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"L'automiglioramento è masturbazione"


Pathfinder

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Vero. Così parlò Zarathustra difatti è un capolavoro da leggere e rileggere all'infinito.

L'ho comprato da anni e prima o poi lo leggerò visto che fin troppe volte mi han detto che l'ho letto e che ho preso spunto, se sono così affine a Lui, devo trovare il modo per non finire come Lui.

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Tony Montana

L'ho comprato da anni e prima o poi lo leggerò visto che fin troppe volte mi han detto che l'ho letto e che ho preso spunto, se sono così affine a Lui, devo trovare il modo per non finire come Lui.

Credo che lo sentiresti molto tuo. È un testo difficile, a tratti contorto, e bisogna trovare la traduzione giusta. Forse apprezzeresti anche il libro sul Libro (click); non mi ci sono mai inoltrato troppo, tuttavia ho percepito la profondità di Jung.

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gorcello

Fight Club è un film carino che abbiamo visto tutti....poi il giorno dopo, se non sei un giovanotto, ti devi alzare e fare delle cose ben precise per campare.

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il culo era una favola ! ma non per fare il santo di turno ,a me mi caga il cazzo parlare di cose troppo logiche con le donne o perlomeno che non appartengono al mondo delle donne ! Insomma se stiamo in compagnia mi sembra giusto godere della reciproca compgnia , io godo della loro e loro godono della mia e tutto fila liscio come l'olio .

Ormai me ne sono fatto una ragione , la maggior parte delle ragazze non ha una vita interessante e non hanno molto di interessante da dire ho capito che tecnicamente la donna cerca un uomo con un esistenza più valida e gratificante della sua .

cmq sia questo esperiemento mi è costato caro da quel che ho visto ,mia ha davvero smontato quella sera , ma ormai è una cosa superata

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Valdast94

Wow, questa è stata assolutamente la discussione più interessante che abbia letto su IS! :appl:

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Fraz

Spesso accade che le ragioni dell’essere in un determinato modo di qualcosa, siano da cercare fuori da quel qualcosa. Un po’ quello che intendeva Laozi con il rapporto tra vuoto e pieno. In questo, continuare a percepire un dentro-fuori, essere-non essere diventa una distinzione fuorviante.

La morte struttura la vita. Il modo in cui ci poniamo la domanda sulla morte e diamo la risposta (in parte già strutturata a partire dalla domanda) determina in gran parte il nostro approccio alla vita. La paura della morte guida molte delle scelte che crediamo di fare per amore della vita.

Il primo polo che influenza queste scelte è il blocco: la paura di fare per via del fallimento o di conseguenze negative che sono in esse stesse assaggio di morte in vita. Il secondo polo è quello dell’ansia: la paura di non fare per via del tentativo illusorio di estendere la vita percorrendola di fretta, mascherando con la velocità i buchi, le pause, la lentezza che anche qui è prefigurazione di morte come assenza di meta, di senso. In questa forma di paura il fallimento non è morte, ma solo un effetto collaterale positivo, in quanto riempitivo del tempo.

Un po’ come scalare una montagna, il primo tipo di paura è dello spazio: non essere nel posto in cui si voleva essere.

Il secondo tipo di paura assomiglia invece all’incertezza della pausa nel cammino. Quindi è la paura del tempo.

Camminando hai lo sguardo naturalmente rivolto in avanti, e vedi le cose crescere, arrivare, il futuro che diventa presente. A volte però è come se ti avessero ruotato la testa e vedi solo il passato, le cose che si allontanano.

In realtà è tutta una storia dentro cui viviamo e dentro cui ci raccontiamo altre storie. E ci sono volte che sono scarico e non riesco a colorare il mio foglietto bianco. E quel bianco mi risucchia e io mi lascio naufragare.

La morte e la vita sono in fondo solo due facce dello stesso foglio: il vuoto e il non-senso sono il foglio. E ci vuole forza e violenza per riempire il foglio di linee senza lasciarsi prendere dalla frenesia di scarabbocchiarlo giusto per cancellare dalla vista quel bianco.

Modificato da Fraz
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Faceroller

Nel Giappone medioevale i Ninja usavano diversi travestimenti e si allenavano ad essere persone diverse per motivi di spionaggio. Inoltre nella guerriglia psicologica se studi i punti deboli mentali dei diversi tipi di avversario è chiaro che il primo passo da fare è non essere anche tu limitato come uno di quei tipi di avversario, lui sarà schiavo della sua tipologia, tu adotterai varie tipologie a seconda di come desideri manifestarti.

Questo è puro amorfismo della mente. Devo dire che mi piace. Essere il protagonista in qualunque palcoscenico.

Quindi dovremmo adattare la nostra persona in quella determinata situazione non per gli altri ma per noi stessi.

Acqua in difesa e ghiaccio in attacco.

Devo dire che ogni tuo post mi cattura, come quando leggo Dostoevskij.

Dove hai appreso tale capacità oratoria? oppure è innata?

Amico non ti prendo per il culo dovresti scrivere un libro.

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battersea

Grazie.

Ho appena letto la discussione più profonda della mia vita.

Non so se dei topic su internet possono cambiare la vita, di sicuro questo è un bel terremoto, chissà, forse la mia fragile catapecchia non reggerà al suddetto. Se reggerà, sarà il caso di trattarla con piccone e martello.

Grazie ancora.

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