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Prime avvisaglie di un disagio


Amon

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Ferdelance

Ammetto di essere anche io stesso ad avere magari qualche blocco di natura affettiva, vi parlo di superficialità, freddezza, distacco, ma sono 'difetti' che non mostro mai durante i momenti felici e spensierati. Questi miei lati emergono piuttosto IN RELAZIONE e DURANTE le sue crisi.

....a un certo punto penso che scattino dei meccanismi di autodifesa per la nostra sopravvivenza.

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transurfer

mi associo a purple pill, con la distanza fai chiarezza!!!!

se qualcuno l'avesse detto a me qualche anno fa, la mia vita avrebbe preso una piega totalmente diversa.

d'altro canto, devo comunque ammettere che all'inferno ho conosciuto un sacco di gente interessante.

la distanza funziona, MA!!!!!!! ad una condizione:

prenditi qualche ora, sentiti libero, arrogati il diritto di viaggiare nel tempo e chiediti e rispondi, sinceramente, come vorresti che fosse la tua vita fra... 30 giorni. ora immaginatela costantemente, vivici dentro e tieniti in testa quell'idea fermamente, viva e ferrea, giorno per giorno e anche quando fai sesso con la tua ragazza, xk la tua carica sessuale andrà così non più dispersa ma incanalata e utilizzata. crei così il tuo miglior frame di sempre e lo rafforzi, assieme al tuo magnetismo e ciò darà immancabilmente dei risultati, questo è assolutamente scientifico.

uno degli effetti della distanza, è che accentua l'emotività o la razionalità. quindi se non rispetti questa condizione, se fai distanza senza esserti creato una prospettiva chiara, subiresti una disarmonia in preda alla quale non ricaveresti nulla di buono: finiresti su un estremo, poi per compensazione sull'altro estremo, in altri termini diventi bipolare, e può essere sconvolgente e interessante fare di proposito questo esperimento, ma credo che tu non voglia questo, adesso... inoltre uscirne è molto complicato.

SE rispetti la condizione sopra, forte del tuo nuovo frame puoi E DOVRAI permetterti il lusso di affidarti fiducioso alla corrente, perché tutto andrà nel modo migliore, e non badare alle apparenze: se mente e cuore saranno d'accordo sull'immagine che hai scelto, tu non avrai rimpianti. la vita è una mutevole magia, e il suo segreto agisce per vie del tutto misteriose...

coi mezzi logici puoi solo fallire, xk o lei ti lascia e vai all'inferno, o tu la lasci e poi ci ripensi, o ritornano le due/tre settimane di calma e poi riprende a fare la stronza e tu non ne esci più. se non vuoi continuare a girare in tondo, ti resta solo la carta della distanza, MA devi usarla in quel modo lì, ed essere irreprensibile, niente deroghe.

aggiornaci,

auguri

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transurfer

***********chiedo scusa per il casino, sono nuovo e non so ancora bene usare il forum, ho cercato di ri-modificare quanto ho scritto, ma non ci riesco, quindi nella speranza di fare una cosa buona, invio una nuova risposta e vi prego di ignorare la precedente, perché questa è più completa, precisa e aggiornata*************

mi associo a purple pill, con la distanza fai chiarezza!!!!

se qualcuno l'avesse detto a me qualche anno fa, la mia vita avrebbe preso una piega totalmente diversa.

d'altro canto, devo comunque ammettere che all'inferno ho conosciuto un sacco di gente interessante.

io però ti voglio proporre un approccio diverso e diversamente finalizzato, in quanto leggendo la tua storia ho sempre più l'impressione che tu non abbia più uno scopo definito, e questo è un serio punto di base, in quanto se non ce l'hai, la tua energia maschile assume una forma dispersiva e indefinita che, diciamolo, non attrae granché la tua ragazza; coi suoi scleri lei ti testa, e ringrazia che ti stia testando!!! perché hai ancora qualche chance. lei è "una pesante zavorra" in proporzione a quanto tu hai perso forze. lei è sempre la stessa, INFATTI, permettimi questa analisi, LEI macroscopicamente non è una persona instabile: è stabilmente, da 10 mesi, instabile. quindi è stabile!!!! il problema sei TU. e purple pill ti ha detto una cosa davvero speciale che può salvarti la vita!

la distanza funziona, MA!!!!!!! ad una condizione:

prenditi qualche ora, sentiti libero, arrogati il diritto di viaggiare nel tempo e chiediti e rispondi, sinceramente, come vorresti che fosse la tua vita fra... 30 giorni. ora immaginatela costantemente, vivici dentro e tieniti in testa quell'idea fermamente, viva e ferrea, giorno per giorno e anche quando fai sesso con la tua ragazza, xk la tua carica sessuale andrà così non più dispersa ma incanalata e utilizzata. crei così il tuo miglior frame di sempre e lo rafforzi, assieme al tuo magnetismo e ciò darà immancabilmente dei risultati, questo è assolutamente scientifico. la cosa che più di ogni altra genera attrazione è il perseguimento di uno scopo, e il tuo scopo sarà tener vivo il tuo frame in prospettiva di quanto ti sei sinceramente risposto.

uno degli effetti della distanza, è che accentua l'emotività o la razionalità. quindi se non rispetti questa condizione, se fai distanza senza esserti creato una prospettiva chiara, subiresti una disarmonia in preda alla quale non ricaveresti nulla di buono: finiresti su un estremo, poi per compensazione sull'altro estremo, in altri termini diventi bipolare, e può essere sconvolgente e interessante fare di proposito questo esperimento, ma credo che tu non voglia questo, adesso... inoltre uscirne è molto complicato. e comunque, se ti succede questa cosa tipicamente femminile, lei non vedrà più differenze fra te e una donna, e perderà l'attrazione.

SE rispetti la condizione sopra, forte del tuo nuovo frame puoi E DOVRAI permetterti il lusso di affidarti fiducioso alla corrente, perché tutto andrà nel modo migliore, e non badare alle apparenze: se mente e cuore saranno d'accordo sull'immagine che hai scelto, tu non avrai rimpianti. la vita è una mutevole magia, e il suo segreto agisce per vie del tutto misteriose...

coi mezzi logici puoi solo fallire, xk o lei ti lascia e vai all'inferno, o tu la lasci e poi ci ripensi e tornate assieme ma lei non avrà più rispetto di te, o ritornano le due/tre settimane di calma e poi riprende a fare la stronza e tu non ne esci più. se non vuoi continuare a girare in tondo, ti resta solo la carta della distanza, MA devi usarla in quel modo lì, ed essere irreprensibile, niente deroghe.

aggiornaci,

auguri

Modificato da transurfer
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Amon

Transurfer, la tua è una risposta acuta e meriterebbe una controrisposta dettagliata, ma purtroppo sono di fretta.

Sul mantenere quel tipo di distanza che ti permette di vedere sempre le cose con lucidità, sono d'accordo. Se noti, consiglio a chiunque sia in one-itis, come prima cosa di tentare di RI-focalizzarsi su se stessi, per non perdere di vista la propria individualità e per evitare di fondersi con l'altro.

Con la mia ragazza è stato mediamente facile attuare questa strategia fin dall'inizio, abitando noi in due città diverse. Ora le cose si complicano perché non c'è più questa 'scusa', lei è venuta qui da me - e devo dire che questa è stata anche una prova d'amore abbastanza forte da parte sua.

Ciò non toglie l'esistenza dei suoi problemi. E inoltre il fatto di non sopportare la distanza che c'era tra noi, si va a integrare perfettamente col suo assetto psicologico fragile.

Gli ultimi 2/3 giorni, comunque, li abbiamo passati in completa armonia. Terminata la bufera, come sempre, è tornato il sereno. Ora però riesco a prevedere che tra massimo 2 settimane tornerà ad avere delle crisi... che mi daranno noie, grattacapi, mi faranno incazzare... e nonostante questo non riesco a fare a meno di godermi il 'momento magico', il QUI E ADESSO di questa fase della mia esistenza.

Come al solito siete preziosi, grazie a voi si aggiunge in me altra consapevolezza. Ma ragazzi, non vi è soluzione univoca. Resta l'elemento esterno che sfugge al controllo individuale. Il fluire di un'emozione, la bellezza dell'abbandonarsi all'altro. Un costruire e distruggere che va avanti in eterno.

L'esser messi costantemente alla prova per il semplice fatto di esser vivi... il proseguire nonostante tutto, il vincere, il perdere, la gioia e il dolore. Il punto d'arrivo che non esiste... e quando lo capisci, l'affidarsi al viaggio, il prendersi cura del mondo in cui viaggi e non più del quando e del come arriverai alla fine.

Modificato da Amon
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transurfer

Transurfer, la tua è una risposta acuta e meriterebbe una controrisposta dettagliata, ma purtroppo sono di fretta.

Sul mantenere quel tipo di distanza che ti permette di vedere sempre le cose con lucidità, sono d'accordo. Se noti, consiglio a chiunque sia in one-itis, come prima cosa di tentare di RI-focalizzarsi su se stessi, per non perdere di vista la propria individualità e per evitare di fondersi con l'altro.

Con la mia ragazza è stato mediamente facile attuare questa strategia fin dall'inizio, abitando noi in due città diverse. Ora le cose si complicano perché non c'è più questa 'scusa', lei è venuta qui da me - e devo dire che questa è stata anche una prova d'amore abbastanza forte da parte sua.

Ciò non toglie l'esistenza dei suoi problemi. E inoltre il fatto di non sopportare la distanza che c'era tra noi, si va a integrare perfettamente col suo assetto psicologico fragile.

Gli ultimi 2/3 giorni, comunque, li abbiamo passati in completa armonia. Terminata la bufera, come sempre, è tornato il sereno. Ora però riesco a prevedere che tra massimo 2 settimane tornerà ad avere delle crisi... che mi daranno noie, grattacapi, mi faranno incazzare... e nonostante questo non riesco a fare a meno di godermi il 'momento magico', il QUI E ADESSO di questa fase della mia esistenza.

Come al solito siete preziosi, grazie a voi si aggiunge in me altra consapevolezza. Ma ragazzi, non vi è soluzione univoca. Resta l'elemento esterno che sfugge al controllo individuale. Il fluire di un'emozione, la bellezza dell'abbandonarsi all'altro. Un costruire e distruggere che va avanti in eterno.

L'esser messi costantemente alla prova per il semplice fatto di esser vivi... il proseguire nonostante tutto, il vincere, il perdere, la gioia e il dolore. Il punto d'arrivo che non esiste... e quando lo capisci, l'affidarsi al viaggio, il prendersi cura del mondo in cui viaggi e non più del quando e del come arriverai alla fine.

visto dall'esterno questo viaggio sembra un loop. se per caso foste all'ombra di una sconvolgente felicità che attende entrambi e assieme, dietro l'angolo, una vera svolta, spetta solo a te muovere quel passo allo scorgere in te di questa consapevolezza, in conformità con il ruolo che la natura ti ha dato... forse siete entrambi pronti per un livello superiore.

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Noyz
"Potremmo dire che l'ansia è tutta la vita che non viviamo, che non abbiamo vissuto, che non vogliamo vivere...
E' più che mai la rappresentazione del nostro non voler perder la testa, del nostro volerci sempre mettere al posto giusto nel momento giusto, del saper sempre cosa fare.
Ecco, l'ansia ci ricorda che tutto questo in un'attimo viene spazzato via... sparisce.
Se partiamo da qua, possiamo vedere che tanto è più forte la resistenza, tanto è più forte la voglia di controllarla, e tanto più l'ansia verrà inesorabilmente a trovarci. Mi piace pensare che l'ansia sia il simbolo di una vita che forse è sprecata.
Noi siamo ansiosi perché stiamo perdendo il senso della vita, perché non ci sentiamo utili, necessari. Perché non ci sembra di servire a qualcuno o a qualcosa, perché non sappiamo dove stiamo andando, che forse non c'è un senso nelle cose che facciamo.
E paradossalmente è perché viviamo tutto in tutti nella testa, in alto. Siamo sempre li a controllarci, a dirci se andiamo bene o non andiamo bene, a ragionare per il futuro, a preparare la vita che verrà.
Ogni amore che incontriamo siamo lì pronti a condizionarlo, a vedere quanto farlo durare, a SAPERE se durerà. E invece l'ansia ci ricorda che l'energia vitale vive nel senza tempo e che ci chiede, come ci chiedevano un tempo gli dei, di essere accettata, vissuta.
Possiamo dire che l'ansia è l'energia vitale che non hai vissuto; è il fatto che ti stai risparmiando; è il fatto che stai credendo di essere... quello che in fondo non sei."
-Raffaele Morelli-
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Amon

Proprio l'altro giorno, dopo l'ennesima crisi, le ho esposto la possibilità di un aiuto di tipo psicoterapeutico.

Dentro me sapevo già quale sarebbe stata la risposta.

Mi ha riferito di non essere pazza e che un percorso di questo tipo, per lei sarebbe la cosa più inutile del mondo.

Mi ha invece fatto notare che dovrei essere io ad aiutarla di più.

Ma alla domanda: 'volentieri, che aiuto vorresti?' ha deciso di troncare la conversazione.

Dannazione ragazzi, i "momenti magici" tra noi sono sempre meno e la mia attrazione per le altre è sempre maggiore.

Ma sento anche che con lei ho un legame molto forte.

Forse sono solo a un livello evolutivo inferiore.

Se continuo a pormi questi interrogativi sempre uguali, forse davvero il problema risiede nel passo che non riesco a fare.

Forse si tratta solo di coraggio...

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Massimo12

Proprio l'altro giorno, dopo l'ennesima crisi, le ho esposto la possibilità di un aiuto di tipo psicoterapeutico.

Dentro me sapevo già quale sarebbe stata la risposta.

Mi ha riferito di non essere pazza e che un percorso di questo tipo, per lei sarebbe la cosa più inutile del mondo.

Mi ha invece fatto notare che dovrei essere io ad aiutarla di più.

Ma alla domanda: 'volentieri, che aiuto vorresti?' ha deciso di troncare la conversazione.

Dannazione ragazzi, i "momenti magici" tra noi sono sempre meno e la mia attrazione per le altre è sempre maggiore.

Ma sento anche che con lei ho un legame molto forte.

Forse sono solo a un livello evolutivo inferiore.

Se continuo a pormi questi interrogativi sempre uguali, forse davvero il problema risiede nel passo che non riesco a fare.

Forse si tratta solo di coraggio...

Secondo me, Amon, tu sai già cosa fare. Mi sembra evidente da quello che scrivi.

Siediti un attimo a tavolino con te stesso e fai affiorare la risposta...

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Mars

Sei ancora in tempo per attuare un exit strategy...

Alternative Amon come sei messo? Stai seminando ? :)

Modificato da Mars
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Dee

Proprio l'altro giorno, dopo l'ennesima crisi, le ho esposto la possibilità di un aiuto di tipo psicoterapeutico.

Dentro me sapevo già quale sarebbe stata la risposta.

Mi ha riferito di non essere pazza e che un percorso di questo tipo, per lei sarebbe la cosa più inutile del mondo.

Mi ha invece fatto notare che dovrei essere io ad aiutarla di più.

Ma alla domanda: 'volentieri, che aiuto vorresti?' ha deciso di troncare la conversazione.

Se continuo a pormi questi interrogativi sempre uguali, forse davvero il problema risiede nel passo che non riesco a fare.

Forse si tratta solo di coraggio...

Ma anche dirle di smetterla di fare la miserabile, cosa che non mi nascondo a dirlo, ma lo dissi una volta alla mia ex...ha reagito allo stesso modo --> come i bambini: non voglio parlare con te.

Mi sa che alla brocca, mancano poche gocce per straboccare.

Ti piacciono le altre? bene comincia a parlarci, a frequentarle, sono il tuo ossigeno e se rompe il cazzo, dille come qualsiasi donna con la risposta automatica direbbe al suo uomo cornuto: "non mi sento capito, non mi sento apprezzato...e' colpa tua".

Un abbraccio,

Dee

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