-AgentOrange- [Élite] 710 Inviato 7 Aprile 2014 Condividi Inviato 7 Aprile 2014 Una volta ho sentito dire "No Paing, No Gain!...and No Brain" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Old Norse Wolf [Partecipante] 3615 Inviato 7 Aprile 2014 Condividi Inviato 7 Aprile 2014 Quello che volete lo vogliono anche gli altri. E ce n'è sempre poco, in culo alla mentalità dell'abbondanza. Quindi, se volete il risultato, dovete sbattervi. Il resto sono minchiate. Domande? gelsomino ha reagito a questo 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gelsomino [Partecipante] 6790 Inviato 7 Aprile 2014 Condividi Inviato 7 Aprile 2014 (modificato) Con la grossa possibilità di non aver capito una beata cippa del discorso e conseguente fustigazione ... ... posso provare a suggerire che : [gelsomino mode on] a) "no pain, no gain" sia un'espressione SPECIFICA del concetto "no impegno (intellettuale/organizzativo-pratico/fisico), no risultato" ma che b) essendo stata formulata in ambito sportivo, l' "impegno" coincidesse con il "pain" dello sforzo fisico e che quindi c) anche in questo caso stiamo contestando un concetto generale attraverso una sua applicazione particolare? [gelsomino mode off] informati,sono stato consigliato da un buon amico,lo dico sul serio,di cambiare registro,ed il consiglio l'ho accettato e gradito moltissimo. con affetto ps.. scusate off topic Modificato 7 Aprile 2014 da gelsomino Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ξรô†ïcø [Élite] 1504 Inviato 7 Aprile 2014 Autore Condividi Inviato 7 Aprile 2014 Con la grossa possibilità di non aver capito una beata cippa del discorso e conseguente fustigazione ... ... posso provare a suggerire che : [gelsomino mode on] a) "no pain, no gain" sia un'espressione SPECIFICA del concetto "no impegno (intellettuale/organizzativo-pratico/fisico), no risultato" ma che b) essendo stata formulata in ambito sportivo, l' "impegno" coincidesse con il "pain" dello sforzo fisico e che quindi c) anche in questo caso stiamo contestando un concetto generale attraverso una sua applicazione particolare? [gelsomino mode off] ti faccio un esempio. "voglio dimagrire" "Vai a correre." "eh ma che due palle." "iscriviti a fubles e fai una partita alla settimana a calcetto" "ah fico!" sempre corsa è Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ξรô†ïcø [Élite] 1504 Inviato 7 Aprile 2014 Autore Condividi Inviato 7 Aprile 2014 Ma infatti, il problema è che non funziona, se non in teoria. Alla fine ne esce solo un'inutile doverizzazione e di conseguenza colpevolizzazione per aver mancato l'obiettivo. Credi che quello che arriva a correre 10km in quaranta minuti odi la corsa? Magari ci ha provato per scherzo o per dimagrire o perché costretto ad educazione fisica o per altri motivi, ha detto "cià, vah, facciamoci una corsetta". Poi se ne torna a casa carico delle endorfine che l'attività fisica rilascia e dentro di sé è esaltato, pensa "domani ci vado ancora", e così via. E ad un certo punto gli viene "quasi quasi mi alleno per fare 10 km in 40'. Sarà un bello sbatta!". Ma in realtà lo è relativamente. Idem diventare campione di calcio o chennesò, mega ricercatore. Ti devi fare lo sbatta, che sia sul campo o sui libri, ma lo sbatta ti piace. Non è un caso che la maggior parte delle persone diventate brave in qualcosa ne siano quasi ossessionate. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Junkhed [Partecipante] 625 Inviato 1 Maggio 2014 Condividi Inviato 1 Maggio 2014 purtroppo senza fare niente non si ottiene niente. Ma se vogliamo guardare e restare in ambito di animali,si puo' osservare i gatti. Restano in panciolle sul divano,fanno un po' di fusa e si prendono il bocconcino. Se restano su una strada rischiano di venire investiti «Nella prossima vita voglio essere un gatto. Dormire venti ore al giorno e aspettare che ti diano da mangiare. Starsene seduti a leccarsi il culo. Gli umani sono dei poveretti, rabbiosi e fissati.» Charles Bukowski. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Junkhed [Partecipante] 625 Inviato 1 Maggio 2014 Condividi Inviato 1 Maggio 2014 Dipende. La formuletta in teoria è vera. Ma dipende dai contesti, dalle situazioni, dal passato personale. Uno che ha fallito cento volte in una cosa, giustamente evita l'ennesimo pain rinunciando anche al gain, peraltro improbabile visti i precedenti. Conta molto il talento, poi. Se hai talento per qualcosa, è quella la direzione in cui andare, minimizzando il pain e massimizzando il gain. Se non sei portato per qualcos'altro invece, meglio evitare di intraprendere imprese improbabili. Insomma, la vita è troppo corta e problematica per complicarsela ulteriormente senza alcuna logica. Meglio farsi furbi, quello sì. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
paperoga [Partecipante] 119 Inviato 1 Maggio 2014 Condividi Inviato 1 Maggio 2014 L'ultimo punto è essenziale. E' la stessa filosofia di una storia illustrata (di un disegnatore inglese, un grande) che ho letto da bambino. C'è il tricheco DENTISTA russo che tutti i giorni vede bocche e denti. Lunedi' martedi' ecc., sempre a curare le bocche di animali diversi. La domenica la moglie gli dice "oggi riposati, hai lavorato tutta la settimana, perché non vai al museo di storia naturale a guardare i dinosauri ecc.?" E l'ultima vignetta ritrae il tricheco in estasi che fissa la dentatura di un brontosauro... Non è un caso che la maggior parte delle persone diventate brave in qualcosa ne siano quasi ossessionate. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste898 [Partecipante] 579 Inviato 2 Maggio 2014 Condividi Inviato 2 Maggio 2014 "No Pain No Gain" è la frase che usava Arnold, io la ricordo per quella. Perchè sarebbe una mezza cazzata?! Se non sei disposto a fare sacrifici, a farti il culo mentre gli altri se la spassano, non sarai mai nessuno. Il significato è tutto li. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ArmaLaTuaAnima [Partecipante] 258 Inviato 13 Maggio 2014 Condividi Inviato 13 Maggio 2014 Mi sembra chiaro come concetto che se c'è un minimo di sofferenza il risultato che si ottiene è piu' appagante rispetto al medesimo risultato ottenuto a zero sbattimento. Serviti e riveriti è di un palloso indescrivibile. Mi sa di geriatrico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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