Ma i belli li prendono i due di picche?

[Junkhed [Partecipante] 625]

la risposta è semplice: il livello di successo professionale e relazionale in senso ampio non va necessariamente a braccetto col tuo successo con le donne. la tua generalizzazione ha un che di simpatico, molto in profondo però. Diciamo che ti stan sul cazzo gli universitari e simpatici i terza media buzzurri che scopano, e facciam prima

Non tutti gli ingegneri, i medici raggiungono il successo professionale. E anche se lo raggiungessero, ciò non implica che possano ottenere in parallelo successo sociale. Anzi, per i loro studi hanno sacrificato moltissimo, spesso ritrovandosi isolati e perdendosi le esperienze fondamentali per crescere e formarsi nel sociale e con le donne. Potranno essere un buon partito per la loro posizione, ma di fatto sono degli invisibili, che hanno possibilità solo all'interno della loro cerchia lavorativa, sempre se sviluppano un certo carisma (il che non è per niente detto).

Preferisco essere più ignorante, più precario, ma con più figa e popolarità.

[The President [Partecipante] 2312]

Io vedo molti più luoghi comuni nel tuo intervento. E' molto più semplice dire che quelli diversi da noi sono stupidi che tentare di capirli.

Comunque sì, gli universitari mi stanno sul piffero. Perché andare all'università ormai è "mainstream". Ci vanno cani e porci. E' il sistema.

Ci viene tanto esaltata e decantata dai nostri genitori. Al loro tempo era un lusso per pochi, faceva la differenza e ti dava una marcia in più. Oggi, nella maggior parte dei casi, sono 5 anni buttati.

La cultura in sè è una cosa buona, un plus. Il problema è che spesso le persone che oggi definiamo acculturate sono solo persone che si sono sacrificate sui libri per far contenti genitori, professori e la società in generale. Proprio l'antitesi dell'uomo che piace alle ragazze. E quindi non meraviglia affatto che la maggior parte di loro sia attratta dal buzzurro, dal tamarretto, da quello che non ha sprecato 5 anni della sua vita per sentirsi dire bravo dal papà, da quello che ha messo il suo benessere e divertimento sopra quello che la società tentava di imporgli.

Ma quale mainstream, l'Italia è il Paese con meno laureati in Europa, in percentuale al totale di giovani. In Uni trovi sicuramente della gente più preparata e istruita dei buzzurri che intasano il Paese.

E poi ce ne sono tanti ingegneri che emigrano grazie alla brillantezza, alla preparazione universitaria, alla conoscenza di lingue e alla cultura e rimorchiano 10 volte più del caprone del paesello che non può emigrare in quanto non "titolato" e rimasto ancora a cambiare la marmitta della moto...lui può puntare al massimo alla Giovanna di turno

Modificato 7 Luglio 2014 da The President

[zerozero [Partecipante] 1158]

Ma quale mainstream, l'Italia è il Paese con meno laureati in Europa, in percentuale al totale di giovani. In Uni trovi sicuramente della gente più preparata e istruita dei buzzurri che intasano il Paese.

E poi ce ne sono tanti ingegneri che emigrano grazie alla brillantezza, alla preparazione universitaria, alla conoscenza di lingue e alla cultura e rimorchiano 10 volte più del caprone del paesello che non può emigrare in quanto non "titolato" e rimasto ancora a cambiare la marmitta della moto...lui può puntare al massimo alla Giovanna di turno

Come se il "caprone" non avesse 50 euro da spendere per un volo low cost in Ungheria. L'ingegnere lo spediscono in una bella azienda piena d'altri ingegneri, dove può rimorchiare Joanna l'unica ingegnera, brufolosa e in sovrappeso.

Poi dai lo sappiamo tutti che per rimorchiare la brillantezza aiuta, ma non quella che si acquisisce alla facoltà di ingegneria. Io sono sempre più convinto che studiare materie come ingegneria non solo non aiuti nel rimorchio ma sia addirittura un ostacolo per diversi motivi (assenza di donne in università con cui relazionarsi, impostazione troppo razionale ecc)

[Junkhed [Partecipante] 625]

Sembra un luogo comune, ma la maggior parte degli ingegneri che conosco sono persone che sì hanno trovato un impiego stabile e un futuro professionale promettente (anche se di certo non c'è nulla) ma dal punto di vista dell'approccio alle donne... apriti cielo! C'è chi è single e chi ha sposato la prima che hanno trovato. Poi ci sono le eccezioni, per carità, ma in linea di massima questo è l'andazzo degli uomini che scelgono quel tipo di percorso.

[pretoriano [Partecipante] 42]

Sembra un luogo comune, ma la maggior parte degli ingegneri che conosco sono persone che sì hanno trovato un impiego stabile e un futuro professionale promettente (anche se di certo non c'è nulla) ma dal punto di vista dell'approccio alle donne... apriti cielo! C'è chi è single e chi ha sposato la prima che hanno trovato. Poi ci sono le eccezioni, per carità, ma in linea di massima questo è l'andazzo degli uomini che scelgono quel tipo di percorso.

Questo l ho notato anche io.

Ma non solo per gli ingegneri, un po in tutti i campi dove sono richiesti anni di studio. Penso che ad un certo punto si fanno delle scelte.

Modificato 9 Luglio 2014 da pretoriano

[Junkhed [Partecipante] 625]

Questo l ho notato anche io.

Ma non solo per gli ingegneri, un po in tutti i campi dove sono richiesti anni di studio. Penso che ad un certo punto si fanno delle scelte.

Esatto: quelle sono facoltà che, per forza di cosa, ti portano ad "alienarti". Poi la pecora - in senso buono - che fugge dal gregge c'è sempre, per carità, ma le condizioni ambientali non sono propizie per sviluppare abilità sociali e seduttive.

[Friulano80 [Partecipante] 390]

Io ho fatto lingue. La quantità di gnocca non mancava. Ho preso un casino di pali perché a quel tempo non avevo la minima idea di come condurre il game. Mi ero depresso e mi ero chiuso sui libri prima della svolta all'estero. Gli ingegneri e gli economisti rimorchiavano senza problemi. Dipende sempre dal tipo di persone.

[Hazard17 [Partecipante] 20]

Parli seriamente? ahaha

[dickinson1 [Partecipante] 2640]

ma le condizioni ambientali non sono propizie per sviluppare abilità sociali e seduttive.

Siamo condizionati anche dalle persone che ci circondano.

Se attorno ci ritroviamo con coetanei smorti,poveri di iniziativa,restii a mettersi in gioco...

questo modo di fare potrebbe influenzarci.

Sembra facile dire: "Ma io non sono cosi' ".

Il tempo potrebbe tranquillamente portarci ad assomigliarci agli amici che frequentiamo.

[Apophis [Partecipante] 26]

Io avevo amici che studiavano ingegneria e mi dicevano praticamente le stesse cose.Aule di quasi soli maschi e mentalita' strane, nel tempo sono diventati veri e propri complessati.

Ad ogni modo i libri li vendono In italia autodidattismo e' decisamente sottovalutato...leggi e ti farai una cultura letteraria.

Questo ti fara' bene....ma poi scoprirai che le donne sono ignoranti esattamente come gli uomini se non peggio,solo che lo danno a vedere diversamente.