Il tranello della conoscenza

[^'V'^ [Aivia Demon] 160866]

Ogni tanto arrivo a delle personali conclusioni e ne provo la loro validità su me stesso.

Quello della procastinazione è sempre stato uno dei miei "Demoni" peggiori.

Sono addirittura arrivato a pensare di farlo apposta per mettermi volontariamente in una situazione di stress.

Ma questo è un altro discorso.

Quando sono sul divano e non ho voglia di fare un cazzo, uso tutta la voglia di fare un cazzo che ho, che è tantissima, e la concentro per usarla come energia per fare qualcosa. Cit - Mio fratello.

Modificato 26 Giugno 2014 da ^'V'^

[Reverie [Élite] 1537]

Sono un tipo di persona che, ad ogni passo verso un qualsiasi cammino, è strattonata da 10000 vettori in ogni direzione.

Ad ogni passo la scelta è rimessa in discussione.

E non si parla di Feedback.

Questo succede quando i pilastri che sostengono i tuoi obiettivi sono fragili.

E quei pilasti sono i propri valori. Il proprio senso del giusto e sbagliato. Che per me non esiste.

Per questo, quando ho a lungo ragionato su di un obiettivo e ne ho stabilito l'inizio e i passi,

semplicemente "spengo" ogni emozione associata ad esso ed eseguo come fossi un protozoo della peggior specie.

Dì pure un protozoo affamato. Non c'è bisogno di motivazione o di valori, se provi sensazioni di fame quando pensi al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

[zerozero [Partecipante] 1158]

Quella di buttarsi e provare è un consiglio che dà qualunque manuale, scritto da chiunque almeno 10 volte per pagina. E' il consiglio che rende efficace qualunque metodo, è il famoso 20% del lavoro che ottiene l'80% del risultato.

A leggere il tuo post sembra che accusi le tecnicalità e lo studio di distogliere le persone dal buttarsi. Cioè sembra, a tuo modo di vedere, che in natura le persone si buttano, poi finiscono sul forum e presi dal desiderio di apprendere la tecnica perfetta, di azzerare le possibilità di fallimento smettono di farlo.

Non funziona così. Funziona che le persone hanno paura di buttarsi a prescindere. Prima dicono che nessun altro lo fa, che gli altri pensano male ecc ecc. Poi finiscono su un forum di gente che lo fa e allora iniziano a razionalizzare questa loro paura con il desiderio di apprendere tecniche e continuano a rimandare come prima. Questo nonostante il consiglio di provare e buttarsi sia dato centinaia, migliaia di volte. La paura non è facile da sconfiggere. Alla fine è tutto lì. Imparare a sedurre è una battaglia contro se stessi non contro le donne

[Reverie [Élite] 1537]

Quella di buttarsi e provare è un consiglio che dà qualunque manuale, scritto da chiunque almeno 10 volte per pagina. E' il consiglio che rende efficace qualunque metodo, è il famoso 20% del lavoro che ottiene l'80% del risultato.

È il consiglio più importante dato dai manuali, ma anche quello più sottovalutato. Semplicemente perché non ci si vorrebbe buttare in acqua prima di aver imparato a nuotare. Non è mai il momento giusto per tuffarsi, c'è sempre un concetto da rivedere o una tecnica da ripassare prima del "giorno in cui sarò pronto". È normale.

Non intendo mettere sotto accusa il forum o lo studio della teoria, figuriamoci. Voglio solo mettere in guardia chi si sta comportando come me, e so che ce ne sono molti. Il forum è un'ottima scusa per non tentare. Per me lo è stata.

Se cambi obiettivo ad ogni passo, il protozoo muore di fame girando su se stesso.

Anche se ha una fame immensa.

Appunto.

Se il protozoo sa che morirà di fame, ci penserà due volte prima di cambiare obiettivo.

[ξรô†ïcø [Élite] 1504]

Reverie, il tuo post mi ha davvero colpito. Domani proverò a mettere in campo il tuo insegnamento!

[life and light [Partecipante] 176]

Bel post Reverie.

Dato che siamo in vena di confidenze. Il mio grosso problema è che mi sento spezzato. E' come se non riuscissi a trovare una parte di me. Spesso mi perdo in riflessioni su come possa sanare il taglio, ma mi accorco come non sia altro che un modo per cercare di riempire il taglio. Quando poi mi calmo e fermo la maggior parte dei pensieri, sento chiaramente questa frattura, come se fossi vicinissimo a raggiungerla ma sempre troppo lontano.

Lo studiare alcune cose, leggere alcuni libri mi hanno fatto male.

Ora, incrociando le dita, sto migliorando lentamente e si sta alleviando. Sto andando a tentativi.

Quando non mi leggerete più, vuol dire che sarò guarito. O magari rimarrò a dare consigli.

Concordo per filo e per segno sul senso del tuo post.

[gelsomino [Partecipante] 6790]

A 7 anni rimasi più o meno solo a tirar su mio fratello di 2 anni.

Un caso particolarissimo di orfani coi genitori in vita.

Mia madre voleva darci al giudice minorile che ci avrebbe dato in affido a famiglie diverse, e io vedendo quel cucciolo... decisi che ero già un uomo e che avrei pensato a lui.

Iniziai così a proiettare su di lui tutta la mia debolezza, tutto il mio bisogno, tutta la mia capacità di chiedere aiuto.

Avevo letto da qualche parte,forse,che a livello mentale questo e' un modo per cui l'aiutante chiede,appellandosi al principio di mutuo soccorso,chiede aiuto per il futuro all'aiutato,una sorta di.."ti sto aiutando perche' quando tu ne avrai le possibilita',mi aiuterai,e non saro' piu' da solo a combattere contro "tutto questo"..

[ale4 [Partecipante] 214]

quando mi sono iscritto qui, un paio di anni fa, ero estasiato dalla mole di informazioni e da questo mondo nuovo e da scoprire. ero felice di aver trovato delle persone con le quali scambiare esperienze di questo tipo, perchè "nel mondo reale" è molto difficile riuscire ad incrociare altre persone che stanno sul tuo stesso livello. se avete molti amici afc o anche solamente "normali" capirete bene queste parole.

quindi mi sono messo a leggere, a studiare, ho letto moltissime discussioni partecipando solo in alcune per non "appesantire" troppo il forum con la mia -se raffrontata agli utenti più in voga qui- limitata esperienza.

però non riuscivo a concludere niente. ci sono mie discussioni che lamentano di questo fatto, le troppe nozioni, i troppi libri, troppi concetti, troppi "stili" diversi di seduzione, mi riempivo la testa e provavo cose a caso cercando di ottenere dei risultati ma senza avanzare di nessun passo. andavo letteralmente a casaccio.

poi ho cominciato a lavorare da solo. ma solo dopo parecchio tempo passato a cercare di fare qualcosa e a non ottenere nulla.

ho assimilato i concetti base, quelli che dovremmo avere tutti in mente (non essere mai bisognosi, "guidare" sempre, mai lasciare il timone delle cose, essere divertenti, spensierati e leggeri, interfacciarsi con le emozioni anzichè con le parole, discorsi seri dopo il sesso e sano egoismo (nel senso di mettersi al centro del proprio mondo) sostanzialmente), e adesso? sei donne diverse in nove mesi, a occhio e croce.

sono soddisfatto di quello che ho fatto e so di poter fare meglio e ancora, e addirittura mi sono messo a pensare: ma non è che tutta questa storia della seduzione si può applicare anche ad altri ambiti della vita? che so, lavoro, passioni. le donne sono diventate una cosa quasi "scontata" e accessoria, nel senso che sento di essere io il protagonista della mia vita seppur ancora abbia qualche freno da sganciare.

un'altra cosa che mi sono chiesto: sono finito in una relazione (non dichiarata) nella quale sto abbastanza bene ma che soprattutto mi permette di viaggiare. il sesso è molto abbondante e al momento non ho necessità di avere altre persone intorno (comunque basterebbe alzare il telefono), non è che fermandomi un po' arrugginirò?

sto buttando pensieri a casaccio, se volete seguitemi.

[Pete Bondurant [Banned] 103]

Concordo con il tuo pensiero finale! Osare!

[Pete Bondurant [Banned] 103]

Concordo con il tuo pensiero finale! Osare!

E subito, ovviamente! Però m7msembri troppo negativo, su con la vita