Pilastro [Lurker] 4 Inviato 28 Maggio 2014 Condividi Inviato 28 Maggio 2014 Ciao a tutti, recentemente ho scoperto questo bel forum, che mi pare sia frequentato da molte persone interessanti, e da cui penso di poter imparare molto in termini caratteriali e di relazione con gli altri. Purtroppo sto attraversando da circa un paio d'anni un periodo molto difficile della mia vita, forse il peggiore. Ora, forse, sto iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel (anche se temo che questo tunnel sarà ancora molto lungo). Mi reputo un ragazzo intelligente, interessante, con una cultura sopra la media, e di bell'aspetto. Ho tuttavia molte difficoltà a livello caratteriale. Sono solitario, riflessivo, timido e riservato. Il mio problema principale è una difficoltà di tipo "sociale", detta in parole povere non ho amici, e da poco, nemmeno una ragazza. Se avrete la pazienza di continuare a leggere, posso provare a sintetizzare brevemente la mia "storia". Verosimilmente l'inizio dei miei problemi di interazione sociale risale al periodo delle scuole medie. Ebbi uno sviluppo fisico più lento rispetto ai miei coetanei (ero almeno 20 cm più basso di loro), ed allo stesso tempo ero piuttosto in sovrappeso. Questo, unito alla mia naturale timidezza, fu sufficiente a farmi diventare il classico "sfigato" della classe, che tutti si divertono ad umiliare e prendere in giro. Passai così tre anni molto difficili, senza mai riuscire a farmi degli amici veri, che non mi prendessero in giro, e senza mai rendere partecipi del mio disagio i miei genitori, che anche colpevolmente non si accorsero di niente. Il mio disagio psicologico si manifestava in numerosi tic, che all'epoca avevo, fortunatamente scomparsi successivamente. Alle superiori andò un po' meglio, riuscii a legare con alcuni miei compagni di classe, uno in particolare. Nonostante ciò, mantenni ancora un aspetto decisamente da "sfigato": ero abbastanza in sovrappeso, non curavo minimamente il mio guardaroba, e soprattutto non uscivo quasi mai. Passai così 4 anni a fare una vita da "nerd", divertendomi a montare e smontare computer, leggere libri, limitando la mia attività fisica a qualche sporadica partita di calcetto. Nel frattempo i miei compagni di classe si divertivano in ben altri modi, come è del resto normale: uscivano la sera, avevano i loro flirt con le ragazze, ecc. Questo però a me non interessava più di tanto, forse anche perché non sapevo di perdermi qualcosa, ma comunque stavo molto meglio rispetto che alle scuole medie. Il primo "colpo" per me arrivò all'ultimo anno di superiori, quando scoprii che il mio migliore amico, che per me era come un fratello (era quasi tutti i giorni a casa mia, o io da lui) mi rubava soldi dal portafogli. Ci ho messo un po' ad accorgermene, forse anche perché non volevo accettare la cosa. Stetti malissimo, piansi. Non avendo comunque alcuna prova concreta del fatto (ne ero comunque sicuro), non gli parlai, e preferii defilarmi dal gruppo per non vederlo più, allontanandomi così anche dagli altri miei compagni di classe. Ormai l'ultimo anno di scuola si avvicinava alla fine, ero riuscito a dimagrire più di 10 kg iniziando a correre (e scoprendo che lo sport in realtà mi piaceva). Ci fu anche una ragazza interessata a me in quel periodo, ma visto che non mi attraeva minimamente, rifiutai le sue avances. Dopo la fine della scuola mi iscrissi all'università; avevo praticamente abbandonato il mio vecchio gruppo e speravo di conoscere gente nuova, com'è normale. Feci qualche conoscenza superficiale, ma niente di che. Durante il primo anno, conobbi una bella ragazza, con cui poco dopo mi fidanzai. Ora che inizio a leggere un po' degli acronimi che utilizzate in gergo, mi rendo conto che si trattava verosimilmente di una psyco. Sicuramente anche da parte mia vi è stato sin da subito un atteggiamento sbagliato, fatto sta che abbiamo iniziato a vederci tutti i giorni, ed a stare insieme ogni singolo momento della giornata. Entrambi non eravamo interessati a fare nuove conoscenze, e pensavamo che stando insieme non avevamo bisogno di nessun altro. Lei è stata sin dall'inizio estremamente gelosa, una gelosia assurda ed imbarazzante, che sicuramente in pochi avrebbero tollerato. Ma come già detto, pensavo di avere tutto quello di cui avevo bisogno: l'amore della mia vita. Dopo un paio d'anni che stavamo insieme, si iscrisse anche lei all'università (la mia stessa facoltà) ed iniziammo a convivere. Sicuramente troppo presto, ma comunque ci siamo trovati sempre bene insieme, tra alti e bassi. I miei problemi sono iniziati nel periodo precedente alla mia laurea, quando morì mio nonno, cui ero molto legato. Era la prima volta che perdevo un familiare, ed accusai il colpo. Contemporaneamente, i miei genitori si stavano separando; venne fuori che mio padre aveva già da tempo una relazione con un'altra donna, e dopo poco se ne andò via di casa, iniziando a comportarsi come un emerito testa di c****, smettendo praticamente di passarci i soldi (sia a mia madre che a me ed i miei fratelli). Mio nonno era molto benestante, e mio padre ora si sta godendo l'eredità (o meglio, sputtanando) assieme alla zoccola con cui sta, e che gli ha fatto il completo lavaggio del cervello. Sono così caduto in un periodo di depressione: non mi andava più di studiare, di uscire, di conoscere nessuno. Ho trascurato tutto, a partire dalla mia ragazza, che ha in un primo momento provato ad aiutarmi e starmi vicino, ma poi è crollata. Detta semplificando, ha iniziato una relazione con il suo relatore di tesi (e che è stato anche il mio!), che ha 22 anni più di lei. Non è un Raoul Bova, anzi secondo me è proprio brutto, ma sicuramente ha una posizione sociale invidiabile rispetto alla mia, e può permettersi di pagarle tutto, di farle fare carriera, e sicuramente avrà molti meno problemi di quelli che ho avuto io. Poi bè, magari si sarebbe innamorata di lui anche se fosse stato un poveraccio, ma non credo. Sembra una storia da Beautiful, ma è tutto vero, adesso credo che convivano addirittura. Dopo aver scoperto il tradimento trovandole foto inequivocabili (lei non mi ha mai confessato niente) l'ho lasciata, e dopo qualche messaggio nei mesi successivi non si è più fatta sentire. In tutto siamo rimasti insieme quasi 7 anni (di cui 5 di convivenza), ed è finita così, male. Quest'ultimo avvenimento mi ha veramente distrutto: l'essere traditi con queste modalità, da una persona che credevo di conoscere, con cui non avevo segreti, e con cui mi ero immaginato di trascorrere tutta la vita insieme è stato per me un colpo terribile, da cui mi sto risollevando solo ora, dopo diversi mesi. Oggi, dopo aver passato un periodo da incubo, in cui ho vissuto solo insieme al mio dolore, ho fatto alcune considerazioni. 1- Innanzitutto, ho capito che non c'è cosa più sbagliata di chiudersi completamente nella relazione che si vive. Si rischia di rimanere soli e ci si preclude una vita come si deve. 2- Non bisogna cambiare, nemmeno per la persona che si ama. Io per colpa delle sue scenate di gelosia mi ero condizionato la vita, smettendo di salutare e parlare con le altre ragazze, sorbendomi cionostante le sue scenate di gelosia ogni volta che qualche ragazza mi guardava o mi parlava. 3- Non bisogna mai idealizzare la persona che si ha accanto. Questo è un altro degli errori che ho commesso; fino a poco fa la vedevo come bella, intelligente, dolce, affettuosa. Per quanto io abbia avuto molte colpe in questa situazione, alla fine si è comportata veramente da stronza e da bugiarda, senza preoccuparsi minimamente di me e di come mi avrebbe fatto sentire. Inoltre aveva veramente dei profili da psicopatica: in dei periodi piangeva tutti i giorni senza motivo, più volte ha minacciato di tentare il suicidio, mi ha fatto delle scenate di gelosia infinite. Ad esempio, da quanto era malata di gelosia, ogni volta che mi mettevo un po' a dieta ed iniziavo a fare qualche corsetta per perdere un po' di chili, iniziava a portarmi dolci per impedirmelo, così nella sua logica malata nessun'altra mi avrebbe guardato. Ed io spesso cedevo, rinunciando ai miei buoni propositi. In pratica, per molti aspetti ero diventato uno zerbino. Attualmente la mia situazione sta migliorando: mi sono iscritto in palestra (prima non avrei mai potuto, per i motivi di cui sopra!), ho fatto un viaggio di 20 giorni in Thailandia, da solo e zaino in spalla, mi sono dato una rinnovata al guardaroba, ho perso diversi chili ed in generale migliorato molto il mio aspetto fisico. Mi restano i problemi a livello di socializzazione (non ho infatti quasi amici al momento) e qualche rimpianto. Ho 26 anni, e nonostante sia stato felice insieme alla mia ragazza finché la nostra storia è durata, mi sento di aver mancato molte delle esperienze che di solito si hanno "da giovani" . Adesso devo riuscire a superare la mia timidezza, ed in questo spero che possa trovare un aiuto qui sul forum! Questo mio racconto serve un po' a sfogarmi, ed un po' spero a mostrare quali sono gli errori da evitare con gli amici e con le relazioni, sfortuna a parte. Magari a qualcuno potrà servire per non ripetere i miei stessi errori! 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Volereèpotere [Partecipante] 5 Inviato 29 Maggio 2014 Condividi Inviato 29 Maggio 2014 Ciao ti rispondo perchè penso ti faccia piacere come farebbe piacere a me se qualcuno mi consigliasse nel topic da me aperto . Comunque ho vissuto una situazione simile alla tua sotto certi aspetti seppur credo in maniera meno esagerata. Nello specifico anche io pur avendo tanti amici riuscivo ad aprirmi solo con la mia lei e anche vivevo disagi sociali ma solo con le ragazze perchè mi sentivo brutto anche se i fatti poi dimostravano che ero ALMENO nella media. Per quanto riguarda la fine di una storia ci si sente spiazzati, quasi impossibile accettare che sia capitato proprio a noi. Ci si sente soli e disperati...si perde interesse per qualsiasi ambito della vita. Inutile fare qualsiasi cosa se lei non c'è più...vero...ma prima o poi finisce ed esce lo spirito di sopravvivenza. Siamo tutti uguali e sarà per sempre per tutti cosi, ci sono dentro pure io e sò di cosa parlo. Arrivando al tuo problema posso dirti che basta un nulla e cambi modo di vivere e di vedere le cose. Il fatto che ti sia lasciato ti aiuterà non molto, moltissimo. Passato il primo periodo totalmente solo ti verrà automatico sforzarti di attaccare bottone con qualcuno e fare amicizia. Quindi dando per certo che questo prima o poi accadrà perchè perdere tempo? fallo subito. Un pizzico di coraggio e anche solo la parola "ciao" detta a qualcuno nel momento giusto PUO' CAMBIARTI LA VITA. Non avresti mai vissutola storia con la tua ragazza se non le avessi parlato o se non le avessi risposto. Parlare è possibile ma non è detto che possa farti cambiare la vita in meglio...la certezza è però che se non ti sforzi di rivolgere parola a qualcuno al 100% non cambia nulla. La vita è piena di opportunità e molto corta. Non perder tempo e goditela. Pilastro e resurrection joe ha reagito a questo 2 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pilastro [Lurker] 4 Inviato 30 Maggio 2014 Autore Condividi Inviato 30 Maggio 2014 Grazie della risposta, mi ha fatto piacere. Condivido tutto quello che hai detto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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