-Styler- [Partecipante] 368 Inviato 21 Marzo 2014 Condividi Inviato 21 Marzo 2014 Ok...uno dei miei grandi sogni...sono usciti i bandi. Mi dicono che la concorrenza in facoltà è poca...mi sta già venendo la voglia di partire, è un esperienza che voglio assolutamente fare...so che crescero, so che mi divertiro, ma....mio padre e i suoi ragionamenti della minchia: è convinto che l unica casa che conti sia il voto di laurea, più o meno, e mi dice che 'se non ti aiuta nella valutazione, o non ti da crediti in più, che lo fai a fare? Non rischi di perdere tempo o fare peggio gli esami se li fai in un altra lingua?' Ora: io i mio motivi ce li ho, sono tanti, e 'profondi'. Solo che viaggiano su una linea che non si incontrerà mai con quella dei suoi ragionamenti. Insomma, vorrei una mano per convincere il mio vecchio, che a quanto pare non è molto favorevole...quali sarebbero in ottica lavorativa, i motivi 'politically correct' che dovrebbero spingermi a partire (e spingerlo a farmi partire)? [esempio pratico: a parità di tempo impiegato, di media, aiuta a livello di assunzione un esperienza del genere? È questo che vuole sentirsi dire, immagino, e colgo l occasione per raccogliere anche io un po di info su questi aspetti] Grazie (ah, altra domanda: meglio il Placement o il 'classico' erasmus per studio?) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Sennar [Partecipante] 506 Inviato 25 Marzo 2014 Condividi Inviato 25 Marzo 2014 Sei certo che convincerlo sia davvero così importante? Da come dici non è molto aggiornato,è rimasto indietro a come potevano andare le cose ai suoi tempi,se non ti ostacola potresti semplicemente far parlare i fatti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
menny13 [Partecipante] 286 Inviato 25 Marzo 2014 Condividi Inviato 25 Marzo 2014 (modificato) Un 100 con esperienza erasmus vale di più di un 110 senza erasmus. Così la penso io e così la pensano molti manager di società al passo coi tempi. E dal punto di vista dell'esperienza ti dico di farla. Ecco, magari scegli bene la destinazione. La Spagna non la vedo una buona destinazione, mi sa tanto da vacanza, ma questo è un mio pregiudizio. Riguardo al placement, non ne ho idea, ma seguire corsi invece di lavorare ti garantisce un bel po' di tempo libero per esplorare quello che hai attorno. edit: il discorso punteggio ovviamente non vale per quelle facoltà nelle quali tutti si laureano con 110... Modificato 25 Marzo 2014 da menny13 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
menny13 [Partecipante] 286 Inviato 25 Marzo 2014 Condividi Inviato 25 Marzo 2014 (modificato) sorry, doppio post. Modificato 25 Marzo 2014 da menny13 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimo12 [Élite] 477 Inviato 25 Marzo 2014 Condividi Inviato 25 Marzo 2014 Vai perché è un'esperienza di vita che vuoi fare e la rimpiangerai di sicuro se ci rinunci. Se proprio vuoi un argomento da usare con tuo padre, cerca di candidarti per un paese con un buon livello economico (UK, Irlanda, Germania, Scandinavia in genere). I contatti e le relazioni che maturano durante l'Erasmus potrebbero essere utili in futuro per una carriera fuori dai confini italici oppure dare vita a collaborazioni transfrontaliere. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BaldOfAwesome [Partecipante] 177 Inviato 27 Marzo 2014 Condividi Inviato 27 Marzo 2014 (modificato) Ok...uno dei miei grandi sogni...sono usciti i bandi. Mi dicono che la concorrenza in facoltà è poca...mi sta già venendo la voglia di partire, è un esperienza che voglio assolutamente fare...so che crescero, so che mi divertiro, ma....mio padre e i suoi ragionamenti della minchia: è convinto che l unica casa che conti sia il voto di laurea, più o meno, e mi dice che 'se non ti aiuta nella valutazione, o non ti da crediti in più, che lo fai a fare? Non rischi di perdere tempo o fare peggio gli esami se li fai in un altra lingua?' Ora: io i mio motivi ce li ho, sono tanti, e 'profondi'. Solo che viaggiano su una linea che non si incontrerà mai con quella dei suoi ragionamenti. Insomma, vorrei una mano per convincere il mio vecchio, che a quanto pare non è molto favorevole...quali sarebbero in ottica lavorativa, i motivi 'politically correct' che dovrebbero spingermi a partire (e spingerlo a farmi partire)? [esempio pratico: a parità di tempo impiegato, di media, aiuta a livello di assunzione un esperienza del genere? È questo che vuole sentirsi dire, immagino, e colgo l occasione per raccogliere anche io un po di info su questi aspetti] Grazie (ah, altra domanda: meglio il Placement o il 'classico' erasmus per studio?) Tuo padre non dice sciocchezze: il voto di laurea conta...almeno nei primi due anni dopo la laurea. È l'unico indicatore che permette a chi esamina il tuo profilo accademico/lavorativo di capire quanto hai preso seriamente il tuo percorso di studi.L'Erasmus ha senso come esperienza "di vita": diventa anche una esperienza significativa a livello formativo solo se ci agganci qualcosa di ragionato. Tipo una o più internship brevi all'americana, la frequentazione di corsi o laboratori che in Italia non sono presenti, il dare esami con professori di spicco nel tuo campo di studi. Magari una collaborazione per la tesi o cose così. Ma se ti aspetti di fare l'Erasmus a Praga o Barcellona e spacciarlo poi ad un colloquio come "esperienza formativa"...bè, preparati a dei sorrisi ironici. È roba che diverte ed apre la mente, ma per come la fa il 99% degli universitari italiani non serve a molto nel mondo del lavoro, se non come fonte di aneddoti alla macchina del caffè. Se l'obiettivo è divertirsi, vai. Se l'obiettivo è 50% imparare e 50% divertirsi, pianifica bene dove andare e cosa studiare e vai solo se ha un senso quanto pianificato. Se l'obiettivo è principalmente imparare e divertirti come contorno valuta una tesi ed un tirocinio/internship all'estero. Solo non piantare il muso al tuo vecchio perché ci ha preso quasi al 100% My two cents BoA Modificato 27 Marzo 2014 da BaldOfAwesome Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
sipontobic [Partecipante] 360 Inviato 27 Marzo 2014 Condividi Inviato 27 Marzo 2014 Io studio giurisprudenza e non avevo mai pensato di fare un erasmus perchè lo vedevo come una perdita di tempo e come un rischio di abbassarmi la media. Questo perchè la meta preferita dei miei colleghi è principalmente la spagna. Però quest'anno mi è venuto lo schizzo e quando sono usciti i bandi mi sono messo a cercare le università dove avrei potuto fare più esami, per restare un semestre. Non sapendo un'altra lingua oltre all'inglese, che so molto bene, ho messo ungheria come prima scelta e polonia come seconda. (in inghilterra non si può fare a causa del common law) In questo modo potrei fare 3-4 esami e poi tornare a gennaio/febbraio per concludere l'anno, che sarà l'ultimo, e intanto avrò acquisito un buon inglese giuridico. Io so che fa abbastanza curriculum. Ovvio che poi devi essere in corso, devi laurearti in tempo ed avere un buon voto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
comeback [Partecipante] 3052 Inviato 27 Marzo 2014 Condividi Inviato 27 Marzo 2014 Penso che a 25 (prossimo 26anni) e in odor di tesi in Ingegneria, posso darti un parere non dico autorevole ma abbastanza valido. Le esperienze vanno fatte, senza pensarci e senza una eccessiva ponderazione, perchè l'inerzia e l'indecisione è il peggior nemico. Il risultato finale di queste esperienze, in altre parole che vadano male o bene nessuno lo sa se non una volta che si sono fatte. Una esperienza come un programma di studio all'estero, a prescindere da mille discorsi (alcuni infondati) che si fanno, è sempre qualcosa di positivo. Tuo padre ha la propria visione delle cose, e in linea generale mi sembra che lui valuti la laurea alla stregua di un pezzo di carta. E' una impostazione che avev anche io ai tempi del primo anno di università, ma col tempo e avendo conosciuto tantissimi studenti come me, ho capito che alcuni vedono nello studio un percorso di formazione e non solo un ticket da spendere sul mercato del lavoro. Quelli che vedono la laurea come pezzo di carta, sono spesso chiusi nel recinto mentale, anche con medie e voti alti. In triennale un Erasmus non ha a mio giudizio un gran senso se poi hai intenzione di continuare. In magistrale ha più senso e potresti valutare, come sto facendo, un placement o altri programmi simili. Per il dottorato, è ovviamente una esperienza da fare a tutti i costi. Circa la spendibilità di questa esperienza, ritengo : - ai fini accademici ha senso fare un programma internazionale, se è svolto in una università che ha un minimo di prestigio. Non ha senso andare in un posto peggiore. Io che studio a Bologna Ingegneria, ha senso andare in Germania o in Olanda, ma non avrebbe senso non so andare in Inghilterra dove vale più come sede per economisti ad esempio - ai fini personali, è tutto di guadagnato; - ai fini lavorativi secondo me è difficile che un datore di lavoro si entusiasmi in modo smisurato perchè sei stato un Erasmus, ma è un punto in più - molto utile invece è andare all'estero e valutare li' delle opportunità. In altre parole utilizzare l'Erasmus (in particolare il Placement) come porta. Ad esempio all'estero potresti fare la tesi e da li' valutare un dottorato, o svolgere una intership e rimanere li'. Un mio caro amico è in Irlanda a fare informatica, e ci è finito grazie ad un erasmus placement. Una volta che sei fuori dall'università, una opportunità del genere, sarà molto più difficile. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora