pseudo-appuntamento mancato

[Barhon [Partecipante] 9]

Mi aiutate a capire la tipa e la situazione in cui mi sono "imbattuto" pochi giorni fa?

Premetto che potrebbe avere poco o nulla a che fare con la seduzione, ma ho il sospetto di sì, insomma temo che sia fallita per una serie di dinamiche e d’impliciti che io tendo a trascurare o a relativizzare (ricordo per quanti non hanno letto la mia presentazione, che io non sono ancora pronto per sperimentarmi).

Tutto è iniziato su Conversation Exchange, un sito dove si possono imparare le lingue socializzando, o almeno questo è lo scopo dichiarato, perché nella realtà di siti simili mi è capitato di riscontrare ampia diffusione di un uso alla maniera di Meetic… Comunque: mi contatta una imprenditrice americana, che oltre a voler imparare l’italiano dice di avere la mia stessa laurea e annuncia il suo arrivo imminente a Roma in vacanza per una settimana. Le rispondo affermativamente, dandole i miei recapiti Gmail e Skype, e la sua ribattuta contiene le prime omissioni: mi dice che Skype lo utilizza “non molto spesso” perché ce l’ha soltanto a casa (…e da casa non può conversare mentre dall’ufficio sì? perché?), quindi mi propone Whatsapp ma senza aggiungere il suo recapito telefonico. Approfitto quindi della mia scarsa dimestichezza con Whatsapp per chiederle conferma se serve scambiarsi i numeri telefonici senza darle il mio… e lei non risponde, per diversi giorni.

Mi rifaccio vivo io per primo alla vigilia della sua partenza, lei mi risponde come se nulla fosse, dicendo “sorry – super busy!!!”, stava chiudendo le valigie e finalmente mi dà il recapito telefonico. Io l’aggiungo su Whatsapp e il giorno seguente ho modo di conversare un po’ con lei, complice il rinvio della sua partenza a tempo indeterminato, per via del maltempo che bloccava gli aeroporti della Grande Mela. La mia conversazione è di socializzazione, di conoscenza discreta, e di compagnia brillante; lei risponde cordialmente ma è passiva, vagamente civettuola, commenta esprimendo emozioni ma non condivide nulla del suo vissuto concreto, se non qualche accenno in ribattuta al mio (del tipo, dopo averle detto che a me piace la tv e David Letterman, mi risponde che non ha il televisore ma ebbe modo di assistere in studio ad alcune puntate del Late Show), non mi dice il suo cognome mentre lei sapeva già il mio tramite l’indirizzo email.

La conversazione termina col reciproco “let me know / keep me posted”, ossia fammi sapere, ci aggiorniamo, ma dopo 2 giorni senza sue notizie mi rifaccio vivo nuovamente io con un offline, per sapere se è riuscita poi a partire e ad arrivare a Roma: mi risponde di sì, è a Roma… e basta. Non dice da quando (considerando il jet-lag per viaggi di questa portata), non una parola se il viaggio è andato tranquillo nonostante il maltempo, non mi dice in quale zona di Roma alloggia, non accenna programmi, non mi chiede né propone nulla. Sono io allora a chiederle, sempre con un offline, di farmi sapere i suoi programmi e luoghi di massima, così mi organizzo per cercare d’incontrarla almeno 1-2 mezze giornate, avendo a che fare con una settimana di lavoro più intensa del solito e dovendo raggiungere Roma dall’hinterland coi trasporti pubblici perché non guido l’automobile… e lei non risponde. Il messaggio mi risulta visualizzato, lei appare online varie volte durante la giornata, e continua a non rispondere.

Io lascio volutamente passare i giorni, col sospetto che lei se la stia tirando alla grande, forse per sondare un interesse e per sollecitare un corteggiamento che invece non arriva. Consulto qualche conoscente, tutti mi dicono: donna 35enne, newyorkese, in vacanza da sola, contatta un uomo, è chiarissimo che sta cercando un’avventura o addirittura di più. Inutilmente cerco consigli su come risolvere o aggirare l’inghippo: chiunque mi risponde presuppone che qualunque uomo approfitterebbe di un’occasione simile e che sia abituato a non aspettarsi un rilancio d’iniziativa da parte femminile. Insomma come se il mio tentativo d’instaurare uno scambio alla pari fosse inconcepibile o incomprensibile, e a questo punto finisco per sospettare che nemmeno la tipa lo abbia compreso, nel frattempo i giorni sono passati.

Mi decido quindi a rifarmi vivo nuovamente io (e saremo già qualcosa come 10-2), ma siamo all’antivigilia della sua partenza, dove le faccio notare che l’opportunità è quasi sfumata essendo rimasto 1 solo giorno disponibile perché aspettavo sue notizie che non sono arrivate… Lei risponde svelandomi (finalmente! troppo tardi) che non aveva programmi perché decideva di giorno in giorno, e mi dice la zona in cui prevede di gravitare per parte della sua ultima giornata a Roma. Il tutto con un tono candido e cordiale come prima, come se non avesse recepito ciò che pur cortesemente le avevo “rinfacciato”, come se nulla possa farle passare per l’anticamera cervello di essere stata lei con la sua passività a far sfumare l’incontro.

Guarda caso, ho dovuto rifarmi vivo ancora io, 3 giorni dopo la data della sua prevista partenza, per sapere se lei era poi ripartita e rincasata senza problemi, aggiungendo che New York è la meta più probabile del mio prossimo viaggio negli USA in quanto è là che ho anche alcuni contatti di lavoro. Lei mi ha risposto candidamente come sempre, tutto bene anche se il rientro è stato “awful” (…ma in che senso e perché?!? mistero), e aggiunge il verbo “love” all’idea che io vada a New York!

Che ne pensate?

Modificato 26 Febbraio 2014 da Barhon

[Acab [Partecipante] 332]

Sta giocando e credo che abbia una riserva di uomini che è una lista.

Sono sicuro anche a Roma.

Ti sta facendo perdere solo tempo.

[Apache [Partecipante] 432]

Un' imprenditrice 35 enne della Grande Mela, in vacanza SOLA a Roma, ha sicuramente una lista di uomini che potrebbe superare le 20 unità solo per quelle giornate trascorse nella capitale italiana. Tra questi ipotetici 20 era inserito anche Barhon. Sicuramente ha visto uno o più uomini e sicuramente ha scopato.

Sei stato solamente "tenuto in caldo" ma poi le cose sono andate diversamente...

[Morphium [Partecipante] 27]

Persona imperturbabile.
Come dicono gli altri, credo sia abituata ad ad avere una lista di uomini alla quale piace.
Beh, se io avessi vissuto questa situazione e dovessi andare negli States, ci sarei andato con in mente l'obiettivo di divertirmi con i contatti che ho oppure di concludere progetti lavorativi con loro.
Mi farei portare in molti posti diversi dove conoscere nuove persone di qualsiasi sesso e poi comunicherei alla persona di trovarmi nel posto x all'ora y.
Se ha piacere di venire bene, altrimenti non vedo perché continuare a farla sentire così importante.

[Jumpy [Partecipante] 3675]

Comunque: mi contatta una imprenditrice americana, che oltre a voler imparare l’italiano dice di avere la mia stessa laurea e annuncia il suo arrivo imminente a Roma in vacanza per una settimana. Le rispondo affermativamente, dandole i miei recapiti Gmail e Skype, e la sua ribattuta contiene le prime omissioni: mi dice che Skype lo utilizza “non molto spesso” perché ce l’ha soltanto a casa (…e da casa non può conversare mentre dall’ufficio sì? perché?), quindi mi propone Whatsapp ma senza aggiungere il suo recapito telefonico. Approfitto quindi della mia scarsa dimestichezza con Whatsapp per chiederle conferma se serve scambiarsi i numeri telefonici senza darle il mio… e lei non risponde, per diversi giorni.

Mi rifaccio vivo io per primo alla vigilia della sua partenza, lei mi risponde come se nulla fosse, dicendo “sorry – super busy!!!”, stava chiudendo le valigie e finalmente mi dà il recapito telefonico. Io l’aggiungo su Whatsapp e il giorno seguente ho modo di conversare un po’ con lei, complice il rinvio della sua partenza a tempo indeterminato, per via del maltempo che bloccava gli aeroporti della Grande Mela. La mia conversazione è di socializzazione, di conoscenza discreta, e di compagnia brillante; lei risponde cordialmente ma è passiva, vagamente civettuola, commenta esprimendo emozioni ma non condivide nulla del suo vissuto concreto, se non qualche accenno in ribattuta al mio (del tipo, dopo averle detto che a me piace la tv e David Letterman, mi risponde che non ha il televisore ma ebbe modo di assistere in studio ad alcune puntate del Late Show), non mi dice il suo cognome mentre lei sapeva già il mio tramite l’indirizzo email.

La conversazione termina col reciproco “let me know / keep me posted”, ossia fammi sapere, ci aggiorniamo, ma dopo 2 giorni senza sue notizie mi rifaccio vivo nuovamente io con un offline, per sapere se è riuscita poi a partire e ad arrivare a Roma: mi risponde di sì, è a Roma… e basta. Non dice da quando (considerando il jet-lag per viaggi di questa portata), non una parola se il viaggio è andato tranquillo nonostante il maltempo, non mi dice in quale zona di Roma alloggia, non accenna programmi, non mi chiede né propone nulla. Sono io allora a chiederle, sempre con un offline, di farmi sapere i suoi programmi e luoghi di massima, così mi organizzo per cercare d’incontrarla almeno 1-2 mezze giornate, avendo a che fare con una settimana di lavoro più intensa del solito e dovendo raggiungere Roma dall’hinterland coi trasporti pubblici perché non guido l’automobile… e lei non risponde. Il messaggio mi risulta visualizzato, lei appare online varie volte durante la giornata, e continua a non rispondere.

Io lascio volutamente passare i giorni, col sospetto che lei se la stia tirando alla grande, forse per sondare un interesse e per sollecitare un corteggiamento che invece non arriva. Consulto qualche conoscente, tutti mi dicono: donna 35enne, newyorkese, in vacanza da sola, contatta un uomo, è chiarissimo che sta cercando un’avventura o addirittura di più. Inutilmente cerco consigli su come risolvere o aggirare l’inghippo: chiunque mi risponde presuppone che qualunque uomo approfitterebbe di un’occasione simile e che sia abituato a non aspettarsi un rilancio d’iniziativa da parte femminile. Insomma come se il mio tentativo d’instaurare uno scambio alla pari fosse inconcepibile o incomprensibile, e a questo punto finisco per sospettare che nemmeno la tipa lo abbia compreso, nel frattempo i giorni sono passati.

Mi decido quindi a rifarmi vivo nuovamente io (e saremo già qualcosa come 10-2), ma siamo all’antivigilia della sua partenza, dove le faccio notare che l’opportunità è quasi sfumata essendo rimasto 1 solo giorno disponibile perché aspettavo sue notizie che non sono arrivate… Lei risponde svelandomi (finalmente! troppo tardi) che non aveva programmi perché decideva di giorno in giorno, e mi dice la zona in cui prevede di gravitare per parte della sua ultima giornata a Roma. Il tutto con un tono candido e cordiale come prima, come se non avesse recepito ciò che pur cortesemente le avevo “rinfacciato”, come se nulla possa farle passare per l’anticamera cervello di essere stata lei con la sua passività a far sfumare l’incontro.

Guarda caso, ho dovuto rifarmi vivo ancora io, 3 giorni dopo la data della sua prevista partenza, per sapere se lei era poi ripartita e rincasata senza problemi, aggiungendo che New York è la meta più probabile del mio prossimo viaggio negli USA in quanto è là che ho anche alcuni contatti di lavoro. Lei mi ha risposto candidamente come sempre, tutto bene anche se il rientro è stato “awful” (…ma in che senso e perché?!? mistero), e aggiunge il verbo “love” all’idea che io vada a New York!

Che ne pensate?

IMHO pippe mentali.

Valuta i fatti: ti contatta lei per dire del suo imminente arrivo a Roma.

O pensava di usarti per avere info su Roma.

O lo diceva tanto per dire, sai del tipo "oh... ma sei italiano oh ma guarda un po'... abbiam la stessa laurea... vedi che coincidenza... la prossima settimana sono a Roma".

Ma da nessuna parte (o almeno non l'hai scritto) lei ti fa capire chiaramente che vi sareste visti.

Infatti tutto il resto della sua iterazione è mirata giusto a socializzare un minimo per passare un po' il tempo, ma null'altro.

Poi manager, 35anni, sola a Roma, sarà stata incasinata di impegni fino al collo, del tipo che doveva fissare l'orario anche per andare al cesso.

Non fatevi fuorviare dai luoghi comuni idioti delle manager/ornitologhe alla Sex&teCity (che passan più tempo a trombare che a lavorare).

La maggior parte delle manager lavora davvero (ne conosco un paio)

[gelsomino [Partecipante] 6791]

Mi aiutate a capire la tipa e la situazione in cui mi sono "imbattuto" pochi giorni fa?

Premetto che potrebbe avere poco o nulla a che fare con la seduzione, ma ho il sospetto di sì, insomma temo che sia fallita per una serie di dinamiche e d’impliciti che io tendo a trascurare o a relativizzare (ricordo per quanti non hanno letto la mia presentazione, che io non sono ancora pronto per sperimentarmi).

Tutto è iniziato su Conversation Exchange, un sito dove si possono imparare le lingue socializzando, o almeno questo è lo scopo dichiarato, perché nella realtà di siti simili mi è capitato di riscontrare ampia diffusione di un uso alla maniera di Meetic… Comunque: mi contatta una imprenditrice americana, che oltre a voler imparare l’italiano dice di avere la mia stessa laurea e annuncia il suo arrivo imminente a Roma in vacanza per una settimana. Le rispondo affermativamente, dandole i miei recapiti Gmail e Skype, e la sua ribattuta contiene le prime omissioni: mi dice che Skype lo utilizza “non molto spesso” perché ce l’ha soltanto a casa (…e da casa non può conversare mentre dall’ufficio sì? perché?), quindi mi propone Whatsapp ma senza aggiungere il suo recapito telefonico. Approfitto quindi della mia scarsa dimestichezza con Whatsapp per chiederle conferma se serve scambiarsi i numeri telefonici senza darle il mio… e lei non risponde, per diversi giorni.

Mi rifaccio vivo io per primo alla vigilia della sua partenza, lei mi risponde come se nulla fosse, dicendo “sorry – super busy!!!”, stava chiudendo le valigie e finalmente mi dà il recapito telefonico. Io l’aggiungo su Whatsapp e il giorno seguente ho modo di conversare un po’ con lei, complice il rinvio della sua partenza a tempo indeterminato, per via del maltempo che bloccava gli aeroporti della Grande Mela. La mia conversazione è di socializzazione, di conoscenza discreta, e di compagnia brillante; lei risponde cordialmente ma è passiva, vagamente civettuola, commenta esprimendo emozioni ma non condivide nulla del suo vissuto concreto, se non qualche accenno in ribattuta al mio (del tipo, dopo averle detto che a me piace la tv e David Letterman, mi risponde che non ha il televisore ma ebbe modo di assistere in studio ad alcune puntate del Late Show), non mi dice il suo cognome mentre lei sapeva già il mio tramite l’indirizzo email.

La conversazione termina col reciproco “let me know / keep me posted”, ossia fammi sapere, ci aggiorniamo, ma dopo 2 giorni senza sue notizie mi rifaccio vivo nuovamente io con un offline, per sapere se è riuscita poi a partire e ad arrivare a Roma: mi risponde di sì, è a Roma… e basta. Non dice da quando (considerando il jet-lag per viaggi di questa portata), non una parola se il viaggio è andato tranquillo nonostante il maltempo, non mi dice in quale zona di Roma alloggia, non accenna programmi, non mi chiede né propone nulla. Sono io allora a chiederle, sempre con un offline, di farmi sapere i suoi programmi e luoghi di massima, così mi organizzo per cercare d’incontrarla almeno 1-2 mezze giornate, avendo a che fare con una settimana di lavoro più intensa del solito e dovendo raggiungere Roma dall’hinterland coi trasporti pubblici perché non guido l’automobile… e lei non risponde. Il messaggio mi risulta visualizzato, lei appare online varie volte durante la giornata, e continua a non rispondere.

Io lascio volutamente passare i giorni, col sospetto che lei se la stia tirando alla grande, forse per sondare un interesse e per sollecitare un corteggiamento che invece non arriva. Consulto qualche conoscente, tutti mi dicono: donna 35enne, newyorkese, in vacanza da sola, contatta un uomo, è chiarissimo che sta cercando un’avventura o addirittura di più. Inutilmente cerco consigli su come risolvere o aggirare l’inghippo: chiunque mi risponde presuppone che qualunque uomo approfitterebbe di un’occasione simile e che sia abituato a non aspettarsi un rilancio d’iniziativa da parte femminile. Insomma come se il mio tentativo d’instaurare uno scambio alla pari fosse inconcepibile o incomprensibile, e a questo punto finisco per sospettare che nemmeno la tipa lo abbia compreso, nel frattempo i giorni sono passati.

Mi decido quindi a rifarmi vivo nuovamente io (e saremo già qualcosa come 10-2), ma siamo all’antivigilia della sua partenza, dove le faccio notare che l’opportunità è quasi sfumata essendo rimasto 1 solo giorno disponibile perché aspettavo sue notizie che non sono arrivate… Lei risponde svelandomi (finalmente! troppo tardi) che non aveva programmi perché decideva di giorno in giorno, e mi dice la zona in cui prevede di gravitare per parte della sua ultima giornata a Roma. Il tutto con un tono candido e cordiale come prima, come se non avesse recepito ciò che pur cortesemente le avevo “rinfacciato”, come se nulla possa farle passare per l’anticamera cervello di essere stata lei con la sua passività a far sfumare l’incontro.

Guarda caso, ho dovuto rifarmi vivo ancora io, 3 giorni dopo la data della sua prevista partenza, per sapere se lei era poi ripartita e rincasata senza problemi, aggiungendo che New York è la meta più probabile del mio prossimo viaggio negli USA in quanto è là che ho anche alcuni contatti di lavoro. Lei mi ha risposto candidamente come sempre, tutto bene anche se il rientro è stato “awful” (…ma in che senso e perché?!? mistero), e aggiunge il verbo “love” all’idea che io vada a New York!

Che ne pensate?

[gelsomino [Partecipante] 6791]

Voleva fare "vacanze romane",quando ha saputo che non eri motorizzato ha fatto next!

lo fanno anche le donne !

con affetto

[BaldOfAwesome [Partecipante] 177]

Concordo cpn Jumpy: non c'è stato effettivamente nulla che possa portare a pensare che la ragazza fosse interessata. Avete chattato un po' su un sito pensato apposta per scambiare quattro chiacchere in una lingua straniera...nulla di più.

Del resto, Barhon, ci avevi già preso intitolando questo thread "pseudo" appuntamento. Prendi il tutto come un utile esercizio.

[Barhon [Partecipante] 9]

Grazie delle risposte, anche se fatico un po' a capirle... forse perché trovo che tra i vari estremi, ciascuna trascura elementi importanti della situazione, magari qualche dettaglio che avevo omesso era importante, provo a chiarirlo.

Conversation Exchange tende a incoraggiare un contatto dal vivo tra i partners linguistici, ad esempio ti chiede d'indicare la città dove ti trovi, anche se c'è l'alternativa d'indicare se si è interessati soltanto a un contatto via messaggistica e/o video/audiochiamata. Pertanto l'approccio della tipa non mi pareva ambiguo per forza: lei stava programmando una vacanza a Roma (vacanza, non trasferta di lavoro, o almeno così mi ha detto), ha contattato un italiano che sta a Roma (io avevo scritto Roma perché se scrivo la città dell'hinterland non mi cerca nessuno), per quale motivo se non "anche" per tentare d'incontrarlo? Intendo a prescindere che io fossi uno dei tanti nella sua "lista"... L'elemento della laurea in comune non era una coincidenza, io l'avevo indicato sul mio profilo, quindi direi che lei mi aveva contattato con intenzione.

Certo è vero che il 50% della sua passività è sopraggiunta dopo che le ho detto che non sono automunito (quindi addio versione aggiornata di "Vacanze romane", e addio mezzo ambulante dove si può trombare, anche se lei da newyorkese forse poteva supporre che l'automobile nel centro di Roma è più un intralcio che altro) e che quella settimana ero piuttosto impegnato col lavoro. Ma diciamo che prima di quello step avevo percepito piuttosto il classico atteggiamento femminile che ritiene di stare prendendo l'iniziativa col semplice fatto di mostrarsi, e che se in risposta non riceve iniziative vere e decise da parte dell'uomo ritiene che quest'ultimo non sia minimamente interessato... al punto forse da interpretare i miei messaggi che sollecitavano un rilancio d'iniziativa come parole strane e insignificanti.

Forse perché in passato mi è capitato, conversando con gente sul mio sconcerto per non aver mai ricevuto un'avance femminile in mezza vita, di sentirmi rispondere che molto probabilmente ne avevo ricevute ma non le avevo riconosciute perché me ne aspettavo di esplicite verbalmente o fisicamente, del tipo che tradizionalmente facciamo soltanto noi uomini. Certo non è affatto detto che sia il caso di questa newyorkese, e non so quanto sia utile od opportuno indagare in maniera diretta, tipo domandandole se l'avermi contattato aveva quel secondo fine oppure no, e poi per quale motivo ha lasciato trascorrere i giorni a Roma senza rispondere ai miei messaggi...

Intanto mi sono rifatto vivo col pretesto di chiederle come mai il viaggio di ritorno era stato "awful", e mi ha risposto che è perché la permanenza in aereo è durata 12 ore (è la durata senza ritardi per Los Angeles), ma non ha aggiunto altro... Certo ancora una volta ho usato i messaggi offline, forse lei non è abituata a scrivere messaggi lunghi e preferisce il contatto interattivo, ma il punto è che mi sembrava un po' passiva anche durante la lunga chat di prima della sua vacanza (non mi chiede dettagli sulla mia vita, dice poco della sua...), vedremo...

[gelsomino [Partecipante] 6791]

50 x100 di passivita' ci si puo' fare il governo basta aggiunger eun uno per cento.

italiane, newyorkesi, del madagasgar,come diceva il buon luciano ligabue :tutti vogliono viaggiare in prima.

con affetto

ps

la prox volta non dirlo che sei appiedato,falle una sorpresa!

Modificato 28 Febbraio 2014 da gelsomino