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Spin Off - Zoccola!


^'V'^

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B.i.g.

Questo è ciò che mi interessa sviluppare. Non tanto per "dare la caccia alla signorina" e cose del genere, perché sinceramente io non mi sento di voler essere l'esercito della salvezza mentale/sessuale di nessuna. Semplicemente per comunicare me stesso senza creare incomprensioni (vedi domande precedenti sui rapporti dom/sub che ti feci tempo fa), cosa che mi succede molto spesso. E, prima che qualcuno me lo dica, non basta avere un mindset solido.

Aspettando la risposta di Aivia,ti posso dire che una cosa principale nel comunicare con gli altri è capire chi ti sta di fronte,le sue sensazioni.

Devi avere un'animo molto sensibile per fare ciò,devi andare oltre la barriera della superficialità,come spesso dice Aivia nei suoi post,devi sentire il battito del suo cuore e altre sensazioni.

Non lo dice tanto per "romanzare",ma lui entra veramente in empatia con il prossimo,diventa un tutt'uno con lui.

Magari ti può anche dire "No io con te non lo farò mai".

Ma il suo corpo la tradisce,gli spasmi muscolari,i suoi movimenti oculari la tradiscono,il suo inconscio lo vorrebbe ma il conscio la blocca,tu devi parlare con il suo inconscio,con la "Dea".

Quoto, ma sul serio..

Quanto serve per pubblicare un libro?

Aivia pensi di trovarlo un po' di tempo avendo il denaro?

Anche se a dirla tutta più che sul rapporto uomo-donna ci sarebbe da leggere sull'uomo.

Anche io dicevo sul serio,quanto non lo so,ma siamo tanti e insomma Aivia ogni volta perde molto tempo per scrivere poemi,e anche una quota minima non credo ci costi niente.

Poi naturalmente se vuole Aivia,non deve essere obbligato ma visto che già voleva scriverlo ma per pochi fondi non ha potuto,se vuole possiamo darglieli noi.

Ah se volete anche voi :p

Modificato da B.i.g.
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Drugo94

Aspettando la risposta di Aivia,ti posso dire che una cosa principale nel comunicare con gli altri è capire chi ti sta di fronte,le sue sensazioni.

Devi avere un'animo molto sensibile per fare ciò,devi andare oltre la barriera della superficialità,come spesso dice Aivia nei suoi post,devi sentire il battito del suo cuore e altre sensazioni.

Non lo dice tanto per "romanzare",ma lui entra veramente in empatia con il prossimo,diventa un tutt'uno con lui.

Magari ti può anche dire "No io con te non lo farò mai".

Ma il suo corpo la tradisce,gli spasmi muscolari,i suoi movimenti oculari la tradiscono,il suo inconscio lo vorrebbe ma il conscio la blocca,tu devi parlare con il suo inconscio,con la "Dea".

Mi intrufolo nella conversazione:

Si ma anche se decidessi di allenarmi per captare tutte queste manifestazioni fisiche dell'altro..poi non avrei idea di come interpretarle .__.

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Aspettando la risposta di Aivia,ti posso dire che una cosa principale nel comunicare con gli altri è capire chi ti sta di fronte,le sue sensazioni.

Devi avere un'animo molto sensibile per fare ciò,devi andare oltre la barriera della superficialità,come spesso dice Aivia nei suoi post,devi sentire il battito del suo cuore e altre sensazioni.

Non lo dice tanto per "romanzare",ma lui entra veramente in empatia con il prossimo,diventa un tutt'uno con lui.

Magari ti può anche dire "No io con te non lo farò mai".

Ma il suo corpo la tradisce,gli spasmi muscolari,i suoi movimenti oculari la tradiscono,il suo inconscio lo vorrebbe ma il conscio la blocca,tu devi parlare con il suo inconscio,con la "Dea".

Va bene, tutta roba già sentita e già provata. Ma l'entrare in empatia soltanto non è sufficiente se non sai cosa fare dopo, come ha detto Drugo anticipandomi.

L'empatia è un flusso doppio. Le emozioni prima vanno da lei a te, e tu le catturi, le interpreti, le vivi. Ma poi queste emozioni vanno riflesse e riportate a lei, altrimenti ti stai solo masturbando. Ed è questa seconda fase del flusso emotivo il vero problema: molto di quello che si vorrebbe trasmettere finisce "lost in translation". Questo non solo perché la persona con cui abbiamo a che fare non sempre ha un senso d'empatia sufficiente per capire quello che vogliamo trasmettere, ma anche perché noi stessi spesso ci concentriamo troppo sulle informazioni in entrata, e poco su quelle in uscita.

Ora mi si potrà dire che anche questo fattore va calibrato entando in empatia con l'interlocutore, ma così si entra in un loop logico: e una volta entrati in empatia e capiti i suoi schemi percettivi, come possiamo trasmettere correttamente quello che vogliamo? Il problema non è risolto, ha solo fatto un piccolo salto quantico e si è spostato su un altro livello. Ma resta lo stesso.

Io non l'ho mai incontrato di persona, è vero, ma posso (presumere di) dire questo. La vera abilità di Aivia non è tanto quella di entrare in empatia con gli altri. Bene o male noi tutti abbiamo rudimenti di interpretazione del linguaggio para/non-verbale e con la pratica ci siamo fatti una certa esperienza. Che poi la sua abilità sia ad un livello notevolmente superiore non c'è dubbio e non si discute, ma non credo che effettivamente ci serva raggiungere certi livelli da super saiyan per avere risultati soddisfacenti.

La sua vera abilità, quella che vorrei sviluppare anch'io, è quella di comunicare sé stesso totalmente e senza possibilità di incomprensioni. Nel senso che quando per questo entra in conflitto con qualcuno non è perché è stato frainteso, ma perché è stato inteso fin troppo bene, al punto che il malcapitato ha dovuto difendere la propria realtà con il rifiuto totale.

Poi naturalmente se vuole Aivia,non deve essere obbligato ma visto che già voleva scriverlo ma per pochi fondi non ha potuto,se vuole possiamo darglieli noi.

Ah se volete anche voi :p

La soluzione è semplice. Rapitelo e liberatelo quando ha finito di scrivere. Modificato da Reverie
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^'V'^

Beh, visto che vi piace leggermi... posto una favola che ho scritto.

Quella in cui mi viene donata la sintesi... :-)

L'ho appena riletta e ho il musino rigato di lacrimuccie. <3 <3 <3

Iskah.pdf

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yurion

Aivia potresti rispiegare il metodo della safeword che usi con le donne?grazie

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Engineer Kefka

Beh, visto che vi piace leggermi... posto una favola che ho scritto.

Quella in cui mi viene donata la sintesi... :-)

L'ho appena riletta e ho il musino rigato di lacrimuccie. <3 <3 <3

Bellissima favola :) Spero solo che il dono ricevuto non diminuisca anche i contenuti che ci elargisci ogni volta che intervieni nel forum :D

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E' un po' come avere un uccellino in gabbia o avere un uccellino che ogni primavera ti viene a fare il nido sotto il tetto.

E' quando briciola dopo briciola, piano piano prende fiducia e sta sul davanzale con te a guardare il mondo... e quando piano piano riesci a farlo saltellare curioso sulla tua mano...

Come faccio a metterlo in gabbia... e' bello come i fiori di ciliegio quando cadono...

E forse torna, dentro la mia finestra. Forse no.

Ma per lui c'è sempre, sempre, un pezzettino di pane.

Non importa se non si è fatto vivo, non importa se mi ha beccato un dito l'ultima volta.

Davvero, come può essere rilevante...siamo bellissimi e alla fine moriamo, come i fiori di ciliegio quando cadono.

E ce ne sono tanti, di uccellini che meritano davvero di essere aspettati alla finestra, e tante roselline che meritano di essere innaffiate e protette dal vento.

E tutto il resto...ma che importa?

Quando ti guarda con quegli occhietti e dice cip cip...quando ti mostra con finta indifferenza la stupenda rugiada del mattino sui suoi petali... non ha più importanza nient'altro...

E sì, non ce la faccio nemmeno a scrivere perché sto piangendo a dirotto...

.

Ultima cosa... quando parli di donne che sono pragmatiche e svelte nel decidere, mi viene in mente una donna che lo era, dopo un trauma emotivo grosso era come se avesse cancellato le sue emozioni, come se non ragionasse più da donna, la vedevi trottare tutto il giorno al lavoro con la foga con cui le anoressiche stanno ore alla cyclette per sudare, non era una persona in pace, eppure mostrava molto di essere indipendente nel decidere e sapeva fare tutto.

Solo io però assistevo alle sue crisi di pianto infinite, che scoppiavano ad intervalli spezzati quando qualcosa della sua natura bussava al cuore e chiedeva udienza.

Forse per gli altri era una donna in grado di decidere.

Per me era una piccola creatura dalle ali spezzate che manifestava aggressività e grinta per allontanare i sospetti sulla sua condizione.

Certo, era solo un caso, ma è il primo che mi è venuto in mente.

Ho selezionato alcuni stralci dei tuoi interventi per chiederti alcune cose...

Riguardo al primo pezzo...già la prima frase mi ha colpito moltissimo, sono stato minuti a fissarla.

Mi stavo commuovendo anche io nel leggere, ho notato che sentivo strane sensazioni, miste, ambigue. Contrastanti.

Perché, da una parte odio pensare, che la natura sia fatta così. Soprattutto quando mi interessa qualcuna in particolare..

Il punto è la gelosia. Sarebbe bello amare come intendi tu in quel pezzo. Sono riuscito anche a farlo con una. Farla sentire come una figlioletta. Come tu

dicesti in altri interventi, a farla "sentire come se sapessi più cose io di lei...che sua madre".

Ma non avevo altro interesse se non farla sentire libera, sì, ed eventualmente andarci a letto qualche volta, in caso.

Non volevo "starci insieme". Non avevo quella spinta a "strappare la rosa e portarmela a casa" che mi viene quando qualcuna mi interessa sul serio.

Non credi che la chiave, quando ti innamori, sia quella di amare come se la rosa fosse solo tua....ma lasciare liberi...? In modo che l'uccellino cinguetti

serenamente quando sta con te?

Riguardo al secondo pezzo, sto vivendo un episodio simile adesso, con una donna separata, più grande di me...solitaria e molto indipendente.

Ma penso di essere sulla strada percorsa da te nel caso tuo...

So quali tasti premere per continuare ad esserlo... qualche suggerimento da parte tua?

Modificato da rob
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LukeMark

Quando Aivia apre una discussione sento quel tremore da adrenalina di quando da piccolo iniziava la sigla di Ken il guerriero, so già che sarà coinvolgente.

Passa dal generale al particolare con una disinvoltura pazzesca, avvalorando le sue tesi con competenze scientifiche transdisciplinari che pochi in giro hanno. Si vede che si documenta con passione. Per quanto possiate criticarlo regala perle senza compromessi.

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Mercuzio01

Non so più ti leggo e più rimango confuso ed affascinato. Sono affascinato dalla quantità enorme di cultura che hai, il modo naturale di come la esprimi. Sono affascinato dalla tua conoscenza delle donne e ne traggo contemporaneamente delle lezioni importanti, ma allo stesso tempo sono confuso perchè ormai non riesco più a distinguere i gesti, le parole delle donne, ciò che è naturale da ciò che è studiato per ottenere qualcosa. Ormai considero ogni loro gesto ogni loro parola come studiata, nulla di naturale e spontaneo ma atto ad ottenere qualcosa e fatto nella maniera più naturale possibile.

Mi affascinano le donne!!!

Ma più vengo a conoscenza della loro natura, più ho a che fare con i loro comportamenti e meno mi vien voglia di starci insieme per una relazione, e forse sotto sotto sto diventando anche un bel po' misogino. Non credo di odiarle ma detesto immensamente certi loro comportamenti, ed ora ci vuole poco perchè perda interesse facilmente per qualcuna. Dovremmo amarle per quel che sono, ma al momento mi sento più di essere in competizione con loro, di combattere una guerra a chi è più furbo. E per quanto faccia del mio meglio, col senno del poi sento sempre di aver perso .... sarà che ancora non mi sono liberato del bravo ragazzo che è cresciuto dentro di me e che ancora non ha accettato la propria natura di predatore.

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dickinson1

Le donne sanno il fatto loro perché sono piu' abituate a gestire gli uomini.

Solo che a volte,essendo abituate a dare rifiuti ed a comportarsi in certi modi,superano se stesse.

Anche se volessero concedersi gia' dal primo istante che incontrano il tipo che le fa bagnare...

la loro testa le porta a testare,testare ed ancora testare per avere mille sicurezze su chi hanno di fronte.

E forse questa e' l'insicurezza.

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