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Visto che in Italia nel giro di qualche anno sarà difficile sopravvivere, dove emigrare?


The President

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^X^

The President, sai che apprezzo moltissimo i tuoi interventi sulla seduzione e sull'internazionalità, ma quando parli di economia sinceramente mi sembra che tu faccia un copy&paste di frasette populistiche e complottistiche, degne solo dei politicanti locali.

Le frasette ad effetto sulla sovranità nazionale lasciale per favore agli ignorant, visto che tralaltro sarebbe solo un bene se paesi come l'Italia perdessero qualunque residio di sovranità visto che non sanno gestirla.

Sulla Germania sono molto critico anch'io, ma loro sono coerenti con la loro natura che li porta a sbagliare anche quando hanno ragione in teoria. E l'Irlanda ti ricordo che in questo momento è praticamente commissariata, quindi non è un grande esempio visto che ha sfiorato la bancarotta per avere garantito esageratamente le solite criminali di banche.

Le ricette taglia spesa, niente tasse ai ricchi, ecc... lasciamole alla storia fallimentare degli anni 80 e guardiamo avanti, please. Tatcher e Reagan hanno già fatto abbastanza danni, con teorie fantasiose che non hanno alcun riscontro pratico.

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patrizio
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^X^

Purtroppo 30 anni di lavaggio del cervello mediatico rendono la cosa difficilissima... sfortunatamente Krugman non lo caga nessuno (anche perchè queste cose le dice da 20 anni).

La cosa che farebbe ridere se non fosse drammatica è che i dominati hanno abbracciato le teorie utili sono ai dominanti, e le difendono pure...

Modificato da ^X^
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Rarox

The President, sai che apprezzo moltissimo i tuoi interventi sulla seduzione e sull'internazionalità, ma quando parli di economia sinceramente mi sembra che tu faccia un copy&paste di frasette populistiche e complottistiche, degne solo dei politicanti locali.

Le frasette ad effetto sulla sovranità nazionale lasciale per favore agli ignorant, visto che tralaltro sarebbe solo un bene se paesi come l'Italia perdessero qualunque residio di sovranità visto che non sanno gestirla.

Sulla Germania sono molto critico anch'io, ma loro sono coerenti con la loro natura che li porta a sbagliare anche quando hanno ragione in teoria. E l'Irlanda ti ricordo che in questo momento è praticamente commissariata, quindi non è un grande esempio visto che ha sfiorato la bancarotta per avere garantito esageratamente le solite criminali di banche.

Le ricette taglia spesa, niente tasse ai ricchi, ecc... lasciamole alla storia fallimentare degli anni 80 e guardiamo avanti, please. Tatcher e Reagan hanno già fatto abbastanza danni, con teorie fantasiose che non hanno alcun riscontro pratico.

Ripeto... Perche' non ti candidi? :)))

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Rarox

Non è ancora il momento giusto.

Non mi salire al trono quando avrai 70 anni pero'.......

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^X^

Non mi salire al trono quando avrai 70 anni pero'.......

Vedi Rarox, in una democrazia pulita occorrono due figure chiave: il politico e il consigliere economico.

Se un politico sviluppa un programma fattibile, non viene mai eletto; per essere eletto un politico deve promettere di alzare le pensioni, abbassare le tasse, liberalizzare in modo vago (così ognuno può pensare che saranno liberalizzati gli altri tranne il proprio), mandare i cinquantenni in pensione e creare un welfare moderno per i giovani.

È evidente che il tutto è una cazzata (la coperta è corta), ma ogni elettore sentirà solo ciò che gli conviene sentire e voterà di emozione.

Dopo le elezioni, tale politico dovrebbe però riconoscere di essere un ignorante e ricorrere a bravi consiglieri economici, che gli suggeriranno le priorità di intervento.

Quello che succede oggi però è che i politici sono straconvinti di essere dei geni, con un malato cortocircuito mentale "sono eletto quindi sono un genio".

Il disastro risultante è sotto gli occhi di tutti.

Tip numero 2: è vero che i politici sono tutti uguali, ma quello che faranno dopo le elezioni varia molto a seconda del tipo di consiglieri ai quali si appoggiano.

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IoLoSo

In ogni caso aggiungo qualche considerazione macroeconomica.

Ricordate che le tasse servono a due scopi principali oggi: a finanziare i servizi sociali e a ripagare i debiti della generazione precedente.

È quindi evidente che in un paese a basso debito pubblico ci sono tasse basse (es: Lussemburgo), oppure anche in caso di tasse alte queste tornano integralmente agli ATTUALI contribuenti sotto forma di servizi (es: i paesi scandinavi).

Questo è il motivo per evitare come la peste i paesi fortemente indebitati: paghereste tutta la vita per servizi resi ad altri in passato e che non vedrete MAI.

Anche il tasso di crescita è importante: in un paese stagnante, NON si creano nuove opportunità quindi TUTTI i posti di potere/responsabilità/prestigio/ricchezza sono già inevitabilmente occupati. E siccome erano stati occupati non certo per bravura per per banale crescita dell'economia, potete stare certi che quando si liberano per decesso dell'occupante, non vengono rimpiazzati perchè sostanzialmente inutili nell'economia moderna. In Italia per esempio il numero di dirigenti è sceso negli ultimi venti anni.

Tutto questo per dire di fare attenzione alle valutazioni: un discreto lavoro in un paese di vecchi indebitati rischia di farvi vivere peggio che un nornale lavoro impiegatizio in un paese in forte crescita.

Ahem, no.

Ci sono paesi dove la pressione tributaria è 15 punti sotto la nostra e hanno un debito sul pil molto maggiore: Giappone e usa su tutti.

Non fatevi infinocchiare dalla favoletta del debitobruttocattivo.

Il problema dell'attuale assetto europeo è, per così dire... l'assetto.

Ossia, per banalizzare, l'eccesso di deregolamentazione ha creato enormi squilibri nel saldo delle partite correnti dei paesi, mentre la dogmatica e politicamente corretta, nonché suicida, indipendenza della banca centrale privata, non consente di fare politiche anti cicliche ma soltanto procicliche, come vediamo in Grecia.

Oggi di tali impostazioni dubita la comunità finanziaria internazionale, che attende trepida il crollo del problema, l'euro, per ricostruire su macerie altre forme sostenibili di integrazione.

Che sarebbe accaduto quello che vediamo i nostri politici lo sapevano benissimo, quindi ricordiamocene.

Questo governo è come Napoleone a Waterloo, con la differenza che il vate transalpino non sapeva della disfatta in anticipo mentre i nostri sapevano.

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^X^

Ahem, no.

Ci sono paesi dove la pressione tributaria è 15 punti sotto la nostra e hanno un debito sul pil molto maggiore: Giappone e usa su tutti.

Non fatevi infinocchiare dalla favoletta del debitobruttocattivo.

Il problema dell'attuale assetto europeo è, per così dire... l'assetto.

Ossia, per banalizzare, l'eccesso di deregolamentazione ha creato enormi squilibri nel saldo delle partite correnti dei paesi, mentre la dogmatica e politicamente corretta, nonché suicida, indipendenza della banca centrale privata, non consente di fare politiche anti cicliche ma soltanto procicliche, come vediamo in Grecia.

Oggi di tali impostazioni dubita la comunità finanziaria internazionale, che attende trepida il crollo del problema, l'euro, per ricostruire su macerie altre forme sostenibili di integrazione.

Che sarebbe accaduto quello che vediamo i nostri politici lo sapevano benissimo, quindi ricordiamocene.

Questo governo è come Napoleone a Waterloo, con la differenza che il vate transalpino non sapeva della disfatta in anticipo mentre i nostri sapevano.

Guarda che Bagnai è una piacevole lettura, e analizza bene le cause... però starei attento ad assurgerlo a bibbia perchè su molte cose fa confusione.

Gli USA... sopravvivono con tasse basse perchè finora la Cina ha comprato dollari e i suoi bond, ma questo non durerà all'infinito.

Il Giappone ha un debito spaventoso, ma per la stragrande maggioranza detenuto dai suoi cittadini.

Infine io non stavo parlando di crisi, stavo dicendo che il debito prima o poi va pagato, e generalmente chi lo paga è la generazione successiva a quella che l'ha creato. Poi se tu sei contento che il 5% abbondante del tuo stipendio serva solo per pagare gli interessi delle vacanze al mare fatte negli anni 80 dai tuoi genitori, e il 33% vada a finanziare pensioni a cinquantenni fannulloni, fa pure come credi.

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mastermind

Caro x,

mi sembra una discussione inutile, quello italiano non è un problema di scarsità di risorse. manca la voglia di fare riforme invise e alla stragrande maggioranza degli italiani disonesti o per inclinazione o per necessità!!!

La ricetta sarebbe veramente troppo semplice da sembrare quasi puerile:

- controlli fiscali a tappeto

- eliminazione del contante

- tagli degli enormi sprechi della politica

- tassazione dei beni della chiesa

- legalizzazione della prostituzione

- eliminazione dei finanziamenti pubblici ai partiti

- liberalizzazioni su farmacie, notai, medici ecc.ecc.ecc.

Con queste semplici misure il paese risolverebbe l' 80% dei suoi problemi,purtroppo siamo un paese marcio a tutti i livelli e se non si arriverà a toccare veramente il fondo non cambierà mai nulla in italia!!!

I politici si troveranno presto o tardi a dover fare i conti con il popolo che insorgerà contro la classe dirigente che impone sacricifici ma che non vuole rinunciare nemmeno a mille euro di stipendio mensile, con parlamentari che prendono 30000 euro di pensione al mese!!!

Purtroppo per loro e per noi hanno dimenticato la storia delle grandi rivoluzioni, come quella Francese per capirci!!!

Che almeno Dio ce la mandi Bona e con un quinta di tette:-)))!!!

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