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Perché i locali per scambisti sono l'unico posto sensato in cui andare in due.


^'V'^

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bonusax

Ti nascondi dietro l'affermazione : se l' istinto supera la volontà allora siamo bestie... o poco ci manca

In realtà hai solo paura che la tua ragazza trovi buoni i geni del kebabbaro.

Non ti giudico e riesco a comprenderti, ma se realizzi ciò che ti muove (le vere motivazioni, non le giustificazioni che ti dai) sarai... libero.

no in realtà io so benissimo che è pieno di uomini con geni migliori, probabilmente proprio in suo amico che le sta a fianco a scuola o uno dei modelli che lavorano con lei...

come so che ci sono molte ragazze che mi si tromberebbero vicino a me che hanno geni o sono " migliori" della mia ragazza..

ma il mio discorso era legato al fatto che mi farebbe schifo vivere nel mondo animale...

io non sarei uno di quelli che si chiaverebbe tutte anche se fosse lecito..

avendo una donna a fianco ben inteso...

non vedo perché stare con qualcuno se l'uccello tira più del cervello...

sono solo scelte...

PS bestia per me è colui che antepone gli istinti primordiali alla capacità si scegliere e alla volontà...

se in palestra uno mi guarda storto potrei da bestia fargli cadere il bilanciere con 90 kg sul petto... ma mi sentieri un po bestia...

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littleandry96

Magari per molti sono chiunque, ma dopo tanti anni a consigliarci libri l'un l'altro,a studiare le stesse cose, (da quando io ne avevo 14)

Hey V, sarebbe interessante sapere come mai all'eta' di 20 anni stavi per sposarti per i motivi che tu ci hai detto, se hai iniziato a studiare questo genere di cose a 14 anni.

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^'V'^
Il 12/4/2013 alle 07:09 , bonusax ha scritto:

PS bestia per me è colui che antepone gli istinti primordiali alla capacità si scegliere e alla volontà...

se in palestra uno mi guarda storto potrei da bestia fargli cadere il bilanciere con 90 kg sul petto... ma mi sentieri un po bestia...

Beh, la capacità di uccidere un proprio simile è una qualità evoluzionisticamente elevata che la quasi totalità delle "bestie" non ha, avendo freni inibitori per l'aggressività letale intraspecifica, se lo uccidessi saresti umano, e non bestia.

Ma questo risponde all'istinto della continuazione della specie, cui tu come me obbedisci e questo non fa di noi "bestie", ma forme di vita.

Questo istinto fa sì che in fase espansiva della popolazione ci si aiuti tra conspecifici, per questo le "bestie" hanno questi freni inibitori e che in fase di sovraffollamento si aiuti solo il proprio gruppo e il proprio ceppo genetico potendo uccidere i propri simili, per questo noi potremmo uccidere facilmente un nostro simile, come i ratti, ma anche come i pacifici cervi se sovraffollati artificialmente in una zona ristretta.

Cita
no in realtà io so benissimo che è pieno di uomini con geni migliori, probabilmente proprio in suo amico che le sta a fianco a scuola o uno dei modelli che lavorano con lei...

E proprio per questo motivo tu porti alla relazione il valore aggiunto della tua disponibilità e "fedeltà", per mettere un sasso in più dalla tua parte della bilancia e propendere per poterti riprodurre con lei anche se lei potrebbe avere uomini "migliori" ma che non la accudirebbero.

Tu non senti questo come calcolo, ma come amore e affezione e questa sensazione di doverle stare vicini si acuisce quando vedi vicino a lei un uomo "migliore".

Ma questo capita in tutte le specie di "bestie" che per accudire figli non autosufficienti alla nascita adottano la monogamia sociale come strategia di conservazione della specie.

Dove uno di questi che consideri migliori di te sotto il profilo genetico metterebbe solo i geni, tu metti anche la relazione e questo ti rende equivalente a lui come valore agli occhi di lei.

Ma questo non significa che lui, il "migliore" sia una "bestia" e tu un umano. State agendo nella stessa identica maniera di qualsiasi "bestia" che pratichi la monogamia sociale.

Cita

come so che ci sono molte ragazze che mi si tromberebbero vicino a me che hanno geni o sono " migliori" della mia ragazza..

ma il mio discorso era legato al fatto che mi farebbe schifo vivere nel mondo animale...

io non sarei uno di quelli che si chiaverebbe tutte anche se fosse lecito..

avendo una donna a fianco ben inteso...

non vedo perché stare con qualcuno se l'uccello tira più del cervello...

sono solo scelte...

Questo è un condizionamento culturale, non una scelta.

Se tu fossi nato in una società umana in cui è normale avere tre mogli, adesso scriveresti che non vuoi fare come le bestie che hanno una sola compagna, ma che avendo un cervello ed essendo umano vuoi rispettare le donne facendone felici più d'una.

Non ti farebbe schifo vivere nel mondo animale, perché ci vivi come tutti noi, sei una forma animale votata a sopravvivere e riprodurti, e al crescere della complessità sociale il tuo cervello è cresciuto come calcolatore di varianti e probabilità per permettere al tuo istinto di conservazione della specie di agire in linee non rette, per evitare conflitti, ostracizzazione e sconfitte, e per andare nella direzione della sopravvivenza del tuo ceppo genetico.

E' finito, Cartesio che dice che il corpo è pieno di istinti animaleschi e sbagliati e che nella ghiandola pineale c'è la ragione messa lì da Dio per tenerlo alla briglia.

Tutta quella corrente di pensiero ben presente dall'antica Grecia fino agli ultimi secoli, per quanto abbia intriso pesantemente la nostra cultura, oltre a non aver alcun fondamento scientifico è inefficace e ogni suo contrario è stato dimostrato.

Da bambino vuoi essere il boss del mondo e fare quel che ti pare in onnipotenza, poi ti accorgi che gli altri hanno i loro interessi e non ti lasciano fare quello che vuoi, e che rischi anche, se fai quel che vuoi. Allora introietti le loro norme dentro di te e quando ti comporti in modo pericolosamente egoista non hai bisogno che qualcuno ti schiacci, ma ti senti in colpa anche da solo perché le hai condizionate in te.

Allora il tuo cervello, come un potente calcolatore, fa previsioni, cerca nessi di causa ed effetto, calcola come agire all'interno di quelle norme e costrizioni per sopravvivere e riprodurti al meglio senza perdere l'appoggio del gruppo perché questo abbasserebbe le tue chance di sopravvivere e riprodurti.

E' il tuo istinto, che lo sta usando per calcolare come essere appagato senza conseguenze negative per se stesso, non è il cervello che comanda un qualcosa che chiamiamo istinto, e che è male o "bestiale".

Il cervello è il suo computer, il suo calcolatore, e al crescere della complessità dell'ambiente sociale è stato costretto a crescere perché quelli che ne avevano meno non riuscivano a sopravvivere e riprodursi.

Non prenderla come una fiammata verso le tue argomentazioni, ma come uno spunto di riflessione.

Da parte di uno che è cresciuto con le suore e i preti, che, ovviamente, hanno provato a lavargli il cervello con le cose che tu affermi e che capisco essere tanto impregnate nella nostra cultura da sembrare "vere", per quanto ripetute e rinforzate.

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^'V'^
Il 12/4/2013 alle 08:54 , littleandry96 ha scritto:

littleandry96, on 12 Apr 2013 - 09:54, said:

Hey V, sarebbe interessante sapere come mai all'eta' di 20 anni stavi per sposarti per i motivi che tu ci hai detto, se hai iniziato a studiare questo genere di cose a 14 anni.

Per lo stesso motivo per cui studiare 20 anni di meccanica non mi rende Shumacher.

Però quando finalmente hai la possibilità di correre in pista, conoscere il funzionamento del veicolo ti permette una curva d'apprendimento più rapida.

E questo in generale, parlando di studi inerenti i due sessi e le loro relazioni.

Ma nello specifico di quella frase, non v'è quasi alcuna correlazione tra il fatto che stessi per sposarmi e il fatto che

Cita

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a consigliarci libri l'un l'altro,a studiare le stesse cose, (da quando io ne avevo 14)

Perché quando lo conobbi che ne avevo 14, ci si parlava e ci si consigliava testi di endocrinologia, alimentazione, antropologia, psicologia, etologia comparativa, discipline orientali ecc.

Sul banco di scuola avevo sempre un libro aperto. Solo, non centrava mai nulla con la lezione.

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littleandry96

Eh certo, anzi, il tizio di cui tu parli non ha studiato proprio un cazzo per diventare quello che è diventato, ha fatto pratica, tanta pratica.

La mia domanda era un'altra, ma mi sa che hai dormito senza cuscino cervicale.

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^'V'^
Inviato (modificato)

Eh certo, anzi, il tizio di cui tu parli non ha studiato proprio un cazzo per diventare quello che è diventato, ha fatto pratica, tanta pratica.

La mia domanda era un'altra, ma mi sa che hai dormito senza cuscino cervicale.

Credo di aver risposto, lo ripeto con altre parole:

1) studiare senza il field non serve a nulla. Come studiare un manuale di guida rally senza guidare abitualmente un'auto. Ma studiare, più il field, serve, molto più del field e basta. E io a 20 anni per vari motivi lontanissimi dalla mia volontà avevo poco field.

2) Il fatto che studiassimo le stesse cose, e che ci confrontassimo, non è relativo ai rapporti uomo donna, ma a tutta una serie di argomenti come l'endocrinologia, (è pure medico) l'alimentazione, varie discipline e filosofie orientali, l'etologia comparativa, l'antropologia, la psicologia ecc.

Per questo, a 20 anni potevo pure essere più esperto di altri in alimentazione ed etologia, ma questo non significa che fossi esperto con le donne.

Quindi non trovo nessuna correlazione paradossale tra l'essersi quasi sposati a 20 anni e il fatto di avere la passione per lo studio e la conoscenza.

Il fatto che poi tra i miei interessi principali vi siano le donne, e che negli anni allo studio delle dinamiche maschio femmina abbia poi affiancato il field, arrivando ad una buona curva di apprendimento, è qualcosa che è fiorito dopo, intorno ai 23.

Certo che mi sarebbe piaciuto andare in vacanza in posti belli e pieni di donne, uscire la sera in posti belli e pieni di donne, avere a scuola belle donne.

Ma la realtà, volente o nolente, è che non avevo i soldi per uscire, se non per stare con qualche randagio in giro, non li avevo per andare in vacanza, non avevo praticamente femmine a scuola, le poche che c'erano erano UG oppure già fidanzatissime.

E' stato in seguito, quando lo studio ha incontrato il field, che passo dopo passo sono diventato uno che per lui vale la pena ascoltare su queste tematiche.

Forse il fatto che questo sia un forum sulla seduzione e che qui parli principalmente di donne e uomini, ti ha portato a vedere automaticamente in quella frase

a consigliarci libri l'un l'altro,a studiare le stesse cose, (da quando io ne avevo 14)

qualcosa di univocamente relativo ai rapporti uomo-donna.

ma non è così, e se questo fosse un forum su altri argomenti, parlerei d'altro.

E anche se avessi studiato solo stuff relativa uomini e donne, dai 14 anni, cosa ben lontana dalla realtà, la convinzione che uno che studia i rapporti uomo-donna da quando ha 14 anni non dovrebbe al primo amore serio e corrisposto, pensare alla LTR duratura, è opinabile come convinzione, perché io non sto bene in LTR per via della mia natura poligama, e non per studi e convinzioni scientifiche.

Un altro che avesse studiato anche più di me, potrebbe benissimo entrare in LTR se ci sta bene.

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bonusax

Beh, la capacità di uccidere un proprio simile è una qualità evoluzionisticamente elevata che la quasi totalità delle "bestie" non ha, avendo freni inibitori per l'aggressività letale intraspecifica, se lo uccidessi saresti umano, e non bestia.

Ma questo risponde all'istinto della continuazione della specie, cui tu come me obbedisci e questo non fa di noi "bestie", ma forme di vita.

Questo istinto fa sì che in fase espansiva della popolazione ci si aiuti tra conspecifici, per questo le "bestie" hanno questi freni inibitori e che in fase di sovraffollamento si aiuti solo il proprio gruppo e il proprio ceppo genetico potendo uccidere i propri simili, per questo noi potremmo uccidere facilmente un nostro simile, come i ratti, ma anche come i pacifici cervi se sovraffollati artificialmente in una zona ristretta.

E proprio per questo motivo tu porti alla relazione il valore aggiunto della tua disponibilità e "fedeltà", per mettere un sasso in più dalla tua parte della bilancia e propendere per poterti riprodurre con lei anche se lei potrebbe avere uomini "migliori" ma che non la accudirebbero.

Tu non senti questo come calcolo, ma come amore e affezione e questa sensazione di doverle stare vicini si acuisce quando vedi vicino a lei un uomo "migliore".

Ma questo capita in tutte le specie di "bestie" che per accudire figli non autosufficienti alla nascita adottano la monogamia sociale come strategia di conservazione della specie.

Dove uno di questi che consideri migliori di te sotto il profilo genetico metterebbe solo i geni, tu metti anche la relazione e questo ti rende equivalente a lui come valore agli occhi di lei.

Ma questo non significa che lui, il "migliore" sia una "bestia" e tu un umano. State agendo nella stessa identica maniera di qualsiasi "bestia" che pratichi la monogamia sociale.

Questo è un condizionamento culturale, non una scelta.

Se tu fossi nato in una società umana in cui è normale avere tre mogli, adesso scriveresti che non vuoi fare come le bestie che hanno una sola compagna, ma che avendo un cervello ed essendo umano vuoi rispettare le donne facendone felici più d'una.

Non ti farebbe schifo vivere nel mondo animale, perché ci vivi come tutti noi, sei una forma animale votata a sopravvivere e riprodurti, e al crescere della complessità sociale il tuo cervello è cresciuto come calcolatore di varianti e probabilità per permettere al tuo istinto di conservazione della specie di agire in linee non rette, per evitare conflitti, ostracizzazione e sconfitte, e per andare nella direzione della sopravvivenza del tuo ceppo genetico.

E' finito, Cartesio che dice che il corpo è pieno di istinti animaleschi e sbagliati e che nella ghiandola pineale c'è la ragione messa lì da Dio per tenerlo alla briglia.

Tutta quella corrente di pensiero ben presente dall'antica Grecia fino agli ultimi secoli, per quanto abbia intriso pesantemente la nostra cultura, oltre a non aver alcun fondamento scientifico è inefficace e ogni suo contrario è stato dimostrato.

Da bambino vuoi essere il boss del mondo e fare quel che ti pare in onnipotenza, poi ti accorgi che gli altri hanno i loro interessi e non ti lasciano fare quello che vuoi, e che rischi anche, se fai quel che vuoi. Allora introietti le loro norme dentro di te e quando ti comporti in modo pericolosamente egoista non hai bisogno che qualcuno ti schiacci, ma ti senti in colpa anche da solo perché le hai condizionate in te.

Allora il tuo cervello, come un potente calcolatore, fa previsioni, cerca nessi di causa ed effetto, calcola come agire all'interno di quelle norme e costrizioni per sopravvivere e riprodurti al meglio senza perdere l'appoggio del gruppo perché questo abbasserebbe le tue chance di sopravvivere e riprodurti.

E' il tuo istinto, che lo sta usando per calcolare come essere appagato senza conseguenze negative per se stesso, non è il cervello che comanda un qualcosa che chiamiamo istinto, e che è male o "bestiale".

Il cervello è il suo computer, il suo calcolatore, e al crescere della complessità dell'ambiente sociale è stato costretto a crescere perché quelli che ne avevano meno non riuscivano a sopravvivere e riprodursi.

Non prenderla come una fiammata verso le tue argomentazioni, ma come uno spunto di riflessione.

Da parte di uno che è cresciuto con le suore e i preti, che, ovviamente, hanno provato a lavargli il cervello con le cose che tu affermi e che capisco essere tanto impregnate nella nostra cultura da sembrare "vere", per quanto ripetute e rinforzate.

assolutamente non potrei mai prendermela per ciò che dici, in quanto come già ho affermato in precedenza, ti stimo molto anche se spesso non condivido.

Io vedo queste scelte come " scelte dettate dal condizionamento" e dato che bene o male questo modo di vivere è servito anche a generare stabilita nella nostra società, cosa che secondo me verrebbe a mancare vivessimo ognuno seguendo i propri istinti, non posso che credere che in fondo non sia del tutto errato seguire e cercar una certa "limitazione" degli istinti primordiali.

per quanto riguarda la fedeltà, non posso che aspettarmi x comportamento derivante da x modo di pensare, mi spiego: ragazza crede, vuole una famiglia, crede nella fedeltà, nell'amore ecc ecc -> ragazza non deve tradire . stop.

altrimenti è anche falsa oltre che fedifraga.

troppo facile dare la colpa all' istinto... o al caso..

si può scegliere di tradire o non tradire...

magari mi limito, ma per me essere" grande" è anche sapersi limitare e fare delle scelte...

comunque "v" anche SW sembra che io ti dia contro in realtà ho capito tutto ciò che dici e in parte riesco benissimo ad applicarlo al " mondo in cui viviamo" ma non riesco davvero a vederlo come evoluzione naturale di ogni coppia...

PS

il pezzo delle tre donne per ogni uomo è errato perché così tu dai un valore inferiore alla donna, quanto lui uomo da " del bene" alle donne...

quindi lui vale più di loro...

ma se fossi io con altro tre uomini insieme alla stessa donna, bho , non sarei così contento..

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assolutamente non potrei mai prendermela per ciò che dici, in quanto come già ho affermato in precedenza, ti stimo molto anche se spesso non condivido.

Io vedo queste scelte come " scelte dettate dal condizionamento" e dato che bene o male questo modo di vivere è servito anche a generare stabilita nella nostra società, cosa che secondo me verrebbe a mancare vivessimo ognuno seguendo i propri istinti, non posso che credere che in fondo non sia del tutto errato seguire e cercar una certa "limitazione" degli istinti primordiali.

per quanto riguarda la fedeltà, non posso che aspettarmi x comportamento derivante da x modo di pensare, mi spiego: ragazza crede, vuole una famiglia, crede nella fedeltà, nell'amore ecc ecc -> ragazza non deve tradire . stop.

altrimenti è anche falsa oltre che fedifraga.

troppo facile dare la colpa all' istinto... o al caso..

si può scegliere di tradire o non tradire...

magari mi limito, ma per me essere" grande" è anche sapersi limitare e fare delle scelte...

comunque "v" anche SW sembra che io ti dia contro in realtà ho capito tutto ciò che dici e in parte riesco benissimo ad applicarlo al " mondo in cui viviamo" ma non riesco davvero a vederlo come evoluzione naturale di ogni coppia...

PS

il pezzo delle tre donne per ogni uomo è errato perché così tu dai un valore inferiore alla donna, quanto lui uomo da " del bene" alle donne...

quindi lui vale più di loro...

ma se fossi io con altro tre uomini insieme alla stessa donna, bho , non sarei così contento..

Se tu hai scelto di creare un nucleo di produzione marmocchi con una donna, e decidi di essere responsabile per questa tua scelta, il modo per non tradirla è non portare le tue risorse a un'altra donna lontana da lei.

Non centra il sesso.

Se non fai sesso con altre stai tradendo te stesso e non stai dando nessun servizio a lei.

Per lei sì, che centra il sesso.

Infatti la carta che si deve giocare per avere uno che si prenda cura di lei e dei suoi figli è dagli la certezza della paternità, ovvero se fa sesso con altri tradisce il patto.

Se tu, invece di portare le tue risorse altrove, porti altre due donne con voi, e loro tre si aiutano in tutto e per tutto e crescono i figli insieme, e tutti insieme vi date una mano, allora anche contribuendo ai figli di altre donne non la stai tradendo, perché a fronte della parte di risorse che perde, ci guadagna sostegno femminile nell'allevamento e cura dei piccoli e la certezza che se dovesse mancare per un incidente o malattia, altre alleverebbero i suoi piccoli o potrebbero allattarli.

L'unico modo che hai per tradirla, è voltarle le spalle andando in LTR con un'altra, da un'altra parte.

Questo a livello biologico.

A livello psicologico lei può pensare qualsiasi cosa le abbiano detto di pensare da Hollywood alla chiesa, ma non sono cose di cui dovresti farti carico mentalmente tu, il bello di essere uomini è proprio che loro hanno mille cazzate in testa confliggenti tra loro e non arrivano alla fine di un discorso logico, avvolte in contraddizioni continue mentre tu, fermo, sei il loro punto di riferimento per il pensiero e l'azione che ne consegue.

Se anche tu finisci a credere cose degne di un programma della De Filippi, lei non avrà un riferimento fermo per il pensiero, qualcuno che faccia i fatti dove lei fa chiacchiere, qualcuno che faccia le cose che sa funzionare anche contro le sue rimostranze, aspettando con pazienza e sacrificio di averle fatte per essere ringraziato.

Non è una "critica", a te, ho usato il tu riferito a tu, uomo.

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littleandry96

Se tu hai scelto di creare un nucleo di produzione marmocchi con una donna, e decidi di essere responsabile per questa tua scelta, il modo per non tradirla è non portare le tue risorse a un'altra donna lontana da lei.

Non centra il sesso.

Se non fai sesso con altre stai tradendo te stesso e non stai dando nessun servizio a lei.

Per lei sì, che centra il sesso.

Infatti la carta che si deve giocare per avere uno che si prenda cura di lei e dei suoi figli è dagli la certezza della paternità, ovvero se fa sesso con altri tradisce il patto.

Se tu, invece di portare le tue risorse altrove, porti altre due donne con voi, e loro tre si aiutano in tutto e per tutto e crescono i figli insieme, e tutti insieme vi date una mano, allora anche contribuendo ai figli di altre donne non la stai tradendo, perché a fronte della parte di risorse che perde, ci guadagna sostegno femminile nell'allevamento e cura dei piccoli e la certezza che se dovesse mancare per un incidente o malattia, altre alleverebbero i suoi piccoli o potrebbero allattarli.

L'unico modo che hai per tradirla, è voltarle le spalle andando in LTR con un'altra, da un'altra parte.

Questo a livello biologico.

A livello psicologico lei può pensare qualsiasi cosa le abbiano detto di pensare da Hollywood alla chiesa, ma non sono cose di cui dovresti farti carico mentalmente tu, il bello di essere uomini è proprio che loro hanno mille cazzate in testa confliggenti tra loro e non arrivano alla fine di un discorso logico, avvolte in contraddizioni continue mentre tu, fermo, sei il loro punto di riferimento per il pensiero e l'azione che ne consegue.

Se anche tu finisci a credere cose degne di un programma della De Filippi, lei non avrà un riferimento fermo per il pensiero, qualcuno che faccia i fatti dove lei fa chiacchiere, qualcuno che faccia le cose che sa funzionare anche contro le sue rimostranze, aspettando con pazienza e sacrificio di averle fatte per essere ringraziato.

Non è una "critica", a te, ho usato il tu riferito a tu, uomo.

V, questo mi può servire come infarinatura.

Ora però voglio studiarlo, dove posso trovare roba seria sull'argomento?

Voglio studiare il meglio, basta cazzate, e soprattutto basta leggere V e non capire una sega di quello che scrive su argomenti che mi interessano.

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V, questo mi può servire come infarinatura.

Ora però voglio studiarlo, dove posso trovare roba seria sull'argomento?

Voglio studiare il meglio, basta cazzate, e soprattutto basta leggere V e non capire una sega di quello che scrive su argomenti che mi interessano.

Quando ero piccolo, all'asilo, mi sentivo più sveglio dei miei compagni perché a loro per credere ad una cosa bastava dire "l'han detto in tv" io non credevo alla tv.

Ma credevo ai libri.

Infatti imparai a leggere prima di andare a scuola. Per me era vero se c'era scritto in un libro.

Crescendo, i libri furono la mia passione, e poi...piano piano... mi accorsi che "l'han detto in un libro" aveva la stessa valenza nulla di "l'han detto in tv".

I libri erano scritti da persone, con le loro convinzioni, contestualizzabili nel loro contesto storico culturale e nelle visioni della scuola di pensiero cui appartenevano.

Iniziai così a leggere una cosa e il suo contrario, e iniziai a sviluppare qualcosa che i libri non insegnano, lo spirito critico e la capacità di fare a pezzi completamente le tesi di un autore salvando del suo libro solo il 30% utile e sensato, in alcuni casi ben meno.

Quindi, quando mi chiedi "roba seria", mi blocco un po', perché in ogni libro ci sono le distorsioni percettive degli autori e dovrei consigliare l'acqua sporca insieme al bambino.

Per questo ora, invece di sparare dieci o venti titoli, me ne sovviene solo uno, che già ho consigliato in altri post è che non è stato fondante del mio pensiero, infatti l'ho letto da pochi mesi, ma è riassuntivo e scientifico senza troppe proiezioni personali:

BBarash David P.; Lipton Judith E. - Il mito della monogamia. Animali e uomini (in)fedeli

http://www.ibs.it/code/9788870787719/barash-david-p-/mito-della-monogamia.html

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