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Eros o Psiche


led8119

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^'V'^

L'atto di illuminare il volto di Eros, compiuto per sete di conoscenza e mancanza di fede, non è la causa del male di cui psiche dovrà redimersi superando le varie prove? In questo senso, l'etica del racconto somiglia molto alla successiva etica cristiana, basata sulla demonizzazione della "sete di conoscenza". Non trovi?

Quell'etica contraria alla curiosità è ben presente in molte culture precristiane e nei loro racconti, così come nella Genesi degli Ebrei.

Favole nordafricane antiche la demonizzano così come anche il noto Vaso di Pandora, o la favola di Barbablù.

La curiosità ha un prezzo. Lo sa bene chi ha sbirciato nel cellulare della partner innamorata.

Ed è bene informare le persone che la curiosità e la conoscenza non sono gratuite.

Però il prezzo è insito nell'azione, la perdita della beata ingenuità. Che per alcuni è un premio e non un costo.

Secondo me bruciare vivi costoro, imprigionarli e torturarli, combatterli attivamente a fil di spada non ha a che fare con nessun tipo di concetto assimilabile ad un'etica.

Non posso accostare la parola etica alle sette cristiane. Parola troppo intrisa di significato dopo che ne ha fatto uso Aristotele.

Però certo, non si erano inventati nulla, riprendendo pari pari la storia di Horus, e certo, l'avvertimento contro la curiosità era ben presente nelle culture da cui hanno attinto i loro miti.

Questo è uno stato che pubblicai su fb un giorno che mi scottai con una verità:

(a cosa stai pensando?)

Che forse "NO DRAMA" è la chiave fondamentale della felicità in un mondo di puttanieri e di puttane. Ma c'è quel "forse", che nella vita complica le cose.

Forse la chiave della felicità è la scritta VAFFANCULO in una di quelle sfere ad acqua che quando le scuoti sembra nevicare.

Ma c'è sempre quel maledetto "forse".

Maledetti siano i dubbi, la conoscenza, la verità.

E maledetti sono da un pezzo i loro seguaci.

Ladri di fuoco occhio... perché il fuoco brucia.

Lo sanno anche i bambini.

Però scalda...e sembra il sole... lo sanno anche quelle stupide farfalle che alla fine ne muoiono.

Dare la conoscenza ad un essere umano è come dare una beretta 9x21 con colpo in canna ad un bambino.

Fottuti dei che la lasciate a portata di mano.

I vostri templi siano rasi al suolo ed atterriscano tutta la posterità.

Al loro posto si allevino serpenti velenosi.

Chi mangia allo stesso tavolo con voi sia proscritto, affamato, messo al bando, cacciato in ogni specie di deserto.

I vostri nomi siano usati come insulti e marchi d'infamia, la vostra storia e la Verità siano chiamate col loro nome: Maledette.

E maledetto sia quel "forse".

E beato chi non capisce un cazzo di quanto ho scritto.

Ho pagato, e ora?

E ora sono felicissimo e se tornassi indietro riaprirei mille volte quella porta, accenderei mille volte quella torcia.

E mi ringrazio per essere stato curioso.

Ben sapendo che ho pagato. Molto.

Ma le cose gratis mi fanno un po' paura...

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Naso

Aivia, rimango spesso colpito dai tuoi post, e lo sono ancora di più adesso. Non so se le tue interpretazioni della favola siano assolutamente personali, o mediate da qualche lettura, ma in ogni caso le apprezzo molto perché originali ed attuali.

Per motivi di studio universitario mi trovo spesso a contatto con la mitologia, e col mondo antico in genere. Sono convinto che gli spunti di discussione sarebbero infiniti, e chissà che prima o poi non mi decida ad aprire un thread apposito, dove parlare di mitologia, antichità, ed interpretazioni varie.

Vorrei aggiungere un paio di cose, perché rende più giustizia ad Apuleio cercare di interpretare la favola nel suo valore funzionale al romanzo intero, e non presa singolarmente, come, purtroppo, per molti secoli è stato fatto. Celebri le interpretazioni platoniche e cristianeggianti, che si basano su concetti espressi nel Fedro e nel Simposio. Queste tengono conto di un elemento che qui è stato assolutamente ignorato, ma che deve pur aver valore nella favola: il personaggio di Venere, che perseguita Psiche sottoponendola a numerose prove. Venere sta ad Eros come amore volgare sta ad amore celeste, e mi sembra giusto notarlo, perché forse in tanti avete considerato Eros come l'amore sessualmente espresso, quando invece è amore dell'anima (di pische, appunto). Interpetazioni allegoriche in questo senso partono da Fulgenzio, passando per Boccaccio, e altri autori di cui è inutile ricordare il nome.

Ma c'è un'interpretazione della favola che è controcorrente, ed è quella di Leopardi: egli vede nella storia la dimostrazione del danno e del dolore che nell'uomo porta sempre la conoscenza. Mi sembra il punto di partenza di Aivia.

Ammiro tantissimo gli interventi di Aivia, perché riesce sempre a dare interpetazioni per certi versi illuminanti, magari non sempre calzanti, ma ricche di stimoli.

Dico la mia. La mia impressione è che Apuleio non abbia inteso dare un univoco significato allegorico alla favola (ricordo che l'ha inventata lui), se non in relazione alla vicenda intera del romanzo. L'elemento fondamentale da considerare è la curiosità. Apuleio ha quasi inventato la parola curiositas, prima c'è una (una sola!) attestazione in tutto il materiale latino precedente (Cic., Att. 2,12,2). Il protagonista della vicenda è Lucio, che per colpa della sua curiosità vive continue peripezie dopo essersi trasformato in asino. Psiche è curiosa, vuol vedere il volto del suo amante. Entrambi i personaggi subiscono una persecuzione a causa della loro curiosità (Lucio della Fortuna, Psiche di Venere), entrambe le storie si concludono con una iniziazione/assimilazione alla natura divina. E' un grande romanzo mistico, è qui il significato dell'opera, un rito iniziatico (nella Roma imperiale ormai zuppa di credenze e religioni orientali), che nasce dalla sete di conoscenza e giunge alla conclusione che la curiosità comunque non può essere appagata (alla fine la curiosità di Lucio è definita inprospera, "sfortunata", inconcludente).

Sete di conoscenza---->sventura---->"lieto" fine, che però non mette a tacere la tensione a sapere e a conoscere. Questi sono entrati nella sfera divina, agli uomini rimarrà sempre la curiosità. Porta conoscenza? Forse sì, ma parziale, perché ci sarà sempre qualcosa che vorremo sapere e sempre ci sarà il dolore che accompagnerà la scoperta. E avanti così, è la vita.

Favole nordafricane antiche la demonizzano

Se riuscissi ad approfondire questo sarebbe estremamente interessante, dato che Apuleio era appunto nordafricano.

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^'V'^

Se riuscissi ad approfondire questo sarebbe estremamente interessante, dato che Apuleio era appunto nordafricano.

Io no, non sono così colto.

Ma qualcuno ha scritto su wikipedia:

Apuleio non faceva mistero di essere mezzo numida e mezzo getulo, anche se la lingua in cui componeva le sue opere letterarie era il latino.

La fiaba di Amore e Psiche è indubbiamente debitrice al genere della fabula Milesia e i riferimenti letterari delle sue opere siano perlopiù relativi alla cultura greco-latina, ma è altrettanto indubbio che può essere riscontrato anche qualche elemento nordafricano.

L'antropologia culturale ha oggi gli strumenti per tentare tale recupero a posteriori: in verità, della cultura letteraria indigena di quei tempi ben poco si sa, dal momento che si espresse prevalentemente a livello orale. Amore e Psiche, per la sua natura esplicitamente dichiarata di "fiaba" (che nel romanzo viene raccontata da una vecchina), ha molte probabilità di riflettere aspetti di questa cultura orale.

E difatti, numerosi elementi ricompaiono, identici o con minimi scarti, anche nelle fiabe di tradizione orale del Nordafrica raccolte e messe per iscritto in tempi recenti. Mouloud Mammeri ha più volte sottolineato l'affinità tra la fiaba di Apuleio e un racconto cabiloassai noto, L'uccello della tempesta. A sua volta, tale racconto ha forti affinità con un'altra trama nordafricana, diffusa soprattutto inMarocco, vale a dire Ahmed Unamir (dove peraltro i generi sono invertiti: l'eroe è un maschio e la consorte misteriosa una femmina). Entrambe le fiabe si limitano alla prima parte del racconto, e si concludono quindi con la cacciata, senza più speranza di ritorno, del coniuge troppo curioso. Ma esistono anche versioni più "complete", per esempio Fiore splendente, della Cabilia orientale, che prosegue fino al lieto fine conclusivo. Interessanti sono qui le congruenze con le peripezie dell'eroina in cerca dello sposo presso la suocera, che in questo caso non è la dea Venere, bensì l'orchessa Tseriel. Nel suo peregrinare, la fanciulla (Tiziri "Chiaro di Luna") si imbatte, tra gli altri in alcuni pastori che le mostrano greggi che sarebbero state riservate a lei, se solo non fosse stata troppo curiosa. Questo dettaglio, perfettamente inserito nella fiaba odierna, potrebbe forse spiegare la presenza, abbastanza slegata dal contesto, del dio Pan (il dio pastore) nel punto corrispondente di Amore e Psiche.

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Naso

Peccato, non ne so nulla :)

Sono convinto che se conoscessimo tutte le favole e i racconti antichi, di tutte le parti ed epoche del mondo, saremmo sorpresi dal ripetersi degli stessi motivi, pur in contesti culturali, geografici e cronologici diversissimi. E' interessante...

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Old Norse Wolf

Gente, ma pace.

Ci riempiono di corna? Ci lasceranno nelle pesti appena saremo deboli? Non avremo neanche la consolazione di una morte rapida? Pazienza, pazienza, pazienza.

Intanto famose ste benedette scopate fatte bene, prendiamoci compagnia, e anche romanticismo che a me piace e piace tanto, se fatto bene. La curiosità non è mai da punire... la conoscenza non è mai un difetto... anche se la teoria dei giochi mi dice il contrario.

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  • 2 settimane dopo...
led8119

così come analizziamo i lati caratteriali delle hb, alla stessa maniera valutiamo quelli anatomici; quelli esteriori.

ma la lingua? avete mai notato quanto sono diverse una dall'altra?

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led8119

scusate ragazzi, ho scritto il precedente post alla veloce e non ero completamente lucido...

so di non essermi spiegato e rileggendo ne ho avuto la conferma :)))

e non so se ci riuscirò adesso...

non parlo della capacitá/bravura di una ragazza nel baciare, il mio pensiero riguardava la sensazione, il tatto che ogni lingua provoca a contatto con la nostra. non c'è granché da dire in effetti...in questi giorni ne ho "assaporata" una che mi é piaciuta e ho notato alcune differenze

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  • 1 mese dopo...
led8119

alla fin fine sono per Eros...le sensazioni che dona sono istantanee e di facile comprensione...

Psiche è molto più tortuosa...e spesso le cose più difficili sono quelle che ci attirano maggiormente.

Ci sono miei amici che dicono che con una donna (in LTR) devi passare piacevolmente il tuo tempo libero, avere interessi in comune...

a me intriga molto di più sbatterci la testa giorno dopo giorno.

Masochismo?

Si

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