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Un po di leggerezza e di stupidita'


festadanzante

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festadanzante

Ciao

citando la canzone di Battiato, l'"animale" presento con una riflessione molto personale.

Gia' da qualche mese (circa gennaio), indipendentemente dal pick up avevo iniziato un processo di cambiamento o meglio ancora costruzione della mia personalita' e della mia vita in genere.

A partire dal lavoro e dalle abitudini quotidiane, la scala dei valori e gli obiettivi a medio e lungo termine della mia vita.

Provenivo da un periodo di circa due anni di estrema debolezza psicologica ... sui quali vorrei stendere un velo pietoso.

Prima di questi due anni di crisi ero un nerd felice di esserlo, un giovane intellettuale che amava rinchiudersi in casa sulle sue sudate carte, con il suo computer, i suoi dischi, i suoi poeti, le sue frequentazioni con i pochi amici che condividevano le sue passioni.

Anche se andavo a tentoni l'idea generale del mio processo di cambiamento della mia vita che avevo iniziato a gennaio era quella di "svegliarmi", "fare esperienza", imparare a stare in mezzo alla gente, acquisire abilita' diverse e soprattutto imparare anche ad essere piu' aggressivo.

Ora dopo qualche mese mi accorgo che ne ho guadagnato in serenita' ed in sincerita'. Puo' sembrare paradossale ma i miei comportamenti con gli altri mi sembrano piu' onesti ora di prima. Mi sono accorto che la mia bontà era in gran parte debolezza e la mia generosità e disponibilità non erano disinteressate.

Quando devo fare qualcosa ora per qualcuno sono molto piu' disinteressato alla sua reazione o ad un eventuale ritorno. Lo faccio perchè ne ho voglia.

Ora mi sento piu' forte e piu' indipendente ma mi rendo conto anche di aver perso alcune caratteristiche positive che l'introversione mi avevano donato.

Sono molto meno attaccato alla competizione di prima e quindi devo fare appello ad altre motivazioni per il lavoro, lo studio eccetera...

Anche l'ansia e la paura contribuivano ad un efficientismo e un perfezionismo che ora ho perso e devo rimpiazzare in una qualche maniera ... per non diventare inaffidabile ...

Sono molto meno sensibile all'arte e alla cultura in genere, cose che costituivano praticamente il fulcro della mia vita. Io ero un musicofilo ed un appassionato lettore ed ora sono mesi che non ascolto un disco per intero e in pratica leggo solo quello che mi serve per il lavoro.

Una giornata di pioggia come questa un tempo sarebbe stata la scusa ideale per stare sdraiato sul letto con una montagna di cose da leggere, film da vedere, musica da ascoltare ...

ora invece ne ho le scatole piene e non vedo l'ora che il tempo migliori ...

Voi direte "Chissenefrega" pero' certi cambiamenti non li avevo previsti. Pensavo che alcuni comportamenti si potessero aggiungere ma non che potessero sostituirne altri. E' qualcosa che avete sperimentato anche voi?

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-eFFe-
citando la canzone di Battiato, l'"animale"  presento con una riflessione molto personale.  

...

Ora mi sento piu' forte e piu' indipendente ma mi rendo conto anche di aver perso alcune caratteristiche positive che l'introversione mi avevano donato.  

Sono molto meno attaccato alla competizione di prima e quindi devo fare appello ad altre motivazioni per il lavoro, lo studio eccetera...

Anche l'ansia e la paura contribuivano ad un efficientismo e un perfezionismo che ora ho perso e devo rimpiazzare in una qualche maniera ... per non diventare inaffidabile ...  

Sono molto meno sensibile all'arte e alla cultura in genere, cose che costituivano praticamente il fulcro della mia vita. Io ero un musicofilo ed un appassionato lettore ed ora sono mesi che non ascolto un disco per intero e in pratica leggo solo quello che mi serve per il lavoro.

Una giornata di pioggia come questa un tempo sarebbe stata la scusa ideale per stare sdraiato sul letto con una montagna di cose da leggere, film da vedere, musica da ascoltare ...  

ora invece ne ho le scatole piene e non vedo l'ora che il tempo migliori ...  

Voi direte "Chissenefrega" pero' certi cambiamenti non li avevo previsti. Pensavo che alcuni comportamenti si potessero aggiungere ma non che potessero sostituirne altri. E' qualcosa che avete sperimentato anche voi?

Sì, l'ho sperimentato anch'io e lo sto vivendo tutt'ora.

Scrivi cose molto profonde ed interessanti...cose che pesano sul bilancio personale, tra i due piatti del "prima" e "dopo" aver conosciuto IS e l'arte del Pickup :look:

I vantaggi sono innegabili e rispondono a ciò che andavo cercando all'inizio di questo cambiamento...ma anch'io devo dire che riscontro molte cose di ciò che scrivi:

- più serenità e "easy living", che però si traducono in approssimatività al limite del menefreghismo

- vivo con maggior edonismo, lasciando spazio alla pigrizia

- sono meno introspettivo e incline alla riflessione (questo perché evito ripercussioni negative sul mio frame: meno pensiero, più azione)...ma così facendo mi godo meno certe sensazioni, certe dimensioni malinconiche ed emotive...

- sono meno incline all'arte in genere e sto trascurando la musica (suono e compongo musica, ma ultimamente sono molto meno creativo e propositivo, meno coinvolto emotivamente)

Insomma tutto quel lato ombroso della mia personalità (malinconia, "il naufragar m'è dolce in questo mare...") si è come dissolto in un pomeriggio soleggiato: ed è la solarità, con la sua energia, che guida le mie giornate.

Non credo che il mutamento sia così profondo ed irreversibile...ma di sicuro lo noto e in certa misura ne sono preoccupato.

Ma lo vedo come una contropartita, un prezzo da pagare nell'immediato.

Ti ringrazio dell'ottimo spunto di riflessione :clap:

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Montparnasse

Innanzitutto complimenti per il post.

Quello che scrivi è successo anche a me, eccome.

La tua descrizione degli stati d'animo che attraversi è molto simile a quella che ne avrei fatto io, se avessi scritto un post simile.

Affronti un tema spinoso: come mantenere la propria individualità, la propria "profondità" senza lasciarsi trascinare dall'edonismo che la strada verso l'autoaffermazione come PUA (ma non solo) inevitabilmente comporta?

Mi ritrovo in moltissime cose scritte da te e da -FV-, le ho attraversate con le medesime preoccupazioni, gli stessi dubbi e timori, la stessa paura di perdere una parte di me che temevo potesse non tornare mai più.

Ma se parlo al passato è perché tutto questo, appunto, appartiene al passato. E oggi posso scrivere che ho scoperto che questi due "stati" possono coesistere. E cioè, che si può essere "leggeri", "solari" ed "easy livers" senza per questo diventare degli esseri insensibili che non pensano, non riflettono, non si interessano più di arte, letteratura e musica.

Che nessuna cosa esclude l'altra, ma che anzi solo la loro compresenza permette davvero di essere persone complete.

Ho passato anch'io un periodo in cui non leggevo, non ascoltavo musica (e anch'io sono un accanito bibliofilo e un musicofilo), che è coinciso proprio con il periodo in cui mi affannavo a trovare la mia nuova dimensione interiore ed esteriore. Poi ho capito che rinunciare a questa parte della mia vita mi faceva stare male quanto non essere una persona aperta agli altri e alle nuove esperienze. E sono riuscito a trovare il modo per bilanciare gli interessi.

Adesso leggo molto, ascolto musica e vado al cinema, e spesso ho il piacere di farlo in compagnia e non più da solo. Ho il piacere di condividere gran parte delle cose che faccio. Ho molti più amici, un circolo sociale inimmaginabile fino a qualche anno fa. Ogni tanto, è vero, mi impigrisco... :)

Cambiare è bello. :) Le persone che già mi conoscevano sono rimaste stupite. Quelle che ho conosciuto in seguito sembrano apprezzare. Le donne? Beh, forse avrò perso un pizzico del mio lato ombroso, ma ne ho guadagnato in simpatia e sono convinto di essere molto più affascinante adesso che prima.

Auguro anche a voi di riuscire a far coincidere le cose come pare stia riuscendo a me. Perché si vive indubbiamente meglio.

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^X^

Ciao,

complimenti per l'ottimo post e per le ottime risposte!

Hai descritto bene anche quello che hoo vissuto io, e non solo nell'ambito del pickup.

Ogni tanto mi interrogo (e oggi ne ho parlato anche con la mia ex durante un mezzo remix in pausa pranzo, giusto per coincidenza) su quanto ho perso oltre che su quanto ho guadagnato.

Il bilancio complessivo è nettamente positivo, ma anch'io -che come voi esigo tutto- soffro a vedere alcuni aspetti di me affievolirsi. Se non fossi stato anch'io un tecnologo nerd monomaniaco sarei arrivato ad avere un lavoro così ben retribuito e a potermi permettere ora di rilassarmi e dedicarmi ad altro? No di certo.

Però ora ho dovuto scegliere tra due alternative non compatibili, e in qualche misura la scelta è irreversibile: difficile che io torni a lavorare 12 ore al giorno in modo lineare. Certo, la scommessa è che il mio nuovo modo di essere possa essere premiante quanto quello precedente; ma dovrà esserlo a 360 gradi, e non solo in un ambito ristretto come quello lavorativo.

Rispetto a quello che dite, bisogna pensare un po'. Essere amanti della cultura e dell'arte, non era per caso un tentativo patetico di compiacere le HB e in generale le persone dell'altro sesso?

Festadanzante, sei sicuro che facevi davvero ciò che ti piaceva? Se adesso non lo fai più probabilmente non ti piaceva davvero, o forse ora hai trovato cose che ti piacciono di più e il tempo non è infinito.

Mi piace inoltre moltissimo l'accenno all'easy living di cui parla -FV-, che è stato al centro di molte mie riflessioni. Spesso durante le discussioni passo per quello superficiale... ma quando mi rendo conto di ciò mi basta isolare l'HB target e farle capire una cosa potentissima: sono in grado di andare in profondità sulle cose, se necessario, ma scelgo deliberatamente di non farlo; il che è ovviamente ben diverso da ciò che è in grado di esprimere il cerebroleso televisivo medio... senza per questo risultare noioso o iper-qualificante.

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fra.revolution

No ragazzi, non è che mi si è incagliato il mouse sul bottone "grazie", ma questo thread mi piace molto e aumenta ancora di più la considerazione che ho di questo posto. :)

Mi riconosco in molte delle cose scritte, anch'io sono cambiato molto negli ultimi due anni, dedicando molto più tempo al guardare fuori e meno al guardarmi dentro.

^X^ dice una cosa interessante: sicuro che quell'attenzione all'introspezione e alla riflessione derivasse da un proprio desiderio e non da volontà di compiacere? Io nel mio caso rispondo sì.

Lo faccio consapevole che a volte quel mio modo di essere cercavo di "venderlo", quasi cercando di piacere proprio per questa mia "profondità". Però adesso un po' mi manca, preso come sono da ciò che succede fuori dalla mia testa e dalla mia stanza. Nulla mi vieta a volte di riprendere in mano un vecchio libro, di scrivere, di riflettere su dove sto andando, di godermi un po' di malinconia.

Per poi a un certo punto decidere che basta a crogiolarmi, meglio andare a fare un giro, o smaltire il tutto con una bella corsa fino allo sfinimento :)

Le persone che conosco ora preferisco sorprenderle facendo emergere questo mio lato poco alla volta, anche se onestamente sono molto più bravo a gestire una conversazione impegnata che il fluff talk.

Parlavo con una persona del forum di questo mio "problema" a chiusura della mia prima serata di street (e per ora unica, fino a domani sera :D ): non ci sarebbe niente di male se il naturale epilogo di impostare subito una relazione sulla capacità di ascolto e sull'empatia non fosse il LJBF. In ottica di PUing un problema che sorge è che ad ascoltare, capire e condividere si rischia di essere accondiscendenti, di farsi raccontare cose che non vorremmo sapere e di far rilassare troppo l'HB, che inizia a inquadrarmi come amico/confidente.

Allora meglio giocare, meglio il game con le sue routine, i suoi neg e gli open loops, lasciando emergere in un secondo momento altre doti, o anticiparle lasciando intendere, come suggerito, che andare in profondità è una cosa che so (sappiamo) fare, ma stiamo decidendo di non farla. Per ora.

Questo mio post in realtà è una via di mezzo tra una descrizione di una situazione reale e una dichiarazione di intenti: per gestire al meglio le mie qualità divertenti, per vivere ancora più easy, per mescolare bene questi due lati del mio carattere e comunicarlo efficacemente dimostrando valore devo fare ancora un (bel) po' di strada.

Ma la voglia non mi manca. :metal:

Grazie ancora a chi ha proposto questo spunto di riflessione e a chi lo ha alimentato. :)

fra

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xyz-79

condivido tutto quello che è stato scritto.

Prima del mio evento X (non legato ad un hb o a una LTR andata male) ero come voi avete descritto.

Il mio processo di trasformazione inizia prima di conoscere IS.

Inizia dai rapporti me con me poi piano piano coinvolge i rapporti me con gli altri ed ora sta iniziando a coinvolgere i rapporti me con le hb.

il punto è che Il "me " " gli altri " "le hb" sono strettamente collegati tra loro e tra queste tre variabili il mio ego cerca ancora un nuovo equilibrio pur essendo lontano da quel boy intoverso ed introspettivo che ero prima cui piacevano i tramonti.

Certo è che non era la mia natura,lo facevo per compiacere gli altri e non vivevo la mia vita appieno sentendomi dentro,ma non capivo.

Il puing è un elemento catalizzatore e anche un po marginale del mio processo interiore.Un cambio di valori,un approccio un po piu easy che per un problematico come me risulta essere un notevole passo avanti.

Il mio processo non è ancora completo,ma si è innescato tempo fa e il puing lo espande...e gli da colore;non sono ancora arrivato alla mia meta,ma sto in viaggio.

Un viaggio che parte dal cambio di valori fortemente inculcati dai miei ,dalal societa, dalla mia ingenuita e dal mio essere un po miope....."ed io che credevo alle favole e non capivo le logiche è una fortuna che sono ancora vivo".(cit)

Non che ora capisca le logiche,ma so che sto cambiando dentro...e a dir il vero pur non rinnegando il me di un tempo ,non mi giro indietro e non voglio conservare la memoria storica della mai vita precedente,tranne che per qualche ricordo dolce...per il resto c'e una profonda spaccatura,un baratro.

C'e un pizzico di menefreghismo ok,ma c'è anche un pizzico di energia e di vita nuova,una vita che guarda avanti col sole e col vento.

Forse un giorno quando avro completato la mia metamorfosi ,se cosi la si puo chiamare, mi ritroverò a girarmi in dietro...chissa...forse non solo per valutare i miei progressi e caricarmi per andare aventi e migliorarmi,ma per dirmi :" bravo xyz,sono contento ed orgoglioso di quello che hai fatto".

Se così sarà ,allora sarò contento ,perchè vorra dire che non avro sprecato la mia vita a fare quello che volevano gli altri, a vivere delle loro aspettative attendendole,ma avro vissuto,con tutti gli errori possibili come piace a me:a modo mio

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Pdor

Un thread che esisteva nella mia mente già da molto tempo ma è bello vedere delle persone come voi che condividono questa esperienza.

Quando devo fare qualcosa ora per qualcuno sono molto piu' disinteressato alla sua reazione o ad un eventuale ritorno. Lo faccio perchè ne ho voglia.

Esattamente la stessa cosa successa a me. Pensavo che la gentilezza fosse una moneta da scambiare ed invece è qualcosa che hai dentro e lo tiri fuori perché ne hai voglia. Ho sofferto molto in passato a causa della mia bontà ed oggi ho capito che essa è debolezza solo nell'istante in cui si dipende da essa.

Credo che il lavoro dell'Inner Game abbia abbattuto i grandi muri che si frapponevano fra il nostro istinto e la nostre azioni.

Ma personalmente se la forza delle mie emozioni una volta era come quella di un pony, oggi è come quella di uno stallone. Il problema oggi per me è saperlo domare, sapere controllare tutta questa forza emotiva, in modo che mi porti dove realmente voglio io...

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Il 3d è davvero molto interessante grazie amico per avere sollevato una questione così "alta" .Grandiosi gli interventi di tutti.

- Do il mio sassolino sul mare -

Ragiono con la mia solita idea di energia.

Avendo avuto un passato da musicista, poeta, appassionato di teatro (e derivate) avevo un coefficiente di introversione X molto elevato.Questo mi aiutava nel gestire la mia energia interna ed orientarla per ottenere i miei risultati di appagamento.

Adesso che mi guardo in questo momento ho segato questo coefficiente di introversione. Ho elevato la mia estroversione ed è cambiata la direzione del mio flusso di energia, da interno ad esterno.

L'energia interna trattenuta dalla mia introversione dava una sensazione di benessere e forza che percepivo in misura maggiore io.

Ergo non c'era interscambio.

Mi son dato da fare ed ho lavorato rimboccandomi le maniche nel trasmettere questo flusso all'esterno e a tutte le persone che mi circondano -> è aumentato il mio ciclo azione/ reazione <-> azione/ reazione.Una reazione che adesso so con consapevolezza.

Ho fatto "nascere" l'interscambio.

Questa è stata una sfida bella tosta ed è chiaro che a volte mi sento svuotato, stanco....capita che perdo di vista alcuni obiettivi fondamentali.

Probabilmente mi sono sbilanciato troppo.

Come aggiusto il tiro? Riequilibrando il mio sistema emozionale. Attingo alla mia introversione SOLO quando mi serve... :*close:

In sintesi :

prima solo energia interna (introverso)

dopo solo energia esterna (estroverso)

Adesso :

energia interna (per rigenerarmi) + energia esterna (per interagire) - > :bleah:

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-eFFe-
Rispetto a quello che dite, bisogna pensare un po'. Essere amanti della cultura e dell'arte, non era per caso un tentativo patetico di compiacere le HB e in generale le persone dell'altro sesso?

Festadanzante, sei sicuro che facevi davvero ciò che ti piaceva? Se adesso non lo fai più probabilmente non ti piaceva davvero, o forse ora hai trovato cose che ti piacciono di più e il tempo non è infinito

Non so cosa ne pensi Festa, ma posso risponderti per quanto mi riguarda: no, facevo cose che mi piacevano molto e mi appagavano emotivamente, cose che ora infatti mi mancano un po'.

Per fare un esempio, la musica è ancora parte di me, suono ancora volentieri, ma al momento non ho quel trasporto, quel coinvolgimento che provavo un tempo; in altre parole "il sacro fuoco dell'arte" non mi rapisce più come una volta...e questo lo rimpiango :look:

Giustamente scrivi che il tempo a disposizione non è infinito, e infatti nell'immediato ho scelto di dare la precedenza ad altre attività, molto più ludiche e sociali;)

Mi piace inoltre moltissimo l'accenno all'easy living di cui parla -FV-, che è stato al centro di molte mie riflessioni. Spesso durante le discussioni passo per quello superficiale... ma quando mi rendo conto di ciò mi basta isolare l'HB target e farle capire una cosa potentissima: sono in grado di andare in profondità sulle cose, se necessario, ma scelgo deliberatamente di non farlo

Esatto, se riesci a far passare questo messaggio gli effetti sono potentissimi :cool:

Riguardo la presunta superficialità, vorrei citare il caso di , mio compagno di sarge:

appare come il classico casinista caciarone e superficiale, ma ha un bagaglio di esperienze e conoscenze da far paura!

Lo svela solo in un secondo momento, con chi merita...e questo lo fa apparire tutt'altro che superficiale!

Una HB (cara amica) mi ha detto: "sai, la prima volta che ho conosciuto ho subito pensato -questo è una testa di c***o- e invece poi ho scoperto che ha tanti interessi, fa un sacco di cose...ecc"

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-eFFe-
Avendo avuto un passato da musicista, poeta, appassionato di teatro (e derivate) avevo un coefficiente di introversione X molto elevato.Questo mi aiutava nel gestire la mia   energia interna  ed orientarla per ottenere i miei risultati di appagamento.

Adesso che mi guardo in questo momento ho segato questo coefficiente di introversione. Ho elevato la mia estroversione ed è cambiata la direzione del mio flusso di energia, da interno ad esterno.

L'energia interna trattenuta dalla mia introversione dava una sensazione di benessere e forza che percepivo in misura maggiore io.

Ergo non c'era interscambio

Bravo Tantra, un'analisi perfetta!! :clap:

L'introversione è un modo di trovare in sé le risposte alle proprie esigenze, un modo quindi di incanalare la propria energia interna in attività positive ed appaganti per sé.

Il gusto per l'arte, la sensibilità, l'introspezione...sono tutte espressioni di un animo piuttosto introverso, o comunque rivolto al metafisico (nel senso etimologico del termine: al di là del fisico); non è una regola fissa, ma nella maggior parte dei casi è così.

Una volta lessi che "il talento è la reazione creativa ad uno stato di sofferenza o disagio interiore": niente di più vero per la mia persona, infatti i periodi artisticamente (musicalmente) più creativi e coinvolgenti per me coincidono con stati emotivi particolarmente forti e dolorosi della mia vita...:ehm:

E al contrario quando vivo con serenità ed equilibrio, sto certamente meglio ma rimango piuttosto sterile dal punto di vista artistico :look:

a volte mi sento svuotato, stanco....capita che perdo di vista alcuni obiettivi fondamentali.

Probabilmente mi sono sbilanciato troppo.

Come aggiusto il tiro? Riequilibrando il mio sistema emozionale. Attingo alla mia introversione SOLO quando mi serve... :*close:

Ma questo è potentissimo!! :clap:

Un po' come "l'ispirazione a comando"...una vera utopia per me.

Ti prego di chiarirmi la cosa, magari in altro thread se ne hai voglia.:grazie:

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