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Spin Off - Contatto Fisico


^'V'^

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hunt

ahahahahahaha :-D allora mano sinistra o destra aperta con il palmo rivolto verso di te

Inserisci la mazzetta tra anulare e mignolo/medio e indice. dovresti trovarti medio ed anulare coperti dai soldi con le due etremità della mazzetta che fuoriescono una dallo spazio tra indice e medio e l'altra dallo spazio tra anulare e mignolo.

Con un movimento del pollice verso l'esterno porti la prima banconota sopra l'indice e la sposti in basso con l'aiuto dell'altra mano.

così stai contando. loro lo fanno con una velocità spaventosa. a me dopo un pò vengono i crampi al mignolo :-D

Anche in Italia si contava così fino a non molto tempo fa :D

E' una tecnica rapida che ti consente di capire anche al volo se una banconota è falsa.

Prova a chiedere a qualche 60enne che lavorava in banca. Alcuni sono impressionanti.

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sbronza

Anche in Italia si contava così fino a non molto tempo fa :D

E' una tecnica rapida che ti consente di capire anche al volo se una banconota è falsa.

Prova a chiedere a qualche 60enne che lavorava in banca. Alcuni sono impressionanti.

caspita non lo sapevo!

Per imparare bisogna per forza farlo con una bella mazzetta di banconote e quindi mi sa che è anche un segno per far capire che in passato si è già maneggiata una grossa quantità di denaro e che quindi ci troviamo di fronte a una persona che sa il fatto suo

interpretazione mia.

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aceOfSpades

Che corsi si possono seguire, che testi si possono leggere o che video si possono guardare che trattino i pattern motori che si hanno istintivamente in una situazione di street fighting?

Mi piacerebbe anche studiare i pattern motori istintivi e naturali che sia hanno in altre situazioni. Come posso fare ^'V'^?

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^'V'^

Che corsi si possono seguire, che testi si possono leggere o che video si possono guardare che trattino i pattern motori che si hanno istintivamente in una situazione di street fighting?

Mi piacerebbe anche studiare i pattern motori istintivi e naturali che sia hanno in altre situazioni. Come posso fare ^'V'^?

Per tutte le altre situazioni c'è il Movimento Arcaico di Massimo Mondini.

Per il combattimento reale a livello spontaneo Tony Blauer sta facendo un buon lavoro dal 1979 con il suo S.P.E.A.R. System.

Va detto che Massimo Mondini arriva proprio dalla ricerca sul combattimento istintivo, e che tutti e tre, io, Massimo, T.Blauer, eravamo giunti a filtrare le stesse tre reazioni di base che Tony chiama Flinch.

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  • 2 mesi dopo...
yurion

secondo te su cosa si deve basare l'autoimaggine di una persona?

se faccio un lavoro che mi piace molto,ottenendo dei feedback positivi ho la spinta a voler migliorare quindi lego(teoricamente)la mia autostima al mio lavoro e dico al mio cervello:"bravo nel lavoro=bravo come persona"

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  • 3 anni dopo...
  • 3 anni dopo...
Back Door Man
On 2/3/2013 at 7:28 AM, ^'V'^ said:

Dimentichiamo un attimo il dopoguerra e la diffusione delle arti marziali e SDC per motivi ricreativi, di difesa e di competizione.

Facciamo un passo indietro.

Esistevano due tipi di metodi per combattere:

Gioco e Guerra.

Nella categoria gioco troviamo sistemi a mani nude per affrontarsi in sfide di abilità. Pancrazio, Lotta di vari tipi, metodi di pugilato precedenti alla boxe inglese che oggi conosciamo come pugilato, Muay Thai sportiva ecc.

In questi giochi ci si affronta uno contro uno, disarmati, a parità di peso, e si vede chi è più abile, forte, determinato.

Ci si può anche fare male, ma non vedrai un pugile salire sul ring di soppiatto e rimuovere l'avversario distratto da dietro penetrandolo con uno stiletto nei reni e immediatamente mentre gli tappa la bocca per coprire il suono, infilandoglielo dietro la trachea e strappando in avanti.

Non vedrai nemmeno l'arbitro prendere a calci in testa il pugile caduto e in difficoltà, o sparargli.

Qualunque sia il sistema di lotta o colpi adottato per quel gioco, per quella sfida, sarà sempre necessario attenersi a quelle regole e vedere chi è più bravo a parità di opportunità.

Anche nei più moderni mix di arti marziali, (che poi è un mix di sport da combattimento), anche quando dicono che non ci sono regole, in realtà ce ne sono eccome.

Vedrai un combattente tentare di colpire dalla mount position, ma non gli vedrai infilare tutti i pollici nelle orbite oculari, non vedrai una testata, e trovandosi a terra premuti con le teste vicine li vedrai provare a divincolare un braccio per colpire un po' e provare ad effettuare un movimento ad aragosta per divincolarsi e ribaltare la situazione, ma non li vedrai trattenere la testa dell'altro a se e mangiargli la faccia per poi alzarsi e pestargli la testa con stivali rinforzati, non li vedrai nemmeno estrarre un cutter dalla ginocchiera e fare un macello, e non li vedrai chiamare i rinforzi e trasformare il duello in un'esecuzione.

Ad alcuni questo tipo di sfide piacciono, i motivi psicologici sono vari. Dal farsi un nome nel quartiere, all'avere l'approvazione del gruppo, al crearsi una fama di picchiatore, ognuno avrà i suoi motivi anche se di rado discenderà da una famiglia ricca. Più che di rado direi mai.

Il problema di farle in modo agonistico e di dedicarvisi molto è che per vincere è necessario far diventare automatiche delle abitudini, c'è una specializzazione estrema nel movimento, una specializzazione che ti rende sempre più bravo in quel tipo di gioco con quelle esatte regole, ma che non va bene per affrontare più aggressori anziché uno, non va bene per affrontare gente armata, ecc.

Ora abbiamo introdotto i duelli, i giochi, torniamo alle arti marziali.

Quando si dice questa parola la mente corre a persone con un kimono che tirano calci e pugni.

Ma questa è un'immagine molto recente. I fondatori delle arti marziali più note hanno foto e video in bianco e nero.

Le arti marziali erano le arti del maneggio delle armi da guerra. Dalla scherma all'uso dell' alabarda ecc.

Siccome sul campo di battaglia c'è la possibilità che la lama si spezzi o di venire disarmati, nelle arti marziali si studiava come usare le mani nude, ma solo per sopravvivere quella manciata di secondi mentre si raccoglieva un'altra arma.

Ci si dedicava poco, alle mani nude, e non erano sistemi di movimento pensati e creati ex novo.

Erano i movimenti di uso delle armi adattati alle mani nude.

Se uno usa tre ore al giorno la spada, per insegnargli ad usare il corpo e le mani non gli scombussolerò tutto lo schema di movimento inserendo uno schema totalmente diverso come può essere la boxe.

Avendo la possibilità e la necessità di ripetere continuamente i movimenti della spada ed essendo questi la sua seconda natura, basterà adattare quei movimenti alle mani nude ed ecco l'arte marziale a mani nude, che si può tradurre: estrema ratio per quanto hai preso una botta forte e ti è volata la spada.

In questi sistemi, essendo sul campo di battaglia contro più avversari, nella mischia, e dovendo trovare al più presto un'altra arma tra i cadaveri, non legherò a me un avversario con tecniche di lotta, se no i suoi compagni mi trafiggerebbero.

Respingerò con colpi e fluirò con le sue spinte e linee di attacco per proiettarlo o spezzargli una giuntura articolare allo scopo di spostarmi e raccogliere qualcosa.

Non abbiamo scalato la catena alimentare a pugni.

Il pollice opponibile unito ad una mente capace di vedere in ogni oggetto un'arma o di idearne e costruirne di sempre più efficaci, sono la base del modo umano di combattere, uccidere, cacciare.

Nel combattimento vero, non esiste la scelta di combattere a mani nude. Essa è una sfiga, una condizione momentanea dovuta all'aggressione di sorpresa o alla perdita dell'arma.

Ringrazio.

Quanto hai scritto mi è stato molto utile a capire il perché dei movimenti "strani" del karate. Hanno un senso se immaginiamo il combattente che abbia perduto la spada e che, provvisoriamente, debba combattere a mani nude. Ed avendo un certo schema di momento abituale non possa stravolgerlo più di tanto.

___

Conosci questo testo che tratta l'uso del coltello? 

Si intitola "Manual del Baratero". E' scritto in spagnolo antico ed è liberamente scaricabile (non ci sono diritti d'autore, è un'opera del 1849).

http://www.esgrimahistorica.es/Documentos/Cuchillo/Manual_del_baratero.pdf

A me sembra buono. Ci sono le guardie, i movimenti, l'uso di legare il coltello a una cordicella allacciata al polso, e anche il cambio di mano del coltello stesso.

Ha anche un certo valore storico e linguistico.

Nelle premesse (vere o no che siano) viene spiegato che solo i nobili potevano portare la spada, pertanto i popolani avevano dovuto imparare a difendersi col coltello.

Per quanto riguarda il valore linguistico è interessante l'uso di parole gergali e/o della lingua gitana in un testo scritto in castigliano ottocentesco.

E ovviamente ci sono anche le figure.

 

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Che ne dici?

 

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