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Il mio passato inconcludente e i miei obiettivi


Zipper

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Zipper

Mi sono appena iscritto a questo forum ed avendo già letto molti post davvero interessanti vorrei adesso raccontarvi il mio passato che credo nessuno conosca integralmente e i miei futuri obiettivi, spero mi possiate dare consigli a riguardo.

Al momento ho 18 anni, ma tutto è cominciato all'età di circa 4-5 anni: come ogni bambino di quella età andavo all'asilo, da quello che mi è stato raccontato ero vivacissimo, amoroso, coccolone, insomma, un bambino normale, come tutti i genitori ne vorrebbero avere credo; qui però successe una cosa che mi cambiò, una sorta di trauma, da quello che mi è stato raccontato, perchè mi ricordo poco e nulla di quando avevo quell'età (figuriamoci se è una cosa brutta), all'asilo misero una maestra che apparentemente sembrava bravissima, i miei erano contenti, perchè alla mensa non lasciavo mai niente (cosa che non era da me, perchè sono sempre stato abbastanza magro e ho sempre mangiato il giusto); per farla poco lunga che altrimenti vi annoio, questa maestra ci minacciava, ci picchiava, ci legava alle sedie scocciandoci ecc. (inutile dire che questa persona è tutt'ora sotto processo). Tralasciando ciò, però io ne usci scosso e da quel momento in poi evitai il più possibile di farmi vedere senza mutande dai miei genitori, a dare baci o a esprimere qualsiasi genere di effusione amorosa (se così si può dire)... capite bene che per un bambino di 6 anni queste non sono cose normali, ma i miei comunque riuscirono in parte a farmi superare questi problemi. Non fraintendetemi, questa, non è una giustificazione o la solita lamentela di uno che si piange addosso, anzi, vorrei sfruttare questo fatto per valorizzarmi e crescere. Riprendendo il discorso passano le elementari ed iniziano le medie (nel frattempo ero sempre stato un ragazzo medio-calmo, bravo a scuola, mediamente socievole ed istintivo), a questo punto visto che ero molto bravo nello sport che praticavo amatorialmente la società sportiva alla quale ero iscritto mi chiese se volessi intraprendere l'agonismo benchè fossi già grandicello; io accettai, mi allenavo tutti i giorni, avevo parecchie soddisfazioni, miglioravo sempre nello sport, purtroppo però il risvolto negativo c'era: non uscivo quasi mai con i miei amici di scuola e avevo problemi di bullismo all'interno dell'ambiente sportivo. La svolta parziale: terza media: decido che il bullismo è da deboli e faccio a botte con chiunque mi pesti i piedi nell'ambiente sportivo e arrivo a importunare virtualmente uno di loro... mi sento "potente", ciò però mi fa peggio che meglio. Finisco le scuole medie con un bel voto e decido di smettere l'agonismo, di cambiare totalmente sport e di dare più spazio alle mie passioni e ai miei amici. Successivamente durante la prima superiore ebbi un anno di stallo, quasi non fossi io e non mi conoscessi; dalla seconda superiore in poi iniziai a dare particolare spazio alla mia passione, che successivamente è diventata il mio indirizzo di studio. Terza superiore: inizio a pensare di trovarmi una ragazza, con gli amici va mediamente bene e con la mia passione fin troppo bene... purtroppo tutto viene interrotto dalla morte della persona che poi ho capito essere la persona che mi ha dato di più fin dalla mia nascita, l'unica che abbia mostrato di credere veramente in me... credo di essere arrivato sul fondo del barile e non passa giorno che non pensi a questa persona. Piano piano mi riprendo uscendone come una persona diversa, una persona che ha capito l'importanza e il valore delle persone e delle cose, mi aiuta a riprendermi una settimana al mare con gli amici per tentare di non pensarci. Nel frattempo avevo comunque praticato un'arte marziale che mi ha aiutato a capire certe cose ed a ridurre la mia istintività. Quarta superiore ad oggi: sono molto più calmo, ma non mi sento bene con me stesso, quello che vorrei ora sarebbe: una ragazza (non una p. una persona che mi accetti e mi sopporti, il sesso non è certo la prima cosa per me) ed amici un po meno falsi, insomma, una sorta di tranquillità, una sicurezza che non ho mai avuto. So di poter sembrare scontato e banale, ma credetemi, vorrei davvero riuscire a migliorare in questo, non voglio soldi, voglio trovare un po di quiete interiore e vorrei farlo fin dalle piccole cose: dall'aggiornare il mio guardaroba a base di troppe felpe al migliorare ad attaccare bottone e a socializzare con le persone (specialmente ragazze). Sembrano cavolate, ma ho trovato veramente troppi ostacoli fino ad ora come ad esempio un rifiuto e una friendzone che mi hanno un po frenato, in fondo non sarò un modello, sono un ragazzo normale, credo che il mio problema sia più che altro un blocco mentale. Non so se sono riuscito a spiegarmi come volevo, se alcuni punti non dovessero essere chiari scusatemi, ma chiedetemi pure... ovviamente se avete consigli scrivete tutto ciò che pensate possa essermi utile, lo apprezzerei molto

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Mondrian

Wow la constatazione che sento di dire è che quello che è scritto è scritto con il cuore..

Complimenti, senz'altro sei un ottimo scrittore..

Quanto a consigli, l'unica cosa che posso dirti, pur non conoscendoti, è continuare a essere cosi sincero come lo sei stato in queste righe!

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  • 4 settimane dopo...

Mi sono appena iscritto a questo forum ed avendo già letto molti post davvero interessanti vorrei adesso raccontarvi il mio passato che credo nessuno conosca integralmente e i miei futuri obiettivi, spero mi possiate dare consigli a riguardo.

Al momento ho 18 anni, ma tutto è cominciato all'età di circa 4-5 anni: come ogni bambino di quella età andavo all'asilo, da quello che mi è stato raccontato ero vivacissimo, amoroso, coccolone, insomma, un bambino normale, come tutti i genitori ne vorrebbero avere credo; qui però successe una cosa che mi cambiò, una sorta di trauma, da quello che mi è stato raccontato, perchè mi ricordo poco e nulla di quando avevo quell'età (figuriamoci se è una cosa brutta), all'asilo misero una maestra che apparentemente sembrava bravissima, i miei erano contenti, perchè alla mensa non lasciavo mai niente (cosa che non era da me, perchè sono sempre stato abbastanza magro e ho sempre mangiato il giusto); per farla poco lunga che altrimenti vi annoio, questa maestra ci minacciava, ci picchiava, ci legava alle sedie scocciandoci ecc. (inutile dire che questa persona è tutt'ora sotto processo). Tralasciando ciò, però io ne usci scosso e da quel momento in poi evitai il più possibile di farmi vedere senza mutande dai miei genitori, a dare baci o a esprimere qualsiasi genere di effusione amorosa (se così si può dire)... capite bene che per un bambino di 6 anni queste non sono cose normali, ma i miei comunque riuscirono in parte a farmi superare questi problemi. Non fraintendetemi, questa, non è una giustificazione o la solita lamentela di uno che si piange addosso, anzi, vorrei sfruttare questo fatto per valorizzarmi e crescere. Riprendendo il discorso passano le elementari ed iniziano le medie (nel frattempo ero sempre stato un ragazzo medio-calmo, bravo a scuola, mediamente socievole ed istintivo), a questo punto visto che ero molto bravo nello sport che praticavo amatorialmente la società sportiva alla quale ero iscritto mi chiese se volessi intraprendere l'agonismo benchè fossi già grandicello; io accettai, mi allenavo tutti i giorni, avevo parecchie soddisfazioni, miglioravo sempre nello sport, purtroppo però il risvolto negativo c'era: non uscivo quasi mai con i miei amici di scuola e avevo problemi di bullismo all'interno dell'ambiente sportivo. La svolta parziale: terza media: decido che il bullismo è da deboli e faccio a botte con chiunque mi pesti i piedi nell'ambiente sportivo e arrivo a importunare virtualmente uno di loro... mi sento "potente", ciò però mi fa peggio che meglio. Finisco le scuole medie con un bel voto e decido di smettere l'agonismo, di cambiare totalmente sport e di dare più spazio alle mie passioni e ai miei amici. Successivamente durante la prima superiore ebbi un anno di stallo, quasi non fossi io e non mi conoscessi; dalla seconda superiore in poi iniziai a dare particolare spazio alla mia passione, che successivamente è diventata il mio indirizzo di studio. Terza superiore: inizio a pensare di trovarmi una ragazza, con gli amici va mediamente bene e con la mia passione fin troppo bene... purtroppo tutto viene interrotto dalla morte della persona che poi ho capito essere la persona che mi ha dato di più fin dalla mia nascita, l'unica che abbia mostrato di credere veramente in me... credo di essere arrivato sul fondo del barile e non passa giorno che non pensi a questa persona. Piano piano mi riprendo uscendone come una persona diversa, una persona che ha capito l'importanza e il valore delle persone e delle cose, mi aiuta a riprendermi una settimana al mare con gli amici per tentare di non pensarci. Nel frattempo avevo comunque praticato un'arte marziale che mi ha aiutato a capire certe cose ed a ridurre la mia istintività. Quarta superiore ad oggi: sono molto più calmo, ma non mi sento bene con me stesso, quello che vorrei ora sarebbe: una ragazza (non una p. una persona che mi accetti e mi sopporti, il sesso non è certo la prima cosa per me) ed amici un po meno falsi, insomma, una sorta di tranquillità, una sicurezza che non ho mai avuto. So di poter sembrare scontato e banale, ma credetemi, vorrei davvero riuscire a migliorare in questo, non voglio soldi, voglio trovare un po di quiete interiore e vorrei farlo fin dalle piccole cose: dall'aggiornare il mio guardaroba a base di troppe felpe al migliorare ad attaccare bottone e a socializzare con le persone (specialmente ragazze). Sembrano cavolate, ma ho trovato veramente troppi ostacoli fino ad ora come ad esempio un rifiuto e una friendzone che mi hanno un po frenato, in fondo non sarò un modello, sono un ragazzo normale, credo che il mio problema sia più che altro un blocco mentale. Non so se sono riuscito a spiegarmi come volevo, se alcuni punti non dovessero essere chiari scusatemi, ma chiedetemi pure... ovviamente se avete consigli scrivete tutto ciò che pensate possa essermi utile, lo apprezzerei molto

Allora, quello che mi sento di dirti, sinceramente, è che io, al posto tuo, inizierei un percorso psicoterapeutico. Credo che tu abbia bisogno di elaborare quanto ti è accaduto nell'infanzia, in modo che tu possa liberarti di quella zavorra che, forse, ancora ti impedisce di spiccare il volo. Per il resto, continua con le arti marziali. Io le pratico dall'età di sei anni e le insegno. Sono sicuro che ti aiuteranno molto ad acquisire maggior fiducia in te stesso e a controllare le tue emozioni. Un ultima considerazione: fai bene a non arrenderti. Insisti, combatti, insisti ancora. Quando gli altri smettono di correre, tu corri ancora. Per esperienza personale, posso dirti che ogni tuo sforzo verrà ripagato. Studia, pratica lo sport, coltiva la sincerità e l'onestà. Abbi cura di te stesso. Sono sicuro che un giorno riuscirai a sconfiggere tutti i tuoi demoni. Lo fatto anch'io. Coraggio.

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