Vai al contenuto

Prime avvisaglie di un disagio


Amon

Messaggi raccomandati

Amon

Grazie per l'incoraggiamento, comunque abbiamo messo una pezza anche stavolta.

Sto cercando di centellinare la mia presenza sul forum proprio perché mi rendo conto di comprendere i vostri interventi, ma di faticare poi a metterli in pratica.

Prima di tornare a scrivere assiduamente di temi così importanti (ma anche della mia stessa storia) forse è tempo che faccia esperienza fino in fondo di questa LTR.

Sto affrontando letture illuminanti; sono di fronte alla comprensione totale della mia natura poligama; vivo però anche di contrasti... voglio una cosa ma poi ne faccio un'altra... fatico a intraprendere una strada che mi porti soddisfazione totale.

Qualcuno dice che prima delle grandi illuminazioni, bisogna passare da grandi sofferenze. Per quanto mi riguarda è un bel po' che vivo questi alti e bassi. L'illuminazione vera dovrebbe essere alle porte... ma non riguarda solo il rapporto con la figa, è invece un processo che riguarda la psiche nella sua totalità... è un modo di approcciarsi alla vita e ai propri stati d'animo... vedo questo passaggio molto in relazione al 'distacco', o meglio, all'abbandono dell' 'attaccamento' (concetto molto buddhista).

Più acquisisco consapevolezza, più capisco anche che mettere assieme tutti i pezzi è davvero difficile.. e a volte mi viene anche da mandare tutto a quel paese... arrivare a quel livello di chiarezza è un compito così difficile che non si può realizzare nell'arco di un'intera vita.

D'altra parte c'è chi ce la fa. Staremo a vedere.

Link al commento
Condividi su altri siti

Aldus

La soluzione che ha trovato un caro amico:

Un lungo viaggio (di almeno un mese) da soli in un posto sperduto e magari un po' difficile (no maldive).

Dove ci sia da camminare, sporcarsi, fare qualche sacrificio, trovare soluzioni.

Per un mese almeno, ma anche 45 giorni.

Lei era una psycho, lui un PUA ballerino di tango, con esperienze threesome e nessuna voglia di incatenarsi

ora vivono insieme felici e hanno una bimba e nessun bisogno di nulla.

Avevano già fatto le loro esperienze, erano arrivati al punto di desiderare qualcosa che potesse davvero arricchire le loro vite, ma qualcosa nel loro io continuava a ribellarsi ("la mia natura poligama"!?)

Quel viaggio che loro hanno fatto in Argentina, in cui hanno tirato fuori tutto ciò che avevano, litigato più volte fino a sputare fuori qualsiasi cosa, lui stava pure per lasciarla lì...

in quel viaggio è uscito fuori tutto e per loro è stato un nuovo inizio

a volte è il terzo elemento quello che non si considera, in questo caso qualcosa di esterno a voi, come nuovo e potente collante

In bocca al lupo

Modificato da Aldus
Link al commento
Condividi su altri siti

Amon

Avevo detto che non avrei più scritto per un po', ma oggi c'è stato l'ultimo litigio e abbiamo sputato davvero fuori tutto quel che avevamo da dire. Ci siamo lasciati.

Capisco quelli che non crederanno alle mie parole (sempre uguali da qualche mese) e penseranno: "vabé, come le altre volte, tra due giorni tornerà a scrivere che stanno di nuovo insieme".

Ecco, mi sa che stavolta non sarà così.

Sono a pezzi. Totalmente. Mi sento anche leggero. Una sensazione strana e mai provata.

Voglio profondamente la sua felicità. Ma adesso devo trovare il modo di rimettere in sesto me stesso, per prima cosa.

a volte è il terzo elemento quello che non si considera, in questo caso qualcosa di esterno a voi, come nuovo e potente collante

Non c'erano le condizioni necessarie per affrontare un percorso di rinascita tanto impegnativo come quello che descrivi.

Forse non c'era proprio la voglia, da entrambe le parti.

E così abbiamo atteso (probabilmente desiderandolo inconsciamente) il momento in cui, per una cazzata da niente, saremmo esplosi un'ultima volta, vomitandoci addosso tutto il risentimento di una storia emozionante quanto infantile.

"Troppo diversi", mi dico adesso. E me lo dicevo fin dal primo giorno. Ma ho voluto provarci lo stesso, per vivere quelle sensazioni intense che già pregustavo e che non provavo da tanto, troppo tempo. E infatti non me ne pento.

Però, mi auguro adesso di poter crescere... e acquisire la capacità di scegliere, per me, percorsi meno impervi.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Aldus

Forza, amico.

Sono in una situazione quasi identica alla tua, per quanto possa valere. Siamo in tanti, siamo un esercito.

Usciamone a pezzi, ma vittoriosi.

Datti due o tre settimane per capire se è finita davvero (so bene quanto è facile tornare sui propri passi, in un simile contesto)

Datti due mesi. Fatti un bel viaggio se riesci.

Ti sconsiglio il classico "chiodo scaccia chiodo", vivi invece questo lutto fino in fondo, bisogna davvero morire per poter rinascere.

Il dolore che senti, se smetti di considerarlo come una cosa negativa, ma come cosa giusta e integrante della vita, può darti tanta forza.

E se ad un certo punto una parte di te volesse ancora crederci...

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

bonusax

Avevo detto che non avrei più scritto per un po', ma oggi c'è stato l'ultimo litigio e abbiamo sputato davvero fuori tutto quel che avevamo da dire. Ci siamo lasciati.

Capisco quelli che non crederanno alle mie parole (sempre uguali da qualche mese) e penseranno: "vabé, come le altre volte, tra due giorni tornerà a scrivere che stanno di nuovo insieme".

Ecco, mi sa che stavolta non sarà così.

Sono a pezzi. Totalmente. Mi sento anche leggero. Una sensazione strana e mai provata.

Voglio profondamente la sua felicità. Ma adesso devo trovare il modo di rimettere in sesto me stesso, per prima cosa.

Non c'erano le condizioni necessarie per affrontare un percorso di rinascita tanto impegnativo come quello che descrivi.

Forse non c'era proprio la voglia, da entrambe le parti.

E così abbiamo atteso (probabilmente desiderandolo inconsciamente) il momento in cui, per una cazzata da niente, saremmo esplosi un'ultima volta, vomitandoci addosso tutto il risentimento di una storia emozionante quanto infantile.

"Troppo diversi", mi dico adesso. E me lo dicevo fin dal primo giorno. Ma ho voluto provarci lo stesso, per vivere quelle sensazioni intense che già pregustavo e che non provavo da tanto, troppo tempo. E infatti non me ne pento.

Però, mi auguro adesso di poter crescere... e acquisire la capacità di scegliere, per me, percorsi meno impervi.

Sai che comunque qui hai e avrai sempre supporto..

Non posso dire che ora ti passerà in fretta, ma sono certo di una cosa.

Quando ti sarai rialzato, avrai muscoli nelle gambe ancora più forti, e la capacità di camminare sempre più lontano con le tue gambe..

E durante questo tuo cammino incontrerai altre decine di ragazza.. ma ora tu avrai la capacità di ponderare, di affrontare, di reagire prima a determinati atteggiamenti e determinate situazioni.

Ora prenditi qualche giorno o settimana per te...

Per riprendere le forze e ritrovare la serenità....

Siamo con te;)

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Amon

Non sapete quanto apprezzi, in questo momento, i vostri interventi.

Mi sono andato a rileggere con quanta ingenuità avevo scritto - esattamente un anno fa! - il post d'apertura di questo topic.

Del resto erano solo 'prime avvisaglie di un disagio'... e c'era tutto un anno da vivere, pieno di emozioni e situazioni intriganti, che già sentivo di poter condividere assieme a questa ragazza speciale che avevo appena conosciuto...

... assieme a questa persona che si era aperta completamente a me, fin da subito, per il solo fatto - credevo - di averle regalato me stesso per come ero veramente.

Quello che non comprendevo è che si era aperta così tanto perché era in cerca di un genitore; del padre che non ha mai avuto, per essere precisi. Ed io, così affamato di una persona da amare, potevo certamente esserlo.

Sul libro Di G.C.Giacobbe che incredibilmente mi sta capitando di leggere proprio in questi giorni neri ("Alla ricerca delle coccole perdute") viene spiegato molto bene come le persone che hanno vissuto un passato simile a quello della mia ex, poi restino dei bambini anche da adulti (probabilmente lo sono anch'io, in forma più leggera).

Nelle analisi di questo thread l'abbiamo messa anche in termini di Psycho, tantissime volte. "Ragazza borderline". E giù con gli approfondimenti sui testi di psicologia. Calzava tutto perfettamente anche in quel caso.

E pure sotto il punto di vista del 'modello di attaccamento non sano', andava bene.

Già, perché un essere umano può essere interpretato e scandagliato in una miriade di modi possibili.

E' una fortuna, per me, poter confrontarmi con voi su questi temi: comprenderli razionalmente mi aiuta a soffrire meno e a sperare di superare in fretta questa fase.

Credo che accetterò i consigli di prendermi del tempo e di vivere fino in fondo questo lutto (mi fa piacere che qualcuno si identifichi in questo termine, perché di questo si tratta), per morire io stesso e poi, speriamo, poter resuscitare.

  • Mi piace! 2
Link al commento
Condividi su altri siti

brisingr

Non ho letto la discussione quindi spero di non dire cose che non centrano una mazza, voglio solo dare un po di forza e conforto.
Fatti coraggio, vengo anch'io da una rottura, una settimana fa ormai.. Soffrirai per un po di tempo, questo è certo..
Se prima avevi qualche hobby cerca di non lasciarli indietro in questo periodo, tutto quello che ti può distrarre aiuta a far passare questo momento..

Ti potrebbe capitare di volerla risentire.. ecco, non farlo.

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Amon

Brutto anche vivere questi momenti e scoprire che, in fondo, i veri amici sono davvero pochi. Mi sembra fosse Franco a scrivere che essere "veri uomini" è una cosa da lupi solitari... sorrido, ma annuisco, ripensando a quelle parole.

E penso, per l'ennesima volta, al fatto che se cresci anche solo un minimo incasinato coi rapporti d'infanzia tra te e i tuoi genitori, poi l'equilibrio della tua persona può diventare anche molto precario e puoi arrivare a scegliere, per tutta la vita, come partner, persone che ti porteranno solo negatività.

A volte basta una madre iper-protettiva o un padre severo o genitori vagamente evanescenti. "Eh che sarà mai!!!?!" - obietteranno gli ingenui. Non è affatto così, sono aspetti importanti e delicatissimi, da cui dipende la nostra salute psichica di adulti e la nostra stabilità in termini di successo sociale ed affettivo.

Arriva in questo istante un sms della mia ragazza (ops, ex-ragazza) che mi dice di provare amarezza per il modo in cui è finita e stronzate simili... come se lei non avesse colpe... come se lei non fosse il 'vampiro emozionale' che è... come se fosse l'unica a soffrire.....

Ma non riesco a prendermela, in ultima analisi, nemmeno con lei, che è soltanto la povera vittima degli ennesimi 'genitori del cazzo', che l'hanno praticamente costretta a diventare una persona vuota (e quindi bisognosa di essere riempita a ogni istante con cure e attenzioni - alla maniera dei bambini, e forse di più).

La ferita è fresca, continuano i giorni neri, mi dico che passerà, mi dico che sarò più forte e capace....

  • Mi piace! 5
Link al commento
Condividi su altri siti

bonusax

Brutto anche vivere questi momenti e scoprire che, in fondo, i veri amici sono davvero pochi. Mi sembra fosse Franco a scrivere che essere "veri uomini" è una cosa da lupi solitari... sorrido, ma annuisco, ripensando a quelle parole.

E penso, per l'ennesima volta, al fatto che se cresci anche solo un minimo incasinato coi rapporti d'infanzia tra te e i tuoi genitori, poi l'equilibrio della tua persona può diventare anche molto precario e puoi arrivare a scegliere, per tutta la vita, come partner, persone che ti porteranno solo negatività.

A volte basta una madre iper-protettiva o un padre severo o genitori vagamente evanescenti. "Eh che sarà mai!!!?!" - obietteranno gli ingenui. Non è affatto così, sono aspetti importanti e delicatissimi, da cui dipende la nostra salute psichica di adulti e la nostra stabilità in termini di successo sociale ed affettivo.

Arriva in questo istante un sms della mia ragazza (ops, ex-ragazza) che mi dice di provare amarezza per il modo in cui è finita e stronzate simili... come se lei non avesse colpe... come se lei non fosse il 'vampiro emozionale' che è... come se fosse l'unica a soffrire.....

Ma non riesco a prendermela, in ultima analisi, nemmeno con lei, che è soltanto la povera vittima degli ennesimi 'genitori del cazzo', che l'hanno praticamente costretta a diventare una persona vuota (e quindi bisognosa di essere riempita a ogni istante con cure e attenzioni - alla maniera dei bambini, e forse di più).

La ferita è fresca, continuano i giorni neri, mi dico che passerà, mi dico che sarò più forte e capace....

Se hai bisogno di evadere un po io in casa ho posto, vieni a fare un week a Torino e togliti un po da li.

Ti farà bene...

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

minority

Caro Amon,

se mi permetti di darti un consiglio, cercare di capire i meccanismi dietro certi comportamenti serve, ma solo per un po', magari nel primo momento, perché rileggendo certe cose capisci che quello che ti è successo non è niente di strano.

Non fare l'errore però di giustificare lei, o colpevolizzare te stesso. Non cercare di dire 'era una psycho, era questo, era quello'.

Lei è lei, e tu sei tu, per un po' le cose sono andate, ora andranno in una maniera diversa... Fa male, brucia, ma è così.

Io sto cominciando ad uscirne un po' ora (ddopo due mesi), ma credo che sia un processo che serve per crescere, quindi vivilo a pieno, anche nei momenti più difficili, respira a pieni polmoni la sofferenza, e lascia che forgi il tuo carattere.

Un abbraccio

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...