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Andrea_mi

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Andrea_mi

Immergiti nella mente di un diciottenne, spensierato, calmo, felice.

Mettilo seduto in un bar, sul mare, beh non proprio sul mare, diciamo a 20 metri, il mare non lo vedi nemmeno in realtà perchè di mezzo c'è un aiuola, ma lo senti, e senti anche l'odore di salsedine, tra venti minuti devi andare a lavoro, sono 15 minuti in motorino: devi attraversare due belle colline completamente immerse nel verde ed arrivare in un altra spiaggia, fai il bagnino lì (figata).

Fino a due minuti prima eri con una ragazza che avevi conosciuto, una bella castana occhi azzurri, uno schianto, l'hai anche chiusa: ti stai godendo la tua vita al 100%. Ti sei modellato il tuo carattere attraverso sconfitte, vittorie e tanta autocritica. Ora ti senti libero e consapevole della tua realtà, fai succedere le cose, non le aspetti. C'è qualcosa di più? Forse…

Arriva una ragazza, mai vista, mai sentita, mai notata e ti viene a parlare, sei rilassato e "Tu adesso avrai la fortuna di conoscere la persona più incredibile della tua vita, mi presento, sono Andrea" Si parla quei 5 minuti e me ne vado. Bella gnocca, si, ma il lavoro chiama.

Col tempo ci conosciamo, è una bella persona, però è anche estate, ed estate significa emozioni folli a ogni ora del giorno, perchè a 18 anni te lo permetti da solo di divertirti anche più del dovuto. Lei la lasci li, te la dimentichi, è una delle tante alla fin fine. Lei però si fa sentire, vi siete scambiati il numero, allora sai che ti dico? Ti metto nella lista di attesa, quando mi gira, ti prendo e ti metto a pi greco mezzi.

Nel frattempo fai anche altre esperienze importanti, sei lontano anni luce dalla OneItis che ti ha minato e da cui sei risorto sotto forma di autodispensatore di divertimenti e felicità. Ti senti davvero forte, niente può distruggere la tua bolla di imperturbabilità, costruita con fatica, prendi cantonate ogni giorno ma la bolla resiste, ed è come se ogni giorno tu diventassi sempre più capace di risolvere i problemi con uno schiocco di dita. La bolla è diventata diamante puro, insensibile al peggiore degli urti.

In questa situazione vedete uno che sia uno, particolare negativo?

No assolutamente! Unico neo, per così dire, è che andare con le ragazze era diventato solo una questione di sfamare l'ego, magari erano anche bellissime persone, ma non ce la facevo ad affezionarmi e provare per loro qualcosa oltre la simpatia, erano loro a investire, io a dire "ok ti compro". Le emozioni erano diventate un ricordo. Ero di ghiaccio, lo sapevo, ma nonostante ciò, credo che non ci sia niente di male a non avere una relazione profonda con ogni ragazza. Si tratta comunque di essere sinceri con se stessi e con gli altri, le prese in giro non sono il mio forte: quello che vedi, e quello che senti è l'espressione spontanea e profonda della mia anima.

Ho toccato una sorta di fondo a Novembre, tempo in cui sono stato con una ragazza solo per diventare "parente" con un mio amico che andava con la sorella gemella nel frattempo. Follia pura. Glielo dissi prima che non avrei avuto intenzione di continuare, neanche a vederci. Ed erano pure croccanti entrambe, con dei culi che ispiravano follie circensi, occhi come i cristalli di Boemia e capelli biondissimi. Ahahah giudicatemi pure, sono un mostro, una volta andati via da quel pomeriggio era come se non l'avessi mai vista. Nonostante ciò non avevo intenzione di cambiare atteggiamento, mi stava bene.

Qualche domanda ragazzi?

"Ma la ragazza che hai conosciuto in estate cosa centra allora?"

Maledetta (paradossale chiamarla così). E' proprio a quello che volevo arrivare. Perchè da Natale ha cominciato a piacermi davvero: mi armai di lingua tagliente, sorriso e sfacciataggine e decisi di provarci, come al solito, reframmo e guido tutta l'interazione. Sei tu a volermi, a desiderami tra le tue gambe. Io do il ritmo, decido questo e quello, ti invito e poi ti do buca, ti chiamo all'improvviso per farti venire da me e farti investire. Tira e molla. Sempre, in ogni discorso, ogni frase, sempre.

Ah, è anche fidanzata. Aspetta allora… *schiocco di dita*… ecco come percepivo questo "problema".

A un certo punto cominciò a cambiare il suo atteggiamento, tra morsi sul collo, toccate equivoche, smanacciamenti di capelli, messa in risalto di differenze fisiche, (chiamasi tette: una quarta abbondante in questo caso) che considero segnali inequivocabili oltre alla volontà di uscire da soli, non parlare mai del fidanzato e di esporre sempre di più le parti viscerali verso di me quando eravamo insieme, o vedere i piedi che puntavano verso di me, i polsi che guardavano me... era un turbinio di segnali psico-neuro-linguistici a connotati fortemente sessuali che avrebbero eccitato sessualmente quel cocainomane di Sigmund Freud.

C'è da interpretare qualcosa quindi? No.

Questo è stato frutto di numerosi reframe, e montagne russe di emozioni, prima veloci e poi lente, neg, chi più ne ha più ne metta, ma ormai nemmeno più mi sforzo a pensarle certe cose, mi vengono naturali, a volte non me ne accorgo nemmeno. Mi sentivo padrone del gioco, e stavo giocando la partita perfetta, sono critico nei miei confronti, ma stavolta era tutto calibrato nel modo giusto. L'avevo fatto anche altre volte, ma mai con questa piacevolezza, e armonia, tant'è che a un certo punto ho pensato di finire con il gioco, visto che mano a mano che uscivo con lei, trovavo in questa ragazza delle qualità che per me sono da apprezzare. Avevamo un incredibile rapporto di complicità, una cosa che non ho mai provato prima, nemmeno con la OneItis: ero stordito.

Stava per iniziare una reazione biochimica che è volgarmente chiamata innamoramento: sarebbe rimasta una crisalide per sempre o sarebbe sbocciata in una farfalla colorata?

Qualche giorno fa l'ho baciata, alla prima occasione utile, prima che se ne andasse dal ragazzo. Aveva aspettato 20 minuti in più del "dovuto", il ragazzo già la aspettava da un pezzo e mi sembrava maleducato lasciarla andare via senza il bacio.

Potevo rovinare il rapporto tra me e lei, dopo non sarebbe più stato lo stesso.

Potevo rovinare i rapporti di amicizia con gli altri amici, mettendoli di fronte a una scelta, me o lei nel caso fosse andata male.

I rischi erano tanti, ma piuttosto che rimanere nel limbo, preferisco morire tra le pareti taglienti dell'inferno. Alla fine è stato il più grande gesto d'amore che qualcuno avrebbe potuto fare per se stesso.

Mi sentivo consapevole di saltare da un aereo senza paracadute sopra un prato di chiodi immenso, con un metro quadrato dove poter atterrare e vincere. Mi sentivo, ecco cosa, e mi eccitava alla follia questa sensazione.

Da lì, tutto a rotoli.

Evidentemente il gioco perfetto… non era perfetto, oppure qualcosa si era inceppato nel sistema.

Ieri abbiamo chiarito per sempre, dovevano essere 5 minuti e invece si sono tramutati in 90 minuti di chiacchierata, che continuerò a ricordare come tra i momenti più belli e sinceri della mia gioventù, dove mi sono uscite delle parole così delicate e vere, che hanno lacerato le sue guance con delle lacrime, per 90 minuti. 90. Immaginate quanto è stato pesante per me, rimanere ancora una volta un pezzo di ghiaccio. Non le avrei fatto pesare une delusione così forte (altro aspetto del mio carattere).

"Ti vedo solo come un amico" e "sono fidanzata" questa è la versione ufficiale, singhiozzata tra le lacrime.

Un' affermazione che ha tanto il sapore di un "Non posso" che venera gli ordini di alcune regole morali a cui il mondo intero inneggia bendato, mettendo in secondo piano la felicità personale. Ecco cosa mi è sembrato.

E io che ho sempre detto quello che pensavo a costo di stare antipatico e di essere senza filtri, mi sono sentito mangiato da quello che ho visto e sentito, come se mi avessero squarciato in due e avessero tirato una secchiata d'acido, ecco come. Non tanto per lei, ma per la falsità e il dovere che alcune persone sentono nei confronti di regole che NON esistono.

Regole che minano la felicità delle persone ogni giorno, che le fanno vivere infelici, stressate e nevrotiche. Il fidanzato, persona indefinibile, di cui però non ho mai parlato con lei, è arrivato a farla sentire in colpa perchè una sua parente era in fin di vita e lei ci soffriva. "Eh ma è stronzo, e lo sai Andrea che alla fine vincono sempre loro!" Eh no scusatemi, qui si tratta di un distillato di cattiveria. Chi sceglierebbe questo? Un mese fa vi avrei dato una risposta certa, ma adesso non saprei più cosa dirvi…

Come è andata a finire? Ho fatto un altro, l'ennesimo atto di amore nei miei confronti: smettere di vederla. E' incredibile come anche in queste situazioni riesca a vedere le cose in modo calmo e distaccato.

"Ti voglio davvero bene, per favore rimaniamo amici. " Ecco la scelta facile, spuntare di nuovo, ma come vi ho già detto il limbo non è per me, preferisco l'inferno, da li lotti per uscire, mentre nel limbo ci rimani impantanato.

Questo è troppo per chiunque: volersi così bene in certi casi da rifiutare per sempre un bellissimo e SANO rapporto con una persona, che non vedrò mai più come amicizia. E' dura, sento che è difficile ma è la strada giusta, forse diventerò ancora più freddo, o forse è solo l'imbocco di una strada per la felicità, non lo so…

Conoscevo la situazione della ragazza, perchè me ne parlava, e l'ho vista rifiutare la felicità che le proponevo, per non so cosa, ho paura che possa succedere ancora, con altre persone, sono incazzato e dispiaciuto…

Sono gli esseri più indifesi e innoqui, ogni volta, che scardinano le anime dei più forti. Un paradosso insostenibile che sta logorando la bolla di felicità che mi sono costruito e che pareva essere di diamante, tutto a un tratto, sembra incrinarsi perchè una ragazza l'ha accarezzata.

Il castello di sabbia è crollato, ne sorgerà un altro più bello. E' una promessa.

Un Saluto a tutti,

Andrea

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rubix_

Scrivi davvero molto bene. Ed è molto bello il messaggio che trasmetti.

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Andrea_mi

Piccolo aggiornamento, tutto è passato dopo "sole 36 ore" di agonia per dimenticare alcune delle cose più belle che abbia mai detto a qualcuno.

L'aereo è ritornato in quota e vola continuando sempre ad accelerare. Riguardando il fatto adesso, cioè dopo una decina di giorni, posso già capire quanto mi abbia reso ancora più forte, mi sento come un serpente che ha cambiato la pelle per l'ultima volta. Sento di non poter essere afflitto più in nessun modo, è la nascita del "freddo calcolatore scandinavo"? Ahahaah lo scoprirò, ma non credo, non mi va di farmi troppe seghe mentali a riguardo, continuo a vivere nella felicità che mi costruisco e procaccio.

Vorrei fare un appunto però. Spesso le persone quando arrivano qui sul forum con i loro problemi, pensano di trovare la pillola magica per risolverli tutti. (Io lo dico, magari al nuovo utente x tornerà utile)

La pillola magica non esiste, o meglio: siete voi la pillola magica. Io sono arrivato qui per imparare qualcosa sui rapporti tra ragazzi e ragazze, e oltre a fare questo ho imparato a vivere la mia vita in modo felice. Penso che non si tratti nemmeno di seduzione vera e propria, si tratta di imparare alcuni atteggiamenti che se vengono applicati nelle nostre vite possono far iniziare un effetto domino che influenza ANCHE la sfera delle relazioni personali.

Puoi conoscere cosa è un Neg, uno shit test, un LMR e affini, sapere come fare reframe, boyfriend destroyer, avere le tue routine personali che usi con entusiasmo ogni volta va bene… certo!

E' sempre un qualcosa in più che può aiutarci. Io alla fine lo vedo davvero come un gioco, forse per la mia giovane età o per carattere credo che avere un palo in più nella sterminata collezione è solo un'informazione che può giocare a mio vantaggio. So anche di offrire qualcosa di veramente bello alle "bimbe", per una notte o per un mese non importa… Dare loro un assaggio dell'universo di idee che ho dentro le ha sempre drogate.

L'unica cosa che davvero mi affligge ancora è: come è possibile che una persona scelga l'infelicità a un centimetro dalla felicità? "Hai interpretato male" Dico presuntuosamente che è impossibile, già dalla prima volta che ci siamo parlati era manifesto che non sarebbe mai nata un'amicizia. Ma non voglio soffermarmi sull'episodio appena passato, potete interpretare le cose da ciò che ho scritto sopra…

A sua volta sembra essersi sbloccata un'altra area del "gioco" dove devo portare una ragazza fuori dalla zona di comfort, e la mia curiosità mi spinge a scoprirlo! "Tu sei completamente pazzo" E io sono d'accordo con voi ahahahah, ora quando mi capiterà di provare vi farò sapere ciò che ne uscirà, nel frattempo magari penso alla maturità e a qualche altra castagna.

Mi raccomando ragazzi, promettetevi di farvi felici da soli. Critiche e idee diverse sono sempre ben accette, scrivete pure.

Un saluto, Andrea…

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rubix_

L'unica cosa che davvero mi affligge ancora è: come è possibile che una persona scelga l'infelicità a un centimetro dalla felicità?

Una grandissima cosa che ho imparato: Le persone sono spaventate dal successo e della felicità. E' un cambiamento e un muro che vedono, anche se basta soltanto un passo.

Anche se sembra assurdo, lo so.... per lo stesso motivo assurdo con cui ci sottomettiamo da soli ad una donna che ci piace.

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Quoto sopra, le persone sono talmente abituate alle catene che si impongono e la depressione che paradossalmente rifuggono e sono spaventate dalla prospettiva di essere felici, felici davvero, un giorno.

Se provi a rompere le loro catene, è un casino (come diceva il buon vecchio Jim Morrison, ma l'ho visto anche su campo XD)

Non si cambiano le persone, si portano a cambiare (o ancora meglio "si seducono" verso il cambiamento) al massimo, ma devono credere che il cambiamento sia tutto loro, dovuto a "loro scelte"... ad averlo saputo prima (XD)

Mi è accaduta una cosa simile alla tua in passati, ed una si è scelta l'infelicità (per entrambi)....

Ci sono delle persone che si scavano la fossa... la mia credo lo fece perché pensava di non meritarsi la felicità che avevamo assieme (personalità particolare) o non so... i suoi erano separati ed aveva una visione relativamente fredda dei rapporti monogami (allora lo ero, convinto verso idealismi forse anche eccessivi, non so)... magari non ci credeva (o non voleva crederci\aveva paura di rimanere ferita\ferire\altro), e quindi quando insistetti troppo su questa cosa scappò (gettandosi più in là comunque in una mono-storia che boh.... col tipico zerbino [ed io anche se ero idealista e monogamo, ero anche tremendamente orgoglioso, uno dei motivi per cui infatti poi la lasciai andare e stop ])

Successivamente mi ricercò, ma ho sempre tenuto le distanze (Storia lunga)

Magari un giorno anche la tua ti ricercherà, o magari la ritroverai in circostanze diverse (il che non è detto sarà un bene, o anche solo che proverai ancora ciò che provavi prima per lei)...

...il mio consiglio, che mi pare comunque tu già segua, è : Segnatela come esperienza, passa avanti e continua a vivere\scoprire la tua vita

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dickinson1

Il discorso relativo alle catene e' anche un concetto espresso molto bene in alcuni testi di Richard Bandler,

il padrino della PNL.

Una frase molto bella, che mi sembra riassumere bene il concetto, ho avuto l'occasione di leggerla in

"Scelgo la liberta'":

La liberta' personale e' la capacita' di provare le emozioni che volete,spezzando cosi' le catene di paura,tristezza e odio:

catene fatte di emozioni e sensazioni negative,di convinzioni limitanti e di comportamenti distruttivi".

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Andrea_mi

Grazie a tutti delle belle risposte. Vedete, io penso di potercela fare a trascinare questa persona fuori dalla zona di comfort. Un modo c'è sicuramente e io lo troverò.

La particolarità di questa discussione è che per la prima volta non si parla dell' Inner game di un utente, ma di una preda: dannoso e autodistruttivo in tutte le sue sfaccettature. Non voglio entrarle in testa con un'analisi psicologica, voglio sapere perchè si hanno questi comportamenti che limitano la nostra felicità, dal punto di vista biologico e anche dal punto di vista biochimico (la studio per conto mio, ma non ho trovato una risposta). Non accusatemi di voler trasformare la seduzione in matematica, fredda e meccanica. E' solo curiosità la mia.

Naturalmente ogni altro intervento e punto di vista è più che gradito.

Un saluto, Andrea…

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dickinson1

Alle volte funzioniamo come delle macchine.

Se c'e' qualcosa che non funziona ci blocchiamo.

E magari questa macchina l'abbiamo controllata,smontata,rimontata di ogni suo pezzo.

Ma continua a non andare.

Noi crediamo di aver fatto tutto secondo le "procedure" ,ma questa non parte.

Poi arriva chi ha un punto di vista diverso e trova il difetto.

Ci mette la mano e questa parte.

Ci sono casi in cui la macchina restera' sempre ferma se a metterci le mani saremo noi.

Continuiamo a non capire...

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