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Visto che in Italia nel giro di qualche anno sarà difficile sopravvivere, dove emigrare?


The President

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gelsomino
44 minuti fa, White Lion ha scritto:

BASF.
7 aree aziendali, tutta Europa, prima esperienza.
Risultati: 45. Risultati scritti in lingua inglese: 0.

Eures, motore di ricerca.
Polonia.
Risultati: circa 20. Risultati scritti in lingua inglese: 0.

Oh, magari non sono capace io a usare i motori di ricerca :D!

per curiosità, ho selezionato "Eures" dal tuo post e cercato su google, mi è apparso il sito ed i primi venti risultati,autonomamente,mi propongono offerte di lavoro in POLONIA?!?

e poi qua mi fracassano la minchia sulla privacy!!!

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comeback
1 ora fa, White Lion ha scritto:

BASF.
7 aree aziendali, tutta Europa, prima esperienza.
Risultati: 45. Risultati scritti in lingua inglese: 0.

Eures, motore di ricerca.
Polonia.
Risultati: circa 20. Risultati scritti in lingua inglese: 0.

Oh, magari non sono capace io a usare i motori di ricerca :D!

Scherzi?

Cerchi su Eures?

Ogni multinazionale ha presenza stabile in almeno uno dei paesi citati, vai sul loro sito e in career seleziona quei paesi ne trovi molte di offerte.

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comeback

@Akira93 carissimo,

Grazie per il tuo post.

Spero sei meta' russo da parte di madre, questo renderebbe merito a tuo padre di essere scappato dalle pazze italiche. 

A parte gli scherzi, ritengo che al di la' degli aspetti economici (fondamentali) sia fondamentale l'aspetto sociale-culturale che deve piacere o almeno interessare. Mi sono gia' espresso tempo fa, la vera e completa integrazione avviene con un matrimonio con una locale. Ovunque tu vada. Mio punto di vista. Alcuni paesi, come quelli citati, hanno culture e identita' nazionali molto forti, sono popoli semmai imperfetti ma orgogliosi, per molti versi migliori rispetto a questo miscuglio culturale in atto in Europa. La cultura europea sta diventando piatta e poco interessante.

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White Lion

 

3 ore fa, gelsomino ha scritto:

per curiosità, ho selezionato "Eures" dal tuo post e cercato su google, mi è apparso il sito ed i primi venti risultati,autonomamente,mi propongono offerte di lavoro in POLONIA?!?

e poi qua mi fracassano la minchia sulla privacy!!!

Inquietante:))

2 ore fa, comeback ha scritto:

Scherzi?

Cerchi su Eures?

Ogni multinazionale ha presenza stabile in almeno uno dei paesi citati, vai sul loro sito e in career seleziona quei paesi ne trovi molte di offerte.

Beh, è un bel aggregatore di offerte per il mercato estero credo! Voglio dire, se su un motore di ricerca della comunità europea creato appositamente per aiutare la mobilità internazionale dei lavoratori non c'è nulla (o poco) per entry-level in inglese...
Comunque come ho scritto, ho guardato anche il sito BASF e i risultati sono stati gli stessi.


Appena finito di controllare:
- GSK: zero posizioni aperte per entry level
- Syngenta:  0
- Henkel:      0
(ricerca di posizioni entry-level, con la sola conoscenza della lingua inglese sui mercati della Polonia e Rep Ceca. C'era qualcosina di disponibile su suolo olandese).


Ora spulcio il sito della Ferrero!

Modificato da White Lion
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comeback
1 ora fa, White Lion ha scritto:

 

Inquietante:))

Beh, è un bel aggregatore di offerte per il mercato estero credo! Voglio dire, se su un motore di ricerca della comunità europea creato appositamente per aiutare la mobilità internazionale dei lavoratori non c'è nulla (o poco) per entry-level in inglese...
Comunque come ho scritto, ho guardato anche il sito BASF e i risultati sono stati gli stessi.


Appena finito di controllare:
- GSK: zero posizioni aperte per entry level
- Syngenta:  0
- Henkel:      0
(ricerca di posizioni entry-level, con la sola conoscenza della lingua inglese sui mercati della Polonia e Rep Ceca. C'era qualcosina di disponibile su suolo olandese).


Ora spulcio il sito della Ferrero!

Ti prego, dimmi che mi stai trollando.

Eures? Scherzi? 

Tu davveri pensi di trovare lavoro con Eures?

Ti ripeto, seleziona le imprese di tuo interesse, vai sui loro siti e da qui selezioni a loro volta i paesi di interesse.

Mi rammarico che in universita' non vi e' uno e dico uno che vi spieghi le cose, a meno che non esci da certi atenei.

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Il 7/9/2018 alle 14:51 , IO.SI.TU.NO ha scritto:


Grazie!

SI è quello, se ti capita leggilo....pure che sia 60% biografia veritiera e 40% realtà romanzata, ti lascia comunque un bel po' di cose...

E' uno di quei libri che divori in pochi giorni...

 


Hai toccato un tasto dolente...

Perché generalmente quando si parla di estero, la maggior parte dei discorsi riguarda solo il lato economico....non il lato più sensoriale....

Cioè odori, clima, vibrazioni della città, cosa puoi fare (gratis e non) nel tempo libero, le abitudini di chi ti circonda ...anche solo fosse solo lo sbattere del materasso della signora di sotto, l'odore del caffè del vicino o i bambini che giocando fanno più casino del solito...

Ricordo che in Italia quando d'inverno mi prendeva male, andavo al mare in una zona dove non c'era nessun locale, in una fila di scogli che non portava da nessuna parte e mi sedevo....il massimo che vedevo era qualche peschereccio circondato da gabbiani, che rientrava in porto, rumore delle onde e vento....mi rilassava e mi rigenerava l'umore.....costo? Zero...

Questa è una piccola cosa, un piccolo esempio, ma ora dove abito il mare non c'è nemmeno...

Quello che tu hai detto riguardo Roma, è una di quelle cose da tenere a mente prima di partire...

Cioè il trovarti e il crearti tutti i tuoi spazi, e tutte (o quasi) le sensazioni di cui hai bisogno, ma in un altro paese....

Perché in un paese dove il tempo libero lo passi a dormire, piove 300 giorni all'anno e i rapporti umani sono inesistenti....beh non so quanto si possa durare....anche se ti dessero 3000 al mese...


Detto ciò, se al contrario l'alternativa è abitare nella città che ti piace, circondato dagli amici, ma non vedere prospettive per il futuro....siamo punto e a capo...

La scelta rimane quasi obbligata...


Per quel che ho potuto capire con il giusto distacco da quando mi sono trasferito fuori, l'Italia è un paese che ti regala tantissimi piccoli piaceri gratuiti....in cui il tempo libero (senza dover per forza spendere troppo) può essere di qualità....in cui ti sono concesse molte più libertà che in altri paesi più oppressivi...

Il problema è che per ogni piccolo piacere gratuito, ci sono 10 cose che hanno a che fare con il vil denaro, che non funzionano....e che ti fanno incazzare perché non funzionano quasi esclusivamente per malafede....

 

 

Ogni fase della vita ha le sue scelte e bisogna far coincidere i dati macro con ciò che si è/vuole tirando le somme.

Quando parlo di immigrazione ormai punto il focus su ogni aspetto e non solo sul lavoro, che spesso poi non corrisponde alla felicità.

E ribadisco le sfide sulla socialità, espresso prima da @comeback, che viene in parte risolta portandosi il partner: diverse storie positive raccontate da gente all'estero sono scritte da persone che hanno sposato il partner in loco o se lo sono portati dall' Italia o altre nazioni. Molto più facile così. Anzi, vi dirò di più... c'è pure chi si lamenta in quelle condizioni. Un poraccio che sta da solo in balia del mondo che dovrebbe dire invece?

Il lavoro è il driver dello sviluppo perché senza un minimo di grano non si va da nessuna parte ma non è necessaramento il punto di arrivo. Non bisogna banalizzare queste scelte solo con "non ho nulla da perdere, vado lì e risolvo tutto". Si ok, a 24 anni puoi fare leva sul fatto che potrai ricalibrarti dopo, ma poi? Estremizzando potrebbe andare bene anche andare a fare il minatore in qualche luogo dimenticato da Dio. E a 24 anni molti ancora studiano o magari fanno l'Erasmus che non è affatto emigrare, quindi probabile che l'età della scelta sarà sui 27-35.

Bisogna pensarsi a distansa di anni all'estero, oppure decidere di farlo per un certo periodo. Dipende dall'età che avete, cultura etc. 

Modificato da Wayna
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comeback

@Wayna ottimo intervento.

Ho conosciuto migliaia di persone, dai mai espatriati noto una forte semplificazione dell'emigrazione: prendi un lavoro, trovi casa e buona, sei andato, e' fatta.

Il lavoro e' qualcosa che ci dovrebbe rendere normali, non certo e' un plus ma in patria, da noi, se lavori, guadagni e hai un buon contratto ti guardano con quel misto tra ammirazione e invidia. In Italia lavorare e' un traguardo, all'estero la normalita'.

Sulla socialita' non e' una passeggiata, tra le decine e decine di italiani incontrati tra Inghilterra, Svizzera, Germania, tutti questi grossi players della socialita' non li ho beccati. Direi che 9 su 10 o sono col partner (italiana, di norma e emigrata con lui) o creano piccole comunita' di Italiani degni della miglior little Italy.

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AntonW
19 minutes ago, comeback said:

Il lavoro e' qualcosa che ci dovrebbe rendere normali, non certo e' un plus ma in patria, da noi, se lavori, guadagni e hai un buon contratto ti guardano con quel misto tra ammirazione e invidia. In Italia lavorare e' un traguardo, all'estero la normalita'.

Il concetti che allo stato attuale dovrebbe essere normali sono soltanto due:

1. la nostra casa è il mondo.
qualunque posto va bene per studiare e lavorare.
(ovviamente a 18 anni devo conoscere l'inglese perfettamente)

2. ci sono competenze molto richieste ed altre molto meno.
oggi sappiamo che ciò che è richiesto è racchiuso nell'acronimo "STEM" (Science + Tech + Eng. + Math).
ad un secondo livello ci sono le professioni mediche e ad un terzo livello, ma abbastanza indietro le professioni economiche.

ad un livello non universitario, per dire, sono invece fortemente richieste tutte le professioni artigianali:
falegnami, idraulici, elettricisti, meccanici e le professioni legate alla ristorazione ed al turismo.

ne mancano sicuramente, ma direi che il ventaglio di scelta è ampio...

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1 ora fa, AntonW ha scritto:

Il concetti che allo stato attuale dovrebbe essere normali sono soltanto due:

1. la nostra casa è il mondo.
qualunque posto va bene per studiare e lavorare.
(ovviamente a 18 anni devo conoscere l'inglese perfettamente)

2. ci sono competenze molto richieste ed altre molto meno.
oggi sappiamo che ciò che è richiesto è racchiuso nell'acronimo "STEM" (Science + Tech + Eng. + Math).
ad un secondo livello ci sono le professioni mediche e ad un terzo livello, ma abbastanza indietro le professioni economiche.

ad un livello non universitario, per dire, sono invece fortemente richieste tutte le professioni artigianali:
falegnami, idraulici, elettricisti, meccanici e le professioni legate alla ristorazione ed al turismo.

ne mancano sicuramente, ma direi che il ventaglio di scelta è ampio...

In economia infatti le uniche cose che possano dare uno sbocco interessante se si pensa solo all'università, sono la matematica, la statistica, la finanza e la micro e macro economia.

Tutte materie che (non a caso) usano la matematica.

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IO.SI.TU.NO
2 ore fa, comeback ha scritto:

Il lavoro e' qualcosa che ci dovrebbe rendere normali, non certo e' un plus ma in patria, da noi, se lavori, guadagni e hai un buon contratto ti guardano con quel misto tra ammirazione e invidia. In Italia lavorare e' un traguardo, all'estero la normalita'.


L'Italia purtroppo è un paese di rosiconi...

E gli italiani all'estero sono la versione ultra, pro, 2.0, incattivita, del rosicone italico...


Sono tutti abituati così male, e la massa è così tutta uguale, che dal momento che raggiungi qualcosa o sei un minimo diverso, non ti viene perdonato l'esserti distinto...

E non sto parlando di chissà quali traguardi...io alla fine non sono nessuno e ho sempre fatto lavori normali, però come hai detto te, in Italia tanto basta...

Quando abitavo giù, mi invidiavano perché, dopo qualche anno nello stesso posto di lavoro, avevo avuto il contratto indeterminato....

Facendo un lavoro dove mi spaccavo il culo, dovevo ignorare certe mancanze di rispetto, ed ero sottopagato...

Non so veramente cazzo ci fosse da invidiare.

Non sapendo invece che nel paese in cui abito adesso ho firmato un indeterminato direttamente al day1 di lavoro...

 

Pensate comunque a una reazione tipo:

Un imprenditore diventa ricco grazie alle sue scelte di mercato e al suo prodotto innovativo?

Le gente: eh ma lui evade le tasse....eh ma lui conosce il politico taldeitali che lo ha aiutato....eh ma lui è un leccaculo...eh ma lui fa i soldi non pagando i dipendenti...


Purtroppo è una mentalità autodistruttiva che non fa crescere....ed è pure un bel po' fastidiosa...

Modificato da IO.SI.TU.NO
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