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MLTR - Dark Alliance


^'V'^

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DarkAngel

Buongiorno,

Però parafrasando una delle teorie inziali si potrebbe dire anche che se certi uomini fossero liberi dalla cultura, che rende così tremendamente uguale un sistema biologico a tutte le latitudini del mondo, moltissime donne riuscirebbero ad ammettere che preferirebbero avere tre o più uomini di valore senza passare da zo**ole agli occhi dell'umanità.

O non c'entra niente questo mio pensiero?

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^'V'^
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Buongiorno,

Però parafrasando una delle teorie inziali si potrebbe dire anche che se certi uomini fossero liberi dalla cultura, che rende così tremendamente uguale un sistema biologico a tutte le latitudini del mondo, moltissime donne riuscirebbero ad ammettere che preferirebbero avere tre o più uomini di valore senza passare da zo**ole agli occhi dell'umanità.

O non c'entra niente questo mio pensiero?

E' un non sequitur.

la frase - se le donne fossero x allora le donne ammetterebbero Y ha un nesso logico se x allora y, dove le donne è il filo conduttore.

la frase - se gli uomini fossero x allora le donne ammetterebbero Y non ha un nesso, non ha consequenzialità logica, causa ed effetto.

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Buongiorno,

Però parafrasando una delle teorie inziali si potrebbe dire anche che se certi uomini fossero liberi dalla cultura, che rende così tremendamente uguale un sistema biologico a tutte le latitudini del mondo, moltissime donne riuscirebbero ad ammettere che preferirebbero avere tre o più uomini di valore senza passare da zo**ole agli occhi dell'umanità.

O non c'entra niente questo mio pensiero?

Il problema fondamentale è che questa società tende a portare a creare sensi di colpa per tendenze che in noi sono naturali, e che magari vivremmo naturalmente senza tutti quei divieti da cui siamo sommersi. Ma ci sono, portandoci ad una scissione, una doppia morale : Ciò che la società dice che è giusto \\ ciò che noi in noi sentiamo giusto.

E secondo me la VERA cultura è appunto essere liberi di esprimere ed esprimersi, non sopprimere e sopprimersi... quella è un'altra cosa

E' un non sequitur.

la frase - se le donne fossero x allora le donne ammetterebbero Y ha un nesso logico se x allora y, dove le donne è il filo conduttore.

la frase - se gli uomini fossero x allora le donne ammetterebbero Y non ha un nesso, non ha consequenzialità logica, causa ed effetto.

Effettivamente (XD)

Anche se le donnine sembra abbiano costantemente bisogno di approvazione per quello che fanno ( che sia dalla società, il loro circolo sociale, o altro XD)

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DarkAngel

Ciao ^'V'^,

tu scrivi molto bene e, non so se per tua passione o per qualche motivo legato alla tua professione, la maggior parte dei contenuti dei tuoi post contiene spesso riferimenti a studi scientifici o "leggi della natura" che governano più o meno inconsciamente l'universo degli esseri umani.

Alcune delle cose che hai scritto le avevo lette/studiate in altri contesti, alcune altre ho trovato interessante leggerle qui nelle tue spiegazioni.

Però, uscendo per un attimo dal post al quale hai dato il via e riferendomi in senso stretto a molti tuoi interventi che ho letto qua e là nel forum, davvero pensi che sia tutto riconducibile a delle mere leggi scientifiche? L'evoluzione degli esseri umani non è proprio servita a nulla?

Comunque carina la frase: "Metti una donna su un isola con 100 uomini, e l'anno dopo hai qualche cadavere e un solo bambino". Ma il cadavere potrebbe anche essere la donna presa d'assalto da quei 100. Oppure adesso mi dirai che c'è una legge della natura per cui cento uomini soli sull'isola deserta non distruggerebbero mai la fonte dell'unico piacere carnale rimasto?

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^'V'^
Il 19/5/2014 alle 09:44 , DarkAngel ha scritto:

Ciao ^'V'^,

tu scrivi molto bene e, non so se per tua passione o per qualche motivo legato alla tua professione, la maggior parte dei contenuti dei tuoi post contiene spesso riferimenti a studi scientifici o "leggi della natura" che governano più o meno inconsciamente l'universo degli esseri umani.

Alcune delle cose che hai scritto le avevo lette/studiate in altri contesti, alcune altre ho trovato interessante leggerle qui nelle tue spiegazioni.

Però, uscendo per un attimo dal post al quale hai dato il via e riferendomi in senso stretto a molti tuoi interventi che ho letto qua e là nel forum, davvero pensi che sia tutto riconducibile a delle mere leggi scientifiche? L'evoluzione degli esseri umani non è proprio servita a nulla?

Comunque carina la frase: "Metti una donna su un isola con 100 uomini, e l'anno dopo hai qualche cadavere e un solo bambino". Ma il cadavere potrebbe anche essere la donna presa d'assalto da quei 100. Oppure adesso mi dirai che c'è una legge della natura per cui cento uomini soli sull'isola deserta non distruggerebbero mai la fonte dell'unico piacere carnale rimasto?

Quando un uomo potrà vedere che la figa è un buco viscido, peloso e acidulo e potrà decidere di direzionare i suoi interessi verso l'ammirazione dei cavolfiori dimenticando la figa come libera scelta razionale, allora sarò persuaso che le leggi naturali possono essere surclassate dalla capacità di calcolo.

Per il resto, il nostro DNA è cambiato dello 0,02% negli ultimi 10'000 anni, quella che viene chiamata "evoluzione" nel tuo post è semplicemente il processo adattativo al mutevole scenario sociale, che con l'aumento demografico e la stanzialità dovuta all'agricoltura ha creato nuovi scenari in cui emergere nella lotta alla sopravvivenza e riproduzione.

La cultura diversa per latitudini non è appannaggio di chi ha molte circonvoluzioni nella materia grigia, sono state osservate comunità di colombe dello stesso ceppo genetico comportarsi in maniera molto differente nella seduzione e corteggiamento perché divise da molti km e cresciute in gruppi chiusi.

Lo stesso vale per noi.

Nella lotta per la sopravvivenza e la riproduzione, non abbiamo sviluppato aculei velenosi o esoscheletri corazzati, ma un'arma che può trasformare ogni cosa in arma, ogni cosa in corazza, un'arma che può ingannare e creare strategie grazie ad una buona capacità di calcolo e di astrazione: la neocorteccia.

Ne abbiamo di più di altri animali complessi, e molto molto di più degli animali più semplici. Anche se gli scimpanzé è provato che possano mettersi nel punto di vista altrui ed ingannare.

Per qualche motivo...

Nessuno che abbia un aculeo letale, per quanto affilato e velenoso, crede che l'evoluzione del suo aculeo lo esoneri dalle leggi naturali, dalla pulsione alla sopravvivenza e alla riproduzione.

Semplicemente lo usa per farcela. A difendersi, a mangiare, a conquistare le femmine e competere coi maschi.

Ma per uno strano scherzo della cognizione molti umani pensano che il loro calcolatore, che è la loro arma e che serve loro per calcolare e strutturare modi per sopravvivere e riprodursi nel complesso teatro sociale in continua mutazione, possa, unitamente alla cultura rappresentare un'uscita dalle leggi naturali e biologiche.

Ci crederò quando un maschio eterosessuale deciderà di convogliare i suoi desideri verso una barbabietola da zucchero in luogo di una figa profumata di ovulazione.

Molti scambiano la libertà d'azione con libertà assoluta.

La libertà d'azione significa che per arrivare a sopravvivere e alla donna che bramo, posso prendere mille strade diverse, alcune funzionali e alcune a binario morto.

Ma bramo, quella donna, e bramo l'aria quando sono sott'acqua. E questo non può essere cambiato da nessuna cultura, da nessuna regola morale, da nessuna crescita di materia cerebrale.

Teso come un arco, l'intelletto facendo sudare la fronte e tremare le mani, arrendendosi al brivido che innalza i peli sulle braccia e sulla schiena, si sforza di capire come arrivare a quella fonte di piacere, e come scappare da quel disastro di dolore che è non scopare quella donna che, se non l'avessi mai vista, saresti stato in pace.

Ma ora che l'hai vista passare... magari, si potesse scegliere di direzionare quella sensazione su un panino del mc donalds. E' facile da prendere, e non devi essere scelto fra mille potenziali clienti. Il panino è una facile preda, ma Natura ha voluto condannarci alla (Y).

Ah, riguardo alla professione che mi porta a scrutare nell'abisso, sono uno stupido buttafuori, sono ignorante ma ho i muscoli.

Avrei preferito un aculeo velenoso, o un cervello evoluto, ma conosco più a fondo lo scontro e la predazione di quanto non conosca la seduzione e allora uso queste armi per mangiare.

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Per il resto, il nostro DNA è cambiato dello 0,02% negli ultimi 10'000 anni, quella che viene chiamata "evoluzione" nel tuo post è semplicemente il processo adattativo al mutevole scenario sociale, che con l'aumento demografico e la stanzialità dovuta all'agricoltura ha creato nuovi scenari in cui emergere nella lotta alla sopravvivenza e riproduzione.

Se è vero che il nostro DNA differisce da quello del maiale del solo 2%, a me 0.02% sembra una cifra piu che rilevante.

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^'V'^
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Se è vero che il nostro DNA differisce da quello del maiale del solo 2%, a me 0.02% sembra una cifra piu che rilevante.

E differisce solo del 50% dalla banana, ed è uguale per l'80% a quello di un minuscolo verme...

Ma questi numeri mi dicono solo che anche il verme e la banana lottano per sopravvivere e riprodursi.

Se il nostro DNA fosse cambiato non dello 0,02% ma del 9%, questo non toglierebbe la spinta biologica e non la soggiogherebbe all'intelletto in alcun modo, benché esso, l'intelletto, sia un fido vassallo della stessa nel cercare di seguire le proprie necessità attraverso il difficile e mutevole scenario sociale, dove dobbiamo accontentare al contempo gli altri e noi stessi, al fine, appunto, di sopravvivere oggi e domani e di riprodurci.

Ci sarebbe poi da esplorare il mondo meraviglioso per il quale l'ape regina ha lo stesso DNA della sua sorella ape bottinatrice, che ha lo stesso DNA della sua sorella ape guerriera, la quale al morire di troppe bottinatrici può mutare attivazione e diventare bottinatrice o viceversa.

Questo è un campo di esplorazione, come l'epigentica, relativamente nuovo e di forte fascino per le sue implicazioni...

Ma rimane, l'ape regina, come l'ape bottinatrice come l'ape guerriera, spinta dalla necessità di sopravvivenza individuale e della specie, che noi chiamiamo S&R.

Modificato da ^'V'^
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Ma per uno strano scherzo della cognizione molti umani pensano che il loro calcolatore, che è la loro arma e che serve loro per calcolare e strutturare modi per sopravvivere e riprodursi nel complesso teatro sociale in continua mutazione, possa, unitamente alla cultura rappresentare un'uscita dalle leggi naturali e biologiche.

Non sono completamente d'accordo su questo punto. Ci sono determinati sensibilità che di partenza utilizzerebbero il loro cervello per cose diverse dalla semplice riproduzione, e dalla semplice sopravvivenza. Ne abbiamo molti esempi anche nella storia, persone che hanno seguito ideali che avevano nella testa, anziché scegliere la via della "semplice" sopravvivenza.

Così come ci sono personalità che incalanano la loro "energia sessuale" (chiamiamo così la necessità di creare e procreare), non in un buco o un'asta (XD), ma in creazioni di natura intellettuali\artistiche. Lì va la loro "energia sessuale" (creativa, necessità di influenzare\cambiare questo mondo)

E queste loro creazioni, vibrano in un modo unico e particolare, che sembrerebbe quasi non di questo mondo (almeno l'interpretazione volgare di esso). Quando leggiamo di un Giordano Bruno, che pur di non rimangiarsi la verità a cui era vicino si è lasciato bruciare, o vediamo il quadro di un pre-raffaelita, o ascoltiamo una musica particolare di un qualche artista particolarmente vicino alla nostra sensibilità (anche solo in un determinato momento), qualcosa dentro di noi vibra in maniera diversa, la nostra natura sembra voler tendere a qualcosa di diverso.

Ci sono persone per cui la sessualità intesa comunemente (Appunto sesso sesso sesso) non è una priorità, è una cosa estremamente volgare, passa in secondo piano.

Raro oggi più che mai, sicuro (Anche perché paradossalmente personalità di questo tipo sono sempre disincentivate dalla società in cui si trovano a vivere, appunto perché la loro strada è diversa, e si cerca in tutti i modi di volgarizzarle, adeguarle alla media), ma ci sono e ci sono state.

Secondo me bisogna anche distinguere le condizioni in cui ci troviamo a vivere e che ci portano ad agire più facilmente in certi modi rispetto ad altri, da quelle che sono invece davvero le nostre tendenze naturali. Noi come esseri umani abbiamo bisogno di conoscere, creare, sentirci sicuri. Questo corpo ha bisogno di nutrimento, un riparo (casa), ed affetti.

Vivendo si arriva sempre ad un certo punto in cui dobbiamo fare una scelta : Adeguarsi alla visione volgare della vita (del volgo, popolo), diventare martiri delle nostre idee ideali, o cercare di vivere in una via di mezzo, cercare di influenzare\cambiare il mondo verso visioni diverse, il che pressuppone anche "sporcarsi con la volgarità", cercare di cambiare la massima shakesperiana secondo cui "basta una goccia di sporco per contaminare un'intera sostanza pura". Si può ribaltare la cosa, può una sostanza "pura" invece "contaminare" una sostanza sporca ? Una luce nel buio, creare altre luci, fino a finalmente vedere in maniera diversa, più chiara, questa realtà ?

Che ci sia solo sopravvivenza e riproduzione io non ci credo, non ci posso credere.

Credo di più nella visione a tre strati della vita.

C'é una realtà oltre la realtà ( "anima")

C'é una realtà nella realtà ( "corpo\materia")

C'é una realtà di mezzo ( "mente"), che cerca di connettere "anima" e "materia", che però non essendo completamente "anima", e non essendo completamente corpo, intuisce e riesce ad interpretare correttamente fino ad un certo punto entrambe le cose (almeno razionalmente)

Nella mitologia antica, ad esempio preislamica, invece si distiguevano anche tra gli stessi uomini ad esempio Djinn e Persone comuni.

Ovvero persone "standard" (sesso e riproduzione e lavoro), da altri con aspirazioni, nature, e talenti diversi.

...

Io sono molto più d'accordo con l'idea che la scienza stessa sia una religione oggi, che si sia appropriata di campi che non le appartengono, imponendoci limiti assurdi, che non dovremmo avere, e che portano la nostra natura a volgarizzarsi. Prima della scienza c'era e c'é ancora la religione (inteso come re-ligo per me. legare assieme il "divino" con "l'umano"), la visione "sacra" del mondo, "divina", "esoterica", oltre la volgarità media delle persone, che vivono (e "vibrano") su livelli decisamente bassi, avendo di conseguenza una visione "bassa" del mondo (e che è l'unica a cui spesso si adeguano e quindi riescono ad esprimere)

Quando un uomo potrà vedere che la figa è un buco viscido, peloso e acidulo e potrà decidere di direzionare i suoi interessi verso l'ammirazione dei cavolfiori dimenticando la figa come libera scelta razionale, allora sarò persuaso che le leggi naturali possono essere surclassate dalla capacità di calcolo.

Eppure sarebbe una visione falsa anche quella.

Questa visione, o quella come di una cosa "divina".

Sono entrambe vere e false,

La domanda è : esiste un terzo modo di "vedere" in grado di unire e superare entrambe queste versioni "parziali" della realtà ?

Può il nostro cervello accettare il paradosso, andando in questo modo oltre lo stesso ?

Ma bramo, quella donna, e bramo l'aria quando sono sott'acqua. E questo non può essere cambiato da nessuna cultura, da nessuna regola morale, da nessuna crescita di materia cerebrale.

Vero... e falso.

Spesso si brama più che altro ciò che le altre persone rappresentano, simbolicamente con la loro esistenza, su questa terra.

Io vedo l'essere umano come un simbolo di altro, noi siamo attratti da ciò che queste persone richiamano nelle nostre teste, e verso cui sentiamo l'istinto\impulso ad unirci (esempio la bellezza)

Non bramiamo la donna per la donna, così come se dobbiamo scegliere tra aria pulita ed aria inquinata, scegliamo la prima !

E' vero che ogni donna è una donna, ma è anche vero che ogni donna può essere qualitativamente diverso da un'altra (richiamare altre cose, a cui magari anche noi ci sentiamo naturalmente più vicini)

Se il nostro DNA fosse cambiato non dello 0,02% ma del 9%, questo non toglierebbe la spinta biologica e non la soggiogherebbe all'intelletto in alcun modo, benché esso, l'intelletto, sia un fido vassallo della stessa nel cercare di seguire le proprie necessità attraverso il difficile e mutevole scenario sociale, dove dobbiamo accontentare al contempo gli altri e noi stessi, al fine, appunto, di sopravvivere oggi e domani e di riprodurci.

La domanda in questo caso è : Che cos'é la "spinta biologica" ?

E' davvero semplice necessità di sopravvivenza e riprodurci ?

Mi spiego meglio, molti di quelli che intrarprendono strade di miglioramento personale, lo fanno dopo una forte "botta" presa dallo scontro con la realtà. Alla fine diventano effettivamente migliori.

Quindi sopravvivenza, riproduzione, evoluzione ?

Dove ci evolviamo per sopravvivere, sopravviviamo per riprodurci, e ci riproduciamo per evolverci ?

La "bellezza" di cui ho parlato sopra, e verso cui sentiamo di doverci unire, è semplicemente espressione di "migliore evoluzione", quindi sopravvivenza migliore ?

E' questo che ci attrae in realtà della bellezza ?

"Tutto può essere tutto ai nostri occhi, si tratta solo di scegliere" (a che cosa credere, che quindi diventa il nostro "linguaggio" di intepretazione del mondo)

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Lilian...

ti sei già accorto che se pensi a creazioni artistiche e a creatività in generale, dalla musica alla pittura ad altre forme di espressione estetica esterna di un mondo interiore, ti vengono in mente solo nomi maschili?

Sei a conoscenza del fatto che i gay continuano con la produzione artistica e con l'esplorazione dei nuovi campi dello scibile fino a tarda età, mentre la produzione degli etero si ferma intorno ai 35 e diventa semplice ripetizione di se stessa?

I pavoni hanno una coda magnifica per impressionare le femmine, altri mostrano un collo rigonfio e colorato, ogni maschio mette in mostra caratteristiche che gli consentono di sopravvivere nella propria realtà.

Il pavone mostrando il ricco piumaggio, spesso accompagnato da ali più piccole di pavoni meno caudati, mostra che può sopravvivere nonostante sia un richiamo colorato per i predatori e nonostante sia poco capace di volare via da essi, mostra cioè l'esistenza di un vantaggio nascosto.

Il maschio umano, quando non dotato di muscoli da gorilla o di soldi da sperperare, mostra una caratteristica estremamente sexy nella nostra realtà: la creatività.

La capacità di usare il cervello per mescolare insieme discipline diverse e materiali per dar vita al nuovo, al mai pensato.

Questo dice alla femmina che quel maschio magari non avrà i muscoli di un altro e la capacità di brandire una clava, ma saprà costruire un veleno, una trappola, un'arma micidiale contro il suo rivale.

Da quando abbiamo il pollice opponibile e la capacità di modificare e strutturare la materia, la creatività è diventata un valore alto, nella sopravvivenza.

L'artista forse è persuaso di stare sublimando qualche istinto nella creazione artistica, ma se così fosse non si sarebbero trasmessi i tratti ereditari della creatività e dell'intelligenza.

E' davvero importante per la nostra specie, questo tratto, al punto che le donne partoriscono bambini con il cranio della dimensione massima per uscire, ma ancora molle e non del tutto sviluppato, sempre sul filo della morte per parto.

E' così importante quello sviluppo cerebrale, che la natura è pronta a sacrificare madri ancora in età fertile, per dare alla luce bambini con il cranio capiente e un cervello che continuerà a formarsi per anni.

Chi può comporre una sinfonia polifonica, può avere una visione sistemica degli eventi e trovare strategie di successo per sé e per la propria prole.

E le donne lo sentono fino in pancia.

Ed ecco che arriva il blocco della produttività di artisti e scienziati etero: intorno ai 35 anni essi sono al culmine della produttività e questo dà loro l'appeal per trovare una partner che sia il massimo disponibile tra le possibili, a quel punto la necessità di "mostrare la coda di pavone" cessa, e si dedicano alla crescita dei figli e alla ripetizione ed insegnamento di quello che hanno già prodotto, scoperto.

Pensiamo a Jhon Gray, lo scrittore di "Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere". Egli è sposato, e quello che ha fatto dopo il successo della sua prima opera è stato di ripresentarla in tutte le salse possibili, con un fiume di inchiostro speso a battere sullo stesso concetto con una lista lunghissima di testi sullo stesso argomento.

L'esperienza e l'osservazione di altri uomini mi lasciano supporre che se fosse stato gay o single, il successo della sua prima opera lo avrebbe esortato ad esplorare il nuovo, ad approfondire altro, come Leonardo da Vinci e differentemente da Daniel Goleman.

Riguardo a quelle persone che sacrificano la vita per i propri ideali, siccome gli ideali sono il collante di un gruppo, e siccome la salvaguardia del proprio gruppo viene prima, nella sopravvivenza della specie, della sopravvivenza del singolo, è considerato un fatto normale in psicologia sociale o in psicologia evoluzionistica, che esistano i Kamikaze o che alcune persone si possano immolare ad una ideologia.

Poiché questo aumenta le chance di sopravvivenza del suo ceppo genetico, del suo gruppo più prossimo, che sia la famiglia, la tribù o il concetto astratto di patria.

Se poi condisci il piatto con 42 vergini che ti aspettano in paradiso, aiuto e rispetto per i tuoi famigliari (status), allora puoi ben immaginare che saltare in aria per difendere l'in group contro l'invasione dell'out group non è qualcosa che davvero viola le leggi biologiche.

Ora devo fare altro, potremo tornare alla conversazione in seguito.

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