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Pregiudizi su pregiudizi


StaR

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StaR

Vi voglio raccontare quello che m'è successo ieri.

Sul treno mi siedo accanto ad una ragazza di colore abbastanza carina.

Premetto che non era un mio obiettivo, ma poteva essere un esercizio di buon livello. Solo che piuttosto di avere le solite settantenni piemontesi che parlano al cellulare con la figlia urlando perché sono sorde, ho adocchiato l'unica che potesse piacermi e bom, mi sono seduto.

Come al solito tiro fuori il mio libro per leggere in tutta tranquillità. Ho già visto quella ragazza diverse volte, scende al mio stesso paese. Quindi chiudo il libro alla penultima stazione (tentare un dialogo di 30 minuti senza possibilità di fuga non mi sembra una buona idea) e cerco un EC giusto per vedere come va, con il classico sorriso di cortesia che sfoggio a chiunque.

Ha iniziato a parlarmi lei.

Non si fa così, cazzo! E io quando imparo? :D

Poi niente, chiacchieriamo proprio di cose da nulla e in breve ci salutiamo per chiacchierare alla prossima occasione.

Ok, ottimo esercizio concluso bene anche se dall'andamento inusuale :)

Non ho assolutamente pregiudizi razziali negativi, e tra l'altro questa ragazza era vestita con abiti occidentali, quindi dava idea di essere perfettamente integrata.

Perché allora ho pensato che potesse essere difficile, o meglio, più difficile iniziare a parlare con lei piuttosto che con una ragazza bianca?

Mi ha fatto pensare a quanta spazzatura c'è nel nostro cervello, quante barriere su barriere ci costruiamo, a volte per autodifesa, a volte solo ed esclusivamente per compiacere qualcuno o la società o il modello di pensiero della maggioranza della gente.

Assurdo, non trovate?

Aspetto le vostre osservazioni...

Ciao, StaR

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superjhonny
Quindi chiudo il libro alla penultima stazione (tentare un dialogo di 30 minuti senza possibilità di fuga non mi sembra una buona idea) e cerco un EC giusto per vedere come va, con il classico sorriso di cortesia che sfoggio a chiunque.

Per forza l'andamento è stato inusuale... Potevi fare anche un esercizio più lungo non credi? Aprire e tenere un dialogo di FT per 5 minuti è quasi banale, e te lo dice uno che prima di IS apriva solo le porte di casa, per farlo basta rimuovere una barriera personale, mentre invece il dialogo è un ostacolo(?) che coinvolge due persone, e ci vuole più allenamento per sostenere una conversazione interessante, ancorchè gli argomenti possano essere banali.

Per fare esercizio, tutte le volte che prendo i mezzi da solo apro l'impossibile, figurati che una volta mi sono seduto di fronte ad una HB, il tempo di togliermi il cappotto e ho cercato di aprirla. Lei era appoggiata al finestrino con gli occhi chiusi. Temendo che mi volesse infinocchiare fingendosi addormentata le ho scosso una gamba, e col sorriso più solare le ho chiesto dove scendesse, in modo tale che potesse dormire tranquilla, dato che mi sarei prodigato nello svegliarla. Dopo 5 minuti era bella sveglia e abbiamo chiacchierato i restanti 25 minuti di treno.

Ragazzi, con la scusa di non porci obiettivi troppo difficili, non esageriamo ponendocene di banali!

SJ

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Kiro

Le ragazze straniere in realtà possono diventare le più socievoli perchè non hanno la mentalità da chiesa delle italiane :D

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StaR

SJ, hai perfettamente ragione, ma sottolineo due cose:

1- avevo veramente voglia di leggere! (sono al terzo libro in un mese e posso leggere solo quando sono sul treno)

2- L'idea dell'esercizio è nata per caso mentre stavo leggendo... E stavo leggendo Arancia Meccanica! Meno male che sono sano di mente :D

Grazie per i reply!

Ciao, StaR

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GoldenBoy
Mi ha fatto pensare a quanta spazzatura c'è nel nostro cervello, quante barriere su barriere ci costruiamo, a volte per autodifesa, a volte solo ed esclusivamente per compiacere qualcuno o la società o il modello di pensiero della maggioranza della gente.

Assurdo, non trovate?

Aspetto le vostre osservazioni...

Ciao, StaR

Ti dirò quello che penso. La risposta è NO, non lo trovo assurdo, anzi, perfettamente lineare.

Un principio cui sono fortemente contrario nella "pedagogia del PU" è quella di semplificare la psicologia della mente umana.

Più volte si trovano in giro materiali che sottintendono che basta "poco", che basta un piccolo shift "spostamento" mentale per ottenere grandi risultati.

Secondo me, questo è molto controproducente, perché (io credo) la psiche umana è una grandissima matassa.

Pensare semplicisticamente che esistano soluzioni elementari (secondo me) porta a dei risultati solamente apparenti o comunque trascurabili.

In linea di massima sono contrario (per quanto riguarada la mia persona) agli approcci diretti sul frame. "Come posso 'cambiare' frame?" a me suona più o meno come "Posso cambiare una ruota con quella di scorta".

Quello che si può chiamare "frame" è il frutto di anni&anni&anni di esperienza. Pensare di smuoverlo in poco tempo (secondo me) è illusiorio.

Io prediligo un approccio inverso, ovvero cambiare "tutto ciò che non è frame" per far sì che il "frame" si modifichi da sé.

E' più che evidente che è molto più complesso preoccuparsi di cambiare la vita in esteso piuttosto che sedersi su una sedia a esercitarsi.

Tutto quello che ho detto vale per me.

Su di me non hanno MAI funzionano trucchi & trucchettini vari, o hanno funzionato poco. E' stata una lenta trasformazione in tutto il "resto" che ha provveduto a cambiare indirettamente il mio frame.

Sono uscito fuori discorso?

No. Lo lego a quello che hai scritto perché tu assumi che le "barriere su barriere ci costruiamo, a volte per autodifesa, a volte solo ed esclusivamente per compiacere qualcuno o la società o il modello di pensiero della maggioranza della gente." siano, come dire, monodimensionali.

Io ci vedo il frutto di:

- migliaia di anni di evoluzione della specie

- anni di esperienze personali

immaginare come un piccolo filo da tirare è esattamente come tirare un filo in una matassa, ovvero: è aggrovigliata, farà una grandissima resistenza, e la farà per *intero*, opponendo la resistenza dell'intero groviglio.

a meno di non essere particolarmente fortunati e tirare un/il filo giusto, o essere eccezionalmente dotati e saperlo tirare a colpo sicuro, o che questo venga tirato "dal contesto".

di fatto, ho l'impressione che certe grandi immagini di PUA siano niente di più che un abito fatto di frame "cuciti" su una persona AFC, piuttosto che integrati nella sua natura. per carità, con tutto il rispetto per l'abito pienamente funzionale :-)

quindi, per concludere, a me sembra assurdo l'ipotesi *contraria*, cioè immaginare ipoteticamente di *non* avere tutte quelle barriere.

il tutto (ripeto) è valido, in linea di principio, per me; probabilmente la psiche di qualcun altro è addirittura l'esatto opposto e sarebbe nocivo avere il mio personale approccio.

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StaR

Molto, molto, molto interessante GB. Ed anche chiarificatore, in effetti.

Ma rimaniamo d'accordo, almeno, che potrebbe essere un obiettivo da raggiungere, un giorno? Non dico solo per noi, ma per l'intera umanità :)

Io prediligo un approccio inverso, ovvero cambiare "tutto ciò che non è frame" per far sì che il "frame" si modifichi da sé.

Mi piace! Ed anche più costruttivo, perché invece di aspirare ad un frame positivo, sperando che venga giù dal cielo, lo costruisci partendo dagli errori. Ottimo atteggiamento.

Grazie anche a te per il reply!

Ciao, StaR

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GoldenBoy
Molto, molto, molto interessante GB. Ed anche chiarificatore, in effetti. Ma rimaniamo d'accordo, almeno, che potrebbe essere un obiettivo da raggiungere, un giorno? Non dico solo per noi, ma per l'intera umanità :)

Certamente :-) Io ho solo suggerito un approccio differente; ognuno ne ha uno personale che è più connaturato a sé (e quindi (credo) più produttivo) degli altri.

... magari potrebbe esistere qualcuno ottiene grandi risultati sbattendosi la testa al muro, chi lo sa ?!? Sicuramente non è il mio caso :D

ps. presta attenzione a quotare a postare al livello giusto (hai postato a livello di radice invece che del ramo)

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superjhonny
SJ, hai perfettamente ragione, ma sottolineo due cose:

1- avevo veramente voglia di leggere! (sono al terzo libro in un mese e posso leggere solo quando sono sul treno)

2- L'idea dell'esercizio è nata per caso mentre stavo leggendo... E stavo leggendo Arancia Meccanica! Meno male che sono sano di mente :D

Grazie per i reply!

Ciao, StaR

Guarda... in realtà ho preso spunto dal tuo post per allargare un po' il discorso. C'era una parte di critica rivolta a te, per motivarti nell'esercizio pratico, ma anche una parte "teorica" che ho vissuto sulla mia pelle un po' di tempo fa: per partire da obiettivi semplici me ne creavo di banali... Senza crescere di un niente. Volevo condividere la mia esperienza....

Per quel che riguarda tutto quello che GB ha detto sul frame:

Io sono sempre stato una persona positiva, ovvero con la tendenza ad ignorare tutto quello che poteva influire negativamente sul frame, anche quando non conoscevo nemmeno la parola "frame". Tutto quello che ho vissuto una volta investito dalla potenza di IS, ha notevolente consolidato questo mio modo di essere, con la differenza che quello che prima mi faceva abbassare il frame veniva o rimosso o ignorato, ora viene combattuto vuoi per un'iniezione di autostima, vuoi per l'illusione di possedere tecniche vincenti... In realtà quello che utilizzo era già dentro di me, sepolto sotto metri cubi di insicurezza, di timidezza e di senso di inadeguatezza generale ad ogni situazione di imbarazzo.

Non riesco a ricondurre tutto quello che ho appreso ad un modello, proprio per l'individualità marcata della sfera personale, posso solo riportare quello che ho vissuto e che mi ha aiutato ad "aprire", a cominciare un dialogo con un'HB interessante senza quel senso di "oddio devo dimostrarle qualcosa", ma alla pari, sapendo che ha tutto da perdere a non darmi retta, dato che sono una persona interessante.

Come ha detto GB, tutto quello che uno scrive di sè, è valido solo per sè, magari può essere di spunto per un altro, che deve riadattare il tutto a sè.

SJ

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