ξรô†ïcø [Élite] 1505 Inviato 5 Aprile 2014 Condividi Inviato 5 Aprile 2014 Mi piaceva il motto. L'avevo riletto proprio qua su IS, in firma a un utente. E se si ragiona retrospettivamente, sembra vero. Cazzo, quante sofferenze. Sui banchi, in palestra, nelle relazioni sociali, nelle uscite con gli amici. Ma sono valse tutte la pena. Oggi una mia amica pubblica 3 foto su facebook, album dal nome "no pain - no gain". Tre bellissime foto di cani in gioco. Atteggiamento predatorio, canini sguainati, zampe aperte pronte ad artigliare una preda succulenta (una palla di plastica rosa). E penso. Ma i cani non hanno avuto "gain"? Certo che sì. E dov'è il loro "pain"? Mi viene in mente un altro video dove dei simpatici ratti eseguivano comandi per cui erano stati addestrati, dietro la ricompensa di un semino. Mi posso immaginare la sofferenza del ratto costretto a imparare il giochino, forzato a fare lo slalom tra le matite e alla fine ottenere il croccante premio. E ripenso al cane dei miei genitori che per imparare il comando "Qua!" è stato preso innumerevoli volte in braccio e portato a forza nel punto dove sarebbe dovuto arrivare, per poi ricevere la ricompensa. Quando c'è solo pain non c'è nessun gain, non nel lungo termine. Spesso la sofferenza è edulcolorata da una speranza, ed è semmai questa a porre le basi per un guadagno. Spingere solo sulla forza di volontà alla lunga farà crollare. E talvolta la sofferenza non è neanche necessaria tout-court, e non ci dobbiamo sempre "auto-addestrare". L'automiglioramento è per lo più naturale. Altrimenti gli animali selvaggi passerebbero tutto il giorno a leccarsi i genitali e morire di inedia, anziché investire le loro energie nella caccia o nella conquista del territorio più grande e con più femmine o nell'attrare i maschi migliori, più forti e più in grado di trasmettere una sana discendenza. A volte è solo un gioco. A volte basta solo trovare la nostra pallina rosa da inseguire. E se la troviamo, il nostro pain sarà invece un divertimento. Venus, Nina, step45 e 4 altri ha reagito a questo 7 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BillyTheCowboy [Partecipante] 890 Inviato 5 Aprile 2014 Condividi Inviato 5 Aprile 2014 (modificato) Credo che frasi del genere, come ogni frase fatta o citazione, siano vere nel momento in cui qualcuno le contestualizza all'interno di un esperienza che ha vissuto o stà vivendo.Certo, il cane in questione non ha dovuto sbattersi in nessun "pain", ma se io, ad esempio, dovessi fare una gara sportiva, raggiungere un traguardo, laurearmi anche se non sono un drago etc etc, per me, quella frase acquista senso nel momento in cui, a fronte di un dispendioso esborso di risorse ed energie, ottengo qualcosa.Poi è chiaro che se nel fare qualcosa, ricevo una botta di culo che mi facilità tanto meglio: fatica risparmiata e risorse investite altrove.Ad ogni modo, credo che farsi il mazzo per ottenere qualcosa, stia alla base di qualunque processo di miglioramento (sia come individuo che come attività o altro): certo, se sei brutto non puoi aspirare a diventare brad pitt, ma lavorando su look, stile, personalità e tutto il resto puoi certamente elevarti e ottenere risultati migliori.E' anche chiaro che nel momento in cui io faccio qualcosa che mi piace, (come quando la tua passione diventa il tuo lavoro) non ho lo stesso pain che avrei dovendo fare qualcosa che detesto. Ripeto, sono frasi che acquistano senso solo se contestualizzate, e con le dovute condizioni al contorno. Modificato 5 Aprile 2014 da BillyTheCowboy Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dickinson1 [Partecipante] 2640 Inviato 5 Aprile 2014 Condividi Inviato 5 Aprile 2014 purtroppo senza fare niente non si ottiene niente. Ma se vogliamo guardare e restare in ambito di animali,si puo' osservare i gatti. Restano in panciolle sul divano,fanno un po' di fusa e si prendono il bocconcino. Se restano su una strada rischiano di venire investiti I cavalli da corsa vengono allenati anche a furia di frustate (ok,non e' che me ne intenda molto) per poi, una volta diventati dei campion,trattati come dei Re. Poi finiranno a dare il loro seme e diventare dei riproduttori. Non male come vita,in fondo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
black mamba [Partecipante] 2408 Inviato 5 Aprile 2014 Condividi Inviato 5 Aprile 2014 (modificato) Non sono d'accordo, esotico. Secondo me ti fai fuoriviare dal significato che dai alla frase. No pain no gain non significa che non puoi provare un generico piacere senza prima aver sofferto, significa che la strada per la conquista del tuo obiettivo passa dalla fatica, dalla sofferenza, dallo sbattimento. e poco importa che ci sia spazio per il piacere e per il divertimento, nello sforzo. il gioco è uno dei modi migliori per imparare, dopotutto. non è che non fa male sbucciarsi le ginocchia mentre si impara ad andare in bicicletta, è che -dato che stai giocando- e vuoi con tutte le tue forze padroneggiare la bicicletta, ti rialzi e risalti in sella senza fare storie, senza che il dolore ti abbia fermato. e non perchè siamo masochisti e ci piace farci male, ma perchè se non hai imparato come guadagnarti, come conquistarti qualcosa, non sarai in grado di riottenerla a tuo piacimento, di mantenerla nel tempo. sarai sempre una banderuola vittima del caso. una volta ti andrà bene e una ti andrà male. senza che tu sappia bene perchè. che il "pain" sia dolore fisico o fatica, come nel caso di traguardi sportivi oppure che sia mentale, come nel caso dello studio, poco importa. se sei bravo, imparerai a trovare un modo piacevole per addolcire il tuo pain, ma l'unico modo che vedo per evitarlo, è quello di barare. e forse - dato che il motto nasce nel mondo sportivo e siamo in "stagione di doping" questo concetto è un po' demodé, ma per me, mantiene sempre il suo valore Modificato 5 Aprile 2014 da black mamba Nina ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ξรô†ïcø [Élite] 1505 Inviato 5 Aprile 2014 Autore Condividi Inviato 5 Aprile 2014 Black mamba (e altri), quello su cui volevo focalizzare l'attenzione è che l'eccesso di doverizzazione risulta controproducente. Il motto di spirito è giocoforza incompleto per ragioni di sintesi, ma ovviamente bisogna ricondurne il significato ai veri valori che può trasmettere. Quindi si può leggere la frase in due modi: uno: "fatti un culo quanto una capanna, e avrai un risultato", e due "anche se in questo momento senti che ti stai facendo il culo come una capanna, pensa al risultato che avrai". Sembra sottile la differenza, ma per me non lo è. Rimane comunque una focalizzazione su una sofferenza che spesso è evitabile e senza doping, basta rendersi gradevoli le attività. Prendi l' "uscire per sargiare". E' una stronzata che alla lunga ti avvilisce, eppure ancora oggi si legge. Ora, è chiaro che se esco con altri pua ci dedichiamo anche all'arte del broccolaggio, ma bisogna viverlo come un piacere, non come un dovere, altrimenti alla lunga uno scoppia e dice "fanculo a tutti, vado a puttane". E tante volte bisogna anche avere il coraggio di dire "questa strada è lunga e sgradevole, non fa per me". Ad esempio, a me non piace studiare a comando. Ho provato a fare l'uni, ma finivo per odiare le materie che in altri contesti invece ho studiato autonomamente e senza nessuna fatica. Non so se ho reso l'idea, dico solo che la vita è troppo breve per fare cose che non ci va di fare (cit.) black mamba, Weiji, Inerba e 2 altri ha reagito a questo 5 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
black mamba [Partecipante] 2408 Inviato 5 Aprile 2014 Condividi Inviato 5 Aprile 2014 d'accordissimo. la ricerca di una strada più congeniale per arrivare allo scopo in modo più piacevole è senz'altro segno di intelligenza, di apertura mentale, imho. ma sempre strada da fare rimane. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Maro91 [Partecipante] 111 Inviato 6 Aprile 2014 Condividi Inviato 6 Aprile 2014 Secondo me bisogna anche stare attenti a come si vuole raggiungere l'obbiettivo che ci si è posto perchè può capitare che tra le varie strade per arrivare la meta si scelga la più corta che però non è sempre la più facile e gli effetti di una determinata scelta si possono ripercuotere o meno nel presente. Tanto per farvi un esempio io a 16 anni pesavo 120 kg , frustrato dall'essere deriso da tutti ho deciso di mettermi a dieta per raggiungere un peso forma (cioè intorno ai 77 dato che sono alto 1 ,83) , questo era il mio obbiettivo , da mona che ero a 16 anni ho scelto la via più corta , smettere di mangiare e iscrivermi in palestra,non mi dava nessun tipo di sofferenza , facevo tutto per me stesso . Poco più di un anno dopo pesavo 70kg , un disastro , avevo raggiunto il mio scopo ma il mio fisico era distrutto,il non essermi fatto guidare attraverso il mio dimagrimento mi ha segnato a vita e ora sono di nuovo qua che mi ridevo fare il culo per riparare. ξรô†ïcø ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dickinson1 [Partecipante] 2640 Inviato 6 Aprile 2014 Condividi Inviato 6 Aprile 2014 cinquanta chili nel giro di un anno e' davvero una impresa! Se sei 1,83 dovresti raggiungere almeno gli ottanta chili per essere "giusto",sempre in base alla corporatura. Ma se hai le giuste motivazioni credo che tu possa raggiungere questa meta. Ogni obbiettivo ha gli ostacoli,niente e' facile. Poi sei giovane,percio' maggior ragione per darti da fare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Panko [Élite] 292 Inviato 6 Aprile 2014 Condividi Inviato 6 Aprile 2014 Penso che sia chiaro per ognuno di noi, quando si intraprende un percorso di crescita e si mira alla realizzazione di obiettivi, che bisogna farlo trasformandolo come un gioco, come un piacere. Se così non fosse non si andrebbe avanti. Sta ad ognuno di noi metterci il proprio in ogni cosa. Chi ci può mettere curiosità nell'imparare una materia di esame all'università. Chi può metterci passione nel diventare più forti e grossi nella creazione dell'ideale di fisico. Chi può provare gusto nello scoprire le dinamiche sociali e sviscerarle fino all'osso.Ripeto, senza metterci del divertimento non si va avanti. E' chiaro però che ci saranno sempre delle parti dure durante il percorso, è inevitabile.E' lì che sta la differenza. Nel quanto è forte il tuo perchè nel voler portare avanti il tuo obiettivo. Fare una cosa completamente contro voglia non riuscirà mai a nessuno di noi. Non si può arrivare a riva, contro corrente, se nemmeno c'è l'intenzione di nuotare. Musica per le mie orecchie No Pain, No Gain ξรô†ïcø ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
belzebu [Partecipante] 116 Inviato 6 Aprile 2014 Condividi Inviato 6 Aprile 2014 La annovero fra le citazioni degli uomini del ressentiment. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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