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ONE-ITIS: essere disposti a perderla


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Gregz

Le cose meravigliose della vita non sono destinate ad esserlo per sempre.
Questa non è una richiesta di aiuto. Questa è una riflessione di chi sa perfettamente cosa sta succedendo e vuole condividere con voi la propria esperienza.

Dopo un lungo periodo di assenza ritorno a scrivere sul forum dopo la storia piu importante della mia vita fino a questo momento.

Non racconterò i momenti belli e speciali ma parlerò di ciò che ha provocato il declino della storia.

Circa tre settimane prima della sua decisione percepivo che c'era qualcosa che non andava, lei sempre stressata, non riusciva a dormire, interesse intermittente nei miei confronti.
Raramente il mio sesto senso sbaglia e questa volta aveva già capito cosa stava succedendo, ma la mia parte assuefatta produceva scuse del tipo "sarà perchè è sotto esame" "sarà un periodo no" "potrei non essere io la causa".

Ogni tanto mi parlava dei suoi problemi e io l'ho sempre ascoltata e ho cercato di esaurire tutte le sue emozioni senza mai trovare al posto suo le risposte; mi limitavo ad ascoltare e darle dei piccoli input per farla uscire dallo stato d'animo.
Il più delle volte ci riuscivo e ritornava serena e tranquilla e molto più ricettiva verso di me.

Purtroppo gli sbalzi di umore si susseguivano durante le giornate. Sentivo che c'era qualcosa di più sotto.
Poi il giorno fatidico mi chiamò e mi disse che avremmo dovuto parlare perchè "non sentiva più di amarmi". Non mi ha colto di sorpresa la notizia, era come se fossi in parte preparato.

Decido di parlare al pomeriggio con una sua amica che mi spiega che nelle ultime due settimane ha pensato e ripensato a questa sensazione ed era questo il motivo principale che la turbava (oltre allo stress dato dagli esami). Mi disse che già due settimane prima le aveva confidato che non sentiva più le stesse sensazioni di prima e lei, dal canto suo, le aveva consigliato di pensarci bene perchè poteva essere solo un "momento così".

La sera stessa passa a prendermi e mi spiega che non provava più amore nei miei confronti e che sentiva che nonostante io facessi degli sforzi per cercare di ritirare su la relazione, a lei non le riusciva naturale darmi le stesse cose.

Le ho chiesto se avesse un altro o se comunque avesse trovato una persona da cui era attratta più di me: la risposta è stata la stessa dei suoi amici (ormai anche un pò miei) e della mia (ora a distanza di un mese so che sarebbe dovuto venir fuori), NO.

Tutto ciò mentre mi teneva la mano, percepivo il dolore (dispiacere) nella sua voce e non ho cercato di trovare scuse logiche ai suoi comportamenti, l'ho semplicemente assecondata nella sua scelta. Durante la serata ripercorriamo tutti i momenti stupendi della storia, sorridiamo entrambi, ci abbracciavamo tutte e due consci che sarebbe stata l'ultima volta.

Mi riporta a casa chiacchierando entrambi del più e del meno e la lascio con un bacio sulla fronte.

Quello è stato l'ultimo contatto che ho avuto con lei.

POI

da lì il declino personale. Nonostante 5 giorni dopo avessi già provveduto con un'altra ragazza, soffrivo, soffrivo come mai in vita mia: sbalzi di umore, incubi, insonnia, autodistruzione personale.
La nuova ragazza esteticamente nettamente migliore della ex tanto idealizzata non poteva assolutamente competere con lei perchè nella mia mente LEI ERA L'UNICA.

Sapevo benissimo di essere in ONE-ITIS e semplicemente cercavo di vivere fino in fondo il dolore, disperandomi con amici fidati e genitori. La cura funzionava. Dopo tre settimane vedo una luce in fondo al tunnel. Sentivo che stava cambiando qualcosa. Recupero il rispetto per me stesso, una sorta di "autostima", la consapevolezza della mia persona.

ORA

Lungi dal dire di esserne uscito posso dirvi che mi ritorna in mente spesso, ogni tanto soffro ancora maledettamente, il tutto intervallato da grandi momenti di lucidità. In questi momenti riesco a produrre questo post.

L'aver legato molto con i suoi amici mi fa essere spesso con loro e nei giorni scorsi l'ho rivista di sfuggita. Ero preparato ad un pugno nello stomaco e invece niente, solo tanta agitazione. Un veloce ciao ciao, baci e via, e ho continuato il discorso che stavo facendo.

L'ANALISI:

Altro momento lucido e, dopo aver riletto per l'ennesima volta, tutti i manuali proposti su questo splendido forum ho capito che:

1- Ero diventato troppo dipendente

2- Avevo perso la mia identità personale annullandomi completamente in lei

3- Non ero più disposto a perderla

Mi soffermo sul terzo punto perchè ho riconosciuto che le cose andavano a gonfie vele fin tanto che sentivo che la mia vita sarebbe continuata senza problemi anche nel caso mi avesse mollato. Dopo quasi un anno di LTR però ho deciso di lasciarmi andare, di viverla fino in fondo e di non preoccuparmi più di queste cose.

Lì è veramente iniziato il declino, iniziando dal SESSO. Sentivo che non c'era più quel feeling di prima, sentivo che non riuscivo a farla rilassare completamente. Questo accadeva circa 3 mesi prima che iniziasse a manifestare tutta quella "sintomatologia" di cui ho parlato prima.

Cosa ho imparato da tutto questo?

Essere disposti a perderla, sempre e comunque, e mai abbassare troppo la guardia, la ONE-ITIS è sempre dietro l'angolo. Non posso promettere che seguendo questi consigli non perderete mai più nessuno che vi sta a cuore ma vi farà vivere sicuramente meglio.

ora sta a VOI commentare questo mio sfogo 8-)

Gregz

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Leo90

Ottima analisi, praticamente in quella fase ci siamo passati tutti, come dice il nostro caro Neil Strauss se vuoi avere una donna devi anche essere disposto a perderla

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Gregz

Credo sia uno dei più grandi controsensi del game:

più capisci di amare una persona e più devi saperla perdere se vuoi che continui a stare con te.

Una sorta di male necessario per un bene superiore.

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Aldus

non si può perdere qualcosa che non ti appartiene.

Una compagna è una compagna di avventure

per un viaggio un po' più lungo

dei soliti viaggi.

Nel migliore dei casi

se vi ha detto bene

se eravate pronti a scegliervi

questo viaggio durerà molto a lungo

e sarà felice

Modificato da Aldus
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Come darti torto!?! Piu gli fai capire che ti leghi e piu la perdi.

Mi ha testato pesantemente e solo ora sto riflettendo e capendo il passato.

Dopo aver raggiunto la perfezione di coppia mi ha tolto tutto, così di botto, con le solite scuse, lavoro, studio, amiche etc.

A furia di non vederla mi sono inzerbinito di brutto (a differenza dei primi mesi, quando la cotta era lei e a me non interessava piu di tanto, se non averla come distrazione dalla chiusura con la mia ex). E puntuale è arrivato il suo "addio". E io ci sono cascato dentro di brutto e le ho provate di cotte e di crude, ma NIENTE. Non ci sono stati santi che mi hanno fatto miracoli. Il presente (da 6 mesi a questa parte) lo conoscete tutti, nel mio post "La voglio..."

Una sola cosa non ho provato, ossia cambiare la mia mentalità, crescere ed essere disposto REALMENTE a perderla.

Me ne sto rendendo conto dopo UN ANNO, e ci sto provando con tutta la mia volontà!

Vabè, meglio tardi che mai, va :-)

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Gregz

@Aldus
Mi è piaciuta molto la metafora del viaggio. Direi che è il frame giusto nei rapporti perchè la propria individualità non viene messa in secondo piano.

Lei è solo una compagna temporanea.

@Milaus

Avevo letto la tua ONE-ITIS in queste settimane. L'unico consiglio che ti posso dare è: salva tutti i ricordi belli che hai di lei e butta il resto.

Vuoi ricordartela per la persona che era quando stava con te o covare odio e rancore nei suoi confronti per il resto della tua vita?

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È proprio questo il dilemma: se penso alle cose belle insieme a lei mi viene un'inspiegabile voglia di riviverle. Diversamente, come dici tu, non posso odiarla e straziarmi per tutta la vita. L'unica cosa che mi resta da fare ora è toglierla dalla mia vita il più possibile e pensare a me stesso, dedicarmi un po più di tempo, migliorarmi.

Secondo me per uscire dalle one-itis ci vuole tanto, ma tanto egoismo :-)

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sedotto_abbandonato

E' sempre dura mantenere l'equilibrio... la mia relazione è durata 9 anni ed in effetti per 8 anni e 10 mesi non ho mai avuto paura di perderla. Credo sia un discorso di ego: un tempo le donne si legavano molto di più e credevano all'uomo del proprio destino, ora, essendo la comunicazione orizzontale tra loro molto più efficace e presente, fanno più in fretta a confrontare e ti sfanculano. Inoltre il modello culturale le incita e le loda: "Abbiamo la vulva noi siamo il premio e nulla all'uomo è dovuto". Vi assicuro che è sempre stata molto dipendente da me, io ero bravo a tenerla dal punto di vista razionale, e dal punto di vista emotivo era sempre timorosa di perdermi. Sembra quasi che il valore che avevo all'inizio della relazione, piano piano, si è trasferito a lei e quando il trasferimento è completato... bye bye! Posso trovare di meglio! "Può trovare di meglio?" Può darsi di sì, nell'immediato; più complimenti, più attenzioni. Ma è un illusione, la donna si illude facilmente e spesso rovina la propria vita. Sono molto brave ad ostentare soddisfazione e felicità ma in realtà sono come dei criceti, tutto il giorno a correre in una ruota che non porta da nessuna parte... Eccetto le donne che si accasano e scelgono la maternità, perché quella è la loro funzione in natura. Non è natura è cultura.

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Gregz

@Milaus
Non avere fretta! Io ho avuto fretta di dimostrare a me stesso (leggi: LEI) che ero in grado di farmene quante ne volevo. Tutte stronzate.
Esaurisci tutte le emozioni che provi quando pensi a lei, non trattenerti, fino in fondo. Segui il bianconiglio e scopri quanto è profonda la sua tana.

@sedotto_abbandonato
Esperienze diverse, età diverse ma la motivazione è quella. Interessante la sfumatura di ego che dai al tutto.
La donna (leggi: EGO) cercherà sempre di impossessarsi dell'anima del proprio uomo. Quando ciò accade lo uccidono (metaforicamente parlando), un pò come fa una mantide religiosa. Utile è leggere il manuale di Franco per questa visione di test continuo.
Le tecniche sono si importanti e funzionano davvero ma alcune volte le perdiamo di vista troppo sopraffatti dalle emozioni.
Ecco perchè è utile avere degli stati mentali che mettono il tutto sotto una prospettiva diversa. Una volta calati nel frame giusto agiamo in automatico ed è li che esprimiamo noi stessi all'ennesima potenza, senza filtri comportamentali. Tutto quello che facciamo è pervaso da una sensazione, una specie di grossa mano sulla spalla, che ci infonde la fiducia che qualsiasi cosa sia andrà bene.

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sedotto_abbandonato

Io non so quanti anni hai, ma è impressionante comprendere per me che ciò che mi è successo a 36 anni mi successe pure a 15, a 19 e a 22 anni quindi l'età è relativa... insomma parliamo di età adulta, indipendentemente dall'anagrafe. In passato mi stufai prima... ma la nostra natura di uomo, forse si stanca di sforzarsi di apparire l'unico ed il migliore, perché la propria donna pretende sempre di più e lui ogni giorno vede tante donzelle sorridenti, ammaliato dai media che espongono il corpo femminile come una merce. Soltanto che le donne che ci piacciono in giro non sono merce... sono persone che vanno conquistate. Quindi cadiamo nel disinteresse per ciò che abbiamo di fianco (anche lei si gonfia a causa di questo modello e comincia a pensare che può avere di meglio) distratti da ciò che succede intorno. Solo che la persona che abbiamo vicino l'abbiamo amata, abbiamo investito materialmente e sentimentalmente su di lei... Le altre sono da conquistare con fatica ed il rimettersi in gioco. L'amore "eterno" esiste, o meglio esisteva, ma viviamo tempi, come mi piace dire, di cui dei sentimenti si fanno i saldi. Io sono tendenzialmente aperto ad i ritorni di fiamma proprio perché il mondo la fuori è una jungla spietata, poi magari si comprende che vi vuole qualcosa in più... e quel qualcosa in più è la condivisione. Va bene il sesso, va bene la passione, ma vuoi mettere quando una donna si fida talmente di te da scorreggiare senza problemi? :rofl:

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