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Perché i locali per scambisti sono l'unico posto sensato in cui andare in due.


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^'V'^

"I villaggi a Santo Domingo fanno la collezione delle foto dei bambini mulatti nati dopo nove mesi dal viaggio di nozze" :appl:

ahahhahahahahahahahahah mi sto rotolando a terra....

Sì sì, ho un amico che ci va una volta all'anno, e ricevono per posta le foto con i ringraziamenti e i vaffanculo dei mariti, usano quelle foto come trofei.

Dico Santo Domingo perché usano animatori del posto, di colore. In altre zone i figli nascono tutti bianchi perché usano animatori d'esportazione, come un mio amico che lo fa da una vita e gira vari villaggi.

Prima di partire per fare l'animatore, tuttavia, si tenga presente che c'è da lavorare 18 ore al giorno per una paga bassa. L'unico motivo per cui i maschi accettano questo è che si chiava e c'è ricambio di donne ogni settimana.

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Kobol

Sì sì, ho un amico che ci va una volta all'anno, e ricevono per posta le foto con i ringraziamenti e i vaffanculo dei mariti, usano quelle foto come trofei.

Dico Santo Domingo perché usano animatori del posto, di colore. In altre zone i figli nascono tutti bianchi perché usano animatori d'esportazione, come un mio amico che lo fa da una vita e gira vari villaggi.

Prima di partire per fare l'animatore, tuttavia, si tenga presente che c'è da lavorare 18 ore al giorno per una paga bassa. L'unico motivo per cui i maschi accettano questo è che si chiava e c'è ricambio di donne ogni settimana.

Certo che l'idea di avere figli sparsi in giro per il mondo mescolati a varie razze...beh :D

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^'V'^
Inviato (modificato)

Aivia ma sei un cazzo di genio...

Forse non ti ricordi ma una volta dicesti che avevi attirato una ragazza scrivendole le porcate su facebook e cose dolci e innocue sul Sms. L'ho provato e come puoi immaginare lei è andata in visibilio.

Ma non è questo il punto. Al feedback positivo ho sinceramente pensato: "Cazzo di Aivia! Ma quando se la sarà pensata una cosa del genere?"

E qui, di nuovo! Non scherzo V il report da solo confermerebbe la validità di un'idea del genere e non ho bisogno di farlo di persona (ma lo farò :D), ma mi sono davvero sbigottito perchè mi metto nei tuoi panni: L'idea, davanti a una persona che ti sta rivelando qualcosa, di gestirla e ammaestrarla in questo modo così intelligente, outside the box per dirla più precisamente...Da dove ti arriva? Da dove ti partono questi fulmini? Giuro sono oro colato, sono una spezia inestimabile sul torpore di una qualsiasi comunicazione umana. Non voglio farlo sembrare più grosso di quello che è , ma sinceramente per me come per l'uomo mediamente dotato di intelletto una tale riflessività e capacità sono sogni. Voglio chiederti se ritieni di esserci diventato, così, o di esserci predisposto e nato?

Scusa se per dirla alla Pulp Fiction questo post sembra un pompino ma sono intensamente affascinato da questo tuo modo di ragionare, è tra il diabolico e il messianico, voglio impararlo.

Premesso che lei sta leggendo questo topic, che le ho linkato, (Ps: ciao, squallida puttanella :-) ) quindi dire che gestisco ed ammaestro sarebbe brutto,

inoltre non si tratta davvero di gestire, ma di essere Hacker.

Abbiamo quest'idea degli Hacker come di pirati informatici, criminali. Quelli sono i Lamer e i Cracker. Poi ci sono gli Script Kiddie che son quelli che non saprebbero scrivere codice di loro pugno ma usano software altrui per sniffare password, craccare software ecc. Insomma usano canned e concetti a memoria.

Gli hacker sono semplicemente degli esperti di sistemi informatici e provano un gran gusto a trovarne le falle, a testarli, a scrivere "^'V'^ was here" dentro un sito super protetto, devono sapere come funzionano i sistemi, sono curiosi.

Ma non vogliono il danno del sistema, o commettere reato, lo vogliono sfidare e in caso aiutare a migliorare.

Anche l'essere umano è un sistema, una serie di sistemi integrati, vivente e riproducentesi in altri sistemi, micro e macro in un'influenza reciproca continua.

Non mi intendo molto di computer, ma sono appassionato di sistemi biologici umani.

Un hacker nasce già hacker? (non parlo di Cracker o Lamer, che vengono chiamati a sproposito Hacker negli studi sul loro profilo criminale e psicologico).

Per definirlo mi rifaccio al Jargon File Version 4.4.7, compendio completo di slang hacker. ( http://jhanc.altervista.org/jargon/Intro.html )

Nella sua appendice B:

Appendice B. Un ritratto di J. Random Hacker

Estrapolo in qua e in la pezzi di nostro interesse:

Un punto importante: fatta eccezione per alcuni aspetti relativamente minori quali il vocabolario Slang, gli Hacker non arrivano ad essere come essi sono con l'imitarsi a vicenda. Piuttosto, sembra che la combinazione dei tratti della personalità che fanno un Hacker condizioni tanto il modo di vedere riguardo alla vita che uno tende a finire per essere come altri Hacker che lo voglia o pure no (piu o meno come somiglianze nel comportamento e nelle preferenze stranamente dettagliate si trovano nei gemmelli genetici allevati separatamente).

Molti hacker spendono il suo tempo libero leggendo come la media degli Americani lo spreca guardando la TV e tengono in casa scaffali pieni di libri pieni di impronte digitali come segni di moltissimo uso (well-thumbed).

L'adolescenza di ogni hacker è segnata dall'insegnamento al college o da un autoistruzione di livello equivalente. L'autoapprendimento degli hacker è spesso considerato (anche dagli altri hacker) ben motivato, quindi gode di rispetto, più che il suo "lato scolastico".

C'è un forte contingente liberale che rigetta interamente la convenzionale politica destra-sinistra. L'unica generalizzazione sicura è che gli hacker sono piuttosto anti-autoritaristi; così, sia i paleoconservatori che l'estrema sinistra sono rari. I hacker sono distanti più che la maggior parte dei non-hackers ad (a) aver un aggressività apocalittica o (b) particolari divertimenti o idee politiche idiosincratiche e attualmente provano a viver giorno per giorno. (qui credo sia tradotto male da actually, effettivamente)

La cultura hacker tollera facilmente una vasta gamma di variazioni di stili di vita ed abitudini sessuali rispetto alla cultura generale. Comprende un numero relativamente abbondante di gay e bisex. I hacker sono molto propensi a vivere in poligamia o poliandria, praticare matrimoni aperti o vivere in comunità o in case di gruppo.

Le caratteristiche più ovvie e comuni della 'personalità' degli hacker sono grande intelligenza, forte curiosità, e facilità a ragionare. Inoltre, la maggior parte degli hacker sono stimolati dalle novità e le apprezzano (specialmente le novità intellettuali). Quasi tutti sono anche relativamente individualisti e anticonformisti.

Nonostante un'intelligenza piuttosto alta sia comune fra gli hacker, non è il sine qua non che uno si potrebbe aspettare. Un altro tratto del carattere è probabilmente addirittura più importante: la capacità di assorbire, conservare, e collegare fra di loro grande quantità di dettagli privi di significato, confidando nel fatto che una situazione successiva gliene darà uno. Una persona con una semplice intelligenza analitica media che abbia questa capacità può diventare un hacker a tutti gli effetti, al contrario un genio creativo a cui manca ciò si troverà velocemente superato da persone che abitudiariamente assorbono il contenuto di enormi manuali nella loro mente.

Contrariamente a quanto dicono gli stereotipi, gli hacker in genere non sono intellettualmente ristretti; tendono ad essere ineressati a qualunque argomento possa fornire uno stimolo mentale, e spesso riescono a discutere con buon conoscenze e persino in maniera interessante di un qualunque numero di argomenti oscuri - se riesci a convincerli a parlare, invece di, ad esempio, tornare indietro al loro ultimo hacking.

E' da notare (e contrariamente alle aspettative di molti profani) che migliore un hacker è a fare hacking, più facilmente lui o lei avrà altri interessi in cui è più competente della media.

Gli hacker sono 'control freaks' in un modo che non ha nulla a che vedere con la classica connotazione coercitiva e autoritaria del termine. Nello stesso modo in cui i bambini si dilettano nel fare andare modellini di treni avanti e indietro spostando una levetta, gli hacker adorano creare cose complicate così come i computer fanno cose ingegnose per loro. Ma devono essere le loro cose ingegnose.

Non gli piace la noia, il non-determinismo, o la maggior parte dei piccoli compiti pignoli, noiosi e mal spiegati che in genere si fanno per condurre una normale esistenza. Di conseguenza, tendono ad essere attenti e ordinati nelle loro vite intellettuali e caotici in tutte le altre parti. Il loro codice potrà essere stupendo, anche se le loro scrivanie sono seppellite sotto metri di immondizia.

Gli hacker sono in genere molto poco motivati da riconoscimenti convenzionali come approvazione sociale o soldi. Tendono ad essere attratti dalle sfide ed eccitati da strumenti interessanti, e a giudicare l'interesse di un compito o di altre attività in base alle sfide offerte e agli strumenti con cui possono smanettare.

In base ai sistemi psicometrici di Myers-Briggs ed equivalenti, l'hacker medio sembra riassumere in sè i tipi relativamente rari INTJ e INTP; cioè, i tipi introversi, intuitivi e pensatori (in opposizione alle personalità con buon senso ed estroverse che predominano nella cultura comune). Anche i tipi ENT[JP] sono concentrati fra gli hacker ma sono una minoranza.

Agli hacker gli piace molto aver gatti piuttosto che cani (infatti è ampiamente risaputo che i gatti hanno una natura hacker). Quasi tutti gli hacker hanno una pessima scrittura e spesso cadono nell'abitudine di usare block-notes come giovani disegnatori.

Ho saltato la descrizione delle debolezze della personalità hacker perché è riferita specificamente agli hacker di sistemi informatici, spesso non empatici e disinteressati agli umani, ma dice cose interessanti, tolta la parte chiusura verso gli umani, come:

Gli hacker sono spesso enormemente disorganizzati e trascurati quando hanno a che fare con il mondo reale. Non pagano le bollette in tempo, le cianfrusaglie crescono fino ad altezze incredibili in case ed uffici, e i compiti di minore importanza vengono rimandati indefinitivamente.

Un disturbo del comportamento di moda nel 1994-1995 fu una sindrome chiamata ADD (Attention Deficit Disorder - carenze nell'attenzione), in apparenza caratterizzata da (fra le altre cose) una combinazione di brevi vuoti nell'attenzione con capacità di focalizzare al massimo la mente su argomenti interessanti.

Molti hacker hanno fatto presente che la cultura di massa fa sfoggio di una tendenza a patologizzare e ospedalizzare normali varianti della personalità, specialmente quelle varianti che rendono la vita più complicata per le autorità e i conformisti. Quindi, gli hacker attenti al problema tendono ad essere fra quelli che discutono se l'ADD esista davvero; e se esiste, se sia un vero e proprio 'disturbo' invece che degli estremi di una normale variante genetica come avere le lentiggini o essere in grado di assaggiare DPT. In altre parole, hanno una vaga tendenza a chiedersi se questo disturbo non sia esagerato e preso in considerazione più di quanto merita. Dopotutto, le autorità sono state sempre disturbate da ragazzini o dipendenti o cittadini che sono pungenti, individualisti intelligenti - dunque, ogni sistema sociale che poggia su relazioni gerarchiche tenderà ad ostracizzare utilmente e terapizzare e drogare questo genere di persone 'anormali' finché non diventano docili e stupidi e 'ben integrati' in modo adatto ai loro scopi.

Ecco, diciamo che mi rivedo molto nelle varie descrizioni della personalità hacker che ho letto in giro, con la differenza che mi interessano gli umani e non le macchine.

Alla tua domanda su "da dove ti vengono questi fulmini" rispondo con quello che abbiamo appena copincollato, leggo molto, osservo molto, vivo molto, e poi quando la situazione lo richiede ho un "fulmine".

Intelligenza? Beh, da sola non serve senza le tante informazioni ed esperienze. Credo si tratti di una innata capacità nel mescolare multidisciplinarmente le informazioni, di vedere ogni settore della conoscenza dal punto di vista di altri settori, di trovare analogie, collegamenti.

In particolare, il parlare in terza persona era qualcosa che faceva una ragazza dopo un forte trauma di perdita, ogni volta che viveva un periodo doloroso, capii che le serviva per estraniarsi da chi sente quel dolore.

Come quando rivedi nella mente un momento brutto e ti vedi da fuori come in un film.

Allora se estraniarsi può far provare meno dolore, può far provare anche meno senso di colpa o sensazione di essere troia.

E questo lo unisco a qualcosa che lessi in inglese sullo slave training, in un testo che non trovo più, dove si usava la depersonalizzazione per abbassare il senso identitario della schiava facendola parlare di se con frasi come "this pet" "this bitch" affinché mettesse la sua autoimmagine al sicuro mentre si umiliava, umiliando quella puttana e non se stessa.

E questo lo Interlaccio con un vecchissimo film, Ombre Bianche, nel quale la moglie del Cacciatore Inuit Eskimese parlava adorabilmente di se come "quest'inutile moglie" e cose simili, finendo, di fatto, per decidere lei. "perché hai chiamato nostro figlio così?" "perché a quest'inutile donna piace quel nome" "sia allora! si chiami così".

Ero estasiato dal potere di quella donna.

Come dicono in Cina, i monti danno tutta la loro acqua ai fiumi, poiché questi scorrono ai loro piedi.

Modificato da ^'V'^
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HaphaHapha

Detto da te vale doppio... visto che quando ti raccontai a Bologna che alcuni mi associavano a Tyler Durden, tu mi dicesti che ero diverso da lui.

(e comunque lo sono, per molti versi)

Il Tyler del film fa troppo il buffone per i miei gusti, diciamo che tu segui il suo stesso caritatevole intento senza ringalluzzirti.

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littleandry96

ma sinceramente per me come per l'uomo mediamente dotato di intelletto una tale riflessività e capacità sono sogni. Voglio chiederti se ritieni di esserci diventato, così, o di esserci predisposto e nato?

Molti hacker spendono il suo tempo libero leggendo come la media degli Americani lo spreca guardando la TV e tengono in casa scaffali pieni di libri pieni di impronte digitali come segni di moltissimo uso (well-thumbed).

Ecco Eris, fallo anche tu e diventerai un hacker.

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cross

^'V'^,ritengo quasi tutti i tuoi post interessantissimi e decisamente ben scritti, il modo in cui scrivi mi da l'idea di persona vissuta, o di saggio.

Detto questo volevo porti un piccolissimo quesito:

Qualche post fa hai parlato di differenze fra maschi di tre categorie, ovvero A-B-C, affermando che i c sono coloro che o passano la loro esistenza a masturbarsi o trovano una LTR stabile da portare avanti temendo di non trovare alcun partner e di rimanere nella "solitudine".

Non so se mi son perso qualcosa,ma secondo tè, è in qualche modo possibile per un maschio della categoria C salire in categorie superiori?

Voglio dire,non dipende anche questo da una "predisposizione" naturale?

Modificato da cross
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GeorgeKaplan

... amara e arguta provocazione... non del tutto paradossale, purtroppo!

Ottimo stimolo alla riflessione... anche se adesso ho il frame a terra!

Bravo

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Dr_Sarin

Bella riflessione Aivia...pesante come pesante è molto spesso la verità. Un ottimo spunto di riflessione per tutti, per capire meglio cosa vogliamo singolarmente dalle nostre relazioni con l'altro sesso. Personalmente nell'ultimo anno ho visto che per crescere bene e senza aspettare secoli, la cosa migliore è andare a sbattere. Non solo come sinonimo di scopare, ma anche e soprattutto come sinonimo di picchiare la testa contro qualcosa. Molte volte Aivia ci hai raccontato come ciò che sei ora lo devi principalmente all'aver distrutto tutta la realtà che ti eri costruito per comodità, la realtà comfortevole, e da quelle ceneri hai ricostruito la tua nuova realtà.....meno attraente magari, senza tutti gli abbellimenti ma di certo più affidabile.

Di fronte a molti dei tuoi post, similmente a quelli di BANE, ogni lettore può avere 3 reazioni: disperazione, indifferenza, disillusione. Mi piace pensare di averle provate tutte, come delle fasi. Su molte cose noto di avere una visione ancora un po' fanciullesca, ma almeno già da qualche tempo ho imparato il potere devastante della verità...di quella più feroce e dolorosa. Mi, anzi, ci hai dato uno spunto per guardarci dentro un po' tutti per fare i conti con noi stessi.

Bella condivisione ;) (qua fa molto alcolisti anonimi però :p )

Have Fun!

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J-LIVE

E infatti la mia era una sottile staffilettata alla LTR, non una lamentela o un vero invito ad andare nei locali per scambisti.

Il senso era: sei in LTR? L'unica speranza che hai per pareggiare il bilancio è di trombare anche tu mentre te la trombano gli altri.

senza offesa eh, ma questo è il pensiero di un perfetto sfigato insicuro.

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^'V'^
Inviato (modificato)

... amara e arguta provocazione... non del tutto paradossale, purtroppo!

Ottimo stimolo alla riflessione... anche se adesso ho il frame a terra!

Bravo

Uso il tuo esempio perché è sotto mano, ma non ce l'ho con te.

Sento spesso questa cosa di avere il frame a terra.

Ma quello è il mood.

Il frame non può essere a terra, è solo la presentazione contestuale di un evento o concetto.

L'evento: aerei americani che buttano bombe su un paese.

Frame 1: colonialisti petrolisughe.

Frame 2: missione di pace.

Frame 3: esportano democrazia

Ecc.

Durante il bombardamento, dei soldati americani nonostante stiano sventolando bandiere per fermare l'attacco ed esfiltrare, vengono ignorati ed uccisi.

Frame 1: incidente gravissimo sul campo

Frame 2: fuoco amico.

Ecco che il tutto può essere reframmato come fuoco amico durante l'esportazione di pace.

Che bello il fuoco che mi è amico, che bello lanciare la pace nei paesi che non ce l'hanno.

Però i diversi frame sono diverse cornici, angolazioni orizzontali, non verticali, non ce n'è uno a terra.

Modificato da ^'V'^
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