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Fine di una lunga storia


Mario1980

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Mario1980

Buongiorno

Tutto iniziò circa 2 anni fa quando dopo un periodo di molto stress lei decise di lasciarmi dopo 10 anni. Lo stress era dovuto a numerosi lutti all'interno della sua famiglia tra cui il padre, lo zio e il nonno. Persone a cui lei ovviamente era molto legata. Soprattutto il padre che è venuto a mancare dopo 10 mesi di malattia. Nelle discussioni che si sono susseguite sono venuti fuori in lei delle crisi d'ansia che prima non aveva e nella prima fase di separazione lei denunciava il fatto che dipendesse troppo da me. Premetto che per motivi di lavoro viviamo in due città differenti distanti circa 150 km anche se temporaneamente.

Non ci sentiamo per due mesi, dopo i quali chiedo un incontro per dirle se voleva stare dentro o fuori. Lei dapprima sceglie di stare fuori poi vista la mia risolutezza mi confessa che sta male mentalmente e che non ha superato la morte del padre e tutte le vicende che si sono susseguite nella sua vita. MI chiede aiuto e io, che già ero convinto del suo malessere, accetto di aiutarla (novembre 2012). Vado anche da uno specialista per farmi spiegare come farle intraprendere un percorso di psicoterapia che lei non intraprenderà mai. Lei inizia subito ad essere restia e qui commetto l'errore di stare al suo gioco instaurando un tira e molla che si è protratto fino a Natale scorso, in cui quando eravamo insieme ci si comportava come coppia quando eravamo separati per lavoro ognuno si faceva la sua vita.

Credo che amare significa restare nei momenti di difficoltà del partner e sono convinto che ho dato tutto me stesso. A Pasqua pur dormendo insieme noto in lei un cambiamento perchè non le andava di fare l'amore, in più ero soggetto a scenate di gelosia che riguardavano inesistenti mie storie fatte senza che le dicessi nulla. E' arrivata ad insinuare che mi piacesse una nostra amica comune. Premetto che non eravamo più amici su FB ma per puro caso a maggio, grazie ad una sua imbecille amica che frequenta nel posto dove lavora, scopro alcune foto in cui lei è sempre in compagnia di uno. Pur avendole chiesto di allontanarci un po perchè io dovevo affrontare dei miei problemi personali, ci sono rimasto male quando la chiamo per chiederle spiegazioni e mi mi conferma che da due mesi si frequentava con questo. Ci sono rimasto male perchè dormire abbracciata con me, passare sempre tutto insieme, sempre in un limbo (sbagliatissimo) nell'attesa che il suo lavoro terminasse, vale più che un semplice rapporto sessuale soprattutto dopo 12 anni. Mi conferma questa storia, che è legata a questa persona ma che non si sente innamorata pur volendogli bene. Ovviamente mi ha trafitto il cuore per la seconda volta.

Mi sono impegnato ad odiarla ma non ci sono riuscito perchè pur non provando il forte sentimento di prima le voglio comunque bene e voglio il meglio per lei che sicuramente non è un cameriere di un bar anche se abbastanza carino, ma sono gusti, considerate le sue due lauree. Lei denuncia il fatto che vive senza alcuna certezza e che anche questo nuovo rapporto lo vuole vivere alla giornata perchè ha paura del futuro e un'immensa paura della morte. Probabilmente ha bisogno di spensieratezza e di un taglio netto col passato.

Lei tra 10/15 giorni lascerà quel posto e ritornerà di nuovo nella mia stessa città. Abbiamo tutti gli amici in comune e la settimana scorsa causa un matrimonio senza alcuni problemi si sentiva con lui pur essendo seduta accanto a me. Ho capito che lei è presa da questa persona ma che è poco corrisposta, conosco le sue espressioni e anche le sue paure. La cosa mi ha infastidito ma stavo zitto fino a quando ha avuto il barbaro coraggio di farmi una battuta su una ragazza con cui mi sentivo l'anno scorso che ho sempre ritenuto un'amica. A quel punto le ho chiesto se gentilmente la finiva di farmi battute e di non sentirsi con la sua nuova fiamma davanti a me, visto che io pur essendo il suo ex avevo pieno rispetto delle sue decisioni ma doveva averlo anche lei nei miei confronti visto che le sono stato vicino nei momenti più bui della sua vita. C'è da considerare che io non so tenere odio e per questo le ho detto che pur avendomi ferito, errare è umano ma perdonare è divino. Preferisco perdonare e soffrire un po che tenermi dentro astio e rancore. In verità io sto perdendo poca cosa. La spalla e il punto fermo ero io. Comunque non ci sentiremo fino a quando lei non ritornerà.

Ora come mi devo comportare quando ritorna? In verità mi manca ma allo stesso tempo credo che essere amici non sia facile? E' sbagliato riprovarci considerato che in lei vedo una terribile confusione?

Grazie

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