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battersea
Inviato

Si cambia anno, si cambia città, si torna alla vita universitaria. Per me, giovane e ancora abbastanza sbarbata matricola è un periodo un po' particolare. Sono partito stamane dal mio paesino per Napoli allo scopo di potermi preparare in tranquillità ai miei primissimi esami, in tranquillià e solitudine.

Già, solitudine. Non ne ho mai sofferto in particolar modo. Ho sempre preteso i miei spazi e sono sempre stato un ragazzo abbastanza solitario. Se volevo intervenire in una conversazione potevo parlare per ore, ma se dovevo pensare o dedicarmi al mio mondo interiore guai a chi si intrometteva.

Da qualche mese a questa parte però la storia è un po' cambiata, avverto quasi una sensazione di paura nel rimanere solo (come quando avevo paura del buio, ma all'epoca avevo 4 anni). A Natale, fra amici, parenti, feste e cose di ogni sorta la paura è rimasta latente... Ora però, in una casa vuota (i miei coinquilini arriveranno nei prossimi giorni), con i miei amici universitari fuori sede non ancora tornati, i miei amici di paese lontani fisicamente, la ragazza di cui sono innamorato (c'è un topic in one-itis) partita anche lei per l'università e con una condizione sospesa molto delicata (baci, qualcosa in più, non siamo arrivati al sesso, pur se dice di amarmi, e non stiamo insieme "ufficialmente), mi sento tremendamente solo. Ed è una bruttissima sensazione. Non so come comportarmi nè come affrontarla. Forse il mio è solo uno sfogo del momento, ma ho il presentimento che questa repulsione che sto avendo per la solitudine sia un qualcosa di più ancestrale che dovrei individuare e risolvere. Ma come? C'è qualcuno che sa come aiutarmi?

ICEBREAKER
Inviato

non puoi conoscere altri ragazzi/e nella tua università??

HaphaHapha
Inviato

La solitudine diventa malessere solo nel momento in cui non riesci a sfruttarla come occasione di crescita.

Evidentemente sei troppo dipendente. Hai troppo bisogno degli altri.

E questo, per uno iscritto ad un sito del genere soprattutto, è uno dei mali assoluti.

  • Mi piace! 4
battersea
Inviato

Ice, ne ho conosciuti tanti, qualcun altro lo conoscerò di sicuro, per ora però le lezioni sono sospese ;)

Hapha, lo so, per questo ho scritto questo topic. Sinceramente, non ho voglia di stare a deprimermi per via di questo mondo "brutto, cattivo e puzzolente"...

Non devo avere bisogno degli altri. Ok, lo so. Il problema è: come? In che modo posso liberarmi di questo mio bisogno?

HaphaHapha
Inviato

Hapha, lo so, per questo ho scritto questo topic. Sinceramente, non ho voglia di stare a deprimermi per via di questo mondo "brutto, cattivo e puzzolente"...

Non devo avere bisogno degli altri. Ok, lo so. Il problema è: come? In che modo posso liberarmi di questo mio bisogno?

Prenditi cura di te!! AMATI!!

Io sono a 1400 km da casa (mi sono spostato da Lecce a Trieste, Natale me lo sono fatto DA SOLO in casa, e anche se fossi sceso famiglia non ne ho :)) eppure sto benissimo. Non è stato un processo facile, o meglio, non è un processo facile, dato che per quanto mi riguarda è ancora in corso...

Trova qualcosa che ti piace fare e falla.

Palestra e arti marziali aiutano molto (almeno per me sono state attività decisive).

Ma soprattutto... IL MINDSET!!!

Al posto dI pensare "IL MOSTRO DELLA SOLITUDINE", pensa "LA BENEDIZIONE DI ESSERE LIBERO DI DEDICARMI A ME STESSO E DI DELINEARE LA MIA IDENTITA' SENZA CONDIZIONAMENTI ESTERNI".

Però comincia a delinearla sul serio sta cazzo di identità personale, parte tutto da ciò!!

  • Mi piace! 2
battersea
Inviato

La mia identità è ancora tutta da definire, alla fin fine forse è meglio così, ho appena 19 anni, non voglio considerarmi già "fatto e finito"

Per le arti marziali, bè, è una cosa che avrei sempre voluto fare, purtroppo in questo bimestre di esami l'ultima cosa che mi passa per la testa è aggiungere qualcosa a quello che già ho da fare... Se ne parla da marzo in poi, ma è una cosa che mi sono ripromesso di fare ;)

Inviato

La solitudine è un lupo.

Licantropi solitari sulla luna, senza pace.

Nel mio percorso di vita, passato tra libri vari e uscite solitarie, scoprendo parti del mio paese, sono diventato un tipo completamente indipendente, questo alle volte sfocia nell'apatia.

Mi ritrovo a 16 anni senza alcun rapporto, soprattutto con l'altro sesso.

Un ciclo di diffidenza che nasce dalla nostalgia e finisce di nuovo in essa, protagonista di un filo conduttore a cui ancora non ho saputo dare un nome. Alcuni lo chiamano vita.

Si passa da un opposto all'altro, nessuno è completamente bianco o nero. Le sfumature esistono, bisogna saperle cogliere.

Sono sicuro che tu stesso riesci a trovare in te stesso dei punti di forza, e riuscirai a creartene dei nuovi, la solitudine spesso può essere una musa.

Bella come Calliope.

Spero che coglierai cosa ti voglio dire.

Ti assicuro un mare di cose, o una pozzanghera.

Ti auguro il meglio.

  • Mi piace! 1
dr.feelgood
Inviato

E' normale: siamo programmati per essere animali sociali.

L'unica soluzione è uscire di più e socializzare di più.

Non solo per il tuo bene ma anche per quello degli altri.

Puoi anche imparare a sopportarla ma significa curare il sintomo invece che la malattia.

  • Mi piace! 1
battersea
Inviato

Grazie kagan, auguro il meglio anche a te :)

Feelgood, per mia fortuna sono sempre stato bravo socializzare. Dall'asilo fino all'università ho sempre avuto amici con cui ero legato da stima e affetto profondo e tanti conoscenti coi quali ho passato tantissime serate. Alcune noiose, altre piacevoli, altre fantastiche.

Il fatto è che socializzo bene, ma quando sono solo, se prima non m'importava e anzi ne approfittavo per dedicarmi a me stesso, ora la solitudine mi da l'idea di essere come un cane abbadonato.

Non so, è strano, magari è solo un periodo e fra due settimane vengo qua a dirvi: "ragazzi, tutte stronzate, da domani in Tibet in monastero :D". Però ora come ora non riesco a togliermi questo fastidio che sento di avere, ma non riesco ad accettare.

^X^
Inviato

Mah secondo me invece dovresti accettarlo, non tutti nascono lupi solitari e diventarlo solo in base a ragionamenti di convenienza non ti porterà ad essere felice.

Anch'io ho un forte bisogno di socievolezza e non lo combatto, al limite se non ho persone intorno ho sempre modo di scambiare qualche messaggio fb o qui sul forum con voi. Ci sono anche dei vantaggi poi nel mondo lavorativo, io per esempio non riesco a chiudermi in ufficio e sono sempre a mio agio nelle riunioni formali e informali (poi vabbeh se devi fare il programmatore questo è un male,ehehe

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