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Cosa state facendo per essere il premio?


Reverie

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Fabiettofx

Perché vivere senza conoscere il significato di quello che si fa è proprio degli animali, e sviscerare i princìpi dietro le apparenze per creare nuovi princìpi è proprio dell'uomo.

"Sovrastrutture inutili", poi... Che minchia vuol dire? Che ne sai tu di cos'è utile e di cos'è inutile? O almeno, di cosa è utile per me o per te?

La perfezione non è qualcosa da raggiungere ma qualcosa a cui ambire, come una parabola all'asintoto. Di questo ne sono perfettamente consapevole e non mi aspetterò mai di diventare perfetto, allo stesso modo in cui ambisco al meglio che posso diventare nelle arti marziali puntando verso l'impossibile, pur sapendo che non raggiungerò nemmeno fra un milione di anni i livelli da cui prendo spunto.

Voglio ambire all'infinito piuttosto che accontentarmi. E, se necessario, cadere come Icaro per costruirmi delle ali più solide. Sono uno scienziato, e ora datemi pure del presuntuoso.

Buona fortuna. Te lo auguro davvero di arrivare più in alto possibile, qui tutti speriamo che gli obiettivi di ogni membro si realizzino.

Ma non saprei darti alcun aiuto io non riesco a schematizzare e vedere la seduzione come scienza.

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Fabiettofx

Reverie se gradisci altri miei interventi, ti risp io senza giri di parole o metafore. Per quanto sono arrivato io con i miei studi e la mia exp.

Però ho bisogno di domande precise, adesso la discussione si è evoluta in....? Perché un natural è ....?

Quindi ci stai spiegando qualcosa di cui non ti importa e a cui non stai lavorando.

Senza offesa fabiettofx ma a sembra che quando si arriva in profondità e non si sa argomentare si dice: "ma a me non importa essere il premio."

Quindi a che pro partecipare alla discussione?

Per carità non mi offendo. Io ho detto quello che vale per me sull'argomento, cioè che è inutile cercare di essere il premio ad ogni costo.

Per me la seduzione è dare e avere non ricevere e basta come se fossi dio!

E'ridicolo vedere uomini superpompati mentalmente che flirtano con donne con l'atteggiamento "brutta troia tu non sai chi sono io"

detto questo mi tolgo dalla discussione perché come ho già detto non posso essere d'aiuto

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Inviato (modificato)

Reverie se gradisci altri miei interventi, ti risp io senza giri di parole o metafore. Per quanto sono arrivato io con i miei studi e la mia exp.

Però ho bisogno di domande precise, adesso la discussione si è evoluta in....? Perché un natural è ....?

La discussione si è evoluta così in riflesso a dove si stava andando a parare con le risposte che ho ricevuto. Se vuoi una domanda precisa, ne ho una per te: hai detto che essere il premio significa porsi in una condizione di potere, per essere precisi significa mettersi dalla parte favorevole della bilancia del potere. Ed è chiaro. In che modo fai sì che la bilancia sia sempre (o quasi sempre) bilanciata in tuo favore?

Per me la seduzione è dare e avere non ricevere e basta come se fossi dio!

E'ridicolo vedere uomini superpompati mentalmente che flirtano con donne con l'atteggiamento "brutta troia tu non sai chi sono io"

Si vabbé, qua stai fraintendendo alla grande. Se vai a rileggere le prime pagine noterai che il mio voler acquisire valore è proprio finalizzato allo scambio di valore con la donna, piuttosto che al semplice prenderglielo, e noterai inoltre che la mia intenzione era proprio smascherare l'idea del "considerarsi un premio" in virtù della mera autocelebrazione. Comunque, non importa, se non hai capito questo non sei d'aiuto.

Modificato da Reverie
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Fabiettofx

La discussione si è evoluta così in riflesso a dove si stava andando a parare con le risposte che ho ricevuto. Se vuoi una domanda precisa, ne ho una per te: hai detto che essere il premio significa porsi in una condizione di potere, per essere precisi significa mettersi dalla parte favorevole della bilancia del potere. Ed è chiaro. In che modo fai sì che la bilancia sia sempre (o quasi sempre) bilanciata in tuo favore?

Si vabbé, qua stai fraintendendo alla grande. Se vai a rileggere le prime pagine noterai che il mio voler acquisire valore è proprio finalizzato allo scambio di valore con la donna, piuttosto che al semplice prenderglielo, e noterai inoltre che la mia intenzione era proprio smascherare l'idea del "considerarsi un premio" in virtù della mera autocelebrazione. Comunque, non importa, se non hai capito questo non sei d'aiuto.

Ma tu, abbi pazienza, la condividi sta cosa di essere il premio?

Perché gira e rigira, alla fine, il solo dire "essere il premio" denota che il rapporto non è 50/50 ma che ti senti superiore (quando in realtà per me ci si dovrebbe sentire unici, non superiori).

Sbaglierò io per carità ma la mia opinione la esprimo lo stesso

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Ma tu, abbi pazienza, la condividi sta cosa di essere il premio?

Perché gira e rigira, alla fine, il solo dire "essere il premio" denota che il rapporto non è 50/50 ma che ti senti superiore (quando in realtà per me ci si dovrebbe sentire unici, non superiori).

Occhio.

Dire a sé stessi di essere il premio serve a chi imposta un rapporto di 0/100 in favore di lei per fare in modo che tale rapporto venga riequilibrato in proprio favore. Continuare a dirlo senza fare nulla di concreto per acquisire valore da dare anche a lei significa solo una cosa: noi stiamo prendendo senza dare, ed ipocritamente stiamo cercando di far credere a lei e soprattutto a noi stessi che le stiamo facendo un favore.

Essere davvero un premio significa avere qualcosa da scambiare per quello che prendiamo da lei. Lei da valore a noi, noi diamo valore a lei. Noi vogliamo una bella ragazza con un bel corpo, con delle passioni, disinibita, non psicopatica eccetera: questo è il valore che noi prendiamo da una donna e di cui godiamo, e allo stesso modo sarebbe meglio avere anche noi qualcosa di valore per cui lei possa godere (a parte il fatto che "l'abbiamo deciso raccontandocelo") affinché si possa parlare di rapporto equilibrato. E questo qualcosa possiamo coltivarlo. Come? Questo è il succo del thread.

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Mars

La discussione si è evoluta così in riflesso a dove si stava andando a parare con le risposte che ho ricevuto. Se vuoi una domanda precisa, ne ho una per te: hai detto che essere il premio significa porsi in una condizione di potere, per essere precisi significa mettersi dalla parte favorevole della bilancia del potere. Ed è chiaro. In che modo fai sì che la bilancia sia sempre (o quasi sempre) bilanciata in tuo favore?

I libri che ti ho consigliato in pvt, ti danno una vasta gamma di scenari da cui prendere spunto, oltre che spiegare i meccanismi del potere per far si che tu sia sempre su.

Ed è spiegato bene anche la matrice del potere, l'algoritmo , quello proprio che stai cercando.

Ora sarebbe lunghissimo spiegarti precisamente cosa fare e poi cambia radicalmente da caso a caso.

Non è una regola fissa, ma è una serie complessa di regole da seguire saggiamente. E' una filosofia del potere.

Poi non vorrei rovinarti la sorpresa :)

Ma tu, abbi pazienza, la condividi sta cosa di essere il premio?

Perché gira e rigira, alla fine, il solo dire "essere il premio" denota che il rapporto non è 50/50 ma che ti senti superiore (quando in realtà per me ci si dovrebbe sentire unici, non superiori).

Sbaglierò io per carità ma la mia opinione la esprimo lo stesso

Allora ha ragione, se anche tu non condividi l'essere il premio Reverie, che ci fai sprecare a fare :p

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Inviato (modificato)

I libri che ti ho consigliato in pvt, ti danno una vasta gamma di scenari da cui prendere spunto, oltre che spiegare i meccanismi del potere per far si che tu sia sempre su.

Ed è spiegato bene anche la matrice del potere, l'algoritmo , quello proprio che stai cercando.

Immaginavo. Ne riparleremo :)

Allora ha ragione, se anche tu non condividi l'essere il premio Reverie, che ci fai sprecare a fare :p

Non lo condivido nel modo in cui viene inteso normalmente nel forum, perché in quel modo non c'è nulla per cui considerarsi premio.

Modificato da Reverie
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Fabiettofx

Occhio.

Dire a sé stessi di essere il premio serve a chi imposta un rapporto di 0/100 in favore di lei per fare in modo che tale rapporto venga riequilibrato in proprio favore. Continuare a dirlo senza fare nulla di concreto per acquisire valore da dare anche a lei significa solo una cosa: noi stiamo prendendo senza dare, ed ipocritamente stiamo cercando di far credere a lei e soprattutto a noi stessi che le stiamo facendo un favore.

Essere davvero un premio significa avere qualcosa da scambiare per quello che prendiamo da lei. Lei da valore a noi, noi diamo valore a lei. Noi vogliamo una bella ragazza con un bel corpo, con delle passioni, disinibita, non psicopatica eccetera: questo è il valore che noi prendiamo da una donna e di cui godiamo, e allo stesso modo sarebbe meglio avere anche noi qualcosa di valore per cui lei possa godere (a parte il fatto che "l'abbiamo deciso raccontandocelo") affinché si possa parlare di rapporto equilibrato. E questo qualcosa possiamo coltivarlo. Come? Questo è il succo del thread.

Allora quello che intendi te non è essere il premio, ma è l'INVESTIMENTO.

Le cose cambiano e li ci sarebbe da discutere per un'altra giornata :)

Essere il premio secondo swingcat è esattamente quello che ti sta dicendo Mars ovvero fare in modo che non devi essere tu che si spreca per lei ma lei che dovrà strapparsi i capelli per stare con te.

Che potrebbe essere anche giusto salvo il fatto che si è estremizzato questo concetto e si arrivi addirittura a dire che le donne devono essere un gradino sotto di noi.

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Mars

Occhio.

Dire a sé stessi di essere il premio serve a chi imposta un rapporto di 0/100 in favore di lei per fare in modo che tale rapporto venga riequilibrato in proprio favore. Continuare a dirlo senza fare nulla di concreto per acquisire valore da dare anche a lei significa solo una cosa: noi stiamo prendendo senza dare, ed ipocritamente stiamo cercando di far credere a lei e soprattutto a noi stessi che le stiamo facendo un favore.

Non devi convincere te, devi convincere gli altri.

Il paradosso è che per convincere gli altri devi essere convinto prima tu.

E' come fare l'attore, lo sai benissimo che non sei il personaggio, ma devi farlo bene.

Quindi è giusto convincersi perché è funzionale allo scopo.

Non credi a questa "filosofia" allora hai un problema non puoi fare l'attore...

Precisamente devi convincere le HB, molte HB lo sanno benissimo che stiamo recitando una parte (molte di loro) ma vogliono godersi lo spettacolo. Vogliono essere convinte, sono li apposta.

E' come andare a teatro e guardare uno spettacolo di illusionismo, lo sai già che è finto e che c'è il trucco. Non hai pagato il biglietto per scoprire questo. Sei li per goderti lo spettacolo, vuoi vedere qualcosa di cui non capisci appieno il significato. Sei li per l'emozione di essere sorpreso.

Io credo che le donne vogliono provare questa emozione.

Sedurre le donne assomiglia molto a questo.

Essere davvero un premio significa avere qualcosa da scambiare per quello che prendiamo da lei. Lei da valore a noi, noi diamo valore a lei. Noi vogliamo una bella ragazza con un bel corpo, con delle passioni, disinibita, non psicopatica eccetera: questo è il valore che noi prendiamo da una donna e di cui godiamo, e allo stesso modo sarebbe meglio avere anche noi qualcosa di valore per cui lei possa godere (a parte il fatto che "l'abbiamo deciso raccontandocelo") affinché si possa parlare di rapporto equilibrato. E questo qualcosa possiamo coltivarlo. Come? Questo è il succo del thread.

Non è necessario, quando giochi a Poker aspetti di avere migliori per vincere? Si può vincere anche bluffando

Sono più le volte che ho vinto bluffando che con le carte buone.

Sono bravo a bluffare forse, ma dipende con chi giochi.

Le carte buone, capitano si, ma non bastano perché qualcuno che può averne di più alte.

E se aspetti di avere le carte più alte, ti limiti a vincere una volta ogni tanto.

Non puoi puntare solo a quello.

Quindi tutto ritorna alla capacità di bluff, l'inganno è necessario.

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Søren

Una mentalità è un modo particolare di considerare l'esistenza, cioè di orientarsi nella vita. Il senso, la ricerca di un senso, di una rappresentazione della vita sembra essere lo scopo della vita stessa... Si vive dando senso alla vita. Derrida scriveva "La vita è l’origine non rappresentabile della rappresentazione", puntava il dito su quanto non si da alla rappresentazione, su quello che sfugge al senso. C'è una qualche eccedenza nell'esistenza che non si presta all'orientamento, come se la bussola che abbiamo diligentemente costruito perdesse il suo nord, come se non garantisse più nulla di quanto aveva promesso. Una mentalità, qualunque sia, è un modo di stare al mondo.

Se decido che dovrò trascorrere il resto dei miei giorni dentro un vestito non lo farò confezionare della stessa taglia che porto adesso, ma avrò l'accortezza di richiederlo comodo, probabilmente sarebbe più saggio indossare una tunica che potrò regolare con un cordone alla vita. L'abito è il mio senso, la mia mentalità. Di per sé non è che la forma che decido d'imprimere al mio tempo, alle esperienze che avrò nel tempo.

Per alcuni quest'abito diventa tutto, e ripetono a sé stessi che è un buon abito. Chi lo ha voluto della taglia giusta, crescendo, lo dovrà gettare o accomodare alla buona; chi si sarà premunito di farlo comodo continuerà a starci dentro, ad abitare il suo vecchio abito.

L'abito diventa la misura di tutto, devo difendere il mio modo di stare al mondo perché negare il senso che ho prodotto equivarrebbe al crollo della realtà che avevo rappresentato. Immaginate un appartamento immenso. Dentro l'appartamento ci sono molte stanze con le porte, ed alla fine dell'appartamento le finestre danno dentro altri appartamenti. Per un po' ci abito, mi sposto liberamente da una stanza all'altra, da un appartamento all'altro, mi pare di trovarci tutto quello che volevo dalla vita. Dopo un po' l'immenso appartamento mi impaurisce, passo da una porta all'altra, cerco di lanciarmi dalla finestra ma cado in un altro spazio identico... per alcuni lanciarsi da una finestra potrebbe non bastare.

Su questo forum molte persone compiono la scelta di orientare il proprio tempo in un certo modo, accettano anche indumenti usati pur di ottenere ciò che sperano di trovare. Per alcuni funziona, per altri no, altri ancora sanno che funziona, ma sentono il richiamo aurorale di qualcosa che non si da alla rappresentazione. Del resto vivere con la vita è impossibile e la mentalità c'illude attraverso la soddisfazione. Un uomo vincente è invidiato, diventa l'esempio della mentalità da seguire, cioè di qualcosa che sta già diventando rappresentazione di una rappresentazione.

A questo punto mi pongo la domanda sul perché abbia costruito una mentalità, ponetevela anche voi. Domandate la domanda se volete, quello che trovate è uno sfondo che non può essere visto, da cui emerge qualcosa di tremendamente aurorale: ciò che non può essere rappresentato. A questo "qualcosa" si danno molti nomi, ad esempio assurdo, gratuito, contingente. Avevamo costruito il nostro senso per fuggire dallo sfondo, ma questo ri-attira a sé costantemente.

Posso provare nausea, orrore, senso di sconfitta davanti all'assurdità, posso decidere di piangere... certamente l'assurdo non può essere compreso, non lo si fa proprio. Non rimane che accogliere l'assurdo, fluttuare in qualcosa che non è negativo o positivo, ma la base sulla quale edifichiamo in senso destinato a crollare. L'assurdo è il regno dell'umano, si può trascorrere il resto della vita a gridare all'orrore, oppure si può comprendere la propria assurdità e liberarsi dalle strutture del senso.

Nessuna persona di buon senso accetterà questo post, ma non è richiesto il buon senso per vivere, basta essere assurdi. Ecco per me cosa è la mentalità dell'essere il premio, così per ogni altra mentalità.

Modificato da Søren
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