l'azione esterna e la sua reazione, viene visto come freddo e calcolatore, giocatore e infido. Io dico che sarebbe freddo se non provasse emozioni e sentimenti, non se anche nel pieno della tempesta dei sentimenti riesce a trovare la forza per tener saldo il timone, o almeno per riprenderlo in mano, la forza per non lasciare al vento la decisione su dove debba andare la sua nave. Quello non è freddo, è il padrone del fuoco. O almeno ce la mette tutta per esserlo. Che è già una vittoria. Il Leone e l'Uomo di Latta andavano dal mago di OZ per chiedergli il dono del coraggio e un cuore. Credo sarebbero stati anche disposti a pagare. Nel viaggio verso la meta, il leone dimostrò coraggio e l'uomo di latta dimostrò di avere cuore. Percorso rulez. lovedrop22, Gianluca-20, DreamSpirit e 9 altri ha reagito a questo 12 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. ^'V'^ [Aivia Demon] 160814 Inviato 12 Novembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Novembre 2012 Il 10/11/2012 alle 20:19 , night ha scritto: "Devi eliminare la tua coscienza di te stesso e creare un flusso di piena espressione del tuo essere." Più mi sforzo di capire questa frase, più mi allontano dal capirla... Se in una frase che riguarda la mente c'è il concetto di eliminare, è falsa. Se c'è il concetto di creare, è falsa. Proviamo a tradurla in termini corretti e a vedere se ha un senso (o due). E se questo senso è in qualche modo utile. ("Devi sparare al presidente" ha un senso compiuto ma non è utile ai miei scopi di sopravvivenza e riproduzione). Devi abbassare l'automonitoraggio e lasciar fluire la piena espressione del tuo essere. Eccola tradotta in termini accettabili. Insomma, il sé metacognitivo che osserva quello che fai e quello che pensi, e che per esempio riflette sulle tue scale di valori e sui condizionamenti che operano nel tuo pensiero e nelle tue azioni, deve farsi da parte e lasciare campo libero al se agente, che pensa e agisce secondo gli schemi percettivi di cui è schiavo, che pensa e agisce secondo i bisogni fisici e relazionali di cui è schiavo, innati o indotti, secondo le reazioni abitudinarie innate o apprese, secondo i riflessi condizionati, secondo la scala di valori che ha appreso, secondo la cultura che lo ha forgiato, secondo le credenze e le distorsioni cognitive che ha. Questa sarebbe libertà. Per molti lo è. Non pensare alle conseguenze e fare ciò che si "vuole", per molti è libertà. Il fatto è che ciò che si "vuole" è il risultato di una serie di condizionamenti che non si è voluti ne scelti. Facciamo un esempio. Tizio e Caio vanno in birreria. Tizio sa che Caio tende a bere e fare casini. Allora può decidere di fermare Caio alla seconda birra prima che inizi a cercare la rissa con qualcuno. Può essere cristiano e credere che sia giusto fermare Caio perché bisogna seguire la pace e aborrire la guerra. Può anche decidere di lasciarlo fare perché vuole che Caio le prenda da qualcuno. Può decidere che Caio le prenda perché lo invidia, lo odia, o anche perché nella sua cultura ognuno deve cavarsela da solo e rispondere da solo delle proprie stupidaggini. Se vedesse un bambino affogare, starebbe a guardarlo per vedere se se la cava o no. Può decidere di credere al fato, al destino, ( o più probabilmente ci crede senza averlo deciso) e lasciare che gli eventi prendano la piega che vogliono in base al caso. Finiranno entrambi all'ospedale e sarà stata "sfiga". Può lasciar correre il fatto che Caio beva per non essere considerato un rompipalle o un moralista, ma poi davanti alla rissa che aveva previsto dovrà decidere se prendere le difese di Caio, se fare da paciere, se intervenire coi pugni, se intervenire contro Caio o contro gli altri ecc. Per il fatto di aver visto tutto questo, ha la responsabilità di decidere cosa fare, anche se deciderà di non fare nulla, avrà comunque deciso. E non sarà stata una decisione libera, ma mediata dalle proprie convinzioni, dalla propria morale, dalle proprie paure, bisogni, condizionamenti, cultura ecc. Se non lo avesse previsto, avrebbe potuto bere con Caio tranquillamente, poi avrebbe improvvisato durante gli eventi. Questi sono soltanto due livelli di consapevolezza del se agente, si rende conto di quello che accadrà e quindi deve operare una scelta, che deriva ed è filtrata dai suoi condizionamenti, o non se ne rende conto e quindi non è responsabile della decisione, ma opererà sul momento in base ai suoi condizionamenti. A livello di consapevolezza metacognitiva, che osserva il proprio stesso pensiero, che nella frase è chiamata consapevolezza di se, c'è solo osservazione acritica del fatto che una data scelta deriva da certi bisogni indotti, da una certa cultura, da una certa convinzione. Se la eliminassimo del tutto, impossibile perché la capacità di entrare in seconda e terza metaposizione è patrimonio cerebrale nostro e di alcune scimmie, dovremmo resecarci parti del cervello e non sappiamo nemmeno quali, avremmo soltanto Tizio che opera spontaneamente come un burattino nelle mani dei condizionamenti e dei bisogni che ha, senza avere coscienza di se, ma facendo quello che al momento gli procura piacere. Anche mangiare 10 torte al giorno rientrerebbe in questo meccanismo. Sembra spontaneo, mangiare 10 torte al giorno, perché per come ci siamo evoluti le calorie erano oro, per cui abbiamo questo sistema di ricompense col piacere se ingurgitiamo cibi molto calorici, ma un'osservazione metacognitiva può farci capire che abbiamo questo meccanismo e che siccome ai giorni nostri è fin troppo facile trovare calorie vuote a basso costo, agire spontaneamente in tale direzione è deleterio e inutile. Detto tutto questo, sembrerebbe che la frase in esame sia inutile. Ma proviamo a rileggerla secondo un'altra cultura: La piena espressione del tuo essere può significare per alcuni l'esistenza di un essere sovrarannaturale, divino, che è in noi e che è limitato dalle bassezze terrene come i bisogni, i limiti del cervello, ecc. Per altri questo "essere" è una sorta di inconscio collettivo, di campo, di qualsiasi cosa, per altri è l'istinto puro per cui per esempio un gatto è considerato dai Monaci Zen "beato" poiché agisce e basta, senza pensare. In realtà sappiamo bene che i gatti pur avendo un grosso bagaglio di abilità e schemi comportamentali innati, dopo aver preso la scossa tre volte per aver toccato una leva, eviteranno di toccarla e dopo aver ricevuto cibo alcune volte per aver toccato un'altra leva, la toccheranno "spontaneamente". "Eliminando" quindi la mente che ragiona sulle cose e pone limiti, si "creerebbe" come una sorta di canale diretto per questo "essere" e la sua piena manifestazione nel comportamento. L'utilità di questo punto di vista è ben dimostrata dal video di uno che rompe tutto e vomita diverse volte, si masturba mentre è vestito da donna, fa un buco nel muro e lo lecca immaginando che sia una figa, il tutto accentuato ma forse addirittura determinato dal fatto che ha uno spettatore su cui far colpo ed una telecamera che lo riprende e lo mette in contatto con N spettatori di cui attirare l'attenzione. In seguito ripulirà tutto per evitare la rappresaglia della propria mamma. Ora, c'è un'ultima spiegazione, di stampo Buddhista originario, ormai abbastanza dimenticato, per questa frase. Mentre i buddhisti continuano a cercare di purificare la propria anima per avere meno reincarnazioni da dover ancora affrontare, è meglio informarli che la dottrina originaria del Buddha (Siddharta Gautama Sakyamuni) si differenziava dall'induismo proprio negando l'anima. Sakyamuni divenne Buddha (risvegliato) quando fu consapevole che l'Atman (cioè il se, la coscienza di se, l'essenza individuale) non esiste. Il termine che coniò per tale consapevolezza fu Anàtman. Allora... chi è che fu consapevole dell'inesistenza del sé se non esiste il sé? Nel suo insegnamento originario la risposta è che "l'uomo è solo un continuum di elementi dharmici che si creano, si aggregano e si distruggono". Dharma è il principio per cui nell'universo prevale un ordine che regna sul caos. Queste parole furono dimenticate dai buddhisti, le ritirò fuori nel II secolo d.c un misterioso personaggio, Nàgàryuna, estendendo il concetto di mancanza di un punto fisso nel tempo e nello spazio a qualunque cosa. Anche alle opinioni, alla logica e al linguaggio. Spinse appositamente la logica fin dove essa non può che ribellarsi a se stessa. A questo punto, ciò che rimane, è sùnya (il Vuoto) Ovviamente, non il vuoto che la parola vuoto può significare. E ciò coincide con l'adagio taoista "Il Tao di cui si può parlare non è il vero Tao." a testimonianza che, al di là dei contesti in cui ci si esprime, esiste una visione sapienziale che non può che rivelarsi nel paradosso, e questo culminerà nel Buddhismo Ch'an e nello Zen, in particolare nei famosi Koan, gli indovinelli paradossali senza soluzione che il maestro sottoponeva alle strutture cognitive dell'allievo per farle grippare. Il flusso dell'essere, quindi, sarebbe cosa naturale se si volesse leggere questa frase in senso buddhista originario, non cosa che si crea, e la consapevolezza di se sarebbe cosa che non esiste, non cosa che si elimina. Tuttavia... la vita ordinaria poggia sull'ordine pratico delle cose, sulle verità relative del mondo e dei sensi, delle percezioni e della logica, la stessa logica lineare aristotelica che sappiamo essere esposta al paradosso e non rappresentare la Verità assoluta, più corteggiata dalla logica Fuzzy e dalla teoria del Caos, ci è utile in un'infinità di situazioni, sono sicuramente situazioni temporanee e relative, ma sono quelle in cui ci troviamo ad operare. Cose che si possano nominare e contare ci servono, ci sono utili, trattasi insomma della metafora utilizzata anche da Buddha: una zattera va usata per attraversare il fiume; Giunti all'altra sponda, a che serve? Ecco, è su questo "a che serve" che vorrei puntare i miei riflettori. Io personalmente utilizzo un filtro, un condizionamento, una distorsione (ricordiamo che non si può esserne liberi ma si può arrivare a poter scegliere le proprie, la libertà di scelta è la libertà) di tipo utilitaristico. Le cose per me sono utili, inutili o neutre. Utili o non utili per quali scopi? E questi scopi sono indotti, innati, appresi? 2 scopi. Sopravvivenza e riproduzione. Che poi è un solo scopo, sopravvivenza della specie. Ce li abbiamo dentro, e se li lasciamo fluire liberamente mi è utile credere che sia la piena espressione del nostro essere. Per il resto, l'idea stessa che la vita abbia uno scopo, un senso, è una zattera da abbandonare, perché una verità assoluta non potrebbe essere detta secondo il nostro linguaggio e compresa con la nostra logica, e non è utile se non a filosofeggiare senza approdo. Ritengo che il video di lui che vomita e si masturba e spacca tutto sia inutile e non incarni alcuna manifestazione dell'essere, ma se anche solo una figa sciroccata lo ha trovato geniale e per questo gliel'ha data, allora la sua ricerca di attenzione con quel video ha colpito il bersaglio dell'utilità in termini di S&R, e quindi nulla da eccepire. Per il resto... A me non è stato utile. Il mio concetto di utile ed inutile è relativo all'attraversamento del fiume, ma è una zattera. Non è un concetto assoluto o che mi schiavizza nelle scelte, lo trascendo tranquillamente e lo scelgo perché mi è funzionale. lovedrop22, Wunderwaffe, Maldoner e 15 altri ha reagito a questo 17 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Questo è un messaggio popolare. Rarox [Partecipante] 850 Inviato 12 Novembre 2012 Questo è un messaggio popolare. Condividi Inviato 12 Novembre 2012 (modificato) Appunto...come?!? In pratica cos'è che bisogna fare? Ipnosi, lettura di libri particolari, esperienze particolari ecc... Niente ipnosi, niente lettura dei libri, rimarrebbero alla superficie del tuo cervello, sarebbero quelle "travi attaccate coi chiodi alla casa instabile". Tu devi penetrare dentro. A me ha aiutato molto il pensiero di Pirandello, ovvero ho eliminato la mia identità. Vedi il tuo cervello è straordinario, smisurato nei suoi pensieri, incalcolabile nei suoi algoritmi... Tu non puoi delimitarlo. Non puoi dire "io sono, io non sono", perchè tu sei tutto e nulla, non puoi dare una forma ai tuoi pensieri, ai tuoi comportamenti. Ho avuto una crisi dell'Io, un pò di tempo fa, perche non riuscivo a capire chi ero. I miei comportamenti, i miei pensieri erano contrastanti e io volevo cercare di dare loro un nome, una definizione, essere qualcosa. Ebbene liberarmi dell idea, dell identità, che avevo di me, e di quelle mille identità che mi affidavano gli altri, mi ha liberato. Mi sono immerso nel flusso della vita, ora sono tutt'uno con essa. La mia personalità non ha più un limite fasullo. Il discorso di ^V^ è bellissimo, ma secondo me non porta a nulla perché... La pietra oscura non c'è. Il "vero te stesso", non esiste, la società ti vuole limitato in una identità. Ma la tua mente non vuole essere chiusa in una scatola, e non lo sarà mai. Modificato 12 Novembre 2012 da Rarox IoCiProvo, vena, ^'V'^ e 11 altri ha reagito a questo 13 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Taka [Partecipante] 117 Inviato 12 Novembre 2012 Condividi Inviato 12 Novembre 2012 Io personalmente utilizzo un filtro, un condizionamento, una distorsione (ricordiamo che non si può esserne liberi ma si può arrivare a poter scegliere le proprie, la libertà di scelta è la libertà) di tipo utilitaristico. Le cose per me sono utili, inutili o neutre. Utili o non utili per quali scopi? E questi scopi sono indotti, innati, appresi? 2 scopi. Sopravvivenza e riproduzione. Che poi è un solo scopo, sopravvivenza della specie. Grazie della spiegazione ^V^ !! Anch'io, già da un po' di tempo, applico alla mia vita un filtro simile a questo. Tuttavia, la società là fuori, ha sempre cercato di farmi sentire in difetto, manchevole, immorale... Adesso, dopo aver letto il tuo post, so di essere nel giusto. Perché filtrando il filtro attraverso il filtro stesso (nn è solo un gioco di parole) mi rendo conto che esso è utile alla mia sopravvivenza. Così come "Il Leone e l'Uomo di Latta", andando alla ricerca di coraggio e di un cuore, finirono per trovarli, io, cercando di sopravvivere, sopravvivo. Aggiungo che quando uso questa forma di discernimento, ossia quando leggo la realtà nell'ottica dell'utile/non utile per me, mi sento più sereno, capace, realizzato. Ma soprattutto riesco a fare del bene agli altri. Ciò confuta la tesi di quanti sostengono che un criterio di tipo utilitaristico sia difettoso, manchevole, immorale... ^'V'^ ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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