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Si lavora per vivere o si vive per lavorare?


Zizou

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^X^

Purtroppo molta gente è ossessionata dai soldi e dalla carriera dimenticandosi il piacere della vita, vogliono guadagnare 1.500 la bella casa il macchinone etc, poi però sono stressati e insodisfatti.

Penso che tu intendessa una cifra almeno 5 volte maggiore... :) Con 1500 euro a Milano e Roma devi andare alla Caritas se vuoi anche mangiare...

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GiorgioCatania

E voi?Come vi trovate al lavoro invece?Avete dei consigli?

Io al momento il lavoro lo sto cercando. Sono molto fiducioso in una risposta che arriverà tra la settimana entrante e quella successiva, altrimenti riprendo a inviare curriculum.

In generale oggi molte persone scelgono i propri studi alla cieca, senza porsi domande. La cosa giusta, per se stessi, da fare, sarebbe quella di capire anzitutto quali esigenze si hanno, poi di capire quali occupazioni possono soddisfarle (tra quelle reali, possibili e tenendo in considerazione la rapidità con cui si evolvono i tempi) e, infine, scegliere il percorso per arrivarci. Tu che esigenze hai? Che lavoro le soddisferebbe? Cosa devi fare per arrivarci?

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Zizou

Purtroppo molta gente è ossessionata dai soldi e dalla carriera dimenticandosi il piacere della vita, vogliono guadagnare 1.500 la bella casa il macchinone etc, poi però sono stressati e insodisfatti.

Già...Quanti ne vedo...Io nella mia ignoranza, ho sempre pensato che la felicità e la soddisfazione vengono prima di tutto...Quanti ne conosco come dici tu, che prendono un bello stipendio, ma sono ogni giorno più frustrati...

Io al momento il lavoro lo sto cercando. Sono molto fiducioso in una risposta che arriverà tra la settimana entrante e quella successiva, altrimenti riprendo a inviare curriculum.

In generale oggi molte persone scelgono i propri studi alla cieca, senza porsi domande. La cosa giusta, per se stessi, da fare, sarebbe quella di capire anzitutto quali esigenze si hanno, poi di capire quali occupazioni possono soddisfarle (tra quelle reali, possibili e tenendo in considerazione la rapidità con cui si evolvono i tempi) e, infine, scegliere il percorso per arrivarci. Tu che esigenze hai? Che lavoro le soddisferebbe? Cosa devi fare per arrivarci?

In bocca al lupo per il tuo lavoro allora! ;)...Beh, mi piacerebbe molto aprire un'attività mia, e conquistare una indipendenza economica, ma so bene che è difficile, specie in periodi come questo...

Comunque non mi sto perdendo d'animo, nell'anno nuovo inizierò un corso di contabilità aziendale e probabilmente uno di inglese, se non altro per ambire almeno a trovare un lavoro da impiegato nel ramo della contabilità che non mi spiace...Ogni giorno che entro in fabbrica sento che non è quella la mia strada, ma sto facendo di tutto per migliorarla questa strada (Senza offesa ovviamente per chi lavora in fabbrica...Anzi...)

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GiorgioCatania

In bocca al lupo per il tuo lavoro allora! ;)...Beh, mi piacerebbe molto aprire un'attività mia, e conquistare una indipendenza economica, ma so bene che è difficile, specie in periodi come questo...

Comunque non mi sto perdendo d'animo, nell'anno nuovo inizierò un corso di contabilità aziendale e probabilmente uno di inglese, se non altro per ambire almeno a trovare un lavoro da impiegato nel ramo della contabilità che non mi spiace...Ogni giorno che entro in fabbrica sento che non è quella la mia strada, ma sto facendo di tutto per migliorarla questa strada (Senza offesa ovviamente per chi lavora in fabbrica...Anzi...)

Si, ma sei sicuro che il lavoro di contabile faccia per te e che sia una possibilità concreta? (il fatto che esista come lavoro non ne fa necessariamente una possibilità concreta)

E poi, attività, ok, ma di che tipo?

Non te lo chiedo per avere delle risposte. Senza offesa, ma delle tue risposte non me ne faccio molto. Però -- è importante che tu abbia le cose molto molto chiare, e l'unico modo per fare chiarezza è: porsi le giuste domande...

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^X^

Già...Quanti ne vedo...Io nella mia ignoranza, ho sempre pensato che la felicità e la soddisfazione vengono prima di tutto...Quanti ne conosco come dici tu, che prendono un bello stipendio, ma sono ogni giorno più frustrati...

Voglio provare a darvi una chiave di lettura alternativa: è possibile che coloro che prendono un bello stipendio siano anche persone con più responsabilità della media, più attente e con una comprensione migliore delle dinamiche sociali. In altre parole, molto più sensibili a quello che accade e quindi più frustrati.

Direi quindi che le due cose (buon reddito e frustrazione) sono effetti della stessa causa (la cultura e abilità sopra la media), non effetto una dell'altro.

Questo lo dico con un certo rammarico, perchè spesso vorrei essere stupido e non vedere chiaramente dove stiamo andando... ma ormai l'errore è fatto e ci devo convivere. La conoscenza è sofferenza, sempre.

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Voglio provare a darvi una chiave di lettura alternativa: è possibile che coloro che prendono un bello stipendio siano anche persone con più responsabilità della media, più attente e con una comprensione migliore delle dinamiche sociali. In altre parole, molto più sensibili a quello che accade e quindi più frustrati.

Direi quindi che le due cose (buon reddito e frustrazione) sono effetti della stessa causa (la cultura e abilità sopra la media), non effetto una dell'altro.

Questo lo dico con un certo rammarico, perchè spesso vorrei essere stupido e non vedere chiaramente dove stiamo andando... ma ormai l'errore è fatto e ci devo convivere. La conoscenza è sofferenza, sempre.

Dipende molto volte dall'ambiente familiare, quindi o pretendevano il massimo dal figlio e per loro prima il dovere e poi il piacere oppure erano genitori che hanno dovuto faticare tanto nella vita e adesso il figlio non vuole fare la stessa cosa. Ah e la paura di sporcarsi le mani molte volte accentua il voler a tutti costi un posto in ufficio e fare il meno possibile con tanti soldi

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ambigramma

Purtroppo molta gente è ossessionata dai soldi e dalla carriera dimenticandosi il piacere della vita, vogliono guadagnare 1.500 la bella casa il macchinone etc, poi però sono stressati e insodisfatti.

Wow, a me basta molto meno di quella cifra, per sentirmi stressata e insoddisfatta! :D

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Mah.. io lavoro per vivere, tutto sommato sono contento del mio lavoro e non navigo nell'oro, ma i soldi per far una vita dignitosa non mi mancano.

La mia vita inizia dopo il lavoro quindi quasi tutte le sere sono fuori fino a mezzanotte, ma va bene così perchè significa che lavoro per vivere.

Se mi proponessero di fare il cameriere ai week end per avere 200 euro in più al mese risponderei:

No grazie!! Rinuncio a un cappotto al mese, ma trovo il tempo per spendere i soldi. perchè avere i soldi per non avere tempo di spenderli non mi sembra intelligente:-D

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GiorgioCatania

Voglio provare a darvi una chiave di lettura alternativa: è possibile che coloro che prendono un bello stipendio siano anche persone con più responsabilità della media, più attente e con una comprensione migliore delle dinamiche sociali. In altre parole, molto più sensibili a quello che accade e quindi più frustrati.

Direi quindi che le due cose (buon reddito e frustrazione) sono effetti della stessa causa (la cultura e abilità sopra la media), non effetto una dell'altro.

Questo lo dico con un certo rammarico, perchè spesso vorrei essere stupido e non vedere chiaramente dove stiamo andando... ma ormai l'errore è fatto e ci devo convivere. La conoscenza è sofferenza, sempre.

Stavolta non sono affatto d'accordo con te. Ci si frustra quando non si riesce a soddisfare i propri bisogni e desideri. Chi non ci riesce, ma allo stesso tempo riesce a raggiungere dei traguardi complessi (voglio dire... non tutti al giorno d'oggi girano col macchinone), semplicemente si sta concentrando su qualcosa di sbagliato.

Per mia esperienza (e vi prego, ditemi che mi sbaglio perché la mia esperienza è davvero triste) la maggior parte delle persone sono frustrate, indipendentemente da: cultura, intelligenza applicata a un ben preciso campo, stato sociale, stato economico, ecc. Non so dire se questo dipenda dal fatto che siamo in italia o meno

Le persone che sono frustrate nonostante una grande cultura e una grande sensibilità (ecc..), non è che siano frustrate per queste cose, ma per il modo in cui le sfruttano.

Tra l'altro, la definizione più ampia dell'intelligenza è: capacità di raggiungere obiettivi, che cresce con la complessità degli obiettivi stessi. Einstein aveva ragione, la stupidità umana è proprio infinita...

Modificato da GiorgioCatania
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patrizio

Io penso che tipo il 75% delle persone vive per lavorare...alla fine il lavoro ti porta via 10 ore al giorno mediamente,molte di più se sei autonomo...il lavorare per vivere è per radical-chic milionari e persone con rendite passive notevoli...che fanno lavoretti part-time o falsi artisti con gli appartamenti affittati...

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