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La mia ONE-ITIS


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Levon

Preavviso: probabilmente sarò un po' prolisso. Accetto il fatto che a qualcuno darà un po' fastidio, e mi impegno a limitare la mole di roba da scrivere.

Settembre 2012: mi iscrivo all'università attuale (Ca' Foscari a Venezia), e comincio la mia nuova carriera con un look completamente nuovo. Non vedo l'ora di conquistare l'ambiente, non ho paura di fare conoscenze, non ho paura di studiare, non ho paura di nulla! E sì che fino a qualche mese prima ero un depresso perfetto!

Già, perché la mia adolescenza da liceale è stata disastrosa. Tanto per intenderci, un giorno tornerò indietro nel tempo solamente per scrivere le lettere WBAFC sulla fronte del mio io passato. Non devo entrare nel dettaglio, no? C'è stata una prima svolta con una storia di due mesi con una di 16 anni (io ne avevo 18) "aspirante ninfomane" che tuttavia mi aveva pregato di non scoparla fino ai suoi 18 anni, e io sono stato abbastanza babbo da accontentarla. Il resto è stato la solita routine da AFC incallito che ci prova e si chiede come mai anche le ragazze più buone gli diano sempre buca.

Ma questo è successo PRIMA! Ora torniamo al settembre 2012.

Forte della mia esperienza precedente da universitario (ho imparato qualcosa anche dall'anno e mezzo buttato in modo disastroso a Padova) mi muovo sicuro tra burocrazie allucinanti e interrogativi da matricola. In qualche settimana, ho creato una rete di conoscenze allucinanti: potevo piazzarmi dovunque, potevo parlare con chiunque, e diverse persone già dicevano che ero diventato famoso in facoltà (e qualcuno lo pensa ancora).

Ma questo è solo il prologo.

- Parte 1 -

Poi arriva la mia ONE-ITIS (chiamiamola Cara). Faceva inglese e un altro paio di corsi con me. All'inizio neanche mi piace assai, l'unica cosa degna di nota è la curiosità che mi suscita e un fondoschiena "eccessivamente" riconoscibile. Ma per il resto, è una perfetta "ragazza anonima", non certo una UG, ma neanche una HB. In gruppo sembra una persona socievole, e dalle foto lo sembra ancora di più - ma da sola è una ragazza timida.

E allora? Tempo un mese (ottobre 2013 inoltrato), e con un mio amico decido che è arrivato il momento di conoscerla e di conquistarla. E mi sembrava anche facile. Ero convinto di farcela, di prenderla al primo colpo. Qualche giorno dopo, con una scusa attacco bottone con una del suo gruppo, mi faccio introdurre le altre (pure lei) e cerco di ambientarmi così come avevo fatto un'oretta prima (ero entrato con successo in un gruppo di ragazze, senza provarci ma solo per fare altre conoscenze). La cosa sembra funzionare, così riesco a stabilire un contatto.

Nei mesi successivi però qualcosa non va. Non riesco a costruire nulla. Non riesco ad attrarla. Ho stabilito un contatto in maniera molto facile, ma quando si trattava di creare interesse in lei mi sentivo disarmato, e questo per due ragioni:

1) non sapevo ancora corteggiare con successo una donna

2) più la conoscevo, più mi accorgevo che non mi piaceva più tanto "giocare" con lei

La cosa comincia a scivolarmi di mano, e ben presto oltre al gioco che stavo costruendo va in pezzi anche la mia autostima e sicurezza di me che mi ero portato a inizio anno. A fine novembre, ero abbastanza appassito. Ero convinto di poter ottenere finalmente quello che volevo, ma non avevo previsto che avrei dovuto prendere altre porte in faccia, né tantomeno che mi sarei innamorato di nuovo.

- Parte 2 -

Poi conosco un'altra ragazza. O meglio, è lei ad avvicinarsi a me (chiamiamola Faith). Ero a una visita con i compagni di corso, e noto che durante tutta la visita questa mi guarda di nascosto. Finita la visita alcuni di noi si riuniscono, tra cui pure lei, che comincia a rivolgermi la parola come se mi conoscesse. Durante il viaggio di ritorno comincia a farmi un bel po' di domande, è incuriosita e mi fissa spesso... ho avuto l'impressione che mi stesse agganciando. L'impressione si rafforza quando decide di allungare la strada per il ritorno accompagnandomi per una parte del tragitto.

Nelle settimane scorse, a lezione eravamo coppia fissa abbastanza spesso. L'altra ragazza, Cara, praticamente finisce un po' nel dimenticatoio, perché ho questa che fa la scema con me, e siamo entrambi impegnati in un tira e molla reciproco. Anche dopo la pausa di Natale le cose procedono un po', soprattutto quando lei mi chiede di andare da lei ad aiutarla con un esame. La prima volta dovetti declinare, perché ero seriamente oberato di studio, ma il giorno successivo me lo richiese di nuovo, e allora pensai "fanculo lo studio, qua devo approfittarne".

Eh già. Peccato che non ne approfittai. Mi aspettavo che sarebbe stata lei a saltarmi addosso, quando col senno di poi mi accorgo che semmai dovevo essere io più audace. Eravamo persino rimasti da soli noi due in stanza, non so per quale dannato motivo non ho messo i libri da parte e non me la sono fatta in lungo e in largo... fatto sta che me la sono fatta sfuggire come un idiota.

E infatti nelle settimane a seguire i suoi segnali di interesse sono andati estinguendosi praticamente del tutto (13 febbraio circa). Ogni tanto se ci ripenso mi viene davvero da incazzarmi - è quasi frustrante rendersi conto di non aver avuto il coraggio di provarci, io che ho sempre avuto la faccia tosta di mettermi in mostra in ogni modo.

- Parte 3 -

In tutto questo la mia ONE-ITIS, Cara, era passata in secondo piano. Sapete quella "regola" secondo cui il bisogno di qualcuno si rende manifesto a quel qualcuno e rende il corteggiamento più difficile? Bene, è possibile che sia stato per questo che, quando abbiamo cominciato a risentirci e ad avere lezioni assieme, il suo atteggiamento non era più di chiusura nei miei confronti. Era possibile che mi percepisse come un amico, però intanto questa sua maggiore disponibilità nei miei confronti mi dava più occasioni. Parlavamo più spesso, e lei faceva più affidamento su di me.

Marzo è stato il mese dove ho cominciato a vedere delle possibilità concrete per allontanarmi dalla friendzone e scattare come un siluro dentro il suo cuore (e dentro qualcos'altro). La mia compagnia pareva piacerle molto di più, i segnali ancora non sapevo coglierli ma vedevo che mi stava a sentire e rideva più spesso alle mie battute. Addirittura cominciammo a parlare di metterci d'accordo per uscire assieme qualche volta!

Ad aprile, però, qualcosa andò storto. Qualcosa, forse, le fece intuire che non volevo essere solo suo amico. O forse, era solo di pessimo umore. Fatto sta che l'atmosfera che si era creata prima venne a interrompersi in modo brusco. E quello costituì la seconda porta in faccia della mia intera vicenda - e quella a cui reagii in modo peggiore, perché di fronte al suo improvviso raffreddarsi io cominciai a diventare ostile, come se mi avesse offeso. Un debole tentativo di riallacciare lo feci a maggio, quando le scrissi per il compleanno. In qualche modo riacquistai un po' di credito ai suoi occhi, o almeno questo è quello che credevo.

(nota: le scrissi via Facebook, perché un altro errore da idiota che ho fatto è stato di non aver preso il suo numero di telefono ma il suo contatto Facebook)

Comunque le chiesi di uscire qualche giorno dopo, e la cosa non andò in porto. Era il periodo d'esami, e lei sarebbe tornata a casa sua per l'estate (e lei non è di Venezia, ma è siciliana). Quindi, non sarebbe stata cosa mia fino al riprendere delle lezioni, questo settembre.

L'estate non è stata attiva, anche perché le amicizie più solide le ho fuori Venezia, e i soldi per andare girando scarseggiano. Se non sono uscito molto anche dopo che mi sono "svegliato" è perché non posso permettermi di uscire con una certa costanza. Ma anche su questo mi sto muovendo: ho preso qualche competenza professionale e sono tutt'ora attivo in modo da non ripetere queste estati improduttive pure in futuro.

Ma andiamo avanti.

- Parte 4 -

Situazione molto più svantaggiosa: i nuovi gruppi di lingue fanno sì che non abbiamo più lezioni di inglese assieme, e non ci sono più tanti corsi extra. Tradotto: possibilità di vederla molto ridotte! C'è solo un corso che si salva, diviso su due giornate, ma è pieno di gente e all'inizio neanche riuscii a trovarla subito. Non solo: ma l'impatto iniziale mi è sembrato disastroso (perché stava cambiando lezione di fretta, ma a me era sembrata una fuga di ben altra natura). Risultato: mi sono sorte le paranoie, e c'è stata una discussione breve ma dai toni tesi.

La frittata era fatta. Molto probabilmente l'avevo messa al corrente del fatto che non volevo certo esserle solo amico, e il mio comportamento d'impulso l'aveva infastidita addirittura. Esattamente il contrario di quello che mi auspicavo di essere capace di fare. Non solo: ancora una volta le piazzai davanti il mio muro, e perdemmo i contatti per un mese o due.

Siamo arrivati ai giorni più recenti. Qualche settimana fa ero tornato a casa, ancora una volta decisamente insoddisfatto di come la mia situazione si stava evolvendo. Non ne potevo più. Ma non che le cose mi andassero male: non ne potevo più di farle andare sempre male col mio atteggiamento. Così palloso e depresso come mi sono comportato è logico che lei, ma anche un'altra qualsiasi, non prenda neanche in considerazione l'idea che io ci sia. Sono stufo marcio di rompere le palle con le mie storie finite male, la prossima storia che scrivo deve avere un finale positivo, epico.

Per questo motivo ho cambiato radicalmente atteggiamento, ho cominciato a interessarmi attivamente alla crescita personale e alla seduzione; ho cominciato a riaprirmi verso tutti, e ho ripreso i contatti pure con la mia ONE-ITIS (con sua sorpresa, mi sembra di aver notato). Ovviamente il solo ripropormi con un umore diverso e migliore ha reso il tutto più facile, e l'aver superato il blocco se non altro mi ha motivato ancora di più. Magari bastasse solo quello però!

E adesso?

L'intera vicenda si svolge da metà ottobre 2012 fino ad oggi. Senza contare l'altra ragazza, Faith, con cui ci ho provato per tre mesi, è da parecchio che ho come obiettivo corteggiarla e conquistarla.

Attualmente la situazione è piuttosto schifosa: abbiamo ripreso a parlarci, sì, ma ci vediamo pochissimo. Non ci sono le occasioni per una conversazione più libera, almeno non come ce n'erano l'anno scorso. Inoltre il suo atteggiamento credo che risenta ancora delle mie cazzate. Non credo che mi percepisca come una minaccia, ma comunque dovrei ripartire da una reputazione piuttosto penosa. Io sono ottimista e fiducioso, ma non si vive di soli sogni.

La direzione che voglio dare all'interazione è ancora quella del corteggiamento e della conquista. Se all'inizio era un gioco, adesso ho scoperto che non voglio giocare con lei.

La difficoltà consiste nel fatto, appunto, che il mio modus operandi è stato a dir poco disastroso. Ero partito bene tutto sommato, nonostante la mia inesperienza, ed ero riuscito ad attirami la sua simpatia; solo che poi al minimo segnale di cedimento sono andato in panico e ho mandato tutto a puttane. Adesso è difficile recuperare tutto con una reputazione del genere; inoltre, le possibilità di contatto e di azione sono minime, perché non ci sono tempi liberi in cui possiamo incontrarci e interagire; al prossimo semestre, di lezioni che avremo in comune forse non ce ne saranno, e l'anno prossimo probabilmente finiremo per strade diverse.

Infine, da bravo coglione, non le ho MAI chiesto il numero di telefono. Volevo farlo in questi giorni, ma "perché dovrebbe darmelo?" Devo ancora meritarmelo, insomma.

Adesso, se ci sono delle reali possibilità di risalire la china, io un tentativo lo faccio. O anche due, tre, dieci. Finché ci si può provare.

Ma se la cosa è talmente disperata che o non si risolverà prima di LUNGO tempo, o non si risolverà mai... cercherò di adattarmi di conseguenza. Ho avuto ONE-ITIS veramente disastrose, e ne sono uscito alla fine. Se dovessi rinunciare a lei, probabilmente soffrirò tanto, perché sento di amarla ancora (anche se non sono un fan sfegatato dell'amore, quasi il contrario); ma ho una mia idea di successo e di felicità a cui restare fedele, e non la manderò certo a puttane per una storia che non vuole saperne di nascere.

Se avete commenti, consigli, critiche, battute... boh, fate voi. Io ora torno sulla teoria, che poi non vedo l'ora di fare pratica.

(e ovviamente scusatemi ancora per la mole di roba che ho scritto)

Comunque non sto perdendo tempo. C'è già un'altra ragazza con cui mi sto sentendo in questi giorni, e ho intenzione di trovare altri target con cui mettermi in gioco. Ma questa è un'altra storia, e ora per carità portatemi via la tastiera che ho scritto troppo.

Modificato da Levon
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