Vai al contenuto

Quanto conta andare a vivere da soli?


JasonSm

Messaggi raccomandati

JasonSm

Secondo voi c'è un'età a cui diventa assolutamente sconsigliato restare a casa con i genitori? E' davvero un elemento determinante nella crescita di una persona andare a vivere per conto proprio e avere una propria indipendenza? Io, a 24 anni e ancora a casa con i miei, penso proprio di si e mi piacerebbe sentire opinioni in proposito da chi ha fatto questo passaggio.

L'indipendenza dal nucleo familiare è un aspetto sottolineato anche nel libro "Alla ricerca delle coccole perdute", che mi ha aperto decisamente gli occhi sull'argomento. Sono uno studente di ingegneria e spero di riuscire a finire la triennale entro la fine di quest'anno: sia nel caso che decida di proseguire gli studi, sia nel caso decida di iniziare a lavorare, ogni giorno capisco sempre di più come sia necessario andare via di casa per riuscire a intraprendere un reale percorso di maturazione, anche se tra aspetti economici e pratici (non ultimo la possibilità di fare la magistrale nella stessa uni evitando di perdere ulteriore tempo) ci sono molti motivi validi per rimandare ancora la partenza da casa.

Per questo vi chiedo, quanto è fondamentale nella crescita di un individuo andare a vivere da soli? Tra l'altro ritengo che a riguardo ci sia una distizione molto importante da fare: l'indipendenza economica.

Fino a quando si resta dipendenti dai proprio genitori per riuscire a vivere, non è reale l'indipendeza raggiunta.

In definitiva, può essere l'abbandono del nucleo un evento tale da portare a precisi cambiamenti nella persona o alla fine non è un aspetto così importante?

Link al commento
Condividi su altri siti

BackToLife

E' un passo che ancora non ho fatto.

Dal punto di vista economico invece sono indipendente da quasi 10 anni, lavoro e contribuisco in modo equo a tutte le spese di casa.

Quanto influirebbe su di me il lascare il nucleo famigliare ? Penso tanto, anzi, ne sono certo.

E' un cambiamento che sento prossimo, mi spaventa ed è proprio per questo motivo che sento sarà fondamentale alla mia crescita.

Sto tergiversando in quanto ho due opzioni : andare a convivere con una mia attuale "frequentazione" o andare a vivere totalmente solo.

Essendo una decisione importante sto valutando bene pro e contro di entrambe le opzioni.

Hai aperto una discussione interessante, anche a me farebbe piacere conoscere la realtà di chi ha fatto questo passo prima di me

Link al commento
Condividi su altri siti

I 40...boh per me questa potrebbe essere un'età ultima...non so, il mio futuro al momento prevede tante possibilità

Attenzione che attorno a questo argomento c'é molta ipocrisia, non è l'andare fuori di casa che ti rende indipendente e/o libero ma la mentalità. Vedi quelle persone sposate che vanno a casa di mammà perché solo loro fanno la pasta buona.

Per cui non è il lasciare il nido che ti porta cambiamenti ma sono i cambiamente spontanei che ti portano a lasciare il nido

Link al commento
Condividi su altri siti

BackToLife
Per cui non è il lasciare il nido che ti porta cambiamenti ma sono i cambiamente spontanei che ti portano a lasciare il nido

Lo trovo estremamente sensato

  • Mi piace! 1
Link al commento
Condividi su altri siti

kobol devo dissentire .

a 40? ma stiamo scherzando ?

per come la vedo uno già a 20 deve essere autonomo stare nel nido di mamma e papà non serve .

molti perdono tempo e seguono il classico iter del laurearsi a spalle di mamma e papà e ammazzare 5 anni di tempo solo perché non si ha idea di cosa fare, io ho 23 anni e vivo già per i fatti miei( ho appena ristrutturato ora devo arredare).

Già a 18 anni ho vissuto da solo per un annetto buono, poi i rapporti si erano complicati in famiglia e allora ho optato per sistemare certe storie e così sono tornato a vivere coi miei pagando giustamente , poi ora che ho sistemato tutto sto vivendo per i cazzi miei e t'assicuro che è una cosa di cui sentivo la mancanza perché una volta che si prova la libertà tornare in "gabbia " diventa fastidioso.

Però metti in conto molto meno tempo libero (tra lavatrici piatti cucinare pulizie ecc.) e meno soldi. Per cui il gioco deve anche valere la candela.

non è vero , nel senso che cucinare lavare i piatti,la lavatrice ecc è questione di organizzazione , per i soldi vale lo stesso ,nel senso che ci vuole la gestione e bisogna saper risparmiare perché qualsiasi affarista sa che è più facile risparmiare un euro che guadagnarlo ma al contempo bisogna pensare pure a guadagnare.

quindi l'approccio per i soldi è semplice e banale ma sembra che tutti se lo dimenticano ,ovvero cerca sia di risparmiare e al contempo cerca di guadagnare mentre la maggior parte delle persone nella migliore delle ipotesi fa una cosa sola : spende cercando il risparmio mentre il guadagno rimane invariato.

alla fine ragazzi vivere da soli o vivere coi genitori è una questione di soldi se ve lo potete permettere o meno, a eccezione di qualche caso particolare dove si hanno problemi di rapporti come ad esempio era successo a me perché me ne sarei andato almeno un anno prima ma avevo seri problemi con mia madre .

quindi valutate l'aspetto economico per vivere da soli il resto vien da se .

Tutto imho ;-)

  • Mi piace! 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Vivere da soli comporta una maturazione, una crescita, una presa di coscienza ed un'inevitabile indipendenza che non sono comparabili col vivere a casa con i genitori.

Personalmente, mi spostai a vivere con la mia ex storica a 27 anni......quando ci lasciammo (4 mesi dopo), rimasi a casa da solo.

C'e' ovviamente da dire che sono stato fortunato, perche' la casa dove abitavo a Roma era dei miei genitori, ma ho comunque insistito per pagare un affitto (ovviamente molto piu' basso del prezzo di mercato) e per coprire da solo tutte le spese economiche. E altrettanto ovviamente, ho sempre fatto tutto da solo in casa, dalla lavatrice allo stiraggio dei panni.

Ed il fatto di spostarmi da solo mi ha portato degli inevitabili benefici, tra i quali (elenco i principali)

- miglioramento del rapporto con i miei genitori. Non e' che le cose prima andassero male....ma da allora vanno decisamente BENE :)

- indipendenza totale nell'organizzarmi giornate, orari di sveglia, lavoro, e uscite. Anche qui, prima non era malissimo, ma se uscivo di casa a mezzanotte, o decidevo all'ultimo di non cenare a casa, erano sempre discussioni

- posto dove trombare tranquillamente con una donna senza starsi a sbattere su quando casa e' libera o no ;)

- spazi personali / privati

Personalmente, non ho trovato alcun aspetto negativo, ed ormai sono perfettamente a mio agio nella situazione; lo dimostra il fatto che da 3 mesi vivo con una coinquilina qui in Svizzera e.....inizia a starmi stretta la cosa. Mi sento "meno libero" in un certo senso.

Comunque, e' un qualcosa che assolutamente consiglio a chiunque ne abbia la possibilita'.

E back, nel tuo caso......io credo che prima andrei a stare un periodo totalmente da solo. Poi vabbe', la mia convivenza e' stata uno schifo perche' la storia gia' stava alla frutta....pero' ritengo che un periodo da solo sia utile per farsi le ossa e imparare a conoscere ancor meglio se' stessi :)

Link al commento
Condividi su altri siti

kobol devo dissentire .

a 40? ma stiamo scherzando ?

per come la vedo uno già a 20 deve essere autonomo stare nel nido di mamma e papà non serve .

molti perdono tempo e seguono il classico iter del laurearsi a spalle di mamma e papà e ammazzare 5 anni di tempo solo perché non si ha idea di cosa fare, io ho 23 anni e vivo già per i fatti miei( ho appena ristrutturato ora devo arredare).

Già a 18 anni ho vissuto da solo per un annetto buono, poi i rapporti si erano complicati in famiglia e allora ho optato per sistemare certe storie e così sono tornato a vivere coi miei pagando giustamente , poi ora che ho sistemato tutto sto vivendo per i cazzi miei e t'assicuro che è una cosa di cui sentivo la mancanza perché una volta che si prova la libertà tornare in "gabbia " diventa fastidioso.

Io mi riferivo strettamente all'andare via di casa, per il resto sono autonomo da 19anni e contribuisco alle spese ci mancherebbe.

Il fatto di andarmene di casa per me è una cosa relativamente nuova.

Link al commento
Condividi su altri siti

black mamba

Appena si raggiunge una minima indipendenza economica. Io rifletterei sul fatto che quando si fa una scelta "perché è più comodo", nove volte su dieci si tratta di una scelta che non ci porterà a nessun miglioramento...

Link al commento
Condividi su altri siti

dickinson1

io ho acquistato casa a 25 anni,con i soldi di sette anni di lavoro (piu' quelli messi da parte con lavoretti dai 15 ai 18 anni).

E' una questione di abitudine ed organizzazione vivere da soli.

meglio tenere in ordine un po' tutti i giorni piuttosto di fare le grandi pulizie una volta alla settimana.

Si impara a risparmiare per quanto riguarda l'utilizzo d gas ,luce e acqua.

Le provviste si basano su cio' che ci erve eliminando a volte alimenti che sarebbero sfizi ( ad esempio i dolci).

Le rotture sono che ogni volta che compri casa ,per qualche mese serve andare indietro per firme,documenti,ecc.

Comunque e' una scelta che prima o poi va fatta.

Condizioni economiche permettendo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...